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Autore: MiaBlack    30/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti sono Rika e qualche tempo fa è successo una cosa molto grava... Mia nonna, l'unica persona che mi ha mai amato nella mia vita è morta e ora mia madre mi vuole portare via da qua, dove ho tutti i miei ricordi dove finalmente ho degli amici.. perchè succedono tutte a me?
"Cosa ci fa Ryo a casa mia con suo padre?" [..] "che pazzia è questa?" Ryo mi ama da sempre e io? io cosa provo per lui?
(okay come introduzione non è delle migliori ma spero che vi piaccia è la prima volta che inizio a pubblicare senza aver terminato la storia spero che vi piaccia e spero di riuscire a finirla presto)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Akiyama | Coppie: Ruki Makino/Rika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

 

Arrivati alla festa mia madre mi prende per mano e mi rapisce dai miei amici, mi trascina qua e la e mi presenta a un sacco di persone che non conosco, tra le tante facce nuovo incontro anche Erik e mi ci fermo a parlare, non è un cattivo ragazzo solo non mi piace.

È quasi un ora che cerco di liberarmi di Erik ma sembra più facile che io riesca a tornare a Digiword che questa sottospecie di piovra mi molli.

- Balliamo un po’? -

- Non mi riesce molto ballare… - rispondo, non voglio essere maleducata, ma non voglio ballare con lui, non voglio ballare con nessuno ad essere sinceri, l’unica cosa che voglio e andare a casa addormentarmi e magari pensare ad un modo per farmi perdonare.

- Balliamo! – non mi ha ascoltato minimamente, mi afferra per mano e mi tira in mezzo alla pista, facciamo qualche passo.

- Erik non mi riesce… - cerco di scostarmi, ma lui mi tiene forte e io non posso liberarmi.

Siamo li in mezzo alla pista e tutti ci fissano.

- Balli proprio bene lo sai? – mi dice lui, lo so che non è vero Ryo me lo dice sempre che sono impedita a ballare, ma comunque anche se gli pesto i piedi e mi prende in giro è divertente ballare con Ryo. Con Erik invece è un supplizio.

- Erik basta, mollami! – cerco di allontanarmi, ma è inutile non ci riesco proprio, nemmeno fossimo incollati, alla fine della canzone succede quello che non avrebbe mai dovuto succedere: Erik mi bacia, li in mezzo alla pista davanti a tutti. Gli do uno spintone e riesco finalmente a liberarmi poi gli mollo un sonoro ceffone e mi allontano, sul bordo pista vedo i miei amici che mi fissano, in due passi sono da loro fumante di rabbia.

- Rika! – Jery mi viene in contro preoccupata.

- Sto bene… - le dico, quella si guarda attorno e poi abbassa la voce.

- C’era anche Ryo, ma poi ad un tratto è sparito. – ecco ci mancava anche questa.

Mi allontano dagli altri, ho bisogno di trovare Ryo.

Sono sfinita e i piedi mi fanno un male cane, decido di uscire e di prendere una boccata d’aria fresca, nonostante il caldo che fa, nessuno degli invitati è fuori in giardino.

Il parco è grande e c’è una bella piscina. Mi sembra proprio deserto qua fuori quando intravedo qualcuno seduto su una sdraio che contempla l’acqua.

- Che ci fai qui fuori? - il misterioso ragazzo non è altro che Ryo che visto lo scatto che ha fatto non si aspettava il mio arrivo o l’arrivo di chiunque.

- Ehy, ti sei divertita con Erik? – la sua voce è vagamente tagliente, sembra geloso e molto scocciato. Mi siedo davanti a lui, ma lui non mi guarda, non mi degna di uno sguardo, forse ho esagerato, ma questa volta non l’ho fatto di mia iniziativa; in spiaggia si volevo farlo arrabbiare, ma stasera ero partita con le migliori intenzioni.

- Ryo… - non mi risponde continua a fissare l’acqua e io sospiro, rimaniamo in silenzio qualche minuto. L’ho fatta davvero grossa se non mi rivolge nemmeno la parola, non che in questi ultimi giorni avessimo parlato tanto, ma ora stiamo proprio rasentando i monosillabi.

