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Autore: Kristah    30/09/2012    3 recensioni
Eccomi qua. Con la mia seconda One shot su Harry Potter.
Beh, suppongo che avrete capito dal titolo che parlo di un Serpeverde, e già vi dico che è Draco, inutile dirvi: entrate e saprete.
Allora: Draco non crede nell'amore, fino a quando non incontra gli occhi della piccola Greengrass.
Penso che questo sia tutto quello che dovete sapere, anche perché altrimenti vi racconto tutta la shot!
Con un bacione grande grande vi invito a leggere e a lasciare una piccola recensione!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Hogwarts is what they call home'
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Slytherin: we don't fall in love. Nome: Draco 
Cognome: Malfoy
Data di nascita: 5 giugno 1980

Draco Malfoy non si era mai innamorato: l'amore, per Draco Malfoy, non esisteva.
Draco Malfoy credeva che l'amore fosse soltanto una delle solite scuse che i Grifondoro usavano, quando arrivavano al punto di non ritorno dall'imbecillità cronica.

14 luglio 1995

"Draco, sbrigati a scendere o faremo tardi, per l'amor di Merlino!"
Narcissa Black in Malfoy era tanto impaziente di andare a passare una bella giornata a casa della sua amica Amelia Greengrass; Lucius Malfoy bussò alla porta del figlio: "Draco, se non sarai pronto tra cinque minuti tua madre vorrà la tua testa su un vassoio d'argento, e non sarò io a servirgliela".
Draco, che si stava sistemando i capelli davanti all'antico specchio nella sua camera al Malfoy Manor, sorrise, pensando che sua madre non avrebbe mai decantato la testa del suo unico figlio su un vassoio d'argento.
"DESTIR!" urlò il ragazzo quindicenne, attendendo il "pop" che contraddistingueva la materializzazione dell'elfo domestico.
"Sì, signorino? Destir è qui per servirla..." disse il piccolo elfo domestico, le cui orecchie arrivavano alle ginocchia.
"Sì, sì, qui per servirmi e fare quello che ti ordino. Prendi il regalo per la signorina Greengrass" asserì il ragazzo, indossando il miglior sorriso che potesse fare, pensando che da lì ad una decina di minuti, avrebbe incontrato il signor Greengrass, grande amico di suo padre e uomo dall'intelligenza sopraffina.

Draco Malfoy non credeva nell'amore fino a quando non incontrò gli occhi della minore delle sorelle Greengrass.
Astoria Greengrass era sempre passata inosservata tra gli amici della sorella, perché era bella la metà di Daphne; il problema di Daphne era il carattere peperino che la evidenziava, spesso in modo negativo; Daphne Greengrass era bella, ma mancava di fascino.
Astoria Greengrass era carina, ma aveva fascino da vendere.
I suoi lunghi capelli neri cadevano sull'abito bianco in larghi boccoli che rilucevano al sole; i suoi occhi nocciola ricordavano i dolci che Draco mangiava da bambino.
"Astoria, che bella sorpresa trovarti a casa!" esclamò Narcissa non appena la vide.
Draco assunse un'espressione interrogativa nei confronti della madre, il cui sorriso purosangue non era stato, però, intaccato in alcun modo.
"Sì, Lady Malfoy, sono tornata in Inghilterra per il compleanno di mia sorella" rispose la ragazza, volgendo i suoi squarci di bosco a Draco, che intanto si era ricomposto.
"Prego, sono tutti nella sala da pranzo" continuò poi la minore delle figlie Greengrass, dopo che gli elfi domestici all'ingresso raccolsero gli indumenti dei Malfoy.

La voce di Astoria era chiara come una cascata che si era appena scongelata dopo un lungo e rigido inverno; Astoria Greengrass aveva solo tredici anni, quando Draco Malfoy sentì qualcosa attraversargli il cuore da parte a parte.
Draco Malfoy si era innamorato di Astoria Greengrass. Ma questo lo avrebbe capito solo molto tempo dopo.
I Malfoy erano l'ultima famiglia ad arrivare, e Narcissa si scusò molte volte con Amelia attribuendo la colpa al figlio, com'era giusto che fosse.
Una giornata tranquilla, direbbero tutti; il festeggiamento di una ragazza purosangue che compie quindici anni.
All'apparenza lo era stato; ma non per Draco Malfoy.

