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Autore: Oximoron    28/09/2012    1 recensioni
Eccomi con una tranquilla KakuHida, dopo tanto. Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hidan, Kakuzu | Coppie: Kakuzu/Hidan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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KakuHida
 
COLORS

Un lieve profumo di fritto, inonda il piccolo chioso dove Kakuzu e Hidan si sono fermati per pranzo.
La missione, è stata sbrigativa ma assai noiosa. 
Specialmente, per il giovane jashinista, tuttavia assai silenzioso. 
 
Kakuzu osserva il compagno taciturno - assai preoccupante questo particolare - intento a girare le bacchette nella ciotola di riso fumante. Osserva con sguardo annoiato il brodo preparato dal cuoco e pronto per essere servito ai tavoli, senza dire niente. Un sospiro drammatico irrompe nella scena " Abbiamo qualche ora di tempo, prima di tornare al covo per nuove missioni. " esclama Kakuzu mentre da una lieve occhiata alla lista accanto alla sua zuppa. Hidan annuisce con un lieve "Mh" per poi tornare a martoriare una pallina di riso nella propria ciotola. Kakuzu lo guarda con la coda dell'occhio, per poi togliersi il passamontagna e sospirare. Il locale non è molto affollato, quindi non si fa problemi a mostrare il volto. E i lunghi capelli castani, coprono abbastanza bene le cicatrici ai lati della  bocca. Il ragazzo, nota il gesto ma non accenna a scomporsi; continua il suo giochino con sguardo perso. Kakuzu si passa una mano tra i capelli, mandando un ciuffo dietro l'orecchio destro per facilitare i gesti  " Qualcosa non va, Hidan? " si decide a chiedere lui, mentre separa le bacchette di legno consegnateli dal barista. L'albino sospira e posa le proprie sul tavolo " Stavo, pensando, Kakuzu..." sussurra quasi " Pensando a cose...a cui non ho mai dato una vera importanza " continua ad osservare la ciotola, senza realmente osservarla: ancora inondato da una sensazione di vuoto e noia. Kakuzu lo guarda con la coda dell'occhio e inizia a mangiare silenzioso. Hidan, capisce che può continuare il discorso dal silenzio del compagno " Quanto tempo è passato da allora? Tu, lo sai, con certezza? Beh..io si. Esattamente, due settimane, Kakuzu...due fottutissime settimane!" esclama stringendo appena il pugno. Il suo sguardo, si fa più crudo e senziente. L'uomo, capendo a cosa si riferisce, si lecca il labbro superiore impregnato di brodo e posa poi le bacchette, lasciando la ciotola mezza piena davanti a se. Lo guarda, con un'aria apparentemente fredda e distaccata come il suo solito. Tuttavia, nasconde molto di più quel volto. " E' un pensiero negativo, dunque? " chiede freddo. Il ragazzo si volta e lo guarda un po' scosso da quella inaspettata domanda. Un lieve brivido lo coglie di sorpresa, come fosse stato colto sulla scena di un crimine con l'arma del delitto tra le sue mani. Tuttavia, non è lui il vero colpevole. Ma solo una falsa panoramica dei fatti. " P-perché...mi fai una domanda simile, Kakuzu? " chiede un po' titubante come fosse impaurito dalle azioni future, collegate a quel discorso, che il suo compagno potrebbe fare. L'uomo lo rassicura con un lieve sorriso quasi forzato per lui " Da come descrivi ciò a cui pensi e dalla tensione che emani, sembrerebbe proprio che fosse tutt'altro che positivo, quel ricordo..." esclama con un tono lievemente malinconico e insoddisfatto. Hidan abbassa appena gli occhi e scuote la testa poco dopo " No " sorride anche lui come il compagno " Ho solo...paura.." ammette goffamente, quasi in un rantolo. " Ho paura, delle conseguenze, dei ricordi. E' tutto così nuovo, per me. Forse, non sono pronto ad un simile...ad una simile,cosa. " la timidezza che emana il jashinista nel descrivere come davvero si sente, fa intenerire il tesoriere dell'Akatsuki. Una mano calda e ruvida, si posa sulla bianca guancia del giovane che prende subito un tenero colorito roseo. " Hidan. Ci conosciamo da qualche anno, ormai. E, non ti ho mai visto con questi occhi. " sussurra " Occhi, che appartengono ad un bambino pronto a scoprire un mondo che prima di questa decisione, vedeva solo in bianco e nero. Devi semplicemente abituarti alla luce degli altri colori, Hidan. " scorre la mano sulla sua guancia facendolo sorridere  maggiormente " E io ti aiuterò, ovviamente. Ti farò capire quante sfumature può avere un solo colore. E se vorrai,  potrai continuare questa ricerca con me. Oppure..." abbassa appena lo sguardo " Con qualcun'altro, più umano e...caratteristico, di me " il jashinista posa due dita sul mento del compagno che rialza il volto e si specchia nuovamente negli occhi ametista dell'altro " Stronzo, pensi che sia così meschino? Lo sanno tutti che, quando si cambia spesso un professore, questo incide molto sul rendimento dell'alunno. E io non voglio che ciò accada. Voglio un professore costante che sappia davvero, di cosa ho bisogno. Non un qualche precario del cazzo. " i due ridacchiano appena; Kakuzu, sente delle calde lacrime invadergli gli occhi. Posa la fronte su quella dell'albino. Era il modo di Hidan per dirgli che voleva solo lui. "Il mio piccolo Hidan..." sussurra chiudendo gli occhi. Il ragazzo sorride, intenerito e colpito fin nel profondo dell'anima da quel gesto e da quelle parole che Kakuzu concedeva solo a lui " Sai, Kakuzu. Non ho più, quella paura che mi sentivo dentro. E ti confesso che, questi colori, incominciano davvero a piacermi. Specialmente, il verde smeraldo di un certo tirchione che mi sta insegnando quanto sia meraviglioso, amare..."


FINE
   
 
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