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Autore: Nazori chan    30/09/2012    2 recensioni
immaginatevi la famosa Genei Ryodan, i più famosi assassini e ladri di sempre nel mondo di oggi. cosa succederebbe??
E ancor peggio: cosa accadrebbe se si ritrovassero alle prese con persone di oggi??.... beh, forse però, chi incontreranno non sarà tanto nella norma....
come si troveranno alle prese con questa nuova vita? come faranno a tornare al loro mondo? se vi ho incuriosito, leggete e scopritelo ;)
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Feitan, Genei Ryodan, Hisoka, Kuroro Lucifer, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Intanto, mentre ridevo come una scema sul letto, mi feci un quadro mentale della situazione.
‘allora: come se non bastasse ora ho 13 pazzi omicidi in casa. Devo tenermeli, tipo dei cuccioli di gatto tremendamente problematici? Ma non voglio lasciarli abbandonati di nuovo per strada a rubare… che faccio?’
In quel momento entrò Tatsumi.
“ehi Boss, allora, che vuoi fare?” chiese speranzoso.
“non ne ho idea. Tu che dici?”
“io vorrei che rimanessero, almeno per un po'. Potrebbe essere divertenti!”
Sbuffai e mi rigirai per due buoni minuti, poi decisi “e va bene! Ma solo finché non riescono a tornare a casa… qualunque cosa sia successa e qualunque essa sia. Ma il problema è… dove mettiamo così tanta gente?”
“beh… c’è il divano che vale per due posti letto contando la penisola. -2, quindi ne rimangono ancora 11!  Ci sono la camera di Taiga, e ne rimangono 7. Altrettanti 4 nella camera di mamma e siamo a 3. E restano… ci sono! Se metti Theletha nella culla tre in camera qui ci stanno perfettamente!” ridacchiò come uno scemo, finché non incrociò il mio sguardo. In quel momento realizzai che avevo un potere omicida negli occhi, e sospettavo la cosa mi sarebbe risultata utile di lì a poco.
‘chi me l’ha fatto fare?!?!?’ pensai disperata. E ora… di bene in meglio! Avrei dovuto dormire con tredici pazzi omicida in casa, tre persino nella mia camera.
“Tatsumi!...se stanotte non sopravvivo, giuro che il mio fantasma ti perseguiterà a vita, brutto bastardo. Mi hai cacciata tu in questo guaio”. Lui deglutì a fatica.
“o-okay!! Tutto chiaro; Fantasma a perseguitarmi, serpente che mi vorrà uccidere e bambina a cui cambiare pannolini e che vomita, urla, piange… Preferisco avere ancora per un po’ una schizofrenica come te in casa.”
Scoppiai a ridere, accendendo il ventilatore. Le pale giravano veloci, producendo una piacevolissima corrente di aria fredda. Sentii arrivarla sul volto, godendomi qualche secondo della piacevole sensazione.

