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Autore: AmazingFreedom    30/09/2012    4 recensioni
Il giorno più bello della vita di Narcissa Black, da questo momento, in Malfoy. Ma c'è un regalo di nozze che le sconvolgerà e condizionerà la vita.
La storia partecipa al contest "Of Monsters and Men" di Krixi19
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Voldemort | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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 Regalo di nozze

Cold, dark sea, wrapping its arms around me
Polling me down to the deep, all eyes on me,

[…]
Your eyes on me.
-Sinking Man- Of Monsters and Men
 



 

Mi avevano insegnato a non mostrare emozioni. Mi avevano insegnato a celare ogni sensazione dietro una pallida, fredda maschera di superiorità. Eppure, adesso, non riesco ad arricciare le labbra in una smorfia di totale disappunto, non riesco a far scomparire quel sorriso di soddisfazione che ho disegnato sul viso.
Sembra tutto così perfetto: il mio abito bianco, il mio anello di fidanzamento, i maghi e le streghe dell’alta società che si congratulano per l’unione delle due famiglie più antiche e potenti del loro mondo e Lucius.
Lucius così elegante nel suo abito nero. Lucius così fiero nel suo portamento. Lucius Malfoy, da oggi mio marito.
Lo cerco con lo sguardo ma non riesco a vederlo. Il battito del mio cuore accelera. Con una scusa mi allontano dai miei genitori e inizio a percorrere il salone di villa Malfoy con passo lento ma deciso. Controllo dietro ogni colonna ma di lui non c’è nemmeno l’ombra e un brivido mi percorre la schiena.
Mi lascio sfuggire un sospiro di preoccupazione, ma improvvisamente il sorriso si rimpossessa del mio volto: eccolo! Là, vicino al grande camino, Lucius sta sorseggiando da un calice d’argento e al suo fianco, Dolohov gli sorride con fare complice e cospiratorio.
 Non mi è mai piaciuto quell’uomo, neanche quando eravamo compagni di casa a scuola, con quei suoi modi di fare viscidi, sporchi e maligni.
“Tra poco, amico mio. È quasi ora!” lo sento ghignare.
“Abbassa la voce, Dolohov! Non voglio che la gente sappia, che Narcissa sappia!”
Sgrano gli occhi e mi avvicino piano, nascondendomi all’ombra di una grande libreria.
“Hai cambiato idea? Non ne sarà molto contento. In fondo, sarà il suo regalo di nozze!”
“Assolutamente no. Ma, per quanto mia moglie condivida i nostri ideali, non…” Una smorfia si dipinge sul viso di Dolohov. Vedo Lucius annuire appena e gettare il calice vuoto a un elfo domestico di passaggio.
“Io, Lucius Malfoy, figlio di Abraxas Malfoy, chiedo di entrare!” mormora a denti stretti e subito compare una porta nel muro accanto al camino.
“Bellatrix li ha fatti smaterializzare all’interno.”
“Diventando mia cognata, ha accesso a questa stanza. Anche se in minima parte, è una Malfoy anche lei.”
“Andiamo!” sorride Dolohov e distinguo una lieve nota di impazienza nella sua voce.
Cerco di nascondermi meglio quando i due lanciano alcune occhiate furtive alle spalle prima di oltrepassare la porta e prima che la parete ritornasse liscia.
Il mio cuore batte all’impazzata: cosa sta succedendo? Di cosa stavano parlando? E Bellatrix? Com’è possibile che mia sorella sia a conoscenza di un segreto su mio marito? Non si sono mai rivolti la parola! L’unico interesse che hanno in comune è…
Percepisco il sangue defluire dalle mie guance e, dopo essermi accertata che i presenti fossero tutti impegnati, mi avvicino velocemente alla parete.
“Io, Narcissa Black, moglie di Lucius Malfoy, chiedo di entrare!”
La parete rimane immutata e, senza pensarci, picchio il mio pugno contro il muro graffiandomi la pelle. Vedo il mio sangue sporcare la pietra e poco dopo sento un lieve scricchiolo: davanti a me si è materializzato un lungo corridoio.
