Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: xXiloveanimemanga4everxX    29/09/2012    3 recensioni
"Quegli uomini ridevano malvagi mentre lei, lì, incoscente, era sola con un unico pensiero in mente prima di svenire del tutto: Natsu."
Prima long della mia inutile vita! :D (?)
Accetto tutti i tipi di recensione, anche quelle negative, purchè costruttive. Sono una dilettante, ciò nonostante mi impegerò al massimo per scrivere una buona Long. E' uno scritto senza pretese, giusto per farvi divertire e per avere qualche consiglio. Buona lettura, spero di cuore che possa essere di vostro gradimento.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

   Il passato di un ragazzo senza ricordi.

 

    La casa venne invasa dai pianti del piccolo secondo genito della potente famiglia Dragneel, quel piccolo che era diventato ormai
 la gioia di ogni persona che era in quella stanza. Morgana Dragneel, la madre del piccolo drago, lo teneva stetto a se come se fosse l'ultima cosa che potesse fare.
-Il suo nome sarà Natsu- disse Draith il padre di quell'innocente creatura che per un attimo la dolce Morgana gli lasciò tenere il quelle grandi mani.
 Quanto era felice tutta la famiglia assieme, la dolce Morgana, il potente Dreith,il piccolo Natsu e il primo genito dei Dragneel.Ma tutta questa felicità sarebbe durata poco.
 
-Draith- la donna deglutì -Sei sicuro della decisione che stai prendendo? Natsu ha solo tre anni, e se il possesso di un regno potesse causargli qualche shock ?
 Non pensi a...- Dreith l'interruppe, la decisione addolorava molto anche lui.
-Morgana, lo so benissimo anche io che questo sarà un duro colpo per mio figlio ma di questi tempi sta diventando sempre più cupo in se stesso e legge libri...-
-Beh, che ci sarà di strano? Finalmente legge qualcosa che non siamo fumetti o roba varia, no?-
 Morgana voleva molto bene ai suoi figli e non poteva starsene a guardare mentre uno di loro veniva giudicato anche da Dreith, suo marito e il padre dei loro figli.
-Ma Morgana! Legge i libri proibiti!!!-
La donna fece una faccia shoccata come mai vista prima.
 Non si aspettava minimamente che suo figlio, un degno erede al trono come lui, leggesse libri proibiti, 
quegli stessi libri che furono confiscati dalle autorità del Concilio a una gilda poco equa. I libri di una gilda oscura.
Il volto della donna divenne serio e non c'era traccia di esitazione nei suoi occhi. Dreith rimase colpito: solamente poche volte aveva visto la moglie così decisa.
-Hai ragione. Natsu sarà sicuramente più adatto a un incarico di questo tenore, sono sicura che lui porterà a termine quello che noi,come maghi, non siamo riusciti a fare...-
Ebbene si: la famiglia Dragneel era composta di maghi assai potenti e di con un'energia magica assai elevata, tutti quanti erano di classe S, appartenenti alla gilda, 
poco rinomata a quel tempo, era però una gilda che ti faceva sentire a casa, in un posto sicuro e anche se eri solo avevi una grande famiglia intorno a te, 
questa gilda era Fairy Tail.
 