- Stai molto bene vestito così… - cerco di fare un po’ di conversazione, tanto per vedere quanto è arrabbiato, ma l’unica cosa che ottengo è una scrollata di spalle che mi fa perdere le speranze, non sono brava a parole non lo sono mai stata, quindi faccio l’unica cosa che posso fregandomene altamente delle conseguenze! Tiro Ryo per il braccio e lo vedo che finalmente alza gli occhi da quel cavolo di acqua e con rapidità appoggio le mie labbra sulle sue, lo sto baciando, lo sto facendo per davvero, sono impazzita, fino a due giorni fa non volevo e ora eccomi qui a baciarlo e la cosa bella è che non mi sento nemmeno un po’ in colpa anzi, mi sento bene!

Sto per staccarmi visto che lui non risponde al bacio, sono quasi delusa, ci ho messo troppo a capire che era lui quello che volevo e ora lui non mi vuole più, con molta lentezza allontano le mie labbra dalla sue, non vorrei farlo, ma prima di soffrire meglio tornare subito su i miei passi. Mi alzò rapidamente e faccio per tornare dentro quando lui mi ferma, non l’ho sentito alzarsi ne venirmi dietro, ma lui è davanti a me e mi sta baciando come solo lui sa fare.

- Ryo… - lo bisbiglio quando lui si stacca da me, mi tiene stretta per le braccia come se dovessi scappare da un momento all’altro, ma io non ho voglia di andare da nessuna parte.

- Rika… - ha ancora gli occhi chiusi, sono sicura che non vuole aprirli per paura che io stia ancora scappando da lui, così gli do un altro bacio a stampo, ora basta scappare altrimenti lo perderei sul serio. Lo vedo aprire gli occhi e io gli sorrido.

- Ehy, pensi di lasciarmi le braccia sto perdendo la sensibilità! – ride mentre la presa si fa un po’ meno serrata e il sangue torna a scorrere anche nelle mani.

- Che dici raccattiamo gli altri e torniamo a casa? Odio questa festa! – lo vedo annuire e insieme torniamo dentro, mi tiene per mano e io lo lascio fare almeno fino a che non troviamo gli altri. Non ho voglia di far soffrire Henry, troveremo un modo per dirglielo prima di farci vedere. Ryo si volta quando sente la mia mano lasciare la sua ma io gli sorrido, non si è sognato un bel nulla, deve stare tranquillo.

- Torniamo a casa! – tutti annuiscono e finalmente saliamo di nuovo in auto.

 

 

A casa ognuno di noi torna nelle sue stanze ovvero li uomini da una parte e noi dall’altra.

È notte fonda e io non riesco ancora prendere sonno così mi giro e mi rigiro nel letto impedendo anche a Jery di dormire.

- Adesso basta! Che accidenti ti prende? – mi chiede stizzita lei.

- Hai litigato ancora con Ryo? – mi chiede, ovvio che quello sia il suo primo pensiero, ma purtroppo è sbagliato.

- No! Anzi ho deciso… -

- Hai deciso? – mi incoraggia lei, lo so che lo sa di già, perché ha visto come lui mi guardava in macchina, non aveva più gli occhi da cane bastonato, ma da chi ha finalmente ciò che lo rende felice e a quanto pare quel qualcosa sono io! Strano ma vero, per la prima io rendo felice qualcuno.

- Ho baciato Ryo prima alla festa! – sorrido sono felice, Ryo mi rende felice mi basta che mi guardi perché mi renda felice.

- OH!!!! Finalmente! E ora? – il sonno se ne andato e io mi metto a raccontagli per filo e per segno quello che è successo, la vedo sorridere poi ridere durante il mio racconto, quando inizio a dirle le mie paure quella scuote la testa, non mi interrompe, ma commenta in modo silenzioso. Quando poi mi zittisco lei mi guarda in faccia e dice quello che per una mezzora abbondante ha taciuto.

