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Autore: Angel TR    01/10/2012    6 recensioni
{Sequel di Rapture}
You make me feel like I've been locked out of heaven
For too long, for too long.

Bruno Mars - Locked Out of Heaven.
Solo un amore impossibile può essere eterno.
Il Trono ha condannato Lucinda Price e Daniel Grigori ad un'ultima, breve vita da mortali sulla Terra, liberi da ogni maledizione e, soprattutto, dal loro status angelico e dalle loro memorie.
I due vivranno ciò che avevano sempre desiderato, insieme, tra libri e sorrisi timidi.
Fino a quando...
Cosa succede quando le memorie iniziano ad affiorare?
Cosa succede quando il Trono lo scopre? Ancora una volta, Daniel e Luce non saranno soli, anzi.
L'ultima avventura degli angeli caduti, scritta con tutto il cuore.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven's Door'
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Capitolo 13- Il Libro dei Veglianti





[...] - "Secondo te le stelle sanno di pan di zucchero o di sale?"
- "Non lo so, non le ho mai assaggiate."
- "Io sì, sono rimasta molte notti sul balcone della casa dei bambini chiusi. Le stelle in estate perdono briciole che arrivano in bocca."
- "e come sono?"
- "Salate, a gusto di mandorla amara."
- "Le preferivo dolci."
- "Ma no, guasterebbero la terra per quante ne arrivano. Certe notti c'è tempesta di stelle sbriciolate. La terra è seminata da loro, riceve senza poter restituire. Allora dal basso si alzano le preghiere a sdebitarsi, di alberi e di bestie che ringraziano"
[...].

-- Erri De Luca (Enrico De Luca)
dal libro "Il giorno prima della felicità" di Erri De Luca (Enrico De Luca)