Uscii. La nanerottola era in corridoio a piangere, armata dei miei attrezzi da lavoro, che stava lanciando a Kuroro, che, impassibile come sempre, li schivava uno dopo l’altro.
“e piantala, piagnucolona!” sbottai prendendoglieli di mano, salvando il capo del ragno da morte certa.
“che ha?” chiese Shizuku.
“ha paura di Kuroro!”
“perché?”
“boh. roba da cervelletto minuscolo da pulce, immagino.”
Okay, già la situazione si stava dimostrando non delle più normali e logiche, ma almeno alla fine riuscii a spiegare a tutti che loro era in realtà un manga, e che in quel momento non si trovavano più nel loro mondo.
Gli mostrai un capitolo che mostrava dell’attacco all’asta di York Shin.
 “non è mai successo.” esclamò confuso Kuroro.
“boh, forse deve succedere. In questo caso è meglio non farvi vedere il resto!”
Tornai a posarli.
“perché? Che succede?”
“emh… niente!” mentii.
“allora?”
“niente! Non ve lo posso dire! Sono contro gli spoiler!”
Pakunoda era affianco a me e mi posò una mano sulla spalla.
“che strano… non riesco a leggerla.”
“beh, forse i nostri poteri qui non funzionano.”
“no, prima ho usato l’En quando ci siamo scontrati!”
“allora, finché non risolviamo il problema di che ci fate qui, potete rimanere a casa mia. Ma domani voglio sapere ogni particolare su come, dove e quando siete arrivati in questo mondo!” schiarii bene le parole. Era inutile nascondere lo sbrilluccichio malizioso del mio sguardo.
“tsè, non prendo ordini da nessuno, specialmente da una mocciosa.” ringhiò Phinks, che avevo riconosciuto dai capelli castani tirati indietro, nonchè dalla tuta da ginnastica che indossava.
“ehi, scimmione senza sopracciglia! Ripeti di nuovo la parola ‘mocciosa’ e ti butto a calci a far compagnia ai pesci nello stagno dei vicini” L’uomo stava per controbattere, ma un pugno di Machi lo stese.
“è solo uno scimmione. Non dar peso a ciò che dice." ribadì la ragazza dai capelli viola.
Feci spallucce e li esortai a seguirmi “allora, in qualche modo ho trovato un modo per arrangiarsi la notte. Penso anche voi dormiate, nonostante in realtà siate personaggi su carta provenienti da un mondo parallelo. Il divano è con penisola, quindi due persone c’entrano benissimo… chi si offre?”
Continuammo per un po’ così, ma alla fine trovammo una soluzione: Uboghin e Franklin nella stanza di mia madre, tanto il letto era un futon steso a terra e quindi non correvano il pericolo di farlo cadere a pezzi; Kuroro e Nobunaga sul divano, Hisoka, Shalnark, Kortopi e Bonolenov in camera di Taiga, e magari stringendosi un po’ ci sarebbero anche entrati; Phinks poteva dormire con Tatsumi (o meglio ancora nel parco ù.ù ndaSam), dato che non avevo contato la stazza dei due giganti. Ed infine Machi, Pakunoda, Shizuku e Feitan in camera mia.
Sospirai. Dopo aver sistemato tutti, me ne ritornai in camera. Theletha era già pronta, mentre Shizuku, che a quanto pareva le stava molto simpatica, le raccontava la storia di York Shin City, di cui lei andava matta. In effetti, non ero stata l’unica a riconoscere il Ragno.
“allora, ci sono il letto grande e due posti nell’armadio. Penso che dovremmo entrarci tutti!” e li indicai con gesti veloci.
“hai proprio una bella bimba. Ma sembri davvero giovane per avere già una figlia!” esclamò Shizuku giocherellando con la piccola.
“non è mia. È la figlia di mia sorella maggiore, ma dato che lei è morta io me la tengo” , dissi sorridendo flebilmente.
“ah. Mi dispiace avertelo chiesto, allora.”
“cose che capitano se sei un soldato. E non preoccupatevi per il serpente. Anche se è molto velenoso, dorme con me e non attacca mai! Almeno ché non voglia diventare una grigliata, o meglio ancora degli spiedini!”
Vertebra, che era appeso alla libreria, dopo le ultime parole sibilò flebilmente, strisciandomi ai piedi. Mentecatto di un rettile...
 Mi abbassai per guardarlo meglio. “hai fame?”
Con me, pareva proprio che fosse una persona. Mi affacciai dal balcone, scendendo con un balzo, e poco dopo, riuscita ad acchiappare una ranocchia ancora viva e terrorizzata, risalii altrettanto abilmente. Lanciai per aria il povero animale, che cercò di svignarsela, ma Vert fu più veloce e se la pappò tutta d’un boccone.
“hai delle abilità pazzesche, eppure non hai traccia di nen.” Era la prima volta che sentivo la voce di Feitan, e dovetti ammettere che dal vivo era davvero affascinante, più che sotto formato Tankobon.
“ha ragione. Come fai a fare certe cose? un umano normale non ne dovrebbe essere capace.” intervenne Machi.
“sono semplicemente ben addestrata. Il combattimento è alla base dei militari e dei mercenari che si rispettino” spiegai, ma non ero sicura che avessero capito tutto.
“mercenari?” chiese Pakunoda
“si, mercenari. Mio padre ha fatto il mercenario, così come Tatsumi. Ovviamente anche io e mia sorella maggiore siamo state addestrate nella stessa maniera, e a volte se mi capita faccio qualche commissione per la Yakuza, o casomai per gente della mafia.”
“non avrei mai pensato che una ragazza in apparenza così perbene si circondasse di gente simile” esordì Feitan.
Feci le spallucce, mentre chiudevo il balcone “pagano bene! E poi non fanno troppe domande. Per loro puoi anche avere 11 anni, ma se sei in gamba sei dentro”
“ma tu mica hai 11 anni… vero?”. Shizuku era perplessa, e si aspettava profondamente che rispondessi no.
“ovviamente no. Ne ho 19. Ma ho cominciato ad andare dietro a mio padre in queste cose quando avevo 12 anni. Ma ora ho lasciato stare, accetto solo se è una vera occasione. Per il resto preferisco continuare a fare la cameriera e la meccanica.”
Presi dall’armadio tre pigiami puliti, e li diedi ai tre componenti femminili del gruppo. Pakunoda e Shizuku accettarono senza troppe lagne, mentre con Machi fu più difficile. Theletha ci fissava divertita, mentre continuava a disegnare su un libro.

“bello! Bello!” affermava battendo le manine.
sospirai. sarebbe stata una luuuuuuuuuuuunga notte!! .....
  
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