- Henry se ne deve fare una ragione! Glielo hai detto in tutti i modi se continua è solo un masochista. –

- Come posso dirglielo? – voglio davvero un consiglio da lei.

- Non lo so però forse è meglio se glielo dite insieme, voglio dire è amico di tutti e due se glielo dice solo uno di voi due si potrebbe sentire tradito. –

- Faremo come dici te, ne parlerò con Ryo e poi decideremo come muoverci… -

- Ora dormi o domani avremmo entrambe le occhiaie! –

- Io le avrò di sicuro sono agitata… -

- Io invece potrei evitarle se te fai almeno finta di dormire… -

- Che dolce che sei! Senti quasi me ne stavo scordando.. Come è andata ieri in camera di mia madre? Devo cambiare le lenzuola? – chiese lei sarcastica la vide arrossire fino alle punte dei capelli, ma comunque rispose.

- Non abbiamo fatto nulla di male solo dormito! – cercò di scusarsi lei.

- Si certo solo dormito! Forze era meglio le lenzuola le cambiavo. –

- Ma allora non mi ascolti! Non abbiamo fatto niente… - insiste, le sorrido le credo non è il tipo di persona che farebbe certe cosa in questa situazione.

- Ehy scherzavo era per prenderti in giro, come va con Takato? – chiedo io per farla calmare.

- Okay. Con Taka va bene, mi sono scusata lui si è scusato e abbiamo fatto pace. –

- Quindi in paradiso va tutto bene! –

- Non mi prendere in giro! – ridiamo insieme e dopo poco ci addormentiamo.

 

I giorni che passiamo da mia madre passano tranquilli e veloci, io e Ryo non abbiamo passato nemmeno un attimo da soli, avevamo troppa paura di essere scoperti, anzi io avevo troppa paura di essere scoperta, ma questo non vuol dire che non ci siamo divertiti è stata una bella vacanza e ora stiamo tornando.

Io e Ryo stiamo entrando in casa sua non credevo che mi potesse mancare tanto questo posto, lascio la mia valigia cadere a terra con un tonfo sordo.

- Finalmente a casa! – esclamo ridendo, la porta si chiude e sento due mani che mi afferrano i fianchi e che mi tengono stretta, dietro di me c’è Ryo che mi sorride.

- Finalmente sei mia! – esclama lui mi bacia e io mi lascio baciare è tanto che aspettavo questo bacio, in questi giorni da mia madre non ci siamo mai baciati, ammetto che la paranoia mi ha assalito più di una volta ma tra le parole di Jery e gli sguardi di Ryo mi hanno rassicurato molto, ma adesso ho di nuovo paura.

- Che hai? – mi chiede lui tirandomi sul divano lui e dietro di me e io gli sono praticamente tra le braccia. Rimango in silenzio per qualche istante non saprei come mettere in fila i pensieri sconclusionati e privi di logica che mi frullano in testa, perché lo so da sola che le mie paure non hanno ne capo ne coda.

- Rika? Se non parli giuro che impazzirò! – mi dice lui, sento la testa posarsi sulla mia spalla, è frustrato per il mio silenzio e tra poco perderà la pazienza.

- Io non so cosa mi prende ho paura… - rispondo sinceramente io, lo sento rilassarsi e stringermi forte.

- Di cosa hai paura? – gli interessa davvero a quanto pare gli importa di quelle penso, ma non ho voglia di parlarne non ora, così mi giro e lo bacio.

- Rika… - commenta lui, ma io lo bacio di nuovo, mi sa che questo è l’unico modo per distrarlo.

- Rika non che io mi lamenti, ma… - lo bacio di nuovo, ma mi sa che è un caso perso in partenza, potrei baciarlo anche tutta la notte, ma lui non mollerebbe, vuole davvero sapere quello che mi frulla per la testa.

- Andiamo in camera Ryo, sono stanca l’aereo mi ha distrutto… -

- Okay… - ci alziamo dal divano e io vado in bagno, la valigia la abbandono li non mi interessa più di molto, la sistemerò domani.

