E mi risveglio da un sogno, che credevo sarebbe durato per tutta la vita.
E mi risveglio da un sogno, così, all’improvviso, quando avrei preferito non farlo.
E mi risveglio da un sogno, senza più riuscire ad addormentarmi.
 
 
 
Credevo che amare una persona bastasse a renderla felice. O perlomeno ad alleviare il dolore, qualora ce ne fosse mai stato.
Evidentemente, mi sbagliavo.
Proprio la cosa più bella per me - il mio grande sogno di diventare un cantante finalmente diventato realtà - mi ha portato via ciò che di più caro avevo: la mia Danielle.
Quando quel giorno venne da me in lacrime, pensavo fosse come tutte le altre volte, che avrei dovuto consolarla perché qualcun altro l’aveva ferita o umiliata.
Invece no.
Mi cadde il mondo addosso quando dovetti constatare che ero io, ad averla logorata. Lacrima dopo lacrima e battito dopo battito, Danielle stava crollando sotto il peso del nostro stesso amore impetuoso e forte, ma non così tanto da tenerci uniti.
Non c’era molto da dire. Sapevo perché tutto stava finendo e non volevo sentirmelo ripetere un’altra volta, per sentirmi ancora più in colpa.
Così, semplicemente, la lasciai andare senza lottare, perché proprio non ne avevo più le forze.
L’avevo fatto fino ad ora e adesso ero stanco. Tanto, terribilmente, stanco e rassegnato ad un destino che mi aveva piegato alla sua ingiusta volontà.
Quando le sfiorai la mano per l’ultima volta, provai un brivido che mi percorse tutto il corpo, mentre con la mente percorrevo gli istanti che avevamo condiviso insieme: il nostro primo incontro ad X-Factor, io che mi dichiaro impacciato, le mie labbra sulle sue per la prima volta, i suoi occhi radiosi e pieni di luce, la sua voce calda e rassicurante, le uscite al parco, le sue lacrime di rabbia, per dei messaggi d’odio che non ha mai meritato, noi due stretti nei giacconi pesanti davanti ad un falò, quel suo sguardo, che speravo avrei rincontrato alzando la testa.
Invece è tutto scomparso, lei è scomparsa e ha portato con sé tutto questo, che era poi quel poco che mi rimaneva.
Quando arrivai a ripercorrere la fine della nostra favola, riuscii a pormi solo una domanda: è possibile ricominciare? E se sì, da dove?
Dimmelo , Danielle. Tu sei l’unica ad avere la risposta.
Il mio sguardo vagò senza meta e tutto quello che trovai non era quello che cercavo disperatamente.
Non una folta chioma di ricci castani, non un dolce odore di vaniglia, non una risata capace di scaldare il freddo che sento dentro.
Solo dolore, perché non potevo e non posso più fare nulla.
Ma non è finita. Perché, se si è amato davvero, nulla finisce.
Mai.
 
 
 
E mi risveglio da un sogno, che credevo sarebbe durato per tutta la vita.
E mi risveglio da un sogno, così, all’improvviso, quando avrei preferito non farlo.
E mi risveglio da questo sogno, senza più riuscire ad addormentarmi.



Spazio me :) 
Ciao a tutti! Questa è la mia prima One Shot, che mi è stata ispirata proprio dalla rottura tra Liam e Danielle, avvenuta ultimamente.
Ci tengo a chiarire che, se ho scritto questa storia, non è per idolatrare o esaltare Danielle rispetto a Liam o chissà cos'altro. Semplicemente, volevo raccontare a modo mio come Liam - ovviamente esagerando e inventando - avesse vissuto la fine della loro storia. Tutto qua :)
Mi piacevano molto come coppia ed è anche questo che mi ha spinto a cominciare questa storia due giorni fa e a finirla proprio ieri.
Non prendete alla lettera quindi quello che ho scritto: ho inventato ogni tanto, come ho già accennato prima ;-)
Spero possiate gradirla tutti :)
Bacioni, Monica. xx