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Autore: Bellapupetta    30/09/2012    1 recensioni
Ordinanno e ci sistemammo a uno dei tanti tavoli nella sala.
-Hey Fra, c’è un tizio che non fa che fissarti, Ed è pure figo.- Mi disse Anita smettendo di mangiare e indicandomi un tavolo dietro a noi.
Mi girai e incrociai gli occhi verdi di un ragazzo che doveva avere più o meno la mia età, distolsi lo sguardo e mi accorsi che non era solo: Accanto a lui sedeva un ragazzo biondo che si ingozzava come se non mangiasse da giorni e che aveva ai suoi piedi la custodia di una chitarra, di fronte al biondino sedeva un ragazzo che sembrava più grande di loro ma che pareva il più simpatico, accanto sedeva un ragazzo moro con un sacco di tatuaggi e accanto al riccio e al moro c’era un ragazzo con i capelli castani che sembrava il più maturo dei 5. [...]
-Piacere io sono Harry.- L'ultimo a presentarsi fu il riccio e io cercai di ignorare l'emozione provocata dalla stretta di mano. Com'era possibile che un ragazzo mi sconvolgesse così tanto?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Driiiiin* La sveglia suonò ed io mi alzai di cattivo umore, avevo dormito male e l’ultima cosa che volevo era andare a scuola. Mi feci forza e mi diressi verso l’armadio per prendere i vestiti, Facevo il quarto anno di liceo scientifico a Roma ed ero in ritardo, come al solito.
Feci mente locale su quale giorno fosse e mi ricordai di non avere educazione fisica e così optai sul classico (http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=56229139)
Mi diressi verso lo specchio e mi guardai: I soliti capelli biondo cenere e i soliti occhi verdi mi guardavano al di là del vetro.
Mi feci una doccia veloce per svegliarmi e scesi giù in cucina dove mi aspettavano i miei genitori per fare colazione.
-Giorno Mà, Giorno Pà.-  Feci entrando nella stanza
-Buongiorno Francy, sbrigati, ti sei svegliata tardi e l’autobus arriverà a momenti- Fece mia madre servendomi il caffèlatte, Lo bevvi velocemente, diedi un bacio veloce ad entrambi ed uscii con l’i-pod in mano e lo zaino nell’altra. Mi avviai verso la fermata con le cuffie nelle orecchie e mi sedetti aspettando l’autobus. L’autobus arrivò qualche minuto dopo, mi sedetti al solito posto, vicino al finestrino e tirai fuori il libro di storia: la professoressa aveva avvertito che avrebbe interrogato e io non intendevo prendermi un’insufficienza  come primo voto dell’anno.
-Sempre a studiare eh?- Fece la mia migliore amica, Anita avvicinandosi a me sull’autobus.
-Dovresti studiare anche tu, oggi la Wilson interroga.-
-Naaaaah io ho studiato tutto ieri e oggi mi rilasso-
-Fai come vuoi ma non dire che non la avevo avvertita signorina- Feci imitando la voce della professoressa. Scoppiammo entrambe a ridere
e ci abbracciammo.
Il viaggio in autobus proseguì senza particolari interruzioni e, tra una risata e una finta interrogazione, arrivammo a scuola ed entrammo per le prima due ore di matematica.
-Oddio sparatemi – Sussurrai ad Anita mentre la professoressa continuava a spiegare la lezione.
-Ma perché non la smette? Mi fa venire il mal di testa- Mi sussurrò di rimando Anita ridacchiando.
-Allora! Chi è che parla?!- Fece la professoressa girandosi. Io e anita ci zittimmo all’istante.
L’ora dopo ci fu storia e, come avevo intuito, la professoressa  interrogò sia me sia Anita e ne fummo liberate solo quarantacinque minuti dopo, al suono della campanella.
Ci sedemmo sul nostro banco mangiando i nostri panini in attesa del professore di francese. Avevamo appena finito la merenda e la campanella era appena suonata quando entrò in classe la segretaria della scuola che chiamò me e Anita nell’ufficio della preside. Ci guardammo stranite e ci avviammo verso la strada che ci indicava la donna.
Arrivammo nell’ufficio della preside e ci sedemmo nella sala d’attesa che ci indicò la donna e aspettammo la chiamata della preside chiedendoci cosa ci volesse dire.
-Entrate- Disse una voce dall’interno.
Entrammo e ci accomodammo di fronte alla sua scrivania; La preside, una signora sulla cinquantina e dall’aria severa, ci scrutò qualche secondo prima di fare l’annuncio che cambiò completamente le nostre vite.

*Angolo Autrice*

Questa storia la dedico a tutte le fan dell'altra mia storia (I can love you more than this) Che non sono riuscita a continuare perchè avevo perso l'ispirazione (scusatemi)
Coooomunque.... TA-DAAA me ne sono uscita con questa storiella e... spero che la leggiate in molte. Questo è una specie di Prologo-Capitolo xD perchè non mi andava di fare un prologo vero e proprio (Sono pigra).
Bhè detto questo io me ne vado e vi lascio a giudicare la mia storia.
P.s. scusate gli errori di ortografia.

  
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