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Autore: Ella90    12/04/2007    3 recensioni
Questo doveva essere il secondo capitolo di "Sirius", scritta da EvansLove, ma visto che il Roundrobin non funzionava, abbiamo dovuto dividerla.
E' la lettera che scrive Remus quando Lily e James muoiono.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atrocemente buffo

 

Questo doveva essere il 2 capitolo di "Sirius", scritta da EvansLove... Ma il roundrobin nn funzionava... Magari poi lo mettiamo a posto ^_^

 

 

 

Atrocemente buffo.

Quella notte, avevo lasciato Sirius lì da voi. Men'ero andato con la naturale consapevolezza di ritrovarvi, some sempre, sorridenti e felici.

Forse, avrei dovuto accorgermene che il cielo era strano quella sera.

Stelle troppo silenziose a farmi compagnia.

Il buio spezzato solo da una luce. Un flash. Come una lacrima, rigava il nero, denso fumo. Il cielo. Era nell'aria. Era ovunque mi giravo. Non l'ho visto. Come cazzo è potuto succedere? come?

Subito, non ho pianto. Era difficile. Maledettamente difficile da credere. Non vi avrei più visto. Avrei dovuto dire addio ai vostri sorrisi. Alle litigate divertenti. Agli illogici pensieri.

Solo una casa, chiusa, troppo vuota.

Mi è rimasto solo questo foglio di carta, bianco. Vuoto, come me. Un foglio bianco su cui piangere.

In quel momento, le parole "sono morti" mi sembravano ridicole ed inutili. Non gli davo peso. Poi però sono corso davanti a Godric's Hallow. E guardando i vostri cadaveri inermi, che mi suggerivano la verità; guardando quegli occhi, capii.

Capii che non avrei più sfiorato i vostri discorsi, che non avrei più dovuto cercare di far ragionare James, che non avrei più rassicurato Lily.

Non so davvero dove trovai la forza per voltarmi. Tantomeno quella per cominciare a correre. Andai da Sirius. L'unico. L'unico che mi era rimasto.

Non so se ci abbracciammo. Il pianto appannava la mia vista, ormai, e la mente, già confusa. In meno di una notte avevo perso la mia vita. Perchè quel giorno sono morto anch'io.

So che altri giorni verranno. So che dovremo combattere, ed affrontare innumerevoli prove. Ma non mi spaventano.

Io non ero pronto, però. Non ero pronto ad un addio. Le mie lacrime non si asciugheranno. Io lo so.

Il tempo non lenirà il mio dolore. Vorrei solo addormentarmi e svegliarmi tra mille anni.

Un pensiero va anche a Peter. Non ho visto bugie in cielo. Ma sono troppo stanco per arrabbiarmi con qualcuno. Che senso avrebbe? E poi, la colpa è mia. E' solo mia. E di nessun altro. Ma come abbiamo fatto a non accorgerci che era cambiato? Come? Noi eravamo suoi amici. Eppure voi siete morti. Morti. Tutti.

Urlo al cielo. Ma non posso liberare tutto quello che ho dentro.

Rabbia. Dolore. Tristezza. Malinconia. E quel groviglio di lacrime.

Un pensiero mi tormenta, giorno e notte. La colpa è mia. Mia. Mia.

Che io possa essere dannato. Come ho potuto consegnarli nelle mani del Male? Come ho potuto condannarli a morte?

Facevi bene. Facevi bene a dubitare, Lily.

E io... sono sempre stato un emerito ingenuo. Non dire che ero in buona fede. Questa io la chiamo palese ingenuità.

La morte, vi ha strappato dalle mie mani. Mi sfuggite tra le dita. Uno per uno. Come depennare un fiore. Ma i petali hanno un cuore. Un'anima. Degli amici.

Dove siete? DOVE CAZZO SIETE?

Volete sapere dove sto adesso? Chiuso tra queste quattro mura, silenziose. Sto qui, perché è l'unico posto che non sa di voi.

Guardo il cielo e piango. So che anche Sirius forse se ne andrà. Ma quel giorno, che mi sembrava lontano, mi sembra troppo imminente, adesso che conosco la verità.

Non me ne curo. Perché in me è sopragiunta una priorità. Quella di vendicarvi. Vendicare James. Il dolce, sbadato James. L'amico, il sicuro, l'onesto.

Vendicare Lily. La dolce, sincera Lily. La vice-mamma, l'affettuosa, la comprensiva.

Miei unici amici. Io, con voi, non ero il Lupo Mannaro, il violento, il cattivo, l'emancipato o l'incompreso.

Io ero Remus Lupin. Semplicemente me stesso. Ed era la cosa più bella.

  
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