Quel mattino, Lucinda Price si svegliò con un gran mal di testa. Affondò la testa nel morbido cotone del cuscino, le ciocche ondulate di capelli neri sparse un po’ovunque (qualcuna le finì in bocca).
Purtroppo doveva svegliarsi, anche se non ne aveva voglia.
Lilith la stava evitando, benché Luce non avesse fatto nulla di strano nei sui riguardi. Bill era scomparso dalla circolazione; in compenso, Luce si era guadagnata una nuova amica: Aimee, la ragazza che lavava la moto in continuazione, decisamente preoccupata un pochino di meno rispetto a lei per Bill.
L’altra sera erano andate a mangiare una pizza insieme, dato che lo stress da studio era diminuito con l’avvicinarsi delle vacanze natalizie.
Nonostante la grinta e la praticità della tosta Aimee, l’unico su cui Luce si sentiva di poter contare ancora era Daniel.
:-Luce, avanti, sveglia o faremo tardi.- sbottò Nora, in tono sbrigativo. Nel sentire quelle parole, la ragazza alzò la testa: non era da Nora parlare in quel modo. :-Quella tua amica è venuta qui mentre tu ancora ti crogiolavi tra le braccia di Morfeo.- disse e a Luce fu chiaro il motivo del suo nervosismo.
Lilith non le piaceva proprio, adesso ancor di più; se prima lo nascondeva per non far prendere collere a Luce, ora che non ci uscivano più insieme, si sentiva libera di dimostrare quanto le stesse antipatica.
:-Cosa voleva?- chiese Luce, incuriosita. Si sollevò sulle mani, come se stesse facendo le flessioni, poi si sedette sui talloni, osservando la faccia di Nora cambiare da rossa a verde.
:-Non lo so. Non me l’ha voluto dire. “Devo assolutamente riferire la questione a Lucinda; sono affranta, Nora. Non prenderla a male.” Sue testuali parole. Tsk! Prenderla a male! Sarà Bill che le ha dato buca, dicendole di preferire me.- Nora sistemò un cuscino con troppa foga.
Luce decise che era ora di cambiare argomento. :-Che freddo fa oggi.- commentò, strofinandosi le braccia con le mani. Nora le scoccò un’occhiata di sbieco.
:-Cos’è, Dany ha origini inglesi, per caso?, no, perché, sai, gli inglesi sanno solo parlare di tempo. Che freddo, che pioggia, e bla bla bla.- Luce si coprì la bocca con la mano per nascondere una risatina. Quando Nora era nervosa, era ancora più spassosa del solito.
:-Sei uscita con qualche inglese?- la punzecchiò Luce; sapeva per esperienza che il miglior modo per distogliere Nora da qualcosa/qualcuno era parlare dei suoi flirt.
Ed, infatti, la ragazza iniziò a chiacchierare di un certo Richard e non si fermò più, fin quando arrivarono in mensa e Lilith venne verso di loro, i rigogliosi ricci rossi che ballonzolavano elegantemente ad ogni sua falcata.
Attirava l’attenzione; prima, nessuno la guardava se non per una rapida occhiata del tipo “che strana ragazza”. C’era qualcosa di diverso in lei, e finché non fu vicina, Luce non se ne rese conto.
:-Ciao Nora.- salutò prima di rivolgersi a Luce. :-Luce, un amico –non so se ti ricordi di lui- mi ha prestato questo libro. L’ho letto e l’ho trovato molto interessante. Secondo me lo amerai anche tu: guarda il nome dell’autore…- e girò il libro di lato, in modo che Luce potesse leggere chi l’avesse scritto.
Il cuore le si fermò in gola.
Il manoscritto era firmato Daniel Grigori.
:-Che coincidenza, non trovi?- continuò Lilith, imperterrita. :-Sarà molto utile per quel seminario sugli angeli a cui hai preso parte.-
Le posò il libro sulle mani in maniera molto delicata, come se temesse potesse sfasciarsi all’istante, dopodiché girò i tacchi e si diresse fuori dalla mensa.
Nora la seguì con gli occhi sbarrati per tutto il tempo :-Che ragazza strana.- commentò. Scosse la testa. :-Hai davvero preso parte a quel seminario? Si dice che lo tenga un professore molto sexy. Portami con te, ti prego!- allungò le vocali come suo solito. Tiii preeegooo.
Luce non poté resistere. :-Ma certo. In effetti il prof è molto affascinante. Si chiama Steven.- Era lo stesso supplente che era venuto a sostituire il professor MacKenzie (il Babbo Natale di matematica) il primo giorno di college.
Luce si sentiva tenuta d’occhio dal professore Steven.
Si era presentato proprio così, chiedendo espressamente agli alunni di non chiamarlo per cognome. Le ragazze ne erano state entusiaste; parecchie di loro venivano solo per ridacchiare e lanciare occhiate infuocate al prof.
Una voce maschile la fece sobbalzare. :-Ehi, Lucy.- sussurrò Daniel al suo orecchio. Lei si voltò e gli sorrise.
:-Guarda un po’questo libro.- disse, tendendoglielo. Non appena Daniel lesse l’autore, sul suo viso si dipinse un’espressione di sorpresa.
:-L’avrà scritto un mio antenato.- disse lui, ridendo.
:-O magari la tua reincarnazione del passato.- propose Luce in tono spiritoso. Gli occhi viola di Daniel brillarono :-Davvero?- chiese a bassa voce.
La tensione era palpabile. Luce voleva solo scherzare eppure le pareva di aver detto una verità inconfutabile. Daniel era più scioccato di lei.
:-Oh sì. E dovevi essere vestito tremendamente male.- fece lei, per spezzare la tensione. Daniel rise e l’attirò a sé.
Luce arrossì e nascose il viso dietro i capelli, contemporaneamente abbassò lo sguardo come se avesse paura che qualcuno la vedesse. Insomma, perché Daniel aveva scelto lei?
Non aveva niente di speciale.
Anzi, era una pazza visionaria. Da quando Lilith le aveva dato il libro, aveva forti mal di testa come se qualcosa ne volesse uscire fuori.
:-Com’è il titolo?- la voce di Daniel irruppe nei suoi pensieri.
:-Eh?-
:-Il titolo del libro.- Presero due piatti di pasta e si andarono a sedere ad un tavolino un po’più isolato. Parecchi ragazzi li seguirono con lo sguardo, un sorrisetto malizioso sulle labbra. Ormai erano abituati; alle persone piace sempre spiare un po’le coppiette. Le sedie stridettero quando le trascinarono al tavolo.
Luce controllò il titolo. :-Si chiama…Il Libro dei Veglianti.- citò. Alzò lo sguardo. :-Tutto bene, Daniel?- Il ragazzo era sbiancato.
:-Sì, sì. Solo un calo di zuccheri. Ho fame, sai.- minimizzò con un sorriso da 1000 watt. No, da 999. Sembrava decisamente colpito. E’il libro, pensò Luce, osservandolo mentre infilzava la forchetta con troppo vigore nei maccheroni al sugo.
:-Vai ancora al seminario?- chiese Daniel ad un certo punto. Luce alzò lo sguardo dall’ultimo maccherone.
:-Sì, perché?-
:-Mi piacerebbe partecipare, oltretutto ci sei pure tu, quindi…- spiegò lui. Gli occhi viola sembravano distanti quel giorno, non la fissavano come se non vedessero altro al mondo.
:-Okay, perché no…- acconsentì Luce. Dopo avrebbe controllato il libro, giusto per vedere cosa ci fosse scritto di così tanto interessante da indurre Lilith a donarglielo.




