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Autore: Hazza_Boo    29/09/2012    2 recensioni
Che c'è da spiegare? Zayn vuole fare sperimentare a Liam certe cose che non si sarebbe mai nemmeno immaginato. Riporto frasi del testo, con la speranza di incuriosirvi un pò ;)
''«Non ti preoccupare. Solo un bacio, una piccola e nuova esperienza» cercò di convincerlo l’amico. E vedendo che Liam rimaneva pietrificato proseguì dolcemente, accarezzandogli una guancia, per poi immergere la mano tra i capelli. «Non ti farò male.» disse sicuro e sincero…poi sorrise malizioso «Ti prometto che sarà divertente.» [...]''
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:Un mondo perfetto. (ero molto indecisa sul titolo. All’inizio si intitolava “esperienze” ma faceva abbastanza… schifo, quindi ho optato per la seconda scelta… fa schifo lo stesso ma meglio del primo)
Bromance:Ziam.
Rating:giallo/arancione.
Avviso:Scene di baci con la lingua. E scusate il linguaggio volgare che di tanto in tanto incontrerete.
Canzone:Truly Madly Deeply by Savage Garden. (Per chi non la conoscesse è questa: http://www.youtube.com/watch?v=US-ZgUr3xQY)
Dettagli:Mi è venuta all’improvviso l’ispirazione di scriverla, mi sono vista le immagini passarmi davanti agli occhi… però il finale non mi convince molto.
Pubblicità: se volete leggere un’altra ziam (one shot) passate da qua: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287563&i=1 se volete leggere una ziam fan fiction allora qua: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1144366&i=1 Se invece amate anche le Larry (like me ^^) allora passate da qua: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1091509&i=1 è una larry one shot di cui vado molto fiera.
Autrice:Già, sono un po’ fissata con le ziam… non si era notato, eh? Spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate in una recensione. Potete anche dirmi che fa schifo, non mi offendo! Come al solito chiedo scusa per gli errori e so che ne faccio ma, per quanto rileggo e mi sforzi di beccarli tutti e sistemarli, me ne sfugge sempre qualcuno. (recensite, recensite, recensite, recensite…)
Buona lettura. ^^



 Un mondo perfetto 

 

Era già da un po’ che lo stava fissando ma proprio non riusciva a smettere di guardarlo. Era attratto da quel modo che aveva di fare, quel modo da cattivo ragazzaccio di strada, uno di quelli che in realtà sono tutto fuorché cattivi, anzi sono dolci e teneri.
Liam seduto sul divano, con in mano un libro – tanto per tener fede alla sua parte da intellettuale, che gli altri ragazzi della band gli avevano assegnato -, osservava da tempo Zayn disteso sul tappeto di fronte il divano.
Non gli aveva ancora chiesto il motivo per il quale fosse sdraiato per terra, aveva continuato a leggere il suo libro, fingendosi indifferente e ignaro del fumo che si espandeva nel salotto di casa Stylinson. Gli era già costato grande fatica accettare il fatto che Harry e Louis, che avevano invitato tutta la band a casa loro quella mattina, se n’erano andati al piano superiore, dicendo di dover “sbrigare delle faccende”. Si erano congedati dal resto della band con un “continuate a chiacchierare tra di voi. Noi andiamo a finire delle cose”.
E così erano andati. Dio solo sa cosa stessero facendo quei due al piano di sopra! In realtà non ci voleva un grande ragionamento per capirlo, e Liam l’aveva capito subito… appena aveva sentito la porta del bagno chiudersi aveva avuto l’illuminazione.
Quindi aveva preso a leggere il suo amato libro di Shakespeare, provando a non pensare che in quel momento, al piano di sopra – proprio sopra la sua testa -, Louis stesse facendo un pompino in grande stile a Harry.
Niall, annoiato e affamato, aveva chiamato Josh ed erano andati insieme a mangiare una pizza nel locale più vicino possibile, perché a nessuno dei due andava di fare movimento. E Liam continuava a chiedersi come mai Niall mangiasse fuori controllo, senza fare nessun tipo di sport o frequentare la palestra, e avere un corpo impeccabile.
Dunque erano rimasti solo Liam e Zayn. Quest’ultimo, una volta che Niall era uscito di casa con Josh, si era alzato dal divano sedendosi per terra, sull’elegante tappeto. All’inizio Liam non ci aveva fatto nemmeno caso, immerso nella sua lettura. Ma poi uno strano odore era giunto al suo naso, pizzicandogli le narici: fumo.
Aveva alzato lo sguardo e aveva notato che Zayn si era disteso sul tappeto, con una mano sotto la nuca, lo sguardo verso il soffitto bianco, le caviglie incrociate ed in bocca una sigaretta accesa.