Quando esco da bagno trovo la mia valigia in camera sicuramente è stato Ryo, mi infilo la maglia del pigiama e vado in camera sua ad aspettarlo.

- Ehy! Ti pensavo già sotto le coperte! – scuoto la testa sorridendo, si avvicina e mi bacia.

- Posso rimanere qui con te! – lui mi guarda attentamente e annuisce, ovvio che posso restare li, non aspettava altro lo so.

- Infilati sotto le coperte. – mi stendo e lui si stende qui vicino a me, lascio che lui mi abbracci e poi mi nascondo nel suo petto, fa caldo, ma non rinuncerei a questo contatto.

Rimaniamo in silenzio per un po’, alla fine però decido di parlargli.

- Ho paura di non essere abbastanza per te… - le parole mi escono tranquillamente come non credevo possibile. Le mie paure espresse con tanta tranquillità.

- Perché pensi questo? – mi stringe forte come se potessi scappare, ma chi ne ha voglia, io qui ci sto bene.

- Non sono mai abbastanza per nessuno… - rispondo sinceramente.

- Non è vero… -

- Non sono stata abbastanza per mia madre che non ha saputo rinunciare alla sua carriera per me. Per mio padre ancora peggio, lui mi ha abbandonato quando ero una bambina, non sono stata abbastanza nemmeno per lui, non dico che i miei dovevano rimanere insieme per forza per me, ma mio padre se ne andato e non si è più fatto vedere, mia madre non si ferma un attimo… Non sono abbastanza per nessuno… -

- Sei abbastanza per me! Tu sei tutto per me, se non ti avessi impazzirei. –

- Lo dici ora, ma tra un po’ anche te ti stancherai di me… - mi stringe fortissimo a se e io mi lascio stritolare tra le sue braccia.

- Non succederà mai! E se è questo che ti fa tanta paura sappi che non mi stancherò mai di te! Sarò il tuo peggior incubo per il resto della vita… -

- Perché questa frase mi sembra una minaccia? – ride e mi bacia ancora.

- Perché lo è! Ti amo Rika non voglio perderti! –

- Non lo voglio nemmeno io… -

- Dormiamo, domani parleremo con Henry… -

 

 

E’ mattina inoltrata e io mi sto vestendo, abbiamo già fatto colazione e ora dobbiamo uscire, abbiamo deciso che oggi avremmo fatto un pic –nic con gli altri e prima abbiamo deciso di parlare con Henry, non possiamo continuare a mentirgli.

- Rika sei pronta? Dobbiamo incontrarci prima con Henry! -

- Pronta! – esco dalla camera e lui mi fa una radiografia, ho messo un paio di pantaloncini bianchi e una canotta marrone, la mia abbronzatura risalta con questi vestiti e i suoi occhi su di me mi riempiono di soddisfazione, gli piaccio e incredibilmente gli piace anche il mio caratteraccio.

- Andiamo! –

Ci dirigiamo verso il bar dove ci siamo dati appuntamento con gli altri Henry è già li ma gli altri no quindi cogliamo l’occasione al volo, parleremo con Henry ora prima che arrivi Jery e Takato.

- Ciao ragazzi! – Henry ci sorride e noi gli sorridiamo di rimando, come si dicono queste cose?

- Ciao Henry… - rimaniamo un attimo in silenzio non troppo sicuri di come dirglielo, poi Ryo si fa coraggio.

- Henry dobbiamo dirti una cosa… - mi guarda e io abbasso lo sguardo ha già capito cosa gli vogliamo dire e non ne è molto contento.

- Io e Rika ci siamo messi insieme… - Ryo mi prende per mano e me la stringe, vedo Herny guardarmi e poi guardare le nostre mani, mi dispiace che ci stia male io non volevo questo.

- Scusate… - si volta e va via, non voglio questo, lascio la mano di Ryo e gli corro dietro, non voglio farlo andare via arrabbiato, non lo sopportavo quando mi moriva dietro, ma non voglio certo farlo andare via furioso con me e con Ryo.