()



:-“I Grigori (dal Greco "oi gregoroi", "custodi" o "guardiani") costituiscono, in una versione popolare, un gruppo di angeli caduti citati negli Apocrifi dell'Antico Testamento che si sarebbero accoppiati con donne mortali, dando origine a una razza di ibridi nota come Nephilim, descritti come "giganti", in Genesi 6:4 o "eroi caduti da secoli"- lesse Luce. :-Quest’è l’introduzione al libro…anzi, “Introduzione ai Vigilanti”.- rimase a fissare le parole, come se queste dovessero assumere un nuovo significato da un momento all’altro.
Quando comprese che non si sarebbero scambiate di posto e che il significato quello sarebbe rimasto, alzò la testa verso Nora come a chiedere spiegazioni.
:-Il tuo Dany è un angelo e ha scelto te come sua compagna eterna.- Nora annuì, facendo sembrare il tutto una cosa molto normale, come se stessero parlando di un semplice fidanzamento. Diede un morso alla mela che aveva in mano. :-Avanti, Luce. Grigori è un cognome fighissimo: ha per caso origini italiane?-
:-In effetti sembra italiano. Comunque questo libro mi sarà utile per il seminario, come ha detto Lilith.- concluse Luce, chiudendo di scatto il libro con un rumore secco.
:-Non crederai a queste sciocchezze! Oh, Daniel è andato con un sacco di donne mortali!- gesticolò con le mani e sbarrò gli occhi, come se stesse raccontando una storia dell’orrore. :-Ora ci sono tanti piccoli Dany sparsi per il mondo!- scoppiò a ridere. :-Quel seminario ti sta riempiendo la testa di stronzate. Non è che mi diventi una di quelle fanatiche religiose che vanno predicando la fine del mondo?-
:-Maddài.- tagliò corto Luce. Diede un’occhiata all’orologio. :-Oddio, è tardissimo! Daniel mi sta aspettando giù.- saltò dal letto e infilò il cappotto mentre apriva la porta.
:-Uscite?- chiese Nora per formalità e lei si limitò ad annuire. :-Dove andate? Al cinema?-
:-No, al seminario.- la contraddisse Luce.
Nora alzò gli occhi al cielo ma, prima che potesse aggiungere qualsiasi cosa, Luce chiuse la porta.