    "Ma-ma-madre anche voi? Non ci...Non ci posso credere! Vogliono togliere a me, primo genito della potente famiglia Dragneel, il titolo di erede al trono?
 No questo non lo posso accettare!" questo era l’unico pensiero del giovane primo genito, una macchia di oscurita aveva appena
 sporcato la sua anima di odio, rancore, rabbia e gelosia, tutti per un unica persona : Natsu il fratello di 7 anni piu piccolo, il suo unico intralcio al potere: Natsu, Natsu
 e solamente Natsu.
-Per ora non diciamo niente ai bambini potrebbero rimanerci male e poi lui è...-
 Morgana venne nuovamente interrotta dal marito, che le mise una mano sulla spalla, guardandola affranto ed estremamente dispiaciuto.
-Lo so ormai ha scelto la sua strada e come futuro mago deve intraprendere la via della luce e via dell’oscurità- 
Disse il padre dei piccoli bambini, Draith il mago che utilizza la magia alchemica del fuoco, che con una sola forma riesce ad agnentare cento maghi.
- No... ti.. prego ..non dire così!- Morgana interruppe il silenzio creatosi in quella stanza con un pianto isterico mentre si aggrappava al petto del marito e sentiva,
 tra un singhiozzo e l’altro, i battiti del suo cuore e le sue parole di consolamento.
 Lei, la principessa del fuoco, l’unica maga che con l’utilizzo del suo potere riesciva a creare dei fiati di drago
 con cui feriva gravemente il nemico e l’utilizzava della sensitività regalatale del nonno in punto di morte.
"No, non la passerai liscia, Natsu, non ora che so tutto!" il primo genito della casata Dragneel era pronto all’attacco, ormai, 
 grazie agli occhiali magici riusciva a leggere tutti i libri in bibliteca, tutti quelli oscuri.
-Natsu, vieni con me- disse il giovane, intenzionato più che mai a compiere la sua vendetta.
 No, non poteva lasciare che un moccioso rovinasse tutto, nonostante quel piccoletto fosse il suo adorato fratello minore.
 Gli aveva sempre voluto bene e lui era il solo cui riusciusse ad essere se stesso, ma era venuto il momento di porre fine a tutto questo.
 -Fratellone! Gioca con me, dai!- Natsu gli corse in contro, prendendo la camicia e cercando di portarlo via per poter giocare a qualche gioco divertente. 
Ogni volta che giocava con il suo fratellone si sentiva felice, come mai. Si, era il suo eroe.
-No, Natsu.- il fratello maggiore scosse la testa, in senso di diniego,
 abbassandosi all'altezza del fratellino per guardarlo in quegli adorabili occhi color nocciola sempre pieni di vita e allegria.
 Gli sorrise dolcemente, prendendogli la piccola manina e portandolo al suo seguito.
-Andiamo in un posto molto bello, ti va?- domandò al piccolo Natsu, che annuì sorridente. 
Il bambino di soli tre anni seguiva il fratello con aria scherzona e felice, come se per lui ci fosse un regalo e fosse ansioso di scoprire la sorpresa.
 Ma il fratello maggiore del piccolo Natsu non voleva affatto dargli un regato, bensì voleva toglierlo di mezzo.
 -Tesoro, fermati finché sei in tempo.- la voce triste della bella Morgana risuonò nell'aria, facendo fermare il primo genito della famiglia Dragneel 
a osservare la madre con gli occhi impercettibilmente sgranati. Che avesse capito cosa voleva fare?
-Mamma!- disse il piccolo Natsu correndo verso Morgana, che lo abbracciò stretto a se, con fare protettivo. 
La donna guardava il figlio maggiore, era shoccata ma provava pietà per il figlio che percorreva la via della magia oscura e, senza darlo a vedere, aveva paura,
 paura per il suo bambino di soli tre anni.
-Tesoro mio, hai letto libri proibiti, hai imparato l'arcana arte della magia e hai cercato di uccidere tuo fratello...- a quelle parole, 
Natsu rimase sconvolto, fissando il fratello con la bocca spalancata. Non sapeva spiegarselo e non riusciva a spiegarselo.
 Perché il suo adorato fratellone voleva ucciderlo? Morgana non fece in tempo a finire la frase perché arrivò il Re di Giglio, Draith, padre dei due bambini, correndo.
-Tu saresti il primo genito della famiglia Dragneel!- esclamò, indicando il figlio più grande che arretrò impercettibilmente di un passo.
 -Un discendente della nostra casata non si comporterebbe mai in questo modo!- dure, fredde, distaccate e colme di rabbia e odio.
 Queste erano le parole pronunciate dal padre dei due principi. 
Natsu osservava la scena ancora fra le braccia della madre, ammutolito. Come mai stavano dicendo tutte queste cose brutte al suo fratellone?
-Padre, perché non ci avete mai insegnato la magia? Perché avete voluto tenerci all'oscuro dell'esistenza della magia? Ditemi perché!-