Prendo un profondo respiro e poi mi avvio per quella nuova apertura. Dopo qualche secondo sento un tonfo alle mie spalle e un silenzio opprimente m’inghiotte.
C’è una flebile luce, un puntino luminoso che spezza l’oscurità del luogo in cui mi trovo. Non ho scelta: posso solo andare avanti e scoprire quello che Lucius mi sta nascondendo. Un piccolo sorriso sarcastico e isterico mi si dipinge sul volto: siamo sposati solo da poche ore e già mi sento tradita.
Appoggio una mano contro le pietre umide della parete alla mia sinistra, come se quel muro potesse sostenere il peso di ciò che potrei trovare, e inizio a camminare con un passo incerto ma veloce. Dopo pochi secondi, la luce di fronte a me si fa più intensa e sento un chiacchiericcio eccitato.
Mi avvicino maggiormente fino a quando non raggiungo la fine del corridoio. Schiudo le labbra per la sorpresa e la paura: in una stanza immensa, illuminata da torce disposte lungo le pareti, ci sono decine e decine di persone nascoste da lunghe vesti nere e da delle maschere circondano un uomo incappucciato e inginocchiato davanti ad una figura alta, con un viso dalle fattezze serpentine e gli occhi rossi.
“Mi stavo chiedendo…”
Al suono metallico di quella voce, tutti i presenti si zittiscono e rivolgono lo sguardo al loro padrone.
“Quando mi sarei potuto congratulare personalmente, signora Malfoy.”
Il mio cuore prende a battere furiosamente e non riesco a sostenere il suo sguardo. Abbasso il capo fino a incontrare un paio di occhi che riconoscerei tra mille: quelli di Lucius.
I suoi occhi così espressivi per me, sempre così pieni d’amore per me, ora così terrorizzati nel vedermi.
“Lucius…” mormoro con voce strozzata.
Lo vedo piegare una gamba per alzarsi ma un sibilo dell’Oscuro Signore lo ferma.
“Suppongo che il suo sposo non le abbia detto del mio regalo di nozze.”
Nessuna nota interrogativa, una semplice affermazione che sembra suonare come una condanna.
Lucius trema impercettibilmente quando la veste nera del Signore Oscuro gli ondeggia accanto. Non riesco a trattenere un brivido quando capisco che quell’uomo sta venendo verso di me.
“Possiamo porre rimedio a tutto ciò, non è vero Narcissa?”
Abbasso il capo in una muta risposta. Mia madre mi ha insegnato a non mostrare mai la propria a un estraneo e che le brave mogli fanno tutto ciò che è in loro potere per sostenere il marito, anche a costo della vita.
“Ne va dell’onore, bambina mia.” Sento la voce della donna che mi ha cresciuto ripetere questa frase nella mia testa, come una cantilena.
“Bene. Molto bene. Mi segua signora Malfoy. Voglio che si goda il suo regalo.”
Vedo i suoi piedi allontanarsi da me e faccio come mi è stato ordinato. Quando ci fermiamo, percepisco le sue dita fredde stringersi attorno al mio mento e fare pressione affinché i miei occhi incontrino i suoi.
“Osserva, signora Malfoy. Osserva quale potere aggiungo alla vostra rinomata famiglia. Osserva cosa diventerà tuo marito.”
Sposto lo sguardo sul viso di Lucius, le cui labbra sono una linea sottile. Conosco abbastanza bene l’uomo di fronte a me da sapere che è arrabbiato. Furioso per ciò che sta accadendo, furioso poiché niente sta procedendo come aveva programmato, furioso perché sua moglie sta per assistere alla sua sottomissione totale.
“Il braccio, Lucius!” ordina l’Oscuro Signore e mi marito non può fare altro che obbedire. Alza la manica sinistra e scopre la pelle candida dell’avambraccio.
Sento lo sguardo dei presenti, dei Mangiamorte, puntati su di noi, ma non posso fare a meno di abbandonare i suoi occhi. Non posso lasciarlo da solo, non adesso.
“Narcissa…” sussurra, prima che le sue urla di dolore e la risata fredda del suo nuovo ed eterno padrone riempiono la stanza.
 
 

  
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