Non mi sono mai sentita abbastanza.

La mia vita è sempre stata difficile.

Non mi sono mai sentita bella,e tutte le volte che vedo ragazze con fisici scolpiti ,mi chiedo cosa si prova ad essere loro.

Ho perso mio padre quando avevo quattordici anni,l'unico che mi amava. Tutt'ora mi torna in mente quando mi disse ''Solo un paio di mesi e tornerò piccola'' 

ma l'unica cosa che tornò fu il suo corpo senza vita.

Un dolore che mi ha segnata.

Un dolore che copro con altro dolore. 

Continuo a dirmi ''Questo è l'ultimo'' ma non è così, non è mai l'ultimo.

E come se quella lama portasse via una parte del dolore per qualche istante. 

Rosso su rosso. Lacrime su lacrime. 

Sono Demetria Lovato, ma per il mio unico amico sono Demi.

E questa è la mia vita. 

Ore 6.10.

Il rumore assordante della sveglia mi riporta alla realtà,bene un'altra giornata è iniziata. 

Mi precipito in bagno con la poca forza che ho, mi lavo e mi vesto.

Devo sempre ricordarmi di fare attenzione ai tagli devo coprirli bene,non voglio che nessuno li veda. 

'Demetria scendi subito giù'  era mia madre,chiamiamola così. Che poi ha sempre pensato che fossi stata uno sbaglio,

mi ha sempre trattata come una serva. Al contrario di sua figlia Charlotte,mia sorellastra 3 anni più grande di me. 

'Finalmente, pensavo fossi morta. Comunque prepara la colazione a Charlotte prima di andare a scuola'. Annuì.

Preparai la colazione a quella specie di essere umano,e mi incamminai verso scuola.

Per me era come andare tutti i giorni in guerra,se ne stavano sempre tutti li a giudicarmi per via dei miei chili di troppo.

'Demi'  Era lui,si il mio Zayn. 

'Zay..'  Non finì di dire il suo nome che mi ritrovai abbracciata a lui.

'Mi stai strozzando.. Stupido'  Dissi.

'Sei così, come dire, abbracciosa' .

Alzai un sopracciglio e dissi ' abbracciosa? che minchia vuol dire'  

E scoppiammo a ridere, era buffo quel ragazzo. Molto spesso usava termini 'strani'.

E' il mio unico amico,l'unico che ha cercato di capirmi e anche l'unico a dirmi di essere bellissima.