 i capelli del giovane vibrarono come se una folata d'aria lieve partisse dal basso e si dirigesse verso l'alto, poi diventò più forte e più potente. 
Il giovane Dragneel era deluso, arrabbiato, triste e ferito come mai in vita sua. 
Non si sarebbe mai aspettato parole così dure dal padre, sperava che riuscisse a capire come si sintesse. Un ghigno inquietante si disegnò sul suo volto.
-Voi pretendete di essere chiamati genitori? Voi volete essere chiamati regnanti? Chi siete in realtà? NESSUNO!- gridò, mentre il suo potere continuava ad accrescersi.
 Tese la mano destra davanti a se e sotto i piedi di Draith comparve un cerchio magico.
-Soul...- sussurrò, gli occhi coperti dalla frangia nera.
-No, non lo farà.- disse Morgana sgranando gli occhi e tenendo ancor più salda la presa sul piccolo Natsu.
-Explosion!- esclamò il giovane. Il corpo di Draith si iniziò a lacerare, la carne cominciava a divenire polvere e intanto lui soffriva molto perché non stava morendo, 
anche se sarebbe rimasto vivo per poco. Urlò di dolore.
-M-Morgana... d-dammi il tuo pugnale!- riuscì a dire. 
La donna sapeva cosa stava succedendo: quella evocata dal figlio era una magia molto potente e assai antica, risaliente al tempo della dominazione dei draghi.
 Lacerava la pelle e gli organi interni e in seguito anche le ossa, accellerando il processo di decomposizione del corpo. 
Draith non voleva procurare uno shock al figlio Natsu,
 quindi prese il pugnale che la moglie gli aveva dato. Il piccolo osservava la scena con un'espressione indecifrabile. 
Morgana non avrebbe saputo dire se era sconvolto dalla visione o preoccupato per le sorti del padre.
 Continuava a fissarlo con gli occhi spenti. Calde lacrime rigarono in volto della giovane donna, che donò un bacio sulla guancia al bambino. 
Draith si uccise prima di venire completamente trasformato in polvere e regalò a Morgana e al figlio un sorriso meraviglioso, carico di speranza e bontà. 
Un sorriso che il piccolo dai capelli rosa non avrebbe mai scordato.
Lui era li.
 Il ragazzo che aveva appena ucciso Draith guardava ciò che restava del padre con un misto di disgusto e di divertimento. 
Sputò per terra, scoppiando in una fragorosa risata.
 Natsu conosceva suo fratello e di solito la sua risata era contagiosa, allegra, infantile, buona. Nonostante però stesse ridendo, dai suoi occhi cadevano delle lacrime.
 Non sapeva nemmeno lui spiegarsi il motivo, però era come se fosse triste per la morte di quel genitore.
 Sì asciugò le gocce salate che gli rigavano le guance -che però non smisero di scendere- 
e sibilò: -Che essere stupido, avrebbe potuto spostare l'incantesimo su voi due e salvarsi la vita ma non l'ha fatto.-
Morgana osservò il figlio più grande con dolore e infinita tristezza. Si maledisse il primo figlio della famiglia Dragneel nel constatare che gli procurava un'immenso dolore
 -ancora- vedere il volto della madre in quelle condizioni.
 Improvvisamente dopo aver visto il volto sofferente della donna, il ragazzo capì perché stava piangendo la morte del padre. 
Il suo primo giro in carrozza lo aveva fatto con lui, le lezioni scolastiche le ripassava con lui, infondo, era sempre suo padre... e ora non c'era più a causa sua.
 Sì odiò.
 In quel momento sentì un forte calore e un tiro leggero e delicato all'estremità dei pantaloni. Il suo fratellino gli stava sorridendo.
 Quel sorriso... era lo stesso di suo padre. Natsu non aveva paura di lui, sapeva che non gli avrebbe mai fatto del male, ne era certo.
-NATSU!- urlò Morgana appena si accorse di aver sciolto l'abbraccio con il figlio e di essere rimasta da sola.
 Si alzò in piedi e corse verso di lui. -Vieni qui, piccolo mio- gli disse e il bambino sorrise dirigendosi dalla madre e abbracciandola, come se nulla fosse successo.
 Poi, giratosi nuovamente verso il fratello maggiore, gli donò un nuovo sorriso.
 Morgana posò il piccolo Natsu accanto a lei, sussurrandogli di restare un momento li e di non allontanarsi, che lei sarebbe ritornata a secondi.
 Il bambino annuì e la donna gli posò un delicato bacio sulla fronte, accarezzandogli una guancia prima di alzarsi e dirigersi verso il primo dei suoi figli.
Natsu sentì improvvisamente un rumore e poi vide il fiocco, il suo fiocco.
- No, non è possibile - pensò, scuotendo la testa e ritornando a posare lo sguardo sulla madre e il fratello maggiore.
-Ti sembra il modo di trattare la tua famiglia, tesoro? Puoi ancora farcela, amore mio, puoi ancora...-
 Morgana stava abbracciando il suo primogenito, mentre lo osservava con uno sguardo dolce e sorrideva.

