Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Mickyivy    01/10/2012    2 recensioni
Un giovane si è lasciato ingannare e dominare dalle ombre. Così è diventato il guerriero più forte. Ma la sua strada sta per avere una svolta.
Benvenuti in un mondo medievale, tra il realistico ed il fantastico, tra azioni eroiche e malvagie.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'oscurità invadeva la mia coscienza. Non riuscivo più a vedere nulla, ero solo un burattino nelle mani di un uomo meschino.

Forse la mia vita non era delle più interessanti, o intense, ma almeno era mia.

Mi domando perché, fin dall'inizio, gli abbia dato retta. Tutti mi avevano avvisato che sarei finito male se mi fossi messo dalla sua parte.

"Dalla sua parte?" dicevo io "Io sto solo dalla mia parte"

Sono stato ingannato. Dev'essere questa la scusa che ho inventato per non incolparmi. Dopotutto, ciò che ho fatto, è dipeso solo da me: io ho usato l'arma.

Io ho ucciso tutte quelle persone. Io ho distrutto tutti quei villaggi.

"Quell'uomo dominava la mia mente, io non volevo farlo!" un'altra scusa banale: io l'ho fatto.

Mi sono lasciato usare perché mi annoiavo. Volevo provare emozioni diverse.

 

-Tu sei il guerriero più forte- mi disse lui, ma io non gli credevo. Finché non sono stato sotto il suo potere: potevo sconfiggere chiunque, nessuno aveva possibilità di vincere contro le mie mortali spade.

 

 

Col passare del tempo, il giovane si lasciava prendere sempre di più dall'oscurità, anche quando non lo obbligavano. L'unica cosa che gli dava fastidio era dover uccidere: le sue notti erano tormentate da incubi pieni di sangue, solitudine e deserti aridi.

 

Un giorno durante il quale stranamente l'avevano lasciato libero, decise di visitare una grotta vicino a dove si trovava. Aveva una conformazione particolare e si sentiva un'energia rilassante provenire dal fondo. Lo spadaccino percorse il sentiero, il quale sembrava non avere fine. Mentre avanzava, il luogo diventava sempre più buio.

 

"E' così che vivi, no? Circondato dall'oscurità..." disse una voce soave, che sembrava triste.

 

Lui voleva vederla, sentiva una strana attrazione per quella essenza, doveva assolutamente incontrarla.

 

"Sapevo che saresti riuscito ad arrivare da me" sentì lui, nuovamente, la voce della ragazza e in fondo alla grotta vide una piccola luce. Avanzò lungo la fine del sentiero che si illuminava man mano sempre di più. Era arrivato alla fine, ma venne accecato dalla luminosità dell'ambiente.

 

"Aprì gli occhi, non devi temere la luce!"

 

Il giovane seguì l'ordine della fanciulla e poco a poco cominciò ad ammirare tutto ciò che lo circondava: si trovava ancora nella grotta, ma qui le pareti rocciose erano alte e sopra, dove avrebbe dovuto esserci il "tetto", vi era invece un'apertura circolare dalla quale entrava la luce del sole. Davanti a lui c'era un bellissimo lago, diviso in vari settori, come un cammino, che contornava il tutto. In questi nuotavano dei cristalli blu, che emanavano luce propria e donavano un'atmosfera particolare al paesaggio.

 

Vicina alla parete più lontana dall'entrata, una giovane si trovava seduta con i piedi immersi nell'acqua e la testa china ad analizzare le onde che si producevano ad ogni più piccolo movimento dei suoi piedi: "Non è meravigliosa la natura?" domandò allo spadaccino.

 

"Così sembra" rispose lui.

 

"Avvicinati! Non mordo mica, sai?" lo invitò lei con un sorriso.

 

Lui nuovamente le fece caso e annullò la distanza che li separava.

 

"Siediti pure, l'acqua è stupenda"

 

Il giovane così fece. Era veramente rilassato, nella sua testa v'era solo silenzio.