- Henry aspetta! Aspetta! – gli corro dietro e alla fine lo vede fermarsi e voltarsi verso di me.

- Da quando? – mi chiede lui arrabbiato, la trattiene a stento e so che non mi sta scoppiando in faccia solo perché è troppo educato.

- L’ho baciato quando eravamo da mia madre… Alla festa… -

- COSA? –

- Henry, non è successo altro oltre un bacio! –

- Tu hai aspettato tutto questo tempo per dirmi che stavi con lui! –

- Non è così! Non credevo che dirtelo da mia madre fosse la soluzione giusta! –

- Dovevi dirmelo ugualmente! –

- Eravamo dall’altra parte del mondo Henry e non volevo rovinarti le vacanze! –

- E così hai pensato che fosse giusto mentirmi? Di fare tutto alle mie spalle! – detta così mi fa sembrare meschina e insensibile.

- Oh Henry non è vero! – la mia pazienza se ne sta andando, giuro che se continua a fare la vittima così lo prendo a manate, lo detesto non amo chi si commisera.

- Henry te l’ho detto più volte che non mi piacevi, ti voglio bene ma come amico, non voglio altro da te… -

- Ryo invece? Scommetto che ve la state spassando da quando sei andata a casa sua se non da più tempo! –

- Non è vero! Non ho mai fatto niente con Ryo… - la mia voce è andata via via a diminuire e il senso di colpa mi impedisce di essere convincente, beh devo considerare tutti i vari baci che ci siamo scambiati e questo mi fa sentire un po’ in colpa.

- Quindi è vero tu stavi già con lui… -

- No! Ho scelto di mettermi con lui la sera della festa, ma non abbiamo fatto nulla! – rispondo.

- Perché sembra una bugia? – mi chiede, è troppo sveglio per credere alle mie mezze bugie e così mi trovo a dirgli dei baci, non la prende per niente bene si sente tradito e ferito, sta esagerando, ma non so come reagirei io nella sua posizione.

- Non sono bugie! –

- Sei una bugiarda! Come ho fatto a innamorarmi di una come te! -

Se ne va e mi lascia li da sola e frustrata, torno indietro da Ryo dove ci sono anche gli altri, Jery mi guarda preoccupata, mentre Takato mi guarda sorpreso, penso che la nostra conversazione sia arrivata anche alle loro orecchie.

- Ehy, tutto a posto? – mi chiede Ryo appena mi avvicino.

- No per nulla! – rispondo io scontrosa ecco il mio caratteraccio che torna a galla. Ryo ride e mi bacia, sa che non sono arrabbiata con lui ne con Henry sà che sono solamente arrabbiata con me stessa.

- Cosa, cosa, cosa? Da quando? – chiese Takato vedendoci baciare.

- Oh Taka sei sempre l’ultimo che capisce le cose! – lo prende in giro Jery ridacchiando.

- Andiamo a fare il pic-nic? – domanda lei annuiamo e ci avviamo io e Jery siamo dietro e parliamo, mi sfogo su quello che è successo con Henry e lei mi capisce, al contrario di quello che pensavo è lei che attacca Henry e io mi trovo a difenderlo.

- Non è una persona che tiene il broncio a lungo capirà di essere stato ingiusto e tornerà con noi! –

- Mi dispiace siamo sempre stati un gruppo… -

 

Il pic-nic procede bene, nessuno menziona Henry, Takato cerca di ottenere informazioni sulla nostra relazione, ma io non gli rispondo e Ryo da solo mezze risposte ridacchiando.

- Ryo basta prendere in giro Takato! E tu Takato smetti di credere a tutto quello che ti dice Ryo! -

- Takato sei il solito credulone! – ridacchio beccandomi anche io un occhiataccia da parte di Jery.