()



Il professor Steven era amato da tutte le studentesse.
Aveva capelli sale e pepe, il viso scarno e degli occhiali davvero chic. Per essere maturo, era sicuramente di bell'aspetto.
Guardava sempre negli occhi dei suoi alunni, mettendoli all'inizio in soggezione; poi, con le ore passate insieme, arrivava anche la confidenza e gli alunni impararono ad apprezzare le doti del professor Steven.
Quando Luce e Daniel entrarono nell'aula, situata in un edificio adiacente a quello dove si svolgevano le lezioni e dove erano alloggiati gli studenti, il professore rivolse loro un gran sorriso e i suoi occhi, le cui rughette erano accentuate dall'espressione felice del suo volto, brillarono come mille stelle.
Guardava Daniel, si rese conto Luce. Chissà se anche lui vedeva qualcosa di speciale in quel ragazzo dai magnifici occhi viola.
:-Salve, Lucinda. E tu sei…?- il modo in cui pose la domanda fece supporre che già conoscesse la risposta.
:-Daniel Grigori, professore.- rispose Daniel, per nulla intimorito. Poi porse all’uomo il libro. :-Ce l’ha prestato una nostra compagna, dicendo che sarebbe stato utile.-
Sul viso di Steven si dipinse un’espressione sorpresa, quasi scioccata. E’la reazione che stiamo avendo tutti. Cos’ha quel libro che non va?, si chiese Lucinda, scostandosi i capelli dal viso.
:-Sì…mi sembra molto…molto ultile…Come si chiama questa vostra compagna?-Era troppo preso dal libro e Luce si chiese se fosse una buona cosa fare il nome della sua amica.
Evidentemente, Daniel pensava di sì.
:-Lilith Morgan.- rivelò. Il professore parve non sentirlo. Continuava a girare il libro, come se non credesse di averlo sotto gli occhi, tra le mani.
:-Ah. La conosco?- No, li stava sentendo.
:-Sì, professore. Si è presentata quando lei ha sostituito il professor MacKenzie. E’la ragazza con i capelli rossi e ricci.- Steven alzò la testa di scatto.
:-Lilith, hai detto si chiama?-
Luce e Daniel annuirono contemporaneamente. L’aula iniziò a riempirsi di persone e il professore dovette pensare che era ora di concludere quella discussione, perché consegnò il libro ai due e salutò gli studenti. :-Buongiorno, ragazzi. Mi fa piacere rivedervi.-
I due ragazzi andarono a sedersi ad un banco in seconda fila.
Daniel controllò l’ora sul suo cellulare e lo sguardo di Luce cadde sullo sfondo. Lui ed un amico, la luce del sole che li illuminava di giallo canarino e rendeva tutto più netto e visibile. Quei capelli biondi, quel sorriso caldo, quella pelle dorata, quegli occhi…la bocca di Luce si spalancò. Che…? Con la coda dell’occhio, guardò Daniel, furtiva; poi riguardò la foto sul display.
:-Daniel…indossi le lenti a contatto?- le uscì spontaneo. Aveva ancora lo sguardo fisso sul display.
:-No, perché?- fece lui, sbalordito.
Lei gl’indicò l’immagine felice. :-Perché in questa foto hai gli occhi grigi.-



Angolo Autrice
Ben ritrovati *____*
Come vedete, questo capitolo è tutto per Luce e Daniel. Decisi sin dall'inizio che Steven doveva avere un ruolo in questa faccenda. E Nora è assolutamente da sballo, non trovate? xD
Ovviamente, la citazione sui Grigori è tratta da Wikipedia.
Non ci posso credere!!!!!!!60 recensioni!!!!!!!!Siete MERAVIGLIOSE!!!!!!!!*QQQQ* Tutte tutte!!!
Spero questo capitolo vi piaccia <3
P.S. A breve cambierò il titolo della storia ^ò^
Besitos, Angel <3

  
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