Nickname: Little white angel
Titolo della storia: Lots of things changed but a lot are still the same*
Personaggi principali: Sasuke, Naruto
Genere/i della storia: Romantico, Slice of life
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen-ai, One-shot, What if? (Forse lievemente OOC)
Introduzione alla storia: Salve! Allora la storia è un po’ particolare (che io sappia non ce ne sono di simili su EFP, le ho cercate in lungo e in largo). L’universo in cui è ambientata la storia è quello di Naruto, è una “What if?” che avrebbe come presupposto il ritorno di Sasuke al villaggio senza distruzioni, vendette o altro. Per il resto vi lascio alla storia con un po’ di mistero e sperando che vi piaccia vi auguro buona lettura.

- Lots of things changed but a lot are still the same -

Erano passati anni da quando Sasuke era stato intenzionato a distruggere Konoha ed erano passati anni da quando Naruto si era dimostrato pronto a tutto pur di riportarlo al villaggio. In tutti quegli anni Konoha era rimasta la stessa, nascosta tra il bosco e le montagne, ma molte, moltissime altre cose erano inesorabilmente cambiate…
-Smettila Dobe-
-Ma è vero Teme! Guarda!-
… o forse no?
Due uomini discutevano animatamente camminando verso il palazzo dell’Hokage, bellamente ignorati dal resto degli abitanti ormai abituati ai loro battibecchi quotidiani.
-E su Sasuke-teme guarda! Hai i capelli sempre più bianchi- rise Naruto tenendo una ciocca dei capelli dell’altro tra le mani e osservandola divertito.
-Ora ascoltami Dobe!- ringhiò l’Uchiha fermandosi all’improvviso e afferrando il polso del compagno.
-Abbiamo già 67 anni, cosa pretendi dai miei capelli? Senza contare che tu sei l’ultimo a poter far notare una cosa simile- disse guardando con espressione significativa i capelli ormai completamente bianchi del compagno che, nonostante l’età, continuavano ad essere portati corti e spettinati.
Naruto non sembrò gradire molto il richiamo alla sua capigliatura e liberando il polso rispose piccato.
-Con tutto lo stress che mi è costato riportarti indietro è un miracolo che non fossero in queste condizioni già quarant’anni fa- sbuffò per poi riprendere a camminare seguito da un Sasuke alquanto irritato. Non gli piaceva che Naruto rievocasse certi avvenimenti. Aveva capito di aver sbagliato ma probabilmente, se fosse successo di nuovo, avrebbe rifatto ogni singola azione perché tutte le scelte che aveva intrapreso da ragazzo lo avevano portato a quello; lo avevano portato a lui, e questo non poteva che farlo sentire bene.
-Taci Dobe- borbottò in risposta.
Naruto lo guardò con la coda dell’occhio e, senza riuscire a farne a meno, iniziò ad analizzarlo con minuziosità. Nonostante le rughe che segnavano quel volto diafano, i capelli ormai brizzolati che avevano perso i toni scuri della notte e l’aumento di cicatrici sul suo corpo, nonostante i loro 67 anni suonati, continuava a trovarlo incredibilmente attraente. Per lui non c’era altro che Sasuke: gli occhi profondi di Sasuke, la voce quasi sempre burbera di Sasuke, la schiena ampia e forte di Sasuke. Sasuke in ogni suo pensiero ormai da anni, Sasuke in ogni suo respiro, Sasuke come causa di ogni sua azione.
Sasuke, Sasuke, Sasuke.
Perché aveva lottato e rischiato la vita innumerevoli volte per lui e alla fine era riuscito a legarlo a doppio filo a sé nel modo più semplice e bello che potesse esserci: semplicemente amandolo; con tutto sé stesso, fino a quel momento.
Uno dei suoi grandi sorrisi, solari, allegri e spensierati, si aprì sulle sue labbra, accentuando le rughe depositate dal tempo anche sul suo volto e facendo piegare appena le cicatrici che aveva su ogni guancia. Con un braccio circondò il collo del compagno avvicinandolo a sé in una morsa di ferro continuando a sorridergli senza dirgli nulla. Lo vide alzare lo sguardo verso di lui e fissarlo estremamente seccato rimanendo, tuttavia, in silenzio permettendogli di continuare a stringerlo.
Dopo un po’ lo lasciò andare esordendo con un allegro -Allora! Quali sono gli argomenti all’ordine del giorno?-
-In realtà nulla di eccezionale. Dato che gli esami di selezione dei chunin si avvicinano e che quest’anno tocca a Konoha ospitare l’evento penso che Konohamaru vorrà iniziare a parlare dei preparativi.-
-Mhmh- annuì semplicemente l’altro con sguardo perso.
-A cosa pensi?- domandò l’Uchiha inarcando un sopracciglio.
-Nulla, riflettevo solo su come, in fondo, quel ragazzo si stia facendo valere come Hokage-
-È un idiota- commentò in risposta Sasuke –come il suo idolo tra l’altro- aggiunse poi con un ghigno a curvare le labbra sottili.
-Oi bastardo! Cos’avresti da ridire?- chiese con sguardo truce il compagno –e poi ti ricordo che anche io sono stato Hokage, un po’ di rispetto.- aggiunse con una linguaccia, mostrando di non aver mai perso il lato infantile della sua personalità.
L’Uchiha si limitò a fissarlo, preferendo non rispondere continuando a camminare mentre l’edificio che intendevano raggiungere faceva capolino in fondo alla via. E avvicinandosi Sasuke si ritrovò a fissare i volti di pietra degli Hokage che avevano protetto e guidato fino a quel momento il Villaggio della Foglia: Hashirama, Tobirama, Sarutobi, Minato, Tsunade e poi il sesto, Naruto. Quel dobe era davvero riuscito a realizzare il suo sogno alla fine e, per quanto potesse prenderlo in giro, non poteva negare che avesse fatto un ottimo lavoro come capo del villaggio per poi entrare con lui a far parte del Gran Consiglio lasciando il proprio posto a Konohamaru.
Era davvero passato tanto, tantissimo tempo eppure Konoha continuava ad essere sempre lo stesso piccolo villaggio di ninja nascosto tra le montagne del Paese del Fuoco; tanto era cambiato in quegli anni con il ritorno di Sasuke, la nomina ad Hokage di Naruto, i problemi e le difficoltà che avevano dovuto affrontare, ma molte cose erano rimaste immutate come il sorriso solare dell’Uzumaki e la profondità degli occhi neri del suo compagno, per chiunque imperscrutabili tranne che per lui. Molte cose erano cambiate, loro per primi, ma invariato era rimasto quel sentimento che li accompagnava da sempre.