1 settembre 2017

"Ho capito, mamma, sta' tranquilla!" dice il ragazzino undicenne, sfuggendo alla presa della madre, che cerca, invano, di sistemargli i capelli.
"No, Scorpius. Comportati bene. Non sarai a casa" continua imperterrita la donna, che rivolge i suoi occhi nocciola al marito, che troneggia sul figlio.
"Ascolta quello che ti dice tua madre, Scorpius" sibila l'uomo dai capelli biondi, guardandosi intorno in modo morboso.
Una pacca sulla spalla destra lo fa trasalire: le vecchie abitudini sono dure a morire e soltanto gli occhi del suo vecchio amico d'infanzia lo trattengono dall'estrarre la bacchetta.
"Draco" afferma l'uomo, alto quanto il biondo.
"Blaise. E' un piacere rivederti" dice, stringendo la mano a quello che, quando erano bambini, era il fratello che non ha mai avuto.
"Ciao Tors" saluta poi, con un cenno della mano.
Dietro di lui c'è una ragazzina dai capelli neri come quelli di Astoria che si guarda intorno incuriosita; stringe la mano ad una donna, i cui occhi azzurri sorridono.
"Ciao Blaise. Daphne"
"Sorellina" risponde la donna, avvicinando i due ragazzini; le due Greengrass, ormai Lady Malfoy e Lady Zabini, si stringono in un abbraccio fraterno, mentre Scorpius tende la mano alla ragazzina spaventata dalla sua stessa ombra.
"Forza, Amelie. Andiamo a salutare Steven!" esclama il biondo, sparendo dalla vista dei quattro adulti, seguito a ruota dalla ragazzina.
"I ragazzi" affermano Blaise e Draco in coro; la loro amicizia è sopravvissuta addirittura alla Seconda Guerra Magica.
"Non sarebbe carino se andassimo anche noi a salutare i Nott?" chiede Daphne, sciogliendo l'abbraccio; Draco fa una smorfia buffa che fa scoppiare in una breve risata Astoria.
La sua risata, non è cambiata di un giorno, pensa Draco, tornando serio: non è di certo il tipo con cui si può liberamente scherzare, ma anche i purosangue si sono adeguati ai dettami della comunità magica.
Le due sorelle si dirigono verso i loro figli, mentre Blaise, dopo aver guardato il suo amico d'infanzia domanda: "Non avrai ancora paura di lei?"
"Non ho mai avuto paura di Pansy" stacca dal palato Draco.
"Io ricordo, invece, che eri terrorizzato dall'idea che lei potesse entrare nella tua camera. O peggio, in quella della piccola Greengrass"
"Devi smettere di darle della piccola Greengrass. Siamo cresciuti, ormai"
"Le vecchie abitudini sono dure da far morire" afferma Blaise, a mo' di scusa.







Note:
Evitando i solito convenevoli stile: buonasera, buona domenica e bla bla bla, perché è domenica e nessuno ha voglia di presentarsi al lavoro / a scuola domani, vi chiedo perdono per aver scritto questa cosa su Draco.
Ma il fatto è che mi è venuta in mente mentre leggevo e rileggevo qua e là quello che ho scritto nelle mie vecchie FF.
Di Astoria - Asteria Greengrass, si sa poco niente, e perciò mi è sembrato alquanto ingiusto piazzarla lì come moglie di Draco solo per poter portare avanti la stirpe Malfoy; non mi piace vedere il matrimonio tra Draco e Astoria come un matrimonio d'interesse.
E forse è perché sono un inguaribile romantica.
Fatto sta che non si sa nemmeno se Zabini e la maggiore delle Greengrass si siano sposati, ma mi piace l'idea.
Per maggiori informazioni riguardanti Steven Nott (figlio di Theodore e Pansy Parkinson), leggete la mia FF Slytherin: we can lie

Un bacio a tutti quelli che hanno letto questa e a breve probabilmente ne pubblicherò un'altra.
  
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