Un ghigno. Un urlo. Polvere.

Natsu guardò tutta la scena con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
 Polvere... tutto quello che rimaneva di sua madre era un mucchio di polvere che stava volando al vento.
-MAMMA!- anche un vestito, era rimasto.
 Il vestito della sua mamma, di Morgana. Sì sedette a terra, guardando ciò che era rimasto della sua famiglia.
 Per quanto fosse enormemente triste non riusciva a scendergli nemmeno una lacrima.
-Zezè...- disse, tornando a guardare verso suo fratello con uno sguardo perso. I suoi occhi erano vuoti e lo guardava inespressivo. 
Il ragazzo dai capelli neri si avvicinò al fratello, sorridendogli dolcemente. Natsu constatò, con grande sollievo, che era ritornato il suo adorato fratellone. 
Il ragazzo gli sorrise, posandogli una mano sulla spalla.
-E' tutto finito, puoi lasciarti andare, Natsu.- gli sussurrò dolcemente, senza abbandonare dal volto il sorriso amorevole che lo aveva sempre contraddistindo -
almeno per il fratellino. 
Gli occhi del piccolo dai capelli rosa iniziarono a pizzicargli e scoppiò in un pianto ininterrotto. Spezzato solamente da qualche singhiozzo o degli urli. 
Il maggiore della famiglia Dragneel abbracciò il minore scoppiando anch'egli a piangere. In quel momento, iniziò anche a piovere e, oltre a piangere,
 i due fratelli si misero a ridere: anche il cielo soffriva con loro.
Quel pomeriggio i due fratelli lo passarono a piangere la morte dei loro genitori, entrambi abbracciati all'altro sotto un'incessante pioggia.
Era quasi sera, quando Natsu si addormentò fra le braccia del fratello, che sorrise. 
Aveva gli occhi gonfi e le guance arrossate per il troppo pianto, ma era comunque adorabile. 
Sarebbe venuta voglia a tutti quanti di coccolarlo e rassicurarlo. 
Decise che lo avrebbe portato da un suo fidato amico, che lo avrebbe allevato fino al momento giusto, fino a quando il piccolo bambino che aveva fra le braccia non avrebbe abbandonato il nido. 
Sì sdraiò sul prato bagnato e si addormentò accanto al fratellino.
Appena sveglio e constatato che Natsu stesse ancora dormendo, lo prese in braccio per portarlo dal suo amico.
 Sentì però un rumore provenire dai cespugli e si girò verso la fonte di quel minuscolo movimento.
-Ma cosa...?- sussurò.
-Chi va là?- provò a domandare, senza però che nessuno gli rispondesse.
-C'è qualcuno?- chiese nuovamente ma di nuovo il nulla. Alzò le spalle e iniziò a camminare diretto verso il bosco che si estendeva vicino al castello.

Dopo una lunga camminata il piccoletto non si era ancora svegliato fra le braccia del fratello maggiore e quest'ultimo non aveva problemi a trasportarlo, anzi.
 Lo aveva fatto spesso che non lo sentiva nemmeno, era come se non lo stesse nemmeno portando sulle spalle.
 Il giovane arrivò davanti a una grande grotta da dove fuoriusciva della lava.

-Igneel, sono io.- chiamò il ragazzo. Dall'estremità della grotta uscì un'enorme e possente dragone color fuoco, era di dimensioni mastodontiche.
-Ah, tu. Sapevo che saresti venuto...- poi seguì un secondo di silenzio. -Quindi sono morti?- chiese, riferendosi evidente a Draith e Morgana.
 Il ragazzo annuì, osservando il drago serio.
-E' lui il bambino dagli straordinari poteri?- il giovane dai capelli neri annuì nuovamente. Igneel squadrò il bambino dormiente.
-Sì, sento che la sua anima è molto forte. E' impavido e coraggioso...- poi riflettè un momento e di conseguenza annuì.
 -Diventerà un Dragon Slayer formidabile.- esclamò, sicuro di sè. 
Il maggiore dei fratelli sorrise, appoggiò con estrema delicatella il piccolo sull'erba e poi si rivolse al drago: -Ti ringrazio, Igneel.
 Ero sicuro che avresti accettato di badare a Natsu. Fai attenzione, il suo potere è immenso." osservò il fratellino con un dolce sorriso sul volto.
 Il drago rosso capì: doveva volergli molto bene.
-Fammi solo un favore-, proseguì, serio. Il drago annuì senza sapere di che si trattava.
-Ha assistito alla morte dei nostri genitori, togligli la memoria.- Igneel annuì e fece uscire del fuoco dalle narici.
-Ah, un'ultima cosa... ricordati di mettergli la sciarpa. Non voglio rimanga così potente.
- disse, osservando la reazione del drago che lo guardò ad occhi sbarrati.
-Li conosci gli effetti collaterali,vero?- domandò Igneel e il nero accennò un sorriso triste e malinconico.
-Si, ma credo che non gli daranno molto fastdio. Infondo, lui ricorderà di averli avuti sempre così.
 So anche che non userà una minima parte del suo potere magico, ma preferisco cià piuttosto che vederlo perdere il controllo.-
 