- End -

*Molte cose sono cambiate ma molte sono ancora le stesse

Note dell’autore: Inizio a pensare che questa storia sia vagamente nonsense sinceramente…
Per ulteriori chiarimenti: Naruto è riuscito a diventare Hokage alla fine ma arrivato ad una certa età ha passato il testimone a Konohamaru entrando nel Consiglio dei Saggi assieme a Sasuke, penso si fosse capito ma sempre meglio essere sicuri no? :)
Spero vi sia piaciuta ^^ Sinceramente penso che lavorandoci ancora un po’ sarei riuscita a rendere meglio il tutto ma al momento non ho altre idee perciò un grazie enorme per avermi permesso di partecipare concedendomi la proroga e un augurio di buon lavoro per i giudizi.

Note post-contest: Salve! Sebbene i risultati del contest siano arrivati un po’ di tempo fa sono riuscita a decidermi a postarla solo ora perché… bhà così. Come ho detto nelle note subito sopra non mi piace da impazzire perché sono convinta che con un po’ di tempo e buona volontà in più sarei riuscita a rendere meglio il tutto, ma pazienza. Per ora la posto così, se dovesse tornarmi l’ispirazione proverò a riscriverla. Intanto spero vi piaccia questa versione ^^

A presto
Little white angel ;)