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Autore: Cilyan    30/09/2012    4 recensioni
Londra 2012,
erano le olimpiadi di Londra 2012, esattamente l’anno in cui feci la sciocchezza , se non il gesto d’orgoglio, più grande della mia vita.
Ricordo ancora quel giorno, davanti a tutta quella gente, quella folla che, inferocita,ci guardava dall’alto degli spalti mentre noi, desiderosi di far bella figura, non che aspettavamo quel momento da chissà quanto, noi che non ci saremmo mai sognati di finire lì, invece c’eravamo .
E mentre quella sotto specie di furgone che ci trasportava scorreva, come le nostre voci, fluide,
all’ unisono, mentre mettevamo a frutto le parole di molte ore di prove, di molte ore di ripetizione,
e mentre il fuoco ardeva nei nostri animi, non so perché o per come, riuscii a prendere una lucida, quanto stupida decisione: dichiararmi.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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A Firelight_ e WithJustOneLook 

“I’m coming home “


Londra 2012,
erano le olimpiadi di Londra 2012,
esattamente l’anno in cui feci la sciocchezza ,
se non il gesto d’orgoglio, più grande della mia vita.
Ricordo ancora quel giorno, davanti a tutta quella gente,
quella folla che, inferocita,ci guardava dall’alto degli spalti mentre noi, eravamo desiderosi di far bella figura; noi che aspettavamo quel momento da chissà quanto, noi che non ci saremmo mai sognati di finire lì, invece c’eravamo .

E mentre quella sotto specie di furgone che ci trasportava scorreva, come le nostre voci, fluide, all’ unisono, mentre mettevamo a frutto le parole di molte ore di prove, di molte ore di ripetizione,
e mentre il fuoco ardeva nei nostri animi, non so perché o per come, riuscii a prendere una lucida, quanto stupida decisione: dichiararmi.
Già, se quella di dichiararmi in pubblico non fosse stata davvero una cattiva idea, sicuramente non mi sarei poi ritrovato tutti quegli sguardi fucilatori contro; anche se, nonostante tutto, io non mi sono mai e ,mai lo farò, pentito di quegli sguardi e di quello sbaglio “cataclismatico”.
Le note di “what makes you beatiful “ scorrevano velici dalle nostre voci  e tutti pensavano ad altro se a non sbagliare, ma io, non curante di ciò, mi misi in pace a pensare al mio turno e quando arrivò non ci furono perché o per come, non ci furono ripensamenti, solo … lo feci, ecco.
Feci quello che nessun altro mi avrebbe mai perdonato:

<< I …. Harry Styles ….Love …. Louis William Tomlinson >>

canticchiai al posto della mia solita strofa , quella noiosissima ,quanto amatissima dalle ragazze, strofa. Però,  In fondo, forse, era così noiosa perché tanto vera, no? Louis non sapeva cosa lo rendesse bello, eppure ai miei occhi era la perfezione in persona con tutti i suoi difetti.
E potrà sembrare una frase detta dal solito innamorato di turno, ma ,penso, non ci sia nulla di più vero se non questo, se non il fatto che continuassi a sovrastare le voci di tutte, sotto il silenzio proveniente dalla bocca di Louis , assordante , mentre la voce di Zayn cercava, in tutti i modi, di sovrastare la mia voce, invano, aiutato poi da Liam e dal ridacchiante Nialler, ormai soddisfatto del coming out ottenuto.
L’unica cosa di cui avevo paura era di rovinare quella bellissima manifestazione di chiusura, eppure il pubblico, dopo un attimo di spaesamento, sembrava essersi perso negli occhi di altri cantanti, poi venuti, autori più importanti di un misero Harry, di un misero diciottenne che si dichiara per la prima volta davanti a persona a lui sconosciute e che, senza se o ma, gli incutevano un terrore fortissimo fin dentro le iridi.
Ciò non ostante, quello stesso Harry , io, sentì il dovere, anzi la brama, di dirlo a tutti,perché un amore non può essere represso per sempre, non nella mia anima per lo meno.

