Finalmente mi sono svegliato, mi aspetta la mia solita vita monotona.Non ho proprio voglia di muovermi dal mio letto,sono ancora un po' nervoso.Nella mia testa rivedo la scenetta di quella sera. Era come un CD rotto, che continuava ad andare avanti, come se ci fosse un tasto replay nella mia mente.Ripensavo all'espressione di Nhatan, con quella furia nei suoi occhi, che mi guardava disprezzato. Mi viene ancora da ridere. Ma Bra, quando ripenso a lei, ai suoi occhi lucidi come se stesse per piangere,la mia rabbia per quella sottospecie di ragazzo sale ancora di più.E comunque Bra non mi sembra -per quanto la conoscessi- una ragazza che mostra la propria debolezza in pubblico,mi pare la solita ragazza che soffre in silenzio e trattiene le lacrime per l'ora di andare a dormire. Già, ma non era il momento adatto per pensare a questo, dovevo andare a scuola.Mi alzo in fretta e mi vesto,non ho più tempo per fare colazione,mi aspetta una lunga e noiosa giornata di scuola.
Scendo dalla mia auto,ma il parcheggio è vuoto.Di solito è una specie di ritrovo per tutti gli studenti.
«Devo essere arrivato troppo tardi...» dico tra me e me.
Entro,i corridoi sono vuoti,la luce dei neon è leggermente inquietante con tutto quel silenzio.Mi precipito verso la mia aula,sperando che il professore non mi faccia il solito discorsetto.
«Matematica, evviva! Adoro la matematica!» Dico ironicamente, cercando di convincermi che ciò che avevo detto fosse vero. Busso due volte, poi entro. Il professore mi guarda con aria severa e indifferente.
«Sei in ritardo, Son, devi andare a farti fare il permesso in segreteria. Sappi che non ti aspetterò per iniziare la lezione, perciò sbrigati.»
«Si professore.» poggio la mia roba sul banco e torno indietro.
Esco in cortile.La segreteria è all'altro lato dell'istituto, e non vale la pena fare tanta strada per subirmi una materia che odio così tanto.Mi siedo su una panchina e cerco di far passare quel tempo,in qualche modo.Ricominciano quei maledetti pensieri,così dopo un po' scuoto la testa per scacciarli via e mi dirigo verso la segreteria.Ci metto un bel po' per raggiungerla e i corridoi sono ancora deserti:la campanella non è ancora suonata.
Una volta entrato,noto tre banconi neri stracolmi di pile di fogli e scartoffie.Incontro una donna alta con i capelli rossicci legati in un delicato chignon. Si avvicina a me,con un sorriso stampato in faccia.
«Posso fare qualcosa per te?»mi chiede cortese,sfoderando un'altro sorriso.
«Sì, avrei bisogno di un permesso, grazie...»
«Certamente, seguimi.»
Raccoglie un foglio dal bancone e me lo porge. Lo compilo e lo allungo verso la sua direzione,lei lo prende sorridendo ancora una volta.
« Buona giornata!»dice educatamente con uno sguardo ammiccante.
«Grazie»
Mi affretto a ragungere la mia aula, poi mi blocco di colpo. Controllo che ore sono.
«Strano, doverbbe suonare la...» Non feci in tempo a finire la frase che lo straziante silenzio dei corridoi,viene interrotto dal rumore della campanella.
Pochi secondi dopo i corridoi si inondano di ragazzi e ragazze,al rumore della campanella si aggiungono gli schiamazzi e i sospiri di sollievo di quasi tutto gli stidenti.
Raggiungo l'armadietto per prendere i libri di inglese -la prossima ora infernale-quando inizio ad intravedere Kevin e Jake che vengono verso il mio armadietto.
Jake mi diede una pacca sulla spalla e sorride.
«Hai saltato matematica,eh? » Kevin lo accompagna nella risata.Non lo risposi e lo ignorai continuando a fissare la ragazza dai capelli color zaffiro parlare con una ragazzina minuta dai capelli corvini.Deve essere Pan,la mia nipotina,credo.Erano entrambe vicino gli armadietti ddi fronte al mio.
