ciao a tutti!!!!!!nn prendeti a
bastonate vi pregoooooooooooooo!!!lo so ho ancora in ballo due ficcy ma vedete
questa storia mi è venuta in mente all'improvviso e se nn la metto giù poi
perdo l'ispirazione mi capite vero?!?!?!cmq il genere è
fantasy-avventura-sentimentale-comico in poke parole è un'insieme di
tutto....bn sx ke vi piaccia e sx naturalmente di ricevere tanti commenti....se
vedete qualcosa simile a harry potter bhè nn sorprendetevi l'ispirazione l'ho
presa da lui.......
30-luglio 2006
Era una bellissima giornata d'estate e i caldi raggi di luglio penetravano
nelle belle case di summer street(inventato),un quartiere ben tenuto e curato
di Londra,tutto era tranquillo si sentivano solo le risate felici e allegre dei
bambini del quartiere che giocavano nel parco.
In una casa abbastanza grande tipica da quartiere con un giardino ben
tenuto,nella sua camera dalle pareti rosa pallido tappezzata di poster di
cantanti e attori vari,sdraiata nel suo comodo letto stava una ragazza sui
quindici anni,alta un metro e settanta,snella,vestita con una maglietta lunga
nera con su la faccia di eminem e dei pantaloncini dello stesso colore.
Aveva gli occhi chiusi,un viso dalla pelle morbida non
era pallida ma neanche scura,la bocca rosea e morbida e un nasino perfetto,i
capelli di un marroncino chiaro con le punte bionde,i capelli le arrivavano
qualche centimetro sotto le spalle lisci e morbidi.
Aprì le palpebre i suoi occhi erano di un colore marrone con delle sfumature ke
variavano dal verde al giallo,occhi da felino,occhi ke
potevano scrutarti l'anima,occhi che mettevano un certo timore,occhi furbi e
vispi,si mise a sedere.
Sospirò,in casa non c'era nessuno cosa che succedeva
spesso ultimamente,i suoi genitore Jane Holffot e Richard Sammers erano i
classici genitori che prima di tutto il lavoro e poi se c'era tempo la
famiglia,ma in quel periodo i due non andavano molto daccordo e se una volta li
vedeva almeno a pranzo e a cena adesso neanche quello.
Scese in cucina e dal mobiletto prese la sua tazza personale con scritto il suo
nome "Hope",speranza,chissà come mai i suoi
le avevano dato quel nome se l'era chiesto tante volte,senza trovare
risposta,mise la testa nel frigorifero e prese il latte e poi i suoi cereali
pereferiti al cioccolato,si sedette sul divano e accese la tele non facevano
niente di interessante,si gustò la sua merenda e guardo l'orologio attaccato al
muro 16:30,riandò in cucina e mise la tazza nel lavandino,fuori era una bella
giornata tanto valeva fare una bella passeggiata,mise le sue fidate all stars
nere e uscì di casa,si stiracchiò e ispirò l'aria d'estate,dio quanto amava
l'estate la sua stagione preferita,scavalcò con un salto agile il cancellino e
si incamminò verso il parco,salutò qua e là dopo tutto in quel quartiere era
nata e tutti la conoscevano,Hope anche se le mancava l'affetto famigliare è una
ragazza solare e socevole dalla battuta facile in ogni frase ke dice ci deve
essere una battuta,il lato invece che odia del suo carattere è il sarcasmo non
può farne a meno è più forte di lei e poi odia il suo dannato orgoglio.
Arrivò al parco era pieno di bambini che giocavano felici,liberi
senza problemi,quanto desiderava tornare bambina incurante di tutto il lato
nero della vita,senza farsi problemi sui ragazzi,andare a scuola,che palle la
scuola era appena uscita dalla terza media aveva diciso che la scuola superiore
sarebbe stato un liceo scentifico,più che deciso lei avevano fatto tutto i
suoi.