Mi sono sempre chiesto cosa ci fosse di sbagliato in me , in noi, in coloro che amano una persona dello stesso sesso, eppure sapendo che la risposta fosse “nulla” , non me ne convincevo mai del tutto.

Ma se la società in cui ci troviamo è così cosa ci possiamo fare? Ancora una volta la risposta sarebbe “Nulla”, “niente”, anche se, in quel nulla io , qualcosa, alla fine, l’avevo fatto: mi ero dichiarato.

Mentre il carro scorreva riportandoci nel retro dell’edificio, un ‘orda di unni impazziti, i giornalisti e i paparazzi, mi rincorsero assieme ai miei amici fin dentro e , se non fosse stata per la mia adorata security, non ci avrebbero mai impedito di arrivare a casa sani e salvi.
E mi sarei aspettato una bella ramanzina da parte loro, ma non mi aspettavo che, invece , a farmela, sarebbero stati tre dei membri del nostro menagment che non sapevo minimamente essere presenti , non lì per lo meno:

<< Adesso dovremo fare qualcosa per rimediare al tuo “sbaglio”, al fatto che tu sia uno “sbaglio “>>

così mi avevano sputato in faccia andandosene, disprezzanti, lasciandomi ad un cane ben più randagio di loro: i miei stessi compagni di squadra ed io, io seduto in silenzio su una sedia.

<< Harry come hai potuto continuare a ripetere quella maledetta frase se io ho cercato di contrastarti sin da subito? Lo capisci che non era il momento vero? >> Zayn a braccia aperte.
Silenzio, nulla.

<< Harry >> Niall ancora ridente << Non si fanno certe cose capito ragazzo? >> finto arrabbiato. Faceva il finto arrabbiato, ma le sue pacche sulle mie spalle suggerivano ancora il contrario.

Silenzio, ancora nulla:
Liam

<< Harry , io non sono contro di te, come del resto tutti noi, ma non approvo il tuo comportamento.  >> silenzio, abbraccio

<< ti voglio bene amico >> .

Silenzio, lacrime che scorrono lente; amici che se ne vanno, un Louis adirato, molto adirato, con me, nella stanza:

<< Come ti sei permesso?>>

Stritolamento della mia collottola e ancora silenzio.

<< Harry, io non ho davvero le parole per dirti quello che sto provando in questo momento >>

Felicità avrebbe dovuto dire , ma no, solo e soltanto rabbia scrivevano i suoi occhi nelle iridi grigie come la pece in quel momento.

<< Io …io…davvero Harry, adesso cosa ti aspetti che ti dica? >>

Piccoli risolini .

<< Cosa ti aspetti che ti faccia? >>

 Un primo schiaffo e un’incrinatura nel mio giovane cuore.

<< Come ti aspetti che agisca? >>

Altro schiaffo e piccoli gemiti, taciti, uscire dalle mie labbra ripiegate in un piccolo, quanto
innocuo, sorrisetto soddisfatto.


<< Come aspetti che possa ancora fingere davanti alle telecamere?>>

Un pugno sotto il mento e del sangue si vide zampettare fuori dal mio naso.

<<  Harry, cavolo, perché non ne hai parlato con me prima di fare tutto ciò?>>

Un piccola carezza sulla guancia destra e occhi supplichevoli che lo guardavano dal basso.

<< Perché non mi hai detto quello che provavi per me? >>

Un altro schiaffo rabbioso, dovuto , forse, al fatto che la gentilezza fosse in lui sfociata solo per il sangue procuratomi poco prima.
Lividi, molti lividi sul mio cuore si accesero assieme a quelli esterni dovuti alle sue continue percosse, alle sue mani che, vogliose di vendetta, mi avevano tolto le scarpe e i calzini, per poi graffiare, lacerare, la carne dei miei piedi.

