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Autore: Lady Joanne    28/09/2012    4 recensioni
Sophie e Matthew si amano da sempre e vogliono coronare il loro sogno, c'è solo un piccolo imprevisto di nome William.
Lui è il miglior amico di Matthew nonchè peggior nemico di Sophie, le cose cominceranno a prendere una piega diversa quando Matthew li costringerà a diventare amici.
Gli altarini si scoprono e tutto si complica, cosa accadrà realmente?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Addio al nubilato - Seconda parte

 

 

-William-

-Ciao Sophie-

La sua voce bassa mi arrivò dritta al cuore sconvolgendolo più di quanto la sua presenza non facesse già.

-Notte folle?- chiese divertito quando mi osservò meglio.

Non avevo fatto in tempo a vedere in che condizioni fossi allo specchio, immaginai di essere totalmente sconvolta con occhi lucidi, guance rosse e capelli ribelli.

Stavo per giustificarmi ma mi fermai appena mi resi conto che non dovevo dargli spiegazioni e poi quella era la mia ultima serata da nubile, avevo il diritto di divertirmi.

-Vorresti farmi credere che voi invece abbiate passato una serata tranquilla sul divano?-

Il suo sorriso si allargò ancora di più, tossicchiò fintamente per evitare di ridermi in faccia.

-Touchè!-

Si guardò intorno e fece un apprezzamento sulla camera.

-Non l’ho scelta io ma mi piace-

Ci accomodammo entrambi sul divano mi sentivo molto più libera, leggera e disinibita tanto che non feci caso al vestito che era salito un po’ più su quando avevo incrociato le gambe al petto, se William se ne fosse accorto non lo diede a vedere.

Lo fissai un istante e scoppiai a ridere, era tutto così inverosimile.

Lui mi stava facendo compagnia la notte prima delle nozze ed io ero felice.

Ecco perché non bevevo mai, bastava poco a far cadere tutte le mie difese.

-Oddio sei ubriaca-

Risi ancora più forte e lo colpii sulla spalla.

-Ma no, dai! Sono lucida-

-Se tu sei lucida, io mi faccio prete-

-Padre William suona bene, no?-

Scosse la testa esasperato.

-Non c’è pericolo perché tu non sei lucida-

Mi offesi alle sue parole, non era altro che un segno che lui avesse ragione, non ero in me. Mi alzai pronta a dimostrargli che si sbagliava ma barcollavo ormai e lui mi prese al volo prima che mi schiantassi al suolo.

Mi accoccolai tra le sue braccia, con l’orecchio poggiato sul suo cuore sentii un sospiro tra i capelli e le sue mani mi cingevano forti per allontanarmi ma io non volevo.

-No, aspetta. Resta un po’ qui-

Non rispose ma non andò via, la sua mano continuava a salire e scendere lungo la mia schiena facendomi rabbrividire.

-Come mai sei venuto?-

-Volevo vedere come stavi-

-Pensavi che avessi cambiato idea?-

-Non lo so. Non fai mai ciò che mi aspetto-

A dirla tutta anche lui sapeva stupirmi e confondermi come quelle carezze leggere che mi fecero addormentare senza che me ne accorgessi.

Stavo bene, così tanto che quando mi girai per abbracciare il cuscino ebbi un flash di qualche ora prima.

Spalancai gli occhi erano le quattro e mi trovavo nella mia stanza, sul mio letto, ma non ero sola.

Un braccio mi cingeva la vita e quando mi voltai vidi il volto di William che dormiva a pochi centimetri da me.

Mi si strinse il cuore, lui non mi aveva lasciata da sola era rimasto con me, eravamo entrambi vestiti probabilmente mi aveva portata in braccio fino alla camera da letto.

-Will- lo chiamai a bassa voce.

Pochi secondi dopo aprì gli occhi, passarono un paio di minuti prima che realizzasse dove si trovava e con chi, vidi il suo sguardo posarsi sui nostri corpi vestiti e un espressione di sollievo quando capì che non era successo niente di irreparabile, non ancora.

-E’ tardi-

Voleva andare via ma la sua mano era ancora ferma sul mio fianco.

-Lo so-

-Devo andare- Non voglio!

La mia mano sfiorò piano il suo braccio salendo lentamente.

-Sophie- sussurrò ma non mi fermai, non quella volta.

Si alzò sul gomito e mi guardò, pensava che fossi ancora ubriaca? No, non più!

Dovette capirlo anche lui perché lessi stupore nei suoi occhi.

Sprofondò con la testa sul cuscino, eravamo guancia a guancia.

-Cosa mi fai?-

La mia mano continuò il suo viaggio scendendo sul suo petto, rabbrividì al tocco.

Alzò di poco il viso a due centimetri dal mio.

-Tra poche ore ti sposerai-

Voleva convincere me o lui?

-Con il mio migliore amico-

Al diavolo tutto e tutti! Come faceva a non capire quanto lo volessi?

-Will- lo implorai.