Credo che sia il pomeriggio più bello che ho passato da molto tempo, Jery e Takato se ne sono andati e siamo rimasti solo io e Ryo, chiacchieriamo e ridacchiamo insieme, ma il bel pomeriggio deve finire e finire male, siamo sdraiati nel parco dove abbiamo mangiato quando lo vedo passeggiare in compagnia della bambina, mi metto seduta e lo guardo, mi fa male, mi fa molto male, Ryo segue il mio sguardo e capisce cosa sto guardando.

- Perché non vai a parlargli? – mi chiede al mio orecchio.

- Perché dovrei? – cerco di fare l’indifferente, ma non mi riesce.

- Perché ci stai male si vede, parlaci! Male che vada che può succedere che non vi parlate più! – sorrido forse ha ragione, gli do un bacio e corro verso l’uomo che un tempo consideravo mio padre.

- Papà… - lo vedo ferma e si volta verso di me, non so perché l’ho chiamato così, potevo usare il suo nome, invece mi è uscito papà. Mi guarda stupito, è sorpreso di vedermi davanti a lui, così grande e cambiata, la bambina che tiene la sua mano mi guarda accigliata e si stringe alla sua mano.

- Rika? – dice è sorpreso, ma sembra felice di vedermi.

- Ciao… - rispondo, rimaniamo in silenzio a fissarci per un po’ poi lui lascia la mano della bambina e mi abbraccia, mi stringe forte e piange, non mi aspettavo che piangesse, non mi aspettavo proprio che mi abbracciasse, sono confusa e sconvolta, ma mi lascio abbracciare.

- Rika bambina mia, quanto mi sei mancata! – gli sono mancata! Gli sono mancata! Non ci posso credere gli sono mancata è la cosa più bella che mi potesse dire.

- Ti sono mancata davvero? – gli chiedo, voglio che me lo confermi che mi dica che è vero e che non è solo una presa in giro.

- SI tesoro è vero! – mi stringe fortissimo a se e per un attimo mi manca il fiato.

- Papà…. – la voce della bambina ci distrae.

- Ayami… Ti presento Rika, ti ricordi te ne ho parlato spesso! –

- Oh! Tu sei la mia sorellona! – esclama lei, mi abbasso, mio padre ha parlato di me a sua figlia, forse è vero che non mi ha dimenticato, che nonostante tutto mi vuole ancora bene.

- Ciao. – la saluto, ma sono gelosa anche io volevo un padre presente, invece non ce l’ho avuto. Ryo si è avvicinato ma sta comunque a distanza da me e mio padre.

- E lui chi è? – chiede mio padre quando vede Ryo.

- Lui è Ryo il mio ragazzo! – si stringono la mano e si sorridono sono così felice. Il cellulare gli squilla e lui assicura che presto sarebbe arrivato, mi saluta e ci diamo appuntamento per il giorno seguente prenderemo un caffè insieme.

 

Epilogo

 

Sono passati diversi anni da quando ho incontrato mio padre e ora le cose vanno benissimo, ho scoperto che è stata mia madre a mandare via mio padre e che se non si è fatto vivo era solo perché lei lo aveva minacciato, aveva sperato tanto di rivedermi ed era per quello che era tornato in città.

Ho vissuto a casa sua con la sua nuova moglie e sua figlia per tutto un sacco di tempo e sono stata benissimo con loro, mia madre non l’ha presa bene ma se ne è fatta una ragione.

Con Ryo va tutto benissimo stiamo ancora insieme e stranamente non si è ancora stancato di me. Henry invece ci ha perdonato e si vede con una ragazza davvero carina.

In sostanza qui va tutto alla grande e non potremmo desiderare in meglio.

Ah quasi dimenticavo di dirvi la cosa più importante, ieri Ryo mi ha chiesto di sposarlo e io ovviamente gli ho risposto di SI!

Fine

mi dispiace se la conclusione della storia è affrettata, ma alla fine Rika ha deciso chi voleva e mi è sembrato il momento di chiuderla anche perchè non avevo più idee per mandarla avanti! ultimamente me la cavo solo con le storie corte! xD
un bacione spero vi sia piaciuta!
PERDONATEMI SU GLI ERRORI!! -.-

MiaBLack

   
 
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