<< Harry, perché? >> e un morso, proprio all’altezza del collo del mio piede partì all’unisono con un mio grido.

Silenzio, nulla , solo piccoli mugolii lamentevoli ed uno strano sorriso , ancora più soddisfatto sulle mie labbra.

<< Io lo sapevo. Lo dovevo sapere. Lo avevo capitolo ormai da tempo, eppure non te l’ho mai detto >>

Un “maledizione” si alzò quieto per tutta la stanza, assieme ad un Louis che, in discordanza con i
gesti di poco prima, mi si era buttato tra le  braccia:


Interruzione del silenzio, una risata:

<< Harry  … io ti amo >>

Un bacio a fior di labbra.

<< Harry, io non ti voglio far del male >>

Occhi che correvano assieme alle labbra a leccare via i residui di sangue sul mio viso .

<< Harry, io farei tutto per te >>

Mani carezzevoli sui graffi incisi sui miei piedi.

<< Ma sai, forse non era davvero il momento quello >>

Occhi sgranati e increduli davanti alle lacrime dell’altro.

<< Ma sai, forse, penso, andrà ancora peggio d’ora in poi >>

Un morsico sul mio collo.

<<  Ma sai, forse, potremo lottare insieme finalmente, non soli, insieme >>

Mani che carezzavano i miei pettorali , coperti dalla maglia bagnata dalle lacrime del mio cuore.

<<  Ti amo >>

Via i restringimenti e ancora silenzi.
Un silenzio pieno di significati, un silenzio che diceva tutto e poi …due corpi uniti, solo due corpi uniti in un unico bacio, in un unico abbraccio.
Poi, solo una sedia vuota ed un pavimento pieno di noi , dei nostri baci silenziosi, delle sue mani smaniose di desiderio e delle parole ancora assenti dalle nostre bocche, parole che avremmo sempre voluto dirci e che non ci eravamo mai comunicati , parole che, in fondo, erano riaffiorate decise nei nostri occhi .
Parole che se ancora non avevamo comunicato con i suoni della voce, uscivano, all’unisono con i nostri respiri, da un posto molto più profondo : il cuore.

<<Ti amo  Lou >>

Finalmente le mie prime parole uscirono dalla mia bocca, assieme a quell’insistente felicità riaffiorata nelle mie iridi, ancora grigie, ma priva di oscurità e fumo.
Iridi piene di un grigio misterioso e accattivante, grigio pieno di segreti, i nostri segreti.
 
Londra 2012.


Ancora mi ritrovo tutt’oggi a pensare a quel periodo della mia vita in cui tutto mi era sembrato difficile, eppure, se si è in due, nulla lo è  e tutto sembra divenire familiare.
Ogni piccola goccia di oceano sembra diventare importante, ed io, un semplice ragazzino di diciotto anni, comincio a sapere cosa voglia dire davvero lottare per quello in cui si crede e per quello che, davvero, è importante nella vita.
Finalmente ho trovato la mia strada e lo devo ad una sola persona :
Louis William Tomlinson.

 



Maybe ..........


Buona sera gente! Sapete avevo in mente questa os da un po' , ma non sapevo come svilupparla. Ringrazio Firelight_http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=175453)  che mi ha rammentato che le avessi detto che avrei scritto una os simile, quando me ne ero dimenticata XP e  WithJustOneLook http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=207150) che mi ha ispirato come scrivere la storia . Per questo l'ho dedicata ad entrambe ^.^
E' una os senza pretese, ovviamente. Qualcosa di visto e rivisto, ma che avevo voglia di scrivere, per cui perdonatemi e recensite se vi va.
Un bacione
Fat
p.s. il titolo me lo ha suggerito mia sorella, anche se all'inizio , sempre suggerito da lei, sarebbe dovuto essere "the coming out is coming up".
p.p.s. ringrazio il thegays per tutte le informazione sulla larry e i ragazzi che ci regala .
p.p.p.s. Questa os non è proprio nel mio stile, ma è uscita così ...
  
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