 

"Per un attimo ho temuto che ti saresti perso in tutta quella oscurità..." sussurrò la ragazza mentre si spostava dietro l'orecchio una ciocca dei suoi lunghi capelli castani.

"Ma hai dimostrato che ancora puoi agire di testa tua e avere desideri propri. Questo mi rende felice!" Il suo sorriso era brillante, come tutto lì.

 

"Dove mi trovo? Mi sembra di essere morto." Chiese lui.

 

"Ti sbagli, questo che senti ora, è proprio ciò che vuol dire essere vivi" Parlava sempre con un gran sorriso "sei qui perché voglio aiutarti..."

 

"Non ho bisogno di aiuto" ribatté.

 

"Allora devi essere proprio contento del tuo stile di vita. Dai su! Potrai ingannare chiunque, anche te stesso, ma non me!" e rise.

 

"Cosa devo fare allora?"

 

"Ribellarti, no? Se sei il guerriero più forte dovresti poter pensare da solo"

 

"Non sono il guerriero più forte... Lo sono solo quando l'oscurità mi invade"

 

Niente può dare forza a chi non è forte già da sé”

 

Ma cosa dici...”

 

Arrivando qui, da me, non hai dimostrato che ancora puoi fare le cose da te? Devi solo avere più fiducia in te stesso.”

 

Chi sei? E perché credi di sapere così tante cose su di me?”

 

La fanciulla mi guardò intensamente negli occhi e con espressione serena mi disse: “Il mio nome è Siki, qual'è il tuo?”

 

Il ragazzo le sorrise “Non dovresti già saperlo? Io non ho un nome ma la gente mi chiama in diversi modi “Guerriero della morte” “Maledetto scuro” “Quello” oppure gridano “Aaaahh!! Scappiamo!” quando mi vedono” - Entrambi risero di gusto.

 

Io ti darò un nome” affermò la fanciulla “ma in cambio tu dovrai ribellarti all'oscurità, mi sembra uno scambio equo non credi?”

 

Ci posso provare...”

 

Vediamo un po'... porti con te due spade, nei tuoi occhi si riflette la notte, il tuo corpo e la tua forza sono quelle di un guerriero... ce l'ho!”

 

Avanti, dimmelo”

 

D'ora in poi sarai: lo Spadaccino della Notte. La tua missione sarà combattere il male e proteggere i più deboli. Non ti lascerai controllare mai più” pronunciò quelle parole con voce delicata ma ferma allo stesso tempo.

 

Spadaccino della Notte... lo sento già mio”

 

Siki si alzò e camminò fino al lato opposto della caverna, dicendo allo spadaccino che la seguisse. “Guarda laggiù” indicò un punto preciso in mezzo ad un laghetto “i cristalli proteggono questa caverna, creano un campo energetico che permette di conservare questo luogo così com'è da millenni. I cristalli sono nati per questo scopo. Anche alcune anime nascono per proteggere altre anime.”

 

Il giovane ammirò la lucentezza e per un attimo gli sembrò di percepire l'aura che circondava i cristalli.

Ecco, ti ho indirizzato sulla giusta via... ogni volta che perderai la tua strada io tornerò” Sussurrò la ragazza, guardando intensamente il suo spadaccino, con un sorriso malinconico in viso. “Ti proteggerò ogni volta che ne avrai bisogno... non dubitare neanche per un istante di chiedermi aiuto” Una luce la avvolse “Ricorda sempre le mie parole, devi aver fiducia nelle tue capacità!”

 

Siki scomparve e una scintilla si vide volare fino all'”uscita” della caverna. Improvvisamente una piuma cadde da lassù dritta dritta nelle mani dello spadaccino, che ora sapeva qual era il suo cammino.

 

Il guerriero uscì dalla caverna e la voce della ragazza sussurrò nella sua mente “Io non so mai quanto abile sia, e non so se ciò che farò mi riuscirà al meglio... ma ho fiducia in me stessa: ecco il mio trucco.”

 

Lo Spadaccino della Notte non avrebbe mai dimenticato quell'incontro, e ancor meno quelle ultime parole.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Mickyivy