«Terra chiama Goten! Ci sei!?»la voce irritante di Jake interrompe i miei pensieri,certe volte ho la voglia di prenderlo a pugni in faccia.Cerca di capire la direzione del mio sguardo.
«Stai pensando a Bra, vero amico?»Dice Kevin guardandomi divertito.Per quanto fosse stupido e ottuso,certe volte riesce a far colpo.Non posso credere di quello che stavo pensando...Kevin,un genio?Muovo la testa per scacciare via quei pensieri inconsueti e cerco di ammucchiare un po' di parole per prendere un po' di tempo.
«C-cosa?Io?A Bra...quella Bra?No-non...»un'ondata di caldo mi percorre nelle guance,credo di essere arrossito, ed in quel preciso istante gli occhi della ragazza si rivolgono dalla mia parte,non posso fare a meno di arrossire ancora di più,ma cerco di nasconderlo pensando ad altro.
«Dai,lo so che ho azzeccato alla perfezione!Perché non le vai a parlare?»mi percorre un brivido al solo pensiero di come sarei stato impacciato nel parlare con quella ragazza.Di solito so parlare con il genere femminile,ma con lei...è diverso.Le mie guance vanno a fuoco.
«Cosa?! Non ci penso proprio!» 
«Perché,scusa?Tu piaci a lei...lei piace a te...qual è il problema?» ancora stupito da quelle parole,non posso che dargli ragione,sulla seconda cosa in particolare.Ma cerco di ignorare il vero senso di quelle parole,interpretandole come una “ Sfida ”.
«Sai una cosa?!Le andrò a parlare!» rispondo con un tono marcato e convinto.Spunta fuori una voce«Così ti voglio,amico!» E da dove è saltato fuori Jake?Ha sentito tutta la conversazione...Bah,ma che m'importa?!Con il corpo rilassato incomincio ad avvicinarmi verso il suo armadietto.Lei mi guarda stranita,con la stessa espressione di ieri sera -quell'espressione che mi stava incominciando a dare sù di nervi!- mi blocco e la guardo negli occhi.Ora ne sono convinto,la moretta con cui era Pan,e adesso se la stava ridendo proprio sotto i baffi.
« C-ciao.» mormoro poco convinto.La campanella suona e lei va dritta senza più degnarmi di un misero sguardo.«Stupido Kevin!Appena lo vedo gli rompo un osso!»sussurro con la mascella serrata.Vado anche io dritto,verso l'aula d'inglese.Dopo quell'ora ci sarebbe stato biologia,e lì avrei potuto parlare con lei di punto e bianco.Passo tutto il tempo senza pensare a quel che dice la prof, fissando un punto fisso della lavagna e pensando e ripensando a cosa avrei potuto inventarmi per iniziare un discorso con lei.Quando la campanella suona,mi alzo di scatto come se qualcuno mi ha buttato un secchio di acqua gelata a dosso e mi avvio verso l'aula di biologia.Mi siedo al mio solito posto e attendo il suo arrivo.Quando entra dalla porta il mio sguardo si illumina ma cerco di non farlo notare,come al solito.Kevin è seduto proprio alla mia sinistra,e lei è alla mia destra ma qualche banco più dietro.
Dopo aver raccolto una pila di fogli in una ordinata cartellina,il professore incomincia a parlare «Allora,ragazzi.Ho una buona notizia...farete una specie di progetto!» alla faccia della buona notizia...ci guardiamo tutti disorientati«Un attimo,un attimo...il progetto varrà il 75% del vostro voto di primo quadrimestre,quindi state attenti a quello che scrivete.Ho un'altra notizia» le nostre facce a questo punto saranno color paonazzo.Il professore ci guarda uno per uno per poi continuare la frase che aveva lasciato in sospeso«avrete un compagno di progetto!Ah...vi rimangono dieci giorni per finire.Ora vi dirò le coppie.Allora...ehm...» passa uno sguardo veloce tra i banchi« Kevin con Pan,James con Kate,Bryan con Taylor, Goten con Bra...» Goten con Bra.Goten con Bra?!Cavolo,il professore un un fottuto genio!Da oggi in poi sarà il mio prof. preferito!
