Addio al nubilato - Seconda parte
-William-
-Ciao Sophie-
La sua voce bassa mi arrivò dritta al cuore
sconvolgendolo più di quanto la sua presenza non facesse già.
-Notte folle?- chiese divertito quando mi osservò meglio.
Non avevo fatto in tempo a vedere in che condizioni fossi
allo specchio, immaginai di essere totalmente sconvolta con occhi lucidi,
guance rosse e capelli ribelli.
Stavo per giustificarmi ma mi fermai appena mi resi conto
che non dovevo dargli spiegazioni e poi quella era la mia ultima serata da
nubile, avevo il diritto di divertirmi.
-Vorresti farmi credere che voi invece abbiate passato
una serata tranquilla sul divano?-
Il suo sorriso si allargò ancora di più, tossicchiò
fintamente per evitare di ridermi in faccia.
-Touchè!-
Si guardò intorno e fece un apprezzamento sulla camera.
-Non l’ho scelta io ma mi piace-
Ci accomodammo entrambi sul divano mi sentivo molto più
libera, leggera e disinibita tanto che non feci caso al vestito che era salito
un po’ più su quando avevo incrociato le gambe al petto, se William se ne fosse
accorto non lo diede a vedere.
Lo fissai un istante e scoppiai a ridere, era tutto così
inverosimile.
Lui mi stava facendo compagnia la notte prima delle nozze
ed io ero felice.
Ecco perché non bevevo mai, bastava poco a far cadere
tutte le mie difese.
-Oddio sei ubriaca-
Risi ancora più forte e lo colpii sulla spalla.
-Ma no, dai! Sono lucida-
-Se tu sei lucida, io mi faccio prete-
-Padre William suona bene, no?-
Scosse la testa esasperato.
-Non c’è pericolo perché tu non sei lucida-
Mi offesi alle sue parole, non era altro che un segno che
lui avesse ragione, non ero in me. Mi alzai pronta a dimostrargli che si
sbagliava ma barcollavo ormai e lui mi prese al volo prima che mi schiantassi
al suolo.
Mi accoccolai tra le sue braccia, con l’orecchio poggiato
sul suo cuore sentii un sospiro tra i capelli e le sue mani mi cingevano forti
per allontanarmi ma io non volevo.
-No, aspetta. Resta un po’ qui-
Non rispose ma non andò via, la sua mano continuava a
salire e scendere lungo la mia schiena facendomi rabbrividire.
-Come mai sei venuto?-
-Volevo vedere come stavi-
-Pensavi che avessi cambiato idea?-
-Non lo so. Non fai mai ciò che mi aspetto-
A dirla tutta anche lui sapeva stupirmi e confondermi
come quelle carezze leggere che mi fecero addormentare senza che me ne
accorgessi.
Stavo bene, così tanto che quando mi girai per
abbracciare il cuscino ebbi un flash di qualche ora prima.
Spalancai gli occhi erano le quattro e mi trovavo nella
mia stanza, sul mio letto, ma non ero sola.
Un braccio mi cingeva la vita e quando mi voltai vidi il
volto di William che dormiva a pochi centimetri da me.
Mi si strinse il cuore, lui non mi aveva lasciata da sola
era rimasto con me, eravamo entrambi vestiti probabilmente mi aveva portata in
braccio fino alla camera da letto.
-Will- lo chiamai a bassa
voce.
Pochi secondi dopo aprì gli occhi, passarono un paio di
minuti prima che realizzasse dove si trovava e con chi, vidi il suo sguardo
posarsi sui nostri corpi vestiti e un espressione di sollievo quando capì che
non era successo niente di irreparabile, non ancora.
-E’ tardi-
Voleva andare via ma la sua mano era ancora ferma sul mio
fianco.
-Lo so-
-Devo andare- Non
voglio!
La mia mano sfiorò piano il suo braccio salendo
lentamente.
-Sophie- sussurrò ma non mi
fermai, non quella volta.
Si alzò sul gomito e mi guardò, pensava che fossi ancora
ubriaca? No, non più!
Dovette capirlo anche lui perché lessi stupore nei suoi
occhi.
Sprofondò con la testa sul cuscino, eravamo guancia a
guancia.
-Cosa mi fai?-
La mia mano continuò il suo viaggio scendendo sul suo
petto, rabbrividì al tocco.
Alzò di poco il viso a due centimetri dal mio.
-Tra poche ore ti sposerai-
Voleva convincere me o lui?
-Con il mio migliore amico-
Al diavolo tutto e tutti! Come faceva a non capire quanto
lo volessi?
-Will- lo implorai.
-Fai l’amore con me-
Le sue labbra si impossessarono delle mie violente,
possessive.
Era fuoco, passione, ardore ogni centimetro che toccava e
baciava sembrava andare in fiamme.
