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Autore: hellominipono    29/09/2012    6 recensioni
"Tu quale prendi?"
"L'irlandese con gli occhi color ghiaccio, tu?"
"Il panda dagli occhi marroni(?)"
Ridemmo.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUATTRO.

 

Mattina seguente.

 
“Cecile, dai alzati!”
Mugugnai.
“Sono le otto e un quarto, tra quindici minuti dobbiamo essere in classe a scaldare le sedie con i nostri culi mosci”
“Parla per te”
“Allora parli, dai MUOVITI.”
“NO.”
“Ok, io me ne vado”
Disse uscendo dalla cameretta.
“TI AVEVO AVVERTITO SOLO PERCHè FORSE A SCUOLA POTEVI INCONTRARE QUELL’IRLANDESE” urlò poi dalla cucina.
Oh porco cazzoculo.
“Sarah?”
Niente.
“Sarah!? Dai non te ne sarai andata davvero, so che sei in cucina” dissi alzandomi dal letto.
“Sarah??” dissi andando in cucina.
“SARAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”
Ok sembravo un’esaurita, no vabhè lo ero.
“Brutta stronza mongoloide rincitrullita deficiente e non mi vengono in mente altri aggettivi che presto ti stamperò sul tuo cazzo di culo afflosciato, NON PUOI AVERMI LASCIATO A CASAAAAAA!” dissi aprendo il portone di casa e andando in mezzo alla strada.
Mi voltai verso il garage, la macchina non c’era.
Sentì uno scricchiolio.
La porta si stava chiudendo.
Che cosa?
La porta?
Si stava?
CHIUDENDO?!?
Merda, no.
Cominciai a correre per il vialetto, potevo fare concorrenza a Bolt, mi lanciai sulla porta dando una facciata.
“Dante! Lo so che sei tu, c’è non so chi sei tu, ma so che sei tu!”
“Bel culo complimenti!” disse una voce dietro di me.
Ero consapevole di avere un bel culo ma non c’era bis… aaaaaaaaaspetta! Se il pigiama era un XXXL come faceva a vedere il mio lato B?
“E… carine le mutandine di pizzo, ti donano”
OH PORCA MINCHIA ERO IN MUTANDE.
Ok, tanto non c’era da preoccuparsi, era di sicuro un cesso ambulante e in più morto di figa che si sfondava di pippe dalla mattina alla sera su youporn.
Mi alzai in piedi mettendo i pantaloni al loro posto, cioè, SOPRA IL CULO e mi… mannaggia la polpetta.
“Piacere, Harry Styles” disse sfoggiando un sorriso perfetto facendo vedere la sfilza di denti perfetti, già, puttaniere.
“Cecile Monroe, aspetta ma tu non sei…”
“Un figo della madonna”
“No…”
“Uno STRAfigo della madonna”
“No…”
“Un DIO della madonna”
“No…”
“Babe, non posso essere più bello di così”
“CHIUDI QUELLA CAZZO DI BOCCA E FAMMI PENSARE!”

“Tu, tu…” lo guardai male “TU SEI UNO DI QUELLI CHE INSIEME AD ALTRI QUATTRO AVETE SFONDATO L’AUTO DI MIA SORELLA! COME CAZZO TI PERMETTI DI RIVOLGERMI LA PAROLA E … grazie per il complimento (il culo)”
“Era solo un’ammaccatura, ma… sai mancano dieci minuti prima che la campana suoni e… dovrei andare”
“Ok…” dissi girandomi per entrar… che cazzo dico ero chiusa fuori.
Mi rigirai, stava aprendo lo sportello.
Presi coraggio.
“Mi puoi dare un passaggio a scuola?”
“Tu vorresti venire a scuola conciata così?” inarcò un sopracciglio.
Bhè? Che ero nuda? Avevo un pigiama con un bellissimo maialino piazzato davanti e le ciabatte a forma di ippopotamo, normale no?
“Non ti importa”
“Invece si, non voglio fare figuracce”
“Oh diamine sono rimasta chiusa fuori cazzo, allora lasciami dieci metri prima” dissi entrando in macchina.
“Ok, un bacio”
“Cosa?”
“Ti do un passaggio e in cambio voglio un bacio!”
Mi stava prendendo per il culo si.
“Stai scherzando vero?” risi chiudendo lo sportello ma lo bloccò prima che potesse chiudersi mettendosi quasi sopra di me.
“Ah ah, o il bacio o te la fai a fette” rise.
Cazzo ti ridi razza di porcospino.
“Mmmh, d’accordo” dissi per poi lasciandogli un bacio a fior di labbra.
“Non intendevo questo”
Non ebbi il tempo di parlare che chiuse di botto lo sportello e si fiondò sulle mie labbra.
Schiusi la bocca facendo incontrare le nostre lingue che si rincorrevano, sapeva di fragola.
Dopo qualche minuto di staccò, sia lodato gesù bambino, e mise in moto senza dire parola, il tragitto casa-scuola fu lo stesso, non spiccicammo parola.
Si fermò ad un tratto.
“Scendi”
“Cosa?”
“Lo hai detto tu, di fermarti dieci metri prima”
“Ma era prima del bacio”
“Non mi ridicolizzerò così”
“Fanculo coglione” dissi scendendo e sbattendo forte la portiera.
Mi incamminai verso scuola con decisione finché non imboccai per il cortile dove tutti si fermarono a guardarmi, compreso Styles con i suoi amichetti e Sarah.
No, aspetta, sono cieca, devo essere cieca, Sarah con… quelli?
Ripresi a camminare con lo sguardo di tutti addosso.
“Non sono tua sorella”
Non la calcolai invece quei cinque finocchi risero appena.
Sorrisi leggermente e mi girai verso gli altri.
“Che c’è da guardare? Non sono SECSI?!” dissi assumendo un tono fanatico(?) e sventolandomi i capelli.
“Sarah, mi puoi dare le chiavi di casa?” dissi tornando a guardarla.
“A cosa ti servono?”
“Sono rimasta chiusa fuori e… non posso fare lezione… così”
Scoppiò a ridere.
“E’ tuta colpa tua rincitrullita, se mi avessi aspettato…”
“Saremmo arrivate in ritardo”
“Non è vero!”
“Prendi queste chiavi e torna a casa, cogliona!” disse dandomi le chiavi e schioccandomi un bacio sulla guancia.
Mi girai.
“Aspetta, ti do un passaggio!” mi rincorse Harry.
“Se devo limonare di nuovo con te puoi anche andarti a scopare quell’albero laggiù”
Rise mettendomi un braccio intorno al collo “Andiamo”.
 
Continua…




Mmmh.
ehm.. *si schiarisce la voce* quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho postato? i don't know, do you know(?) mh.
ALLLLLLORA.
Io stavo aspettando che arrivassero altre recensioni ma.. no è? no. 
PUBBLICITà: quando recensite mettete il link della storia così vi pubblicizzerò al prossimo capitolo, ricambiate CONTROLLO.
Recensite, sono rimansta un pò delusa al precedente ://
baci, celine xx

Wauauaua.

amici o di più.

His Irish Accent.

  
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