Aveva provato ad ignorare quello strano fatto continuando a leggere, ma il fumo della sigaretta lo infastidiva e la presenza di Zayn lo distraeva. Perché sì, sentiva che il moro lo guardava quando aveva lo sguardo altrove, quando lo spostava verso di lui tornava a fissare il soffitto, fingendo indifferenza.
Dopo lunghi minuti di silenzio in cui si sentivano, di tanto in tanto, i gemiti e gli urli lontani e indistinti di Harry e Louis – prevalevano quelli di Louis che erano acuti e… femminili -, provenire dal bagno al secondo piano, Liam perse la pazienza. Con uno sbuffo infastidito chiuse il libro, tenendo un dito dentro come segnalibro, lo posò sul grembo e alzò lo sguardo verso Zayn.
«Zayn» la sua voce era nervosa e infastidita. Lo sguardo che Zayn gli rivolse era molto più che strafottente.
«Sì?»
Liam si schiarì la voce per fargli capire, a gesti, che gli dava fastidio il fumo ma… figuriamoci se Zayn capiva! E se capiva, fece apposta fingere il contrario. Con Zayn bisognava essere chiari, diretti e sfacciati. E proprio grazie a questo Liam aveva imparato ad essere  meno timido, un po’ più sfacciato e senza paura di chiedere.
«Potresti gentilmente smettere di fumare o, se proprio non ne puoi fare a meno, - a tuo rischio e pericolo. La salute è tua, infondo -, potresti andare in un’altra stanza?» la voce stizzosa di Liam non mosse nemmeno di un millimetro Zayn.
Il moro non si mosse, non parlò, non smise di fumare e non ascoltò. Fu come se fosse solo, come se non avesse mai udito la voce infastidita di Liam penetrargli nelle orecchie.
Calò di nuovo il silenzio nella stanza, avvolta dall’alone di fumo della sigaretta. La sala non era molto grande, un salottino in cui le vecchiette si siedono in circolo, bevendo the, spettegolando e cucendo un caldo maglioncino per il nipote. La finestra era chiusa, dunque il fumo non poteva uscire. Rimaneva intrappolato lì, infastidendo i deboli polmoni di Liam.
Il ragazzo sospirò e perse le speranze. Far ragionare Zayn era come vedere Gordon Ramsey ridere felice e sincero: impossibile. Zayn era testardo e difficile, non prendeva ordini da nessuno, questo poco ma sicuro.
Liam optò per cambiare stanza e finire di leggere il suo libro ma, proprio quando stava per alzarsi dal divano e mettere in atto la sua fuga dal fumo della sigaretta, sentì la voce di Zayn chiamarlo.
«Senti, Liam,» il ragazzo spostò lo sguardo su Zayn e lo guardò perplesso. «hai mai baciato un ragazzo?»
Dire che Liam era sconvolto, confuso e perplesso è riduttivo. Ciò che Zayn disse lasciò l’amico assolutamente di sasso, come si suol dire.
«Cosa?» domandò basito. Si lasciò sprofondare nel divano, beandosi della sua comodità. Guardò Zayn, aspettando che si spiegasse. Il suo volto era tranquillo, serio, solito. Come se non avesse mai detto un’assurdità del genere. Perché per il mondo perfetto e “normale” in cui viveva Liam quella era un’assurdità.
«Beh, sì. Voglio dire, hai mai baciato un ragazzo… o, non so, hai mai fatto qualcosa con un ragazzo?»
«Ma cosa vai dicendo, Zayn?» sbottò sbigottito Liam. Strabuzzò gli occhi e fissò la calma con cui Zayn parlava. Se ne stava lì, disteso sul tappeto, con la sigaretta dalla mano alle labbra, lo sguardo rivolto al soffitto bianco e gli occhi luminosi, in cui si rifletteva la luce delle lampade.
«Rispondi e basta» tagliò corto il moro.
Liam si guardò intorno sperando che qualcuno potesse salvarlo all’istante. Poi ripensò che al piano di sopra Harry e Louis si stavano inculando a vicenda, e ciò lo fece stare ancora più male. E non c’era nemmeno Niall con cui parlare da persone normali… ammesso che Niall fosse normale. Insomma, quale ragazzo normale si perdeva in un supermercato, mangiava ma non ingressava, e se ne usciva fuori con discorsi patetici sul mondo e l’universo quando era ubriaco? 
Ciò portava alla conclusione che Liam fosse l’unico normale in quella band di folli. Infatti spesso si chiedeva come diavolo ci era finito lì… ma forse non c’era una spiegazione, era stato il destino ad unirli.