Non avevo mai provato niente del genere, quel desiderio
vivo che scatenava in me era tutto così nuovo.
Mi stringeva a sé ma non era mai abbastanza, lo tenevo
stretto mentre la sua mano sulla schiena mi avvicinava sempre di più al suo
corpo.
Sospiri spezzati, mani tremanti, i nostri cuori che
battevano all’unisono.
Era destabilizzante, sconvolgente, emozionante.
-Cosa mi stai facendo?- sussurrava con voce roca sulla
mia pelle.
La voglia di viverci davvero ci rendeva bramosi l’uno
dell’altro, lo spogliai velocemente perché quello che mi dava non mi bastava
mai.
Pelle contro pelle, mano contro mano, cuore contro cuore.
La sua bocca scendeva e saliva insaziabile sul mio corpo
ed io senza più freni lo toccavo per sentirlo più vicino, più mio.
Le nostre intimità si sfioravano sempre più decise
facendomi perdere qualsiasi contatto con la realtà.
Il tormento di aver aspettato così a lungo ci avvolgeva.
Il senso di colpa di ciò che stavamo facendo aleggiava
nell’aria.
-Dimmelo ora, ti prego, o non sarò più in grado di
fermarmi-
Non avevo dubbi, non in quel momento.
-Voglio te, se anche tu lo vuoi- mi affrettai ad
aggiungere.
Strinse forte la mia mano prima di entrare in me, nell’anima,
nel corpo e nel cuore.
-Tu non sai- disse con voce spezzata dal momento che
stavamo vivendo.
-Cosa?- sussurrai in preda al piacere
Finalmente eravamo una cosa sola e tutto questo bastava a
farmi perdere il controllo.
-Non ho mai smesso un attimo di volerti. Ora sei mia!-
Si! Tua, soltanto tua.
Eravamo abbracciati l’uno all’altro, si sentiva solo il
battito veloce dei nostri cuori e avrei voluto restare così per sempre.
-Sophie?-
-Dimmi-
-Sei pentita?-
Era titubante, forse preoccupato non sapevo dirlo.
-No Will, non lo sono-
Ed era la verità, era la cosa più giusta che avevo fatto
in 26 anni della mia vita.
Ero nel posto giusto, con la persona giusta...ma al
momento sbagliato.
Avevo un tempismo perfetto!
-E tu?-
Alzò il mio viso verso il suo e mi guardò negli occhi.
-Ti ho desiderata quando non avrei dovuto, come potrei
essermi pentito? Ti desidero ancora e mi tormento perché ora che ti ho avuta
devo lasciarti andare-
Era il discorso più bello che avessi mai sentito e che
lui avesse mai fatto, forse anche il discorso più lungo.
Si allontanò prendendo i suoi vestiti, ed io restai sola
in quel letto improvvisamente così freddo.
Non riuscii a trattenere le lacrime, sentii la sua mano,
tra i miei capelli, che mi accarezzava.
-Forse andrò all’inferno per questo, ma non importa!-
-Ci andremo entrambi, se ti può consolare-
Trattenne un sorriso amaro.
-Tu sei impegnata ed io mi sono fatto avanti lo stesso.
Dovevo starti lontano ma non l’ho fatto!-
Avrei voluto ringraziarlo per non averlo fatto, non
sapeva quanto, mi lasciò un bacio sulla fronte e andò via.
Non mi aveva chiesto di non sposarmi, era stato in
silenzio e mi aveva capita.
Non aveva mostrato la presunzione di chi si aspettava che
io non l’avessi più fatto, eppure poteva farlo!
-Ci vediamo in chiesa-
Fu una mia impressione ma immaginai una nota sarcastica
in quelle parole.
-Io sarò il testimone-
Il testimone della sposa. Il migliore amico dello sposo.
Io sarò il testimone.
Io non sarò lo sposo.
Quella notte non avevamo solo fatto l’amore, quella notte
era successo qualcosa di più forte...mi aveva confessato il suo amore ed io
l’avevo accettato!
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Buonasera! Mi stupisco della mia puntualità, ho promesso
che avrei pubblicato a fine settimana e così è stato, la sessione d’esame è
finita quindi avrò tempo di concludere la storia.
Comunque so che volete lanciarmi addosso tanti pomodori
ma vi prego trattenetevi, abbiate pietà di me, cioè non disperate anche se sembra
che la situazione è tragica, anch’io voglio bene a William e Sophie e nel prossimo mi ucciderete per davvero lo so, ma
abbiate fede io sono per il lieto fine davvero.
Ringrazio ovviamente tutti coloro che mi seguono e ne
siete tanti lo so >///< me commossa.
Ricordo ancora l’altra mia originale per chi voglia
seguirla.
“Sotto un cielo di
stelle”
Prometto che domani pubblico il secondo capitolo!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1223567&i=1
Un bacio a tutte voi
LadyJ