Si sedette sull'altalena e fissava con sguardo vuoto il terreno sabbioso quando ai suoi piedi arrivò una palla colorata la
raccolse e davanti a lei c'era un bambino sui nove anni vestito con dei
pantaloncini blu e la maglietta dello stesso colore con l'immagine di goku del
cartone dragon ball,gli occhi di un verde smeraldo e i capelli castano scuro
tutti spettinati,la fissavano come se la stesse studiando,la scrutavano e poi
parlò sempre con lo sguardo fisso su di lei-tu sei diversa da quello che credi
di essere,non fermarti all'apparenze guarda oltre da ciò che vedi con i tuo
occhi,tu ci salverai tutti,tu sei la nostra speranza- Hope sgranò gli occhi
incredula,-cosa?-il bambino prese dalle sue mani la palla -grazie signorina- e
come se niente fosse li diede le spalle e ritornò a giocare,mentre Hope era
rimasta scioccata -la nostra speranza....diversa....-"cosa avrà voluto
dire quel bambino?"lasciò il parco che era già il tramonto il cielo era
dipinto di sfumature che andavano dal rosso fuoco all'arancio,arrivò al suo
cancellino e li scappò l'occhio sulla cassetta della posta c'era una lettera,la
tirò fuori dalla cassetta,la busta non era grande a sigillarla c'era uno stemma
color blu intenso,lo stemma era di cera come si usava sigillare le buste nel
passato,la girò e notò una scritta molto ordinata "signorina Hope Sammers
70 summer street london","chi poteva mandarle una lettera?".
Entrò in casa e stranamente c'erano i suoi,però stavano litigando appena lei
entrò in cucina si zittirono di colpo,sua madre era vestita ancora da ufficio
un abito elegante e formale nero,i capelli castanti raccolti in una coda alta
era più pallida del solito,suo padre anche lui vestito da ufficio giacca e
cravatta nera aveva l'aria molto incazzosa,-c'è qualcosa che non va?- Hope si
appoggiò con la schiena alla parete bianca della cucina -fila subito in camera
tua-sbottò Jane inacazzatissima -attenta mamma ti farai venire una crisi di
nervi e poi non te l'ha mai detto nessuno che innervosirsi così fa venire le
rughe alla pelle?devi stare attenta ormai ai la tua età,dimentichi?-Jane
assottigliò gli occhi,li passò una scintilla di odio,a Hope non sfuggì ma ormai
c'era abituata è così che la guardava sempre sua madre,Jane stava per ribattere
ma intervenne richard -Hope ti prego vai su in camera tua-a suo padre avrebbe
dato il nobel di migliore attore dell'anno,era solo un falso ecco cos'era
-tranquilli,non spereco fiato per parlare con persone che al posto del cervello
non hanno altro che segatura tranquilli-l'aria si faceva densa c'era rabbia in
quell'aria tanta rabbia che era palpabile,Hope uscì dalla cucina e salì le
scale per andare in camera sua,aprì la porta e se la sbattè alle sue spalle
accese la lampada della scrivania e si sedette sulla poltrona di pelle
nera,aprì la busta e tirò fuori la lettera,non aveva mai visto una scrittura
così ordinata cominciò a leggere a bassa voce "Cara Signorina Hope Sammers
siamo lieti di annunciarle che lei è stata ammessa alla scuola per diventare
cacciatori di demoni e per ragazzi dotati di poteri di Hunter Demon
School,siamo molto felici di averla tra noi.....
P.S:verrò personalmente io a prenderla per accompagliarla a fare gli aquisti
richiesti dalla scuola e l'accompagnerò alla stazione,verrò il 2 agosto alle
23:30
a presto distinti saluti
Marcus Mixell.
-oddio-"è uno scherzo" ma più rileggeva quella lettera più qualcosa
le diceva che non era uno scherzo,quel bambino aveva ragione lei era
diversa,era una cacciatrice di demoni-Hn-"che ironia"la sua vita
stava per cambiare e in un certo senso era felice.
Si alzò dalla poltrona simise il suo pigiama nero con la luna sulla schiena e
un lupo si mise sotto le coperte e si addormentò in un certo senso era felice anche se non sapeva spiegarsi il motivo sapeva solo
che non vedeva l'ora che arrivasse la sera del due agosto e con questi pensieri
si sddormento cullata da una felicità mai provata prima.
Non l'avrebbe mai dimenticato quel giorno,perchè da li
iniziò tutto.