Liam scosse la testa e abbassò lo sguardo, evitando di rispondere.
«Se vuoi ti faccio fare esperienza»
La voce bassa e monotona di Zayn giunse all’orecchie di Liam che ci mise un po’ per capire il significato di quelle parole. Fare esperienze…?
«Che stai dicendo, Zayn?» esclamò allarmato Liam. Ma non ebbe tempo di una risposta ben dettagliata, né poté riflettere per difendersi poiché sentì una mano cingergli il polso. E, dopo una breve spinta, cadde a terra.
Zayn l’aveva preso e buttato sul pavimento accanto a sé. Quando Liam alzò lo sguardo, che finì puntato furioso sull’amico, scoppiò una risata. Quella allegra ma roca di Zayn  
«Ma dai, Liam. Ti faccio fare esperienza» ribatté divertito il moro, smettendo, lentamente, di ridere.
«Apprezzo il tuo interessamento ma no grazie.» rispose secco Liam. Fece per issarsi in piedi ma Zayn lo prese per la maglia e lo tenne per terra.
«Zayn…» soffiò Liam infastidito. Voltò il volto verso di lui per cacciargli qualche rimprovero, degno di un papà severo – come molti lo identificavano - , ma non riuscì a fare uscire le parole di bocca.
Il volto di Zayn era tanto vicino che riusciva a sentire la puzza di fumo, che si mischiava al suo dolce profumo. Inoltre… sentiva il suo calore corporeo, che lo attraeva, lo attirava a sé, gli donava una sensazione di sicurezza, protezione e… sì, felicità. Liam non riusciva più a ragionare, ad allontanarsi. Infondo si sa, ad una certa distanza il bacio è inevitabile, e dopo il bacio è inevitabile che succeda il resto… a meno che non si fermi tutto in tempo.
Ma come poteva Liam evitare quello che Zayn aveva intenzione di fare? Era così vicino al suo volto, con gli occhi chiusi, che respirava il suo profumo e Liam lo lasciava fare, intimorito e senza sapere come reagire.
«Tranquillo, non importa che ti metti a tremare come una foglia al vento» ridacchiò Zayn aprendo gli occhi, guardando Liam e sorridendogli per confortarlo. E proprio Liam si sentì smascherato. Cosa doveva fare ora? Forse era meglio scappare e uscire di casa, rimmergendosi nel proprio mondo fantasticamente perfetto, in cui non c’è nulla di strano o nuovo. Eppure sentiva la mano di Zayn, quella che non reggeva la sigaretta ormai consumata, sul cavallo dei suoi pantaloni.
«Non ti preoccupare. Solo un bacio, una piccola e nuova esperienza» cercò di convincerlo l’amico. E vedendo che Liam rimaneva pietrificato proseguì dolcemente, accarezzandogli una guancia, per poi immergere la mano tra i capelli. «Non ti farò male.» disse sicuro e sincero…poi sorrise malizioso «Ti prometto che sarà divertente.»
Demone tentatore che non sei altro!Avrebbe voluto gridargli Liam in quel momento, o meglio, la parte razionale di Liam, quella che dava un senso a tutto e che manteneva il controllo di lui ventiquattro ore su ventiquattro. Ma l’altra parte, quella selvaggia e senza controlli, che agiva d’istinto, si stava impossessando della mente e del corpo del povero ragazzo.
Zayn non aspettò una risposta, passò subito ai fatti. Si avvicinò sempre di più al volto di Liam, completamente paralizzato, chiuse gli occhi e indugiò appena. Respirò a fondo, per espirare il suo profumo, gli sfiorò con le labbra la guancia, poi scese fino alla bocca.
Lì sentì il corpo di Liam irrigidirsi e ciò lo fece sorridere. Con ancora quel sorriso, mezzo divertito e mezzo malizioso, posò le sue labbra su quelle dell’amico.
Liam fece per tirarsi indietro ma Zayn, con la mano libera dalla sigaretta, di cui la cenere cadeva sul tappeto, lo afferrò per un lembo della maglia e lo tenne stretto a sé. Fece pressione sulle sue labbra, aspettando che l’amico si rilassasse un poco. Lentamente gli morse il labbro per fargli aprire di più la bocca, così che le loro lingue potessero uscire, avvicinarsi e, con calma e dolcezza, sfiorarsi.
Era il tipico bacio con la lingua che si danno due ragazzini inesperti. Liam era spaventato a morte per quello che stava facendo. Per lui, ed il suo mondo perfetto, baciare un ragazzo, se non che amico e compagno di band, era una cosa sbagliata. Ma suvvia, chi può decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Liam si lasciò andare un po’ quando si accorse che… gli piaceva. Danielle non l’aveva mai baciato così o, se l’aveva fatto, non aveva mai provato le stesse emozioni che stava provando con Zayn. E quelle emozioni gli piacevano tantissimo… erano nuove e sconvolgenti, erano… uniche, speciali perché le stava vivendo con una persona unica e speciale.