-Fai l’amore con me-

Le sue labbra si impossessarono delle mie violente, possessive.

Era fuoco, passione, ardore ogni centimetro che toccava e baciava sembrava andare in fiamme.

Non avevo mai provato niente del genere, quel desiderio vivo che scatenava in me era tutto così nuovo.

Mi stringeva a sé ma non era mai abbastanza, lo tenevo stretto mentre la sua mano sulla schiena mi avvicinava sempre di più al suo corpo.

Sospiri spezzati, mani tremanti, i nostri cuori che battevano all’unisono.

Era destabilizzante, sconvolgente, emozionante.

-Cosa mi stai facendo?- sussurrava con voce roca sulla mia pelle.

La voglia di viverci davvero ci rendeva bramosi l’uno dell’altro, lo spogliai velocemente perché quello che mi dava non mi bastava mai.

Pelle contro pelle, mano contro mano, cuore contro cuore.

La sua bocca scendeva e saliva insaziabile sul mio corpo ed io senza più freni lo toccavo per sentirlo più vicino, più mio.

Le nostre intimità si sfioravano sempre più decise facendomi perdere qualsiasi contatto con la realtà.

Il tormento di aver aspettato così a lungo ci avvolgeva.

Il senso di colpa di ciò che stavamo facendo aleggiava nell’aria.

-Dimmelo ora, ti prego, o non sarò più in grado di fermarmi-

Non avevo dubbi, non in quel momento.

-Voglio te, se anche tu lo vuoi- mi affrettai ad aggiungere.

Strinse forte la mia mano prima di entrare in me, nell’anima, nel corpo e nel cuore.

-Tu non sai- disse con voce spezzata dal momento che stavamo vivendo.

-Cosa?- sussurrai in preda al piacere

Finalmente eravamo una cosa sola e tutto questo bastava a farmi perdere il controllo.

-Non ho mai smesso un attimo di volerti. Ora sei mia!-

Si! Tua, soltanto tua.

 

Eravamo abbracciati l’uno all’altro, si sentiva solo il battito veloce dei nostri cuori e avrei voluto restare così per sempre.

-Sophie?-

-Dimmi-

-Sei pentita?-

Era titubante, forse preoccupato non sapevo dirlo.

-No Will, non lo sono-

Ed era la verità, era la cosa più giusta che avevo fatto in 26 anni della mia vita.

Ero nel posto giusto, con la persona giusta...ma al momento sbagliato.

Avevo un tempismo perfetto!

-E tu?-

Alzò il mio viso verso il suo e mi guardò negli occhi.

-Ti ho desiderata quando non avrei dovuto, come potrei essermi pentito? Ti desidero ancora e mi tormento perché ora che ti ho avuta devo lasciarti andare-

Era il discorso più bello che avessi mai sentito e che lui avesse mai fatto, forse anche il discorso più lungo.

Si allontanò prendendo i suoi vestiti, ed io restai sola in quel letto improvvisamente così freddo.

Non riuscii a trattenere le lacrime, sentii la sua mano, tra i miei capelli, che mi accarezzava.

-Forse andrò all’inferno per questo, ma non importa!-

-Ci andremo entrambi, se ti può consolare-

Trattenne un sorriso amaro.

-Tu sei impegnata ed io mi sono fatto avanti lo stesso. Dovevo starti lontano ma non l’ho fatto!-

Avrei voluto ringraziarlo per non averlo fatto, non sapeva quanto, mi lasciò un bacio sulla fronte e andò via.

Non mi aveva chiesto di non sposarmi, era stato in silenzio e mi aveva capita.

Non aveva mostrato la presunzione di chi si aspettava che io non l’avessi più fatto, eppure poteva farlo!

-Ci vediamo in chiesa-

Fu una mia impressione ma immaginai una nota sarcastica in quelle parole.

-Io sarò il testimone-

Il testimone della sposa. Il migliore amico dello sposo.

Io sarò il testimone. Io non sarò lo sposo.

Quella notte non avevamo solo fatto l’amore, quella notte era successo qualcosa di più forte...mi aveva confessato il suo amore ed io l’avevo accettato!

 

 

 

____________________________

Buonasera! Mi stupisco della mia puntualità, ho promesso che avrei pubblicato a fine settimana e così è stato, la sessione d’esame è finita quindi avrò tempo di concludere la storia.

Comunque so che volete lanciarmi addosso tanti pomodori ma vi prego trattenetevi, abbiate pietà di me, cioè non disperate anche se sembra che la situazione è tragica, anch’io voglio bene a William e Sophie e nel prossimo mi ucciderete per davvero lo so, ma abbiate fede io sono per il lieto fine davvero.

 

Ringrazio ovviamente tutti coloro che mi seguono e ne siete tanti lo so >///< me commossa.

 

Ricordo ancora l’altra mia originale per chi voglia seguirla.

Sotto un cielo di stelle”

Prometto che domani pubblico il secondo capitolo!

 

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1223567&i=1

 

Un bacio a tutte voi

LadyJ

   
 
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