“ Grazie,grazie,grazie,grazie...” Ripeto nella mia testa che ormai è in tilt.Ammiccò verso il mio compagno di banco e poi guardo verso di lei.Ha le mani nei capelli...rimango un po' stranito.Mi odia così tanto?Bah...il progetto si farà comunque perciò non mi può importar di meno di ciò che pensa.
Le altre ore le trascorro con il solito replay dei suoi occhi,non sembro più io...da quando in qua mi faccio tutti questi problemi,per una ragazza?
Mentre mi avvio verso la mia auto,qualcuno mi ferma afferrandomi per un braccio.Io mi volto istantaneamente «Senti,Goten!»dice Bra guardandomi negli occhi.
«Dimmi»rispondo con tono tranquillo sorridendo.Finalmente mi rivolge la parola...
«Io non farò tutto il lavoro!Lo divideremo in due!»sembrava quasi una minaccia.
«S-s-si Bra è ov-ovvio.» 
«Bene...vengo a casa tua alle quattro del pomeriggio...a dopo,Goten» 
«A dopo...Bra...» non credo di essere certo di quel che ho visto,ma mi è sembrato di vederla sorridere.Torno a casa con lo sguardo vuoto e apro la porta con gesto automatico,la mia testa è in tilt,cavolo!
«Oh,tesoro sei già a casa!?»mia madre come al solito è nella cucina.
«Si...sono appena tornato.»
«Cosa avete fatto a scuola?»le solite domande da mamma...
«Niente...oh,oggi pomeriggio verrà Bra Brief e faremo un progetto insieme.»
«Oh,che brava ragazza che è Bra.Okay tesoro» dice continuando a cucinare.
Mi avvio verso la mia camera ma la voce di mia madre rimbomba in tutta la casa«Il pranzo è pronto!!!» rassegnato,scendo le scale e mi siedo al mio solito posto.Dopo un po' viene anche mio padre.Mia madre apparecchia e incominciamo a mangiare.
«Come è andata la giornata,ragazzo?»dice prima di bere un sorso d'acqua.
«Oh...tutto bene papà» cercavo di sembrare il più convincente possibile,ma credo che non se la sia bevuta.Mangio un'altro boccone e incomincio a masticare lentamente. 
Appena finisco vado nella mia camera in attesa che arrivi e ,dato che manca ancora un'ora, decido di giocare con l'xbox.
«Gote, è arrivata Bra!» sento urlare mia madre dal piano di sotto.Quando gioco con i videogame,il tempo passa in un attimo!Mi guardo a torno:la mia camera è un vero casino!Metto tutte l maglie arrotolate dentro un cassetto,i dischetti in una disordinata pila sotto la tv.Mi annuso la maglia,la levo e la getto nel cassetto insieme alle altre.Ne prendo una bianca pulita e la indosso alla svelta,mamma la starà intrattenendo al piano di sotto.
Sento bussare alla porta «Goten!»divento rigido.
« Si,mamma?» rispondo innocuamente.
«È arrivata la tua amica...» 
«Beh,falla entrare!» 
Entra dalla porta emanando un profumo di cannella dolcissimo. Com'è bella.I suoi capelli turchesi incorniciano il suo viso color avorio.Ha la pelle così sottile che le si riesce a vedere il sangue scorrerle nelle vene.E i suoi occhi,così azzurri e profondi che invadono la stanza di un blu intenso.
«Mamma,puoi andare ora!»dico senza staccargli gli occhi di dosso.
«Oh...okay...porta aperta o chiusa?»
«Chiusa!» mi lancia uno sguardo di disapprovazione e poi chiude la porta.Per un attimo,che sembra infinito,i nostri sguardi si incrociano.Ero in un paradiso illuminato dal bagliore dei suoi occhi.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti...ecco il secondo capitolo ^.^
Scusate il breve ritardo-ho fatto un mezzo casino- e qualche eventuale errorino :/
Grazie in anticipo a chi legge o recensisce...un bacio<3<3
Martina.