Hikari. (Ben presto Hikari Uchiha, ossessione Sas'ke all'attacco v.v)
Coraggio. «
Era impaziente, stava per impazzire. Sua moglie era rinchiusa in quella camera d'ospedale, i suoi urli si sentivano fin dall'altro lato della sala.
Certo, aveva già vissuto tutto quello, quando nacque Hikari però, non si sentiva come quell'oggi, anzi, era più preoccupato e perplesso degli altri giorni, per non parlare del fatto che gli era anche venuta fame.
Un dottore col camice bianco mezzo stracciato (Akira non cambiava mai), uscì da lì, con un sorriso ben immobile sul viso.
Tadashi si alzò in piedi, impaziente di vedere il suo secondo genito.
<< Complimenti, è un bel maschietto. >> Tadashi sospirò, seguendo il medico nella stanza dove Akira aveva appena finito il parto, seguito da Hikari.
<< Ed ora, come lo chiamiamo razza di scimmia? >> Tadashi ci pensò un po' su, sorridendo dopo un po' alla mogliettina che lo guardava perplesso.
<< Ti piace Kei? >> Akira lo guardò con fare omicida, ma dopo aver visto che Hikari, la sua bella figlia, sorrideva felice, annuì.
<< Kei Karino, Karino Kei, mi piace! >> esclamò contenta Hikari, alzando un pugno al cielo.
Tadashi sorrise guardando entrambe, ridendo al piccolo fagotto che stringeva tra le braccia. La sua famiglia.