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Autore: Lady_Iasmin    29/09/2012    1 recensioni
La mia seconda song-fic yaoi... incertata sul pairing Orochimaru x Kabuto, uno delle mie coppie preferite. Parla di un Kabuto geloso fino al midollo per le attenzioni del suo padrone verso Sasuke.
Sarà disposto a donargli il corpo per ottenere quello che desidera con tutta l'anima... l'amore di Orochimaru.
La canzone è tratta dal musical di Riccardo Cocciante "Notre Dame de Paris".
"Sasuke. Quel nome gli fece tremare i muscoli dalla rabbia. Proprio quel moccioso, quel bambinetto che piace tanto ad Orochimaru. Quel moccioso che gli sta rubando l'uomo."
"Al Ninja Supremo piacque l'idea: - Kabuto... se vuoi ti riempo di attenzioni tutta la notte."
Genere: Erotico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kabuto Yakushi, Orochimaru, Sasuke Uchiha
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
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Eccoci qua alla mia seconda song-fic.
Questa volta è incertata sul pairing Orochimaru x Kabuto... una delle mie coppie preferite. 
Non so se mettere l'avvertimento OOC... perchè rappresenta un Kabuto geloso fino al midollo che odia Sasuke e vuole il suo Orochimaru-sama tutto per sé... alla faccia di un servitore gentile e fedele fino alla morte!
La canzone è "La Cavalcatura" cantata ed interpretata da Claudia Ottavi (Fiordaliso), tratta dal musical di Riccardo Cocciante "Notre Dame de Paris". L'ho scelta perchè rappresenta la gelosia e il desiderio di annientare il rivale o la rivale. E poi è anche moolto sensuale ^^

Buona lettura e spero che vi piaccia! (E abbiate pietà nelle recensioni T_T)


La cavalcatura




Kabuto fissava da ore la porta del bagno, dove il suo signore era chiuso dentro a pulire il suo corpo ben presto da rottamare.
Seduto sullo sgabello, coi gomiti poggiati sulle ginocchia come lo era il mento sulle mani intrecciate; vestito solo col pantalone del pigiama.
I suoi occhi color tenebre, incorniciati dalle sopracciglia aggrottate, lanciavano lampi di un sentimento provato da tutti noi.
Non un sentimento positivo come l'affetto, ma uno morboso che può portare alla rovina.

La porta aprì e lui uscì; col corpo asciutto supersexy avvolto dalla vestaglia rosso sangue marcio a maniche corte.
- Kabuto... - sibilò con quella sua voce serpentina, tipica della sua persona. - Perché mi guardi così? Mi odi?
Il ragazzo alzo gli occhi tristi e fulminei allo stesso tempo.

Tu, sulla tua cavalcatura,
smisurata creatura.
Sei la più bella fioritura
di un'eretta natura.


- Ooh... da quando mi guardi così? - lo schernì - Sei simile a Sasuke...

Sasuke.

Quel nome gli fece tremare i muscoli dalla rabbia. Proprio quel moccioso, quell bambinetto che piace tanto ad Orochimaru. Quel moccioso che gli sta rubando l'uomo.

E odiava quest'ultimo solo per il suo comportamento, insensibile e approfittatore. Cosa si poteva aspettare da un tipo come lui...?

Tu monti e sei la montatura,
e un vanto per la lussuria.
Cos'hai nell'armatura,
un cuore con l'impugnatura?!

 

- Orochimaru-sama... - fece il giovane guardandolo serio e angosciato.
- Preferite me o lui...?

Orochimaru invece di rispondere a quella domanda che ricordava l'essere o non essere di Amleto, si sedette sul letto.
Respirò profondamente, creando la risposta per il suo seguace.

- Mio carissimo Kabuto... lo sai che tu sei la mia spia preferita... e lui la mia pedina favorita. Sei per caso geloso? 

Kabuto si alzò e si sfogò: - Avete indovinato, mio signore... siete così appiccicato a... Sasuke.

Pronunciò il nome del rivale come se fosse una parolaccia.

Il mio è ancora chiaro e puro,
e col mio cuore ti curo!
io farò mia la tua avventura.
Ti amerò se tu mi giuri,
ti amerò se tu mi giuri...
Che impiccheranno Esmeralda...

- Lo sai che sei così carino quando sei arrabbiato? - sibilò quella serpe accarezzandogli i fianchi. Gli osservò il pube leggermento scoperto dall'orlo del pantalone e si leccò le labbra desideroso di possederlo.
Kabuto irritato gli mise una mano sul petto e lo spinse leggermente all'indietro.
Il sennin, straiato, strisciò le braccia sulla coperta di raso, sentendo quella liscezza che lo mandava in paradiso. Chissà se la pelle del giovane medico fosse così.

I miei sogni appena nati.
Caro, tu li hai soffocati.
E adesso stammi a sentire,
io vengo e voglio venire.
A rotolarmi nel fango.
E allora stringimi...


- Io non sono stupido. Non curo solo i vostri malanni... Vi prego, non fare questi giochetti con me...

Si lasciò a dare al suo signore del "tu".

- Sii sincero con me. Lo sapete che io vi amo. - disse ansimando quasi sul punto di scoppiare in lacrime.
Finalmente era riuscita a dire quelle parole sempre segretate nel suo cuore e che finalmente hanno visto la luce del sole.

Detto questo, salì sul letto e gattonò sopra il corpo del sennin, avvicinando il suo viso vicino quello dell'altro.
Ammirò quelle perfide pupille dorate con l'iride allungata, che rispecchiavano la sua vera natura.
I suoi occhi, i suoi incantevoli occhi serpentini... erano una delle caratteristiche che amava di lui, insieme all'ambinzione e al carattere rude e pevertito.

Le tue frasi sono ingiurie
e il tuo amore è impuro.
Ma metto con le spalle al muro
quel cuore in te più duro...!


Orochimaru osservava da sotto il petto asciutto e leggermente muscoloso del medico. Avrebbe rinunciato ai suoi piacere carnali per averlo tutto per sé.
Gli disse guardandolo fisso: - Sei il primo che rispondi così a me... ne Anko, Sasuke, Itachi, Tsunade, Jiraiya e molti altri hanno detto le parole che hai osato dirmi tu.

Kabuto fece scendere il dito indice lungo il collo dell'altro fino ad arrivare sotto la vestaglia.
- Io sono diverso da loro. Se vuoi posso donarti il mio corpo... - sussurrò in tono sensuale e muovendo il bacino sopra l'ombelico del sennin. - Intendo tutti i due i sensi...

Al Ninja Supremo piacque l'idea: - Kabuto... se vuoi ti riempo di attenzioni tutta la notte.

E strappa via la mia cintura!
Tu.. vieni in me.. lordura!
Fammi sentire la lussuria!
Ti amerò se tu mi giuri,
ti amerò se tu mi giuri...
che morirà Esmeralda...!


Ma lui voleva una cosa in cambio: - Fammi un piacere... ti amerò e ti donerò le mie membra se...

- Se? - ripete Orochimaru avvinandosi sempre di più alle labbra di Kabuto. Intanto, gli accarezza la schiena e i glutei, ansioso di violarli.


Ti amerò se tu mi giuri,
ti amerò se tu mi giuri...


Il ragazzo dai capelli color luna sorrise diabolico, simile al suo amato signore: - ... se un giorno ti sbarazzerai di Sasuke...

Che impiccheranno Esmeralda...
Che morirà la Zingara.

Infine, fuse la sua bocca insieme a quella di Orochimaru. E quel bacio divenne un amplesso che riscaldò le lenzuola e la stanza in quella sera d'autunno. 

   
 
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