Le loro lingue iniziarono a scontrarsi e rincorrersi sempre con più foga, senza più controllo o paura. Liam si stava abituando, gli piaceva e la paura stava lentamente volando via. Ma proprio quando iniziava a divertirsi sentì la lingua di Zayn scivolare via dalla sua, sciogliere quell’intesa che avevano creato.
Liam aprì gli occhi e, corrugando la fronte, guardò perplesso l’amico.
«Ti è piaciuto?» chiese Zayn sorridendo malizioso, beffardo e felice. Ma non c’era bisogno di chiederlo, poiché aveva già notato i peli ritti ed i brividi sulle braccia dell’amico, segno che si era eccitato o, comunque, un po’ gli era piaciuto.
«Um, sì…» ammise sottovoce ed imbarazzato Liam. Abbassò la testa, fissando intensamente il tappeto sul quale erano seduti, sperando che il rossore sulle guance sparisse il più presto possibile. Si aspettò che Zayn lo prendesse in giro per la sua debolezza invece… sorrise dolcemente, come se stesse accarezzando un dolce gattino, o un cucciolo di cane troppo tenero che fa sciogliere anche il cuore più duro. E, infondo, Liam era davvero così. Un piccolo cucciolo che aveva bisogno di protezione, di tempo, di essere coccolato.
Sospirando soddisfatto Zayn si distese di nuovo sul tappeto. Liam alzò lo sguardo, che si era preparato al peggio, e osservò perplesso l’amico.
«Vieni qua, cucciolo» sorrise tra il dolce ed il divertito Zayn, indicando a Liam, con un cenno della mano, di distendersi accanto a lui.
Senza tanto rifletterci Liam si sdraiò accanto a Zayn, si lasciò cingere le spalle con un braccio e appoggiò, appena ed intimorito, la testa sulla spalla dell’amico. La sigaretta ormai era andata, solo un altro tiro e poi fine. Liam la osservò incanto. C’era una domanda che da tempo si poneva: cosa c’era di così bello e interessante nello fumare una sigaretta?
Zayn, che si stava portando la sigaretta alle labbra, si accorse che l’amico la stava osservando curioso. Volse lo sguardo verso di lui e lo guardò con un’espressione interrogativa dipinta sul volto.
«Vuoi fare un tiro?»
Liam scosse subito la testa. No, era una cosa che andava contro i suoi principi morali, come baciare un ragazzo… oh, ma lui aveva baciato un ragazzo.
Con un sospiro guardò Zayn ed i suoi grandi occhi scuri. Ogni volta che si tuffava in quel marrone scuro e lucente si sentiva sicuro e protetto, non aveva più paura di niente, si sentiva completo e senza timore di sbagliare o di tentare. Prima che Zayn potesse finire la sua sigaretta Liam agì d’istinto: gliela prese dalle mani, senza preavviso, e se la portò alle labbra inspirando profondamente il fumo. E prima che potesse ingoiarselo Zayn gli sussurrò:
«Butta fuori»
Il suo sguardo era serio e tranquillo, la sua voce bassa, profonda e dolce, i suoi gesti premurosi. Così tanto perfetto che Liam quasi si commosse. Il mondo in cui voleva vivere non era quello che si era creato, lontano dalle cose negative e sbagliate. Il mondo perfetto che voleva era Zayn.
Restituì la sigaretta all’amico mentre espirava l’aria unta di fumo. In effetti, non era nemmeno tanto male. Ma giurò a se stesso che non l’avrebbe più rifatto. Forse.
Zayn lo strinse a sé, coccolando, accarezzandolo, riempiendolo di tenerezza e amore come si fa con un cucciolo, perché quello era per lui… e lo sarebbe stato per sempre.
«Ci danno dentro quei due, eh?» ridacchiò Zayn riferendosi all’urlo di piacere che raggiunse i ragazzi, dal bagno del piano superiore.
Liam si unì alla risata e concordò. «Già. Lasciamoli fare e sperimentiamo qualcosa di nuovo anche noi, che ne dici?»
Incredulo da quella proposta Zayn fissò Liam, per assicurarsi che non stesse scherzando. «Dici sul serio?»
«Mai stato così serio in vita mia, Zayn»
«Non hai… paura?»
«Non se mi stai accanto»
Zayn sorrise felice, rincuorato e dolce, prima di prendere il volto di Liam tra le mani e baciarlo sulle labbra.  
 
 
                                          
 
 
  
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