-Sulla sciarpa c'è un sigillo molto potente, ricordalo. Ha i suoi lati positivi e ngativi, sicuro di volergliela dare?-
 Chiese il drago gurdando il ragazzo negli occhi, quegli stessi occhi ricolmi di odio nei confronti dei propi genitori ma di un'amore infinito per il piccolo fratellino.
 
-Fa come ti ho detto.- Rispose il nero, voltandosi di scatto per guardale suo fratello un'altima volta.
il drago annuì, anche se poco convinto. Ma poi una domanda gli balenò nella mente.
-E tu che farai?-
-Oh, io? Mmmh...- il giovane sembrò starci un po' a pensare. -Penso che mi unirò a qualche gilda o una cosa del genere. Non ho ancora deciso.
 Addio amico mio, stammi bene.- disse, ma prima di andarsene dovette domandare un'ultima cosa, di cui doveva assolutamente informarsi.
-L-loro come stanno?- chiese, cercando di far sembrare quella domanda casuale.
-Bene, bene. Sopratutto la tipetta più piccola, ha un bel caratterino, eh.- chiese, ma era più che altro un'affermazione. 
Il giovane sorrise. -Bene, ciao.- Il drago, come saluto, sbuffò.
 
-Anche a lei devo cancellare la memoria?- chiese Makarov, indicando la bambina che si nascondeva dietro a Natsu. Igneel annuì.
 Il Master di Fairy Tail si avvicinò ai due bambini, con un bellissimo sorriso sul volto.
-Ciao, piccolo Natsu. Senti, devo chiederti di chiudere un momento gli occhi, puoi farlo?- il rosato annuì, facendo ciò che il vecchio gli aveva detto.
 Makarov guardò la bambina, aveva anche lei chiuso gli occhi. Sorrise a Igneel che osservò silente la scena. I due piccoli che cadevano a terra svenuti e senza memoria.
-Ora porto la piccola dalla madre...- disse il Master, prendendo la bambina. 
-Bene.- rispose il dragone rosso.
 Il vecchio si fermò di scatto per poi iniziare a parlare.
 - Igneel,vecchio mio, sai molto bene che la memoria non può essere cancellata. Essa si nasconderà nel cuore e nella mente di questi giovani.
 Un giorno, da grandi, percorreranno una strada che riporterà alla luce questi ricordi. Sta attento al tuo nuovo figliolo,amico mio.-

Dopo qualche anno, Natsu Dragneel, ancora privo di memoria, entrò a far parte della gilda di Fairy Tail. Assieme a lui, anche la bambina entrò nella gilda. 
Però, che lui la conscesse già, proprio non se lo ricordava. 


*Angoluccio autrice*
Ohh, finalmente ce l'ho faatta! Scusatemi per questo immenso ritardo, mi dispiace tanto! Sumimaseeeeen! >_<
Comunque, tornando a noi, Questo capitlo ha i suoi alti e bassi, ma spero vi sia piaciuto comunque.
Sicuramente ci saranno più domande che risposte, ma si spiega il titolo della storia.(almeno in parte xD)
Vorrei ringraziare le persone così gentili che hanno recensito il primo capitolo, chi ha messo la storia nei preferiti e nelle seguite. Grazie mille! :D
Ma anche a chi ha letto questa fic >_<
Un grazie speciale alla mia amica MissAnimeLover99 Che mi ha corretto il capitolo.(senza di lei sarei persa xD)
Scusatemi se non sono molto dettagliata con i ringraziamenti ma questo capitolo mi ha fatto dannare per tre mesi e sono le 00: 56 =__=
E ora un salutone a tutti e al prossimo capitolo!
:D 

xXiloveanimemanga4everxX



 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: xXiloveanimemanga4everxX