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Autore: Shelby_    01/10/2012    1 recensioni
Dedicata al progetto della giornata di oggi, l'1 ottobre, contro l'autolesionismo e bullismo, pensata per supportare chi invece ne soffre.
È corta, 660 parole circa, e in parte autobiografica in parte no.
Tratto dalla one-shot:
"Ogni mattina è simile a quella precedente come i ricordi rimangono impressi nello stesso modo nella mente. Ricordi che pesano, che ogni mattina ti tornano in mente, ogni giorno e peggio, ogni notte. Quella notte che ti è tanto nemica ma allo stesso tempo amica, lei ti ascolta e le tre del mattino sanno tutti i tuoi segreti più oscuri".
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Keep Fighting

what if it makes you sad at me?
and what if it makes you laugh now but you cry as you fall asleep?
and what if it takes your breath and you can't hardly breathe?
and what if it makes the last sound be the very best sound?
 
"What If" - SafetySuit
 
Ogni mattina è simile a quella precedente come i ricordi rimangono impressi nello stesso modo nella mente. Ricordi che pesano, che ogni mattina ti tornano in mente, ogni giorno e peggio, ogni notte. Quella notte che ti è tanto nemica ma allo stesso tempo amica, lei ti ascolta e le tre del mattino sanno tutti i tuoi segreti più oscuri.
“Perché non dormi la notte?”, “Perché indossi le maniche lunghe? È caldissimo”, “Cos’hai oggi? Sei così fredda”, tutte domande che sento dire, domande che cambiano ma la risposta no.
È un circolo vizioso che ti porta a mentire a te ma anche agli altri, me ne pento? Non lo so.
So che tutti hanno un presente difficile da vivere, anche molto più del mio, ne sono consapevole, e mi fa sentire uno schifo.
So che tutti mentono con me quando mi dicono qualcosa di bello, o se lo fanno è perché non mi conoscono.
E con tutte queste consapevolezze, colpe e rimanenze di vita in mente, ogni mattina mi sveglio, anche se non vorrei.
La gente crede sia facile, a scuola alcuni ne parlano come se niente fosse, ma fa più male tutto il resto rispetto a quel momento. Sentire quella punta sulla pelle, fa male ma allo stesso tempo no. È il momento in cui pensi alle persone che ti vogliono bene che fa più male. Ogni volta so che li deluderò, li farò stare male forse e per l’ennesima volta mi chiedo perché continuino ad essermi amiche. Mai lo saprò, forse.
Poi ci sono quelle mattine in cui non pensi a niente se non a come sarebbe la morte. Quei momenti in cui ti rendi conto che forse la tua vita non ti merita o forse il contrario, tu non la meriti, pensi anche che a nessuno mancheresti, sai che è così, si dimenticherebbero di te entro breve.
Ma nonostante ciò continui ad alzarmi e vado a scuola. A scuola penso, penso a cose così sbagliate da sembrare giuste.
Diventa un ossessione, una dipendenza. Modifica la tua vita, ci saranno giorni in cui non vedrai altro, nella tua mente anche se proverai a pensare a delle caprette, in un modo o nell’altro, la tua mente torna alla tua condanna.
È quasi come una malattia, ti intrappola, ti senti malato.
Io mi sento pazza, fuori di testa, diversamente nel senso negativo del termine, per esempio. So di non essere normale, so di avere problemi, altri lo sanno, nessuno fa niente. Perché io dovrei fare qualcosa? Io ho tanti problemi, non riesco ad occuparmi anche dei miei.
Devo sempre essere io quella forte, quella che non deve piangere, devo sopportare le parole di mia madre, le cose che accadano, il mio peggior nemico che vive dentro di me ma la mattina mi alzo.
Mi alzo perché so che questo voglio stare vicina a Irene, voglio andare su Tumblr e vedere le nuove foto del concerto dell’SM Town, voglio rendere Giorgia fiera di me, voglio avere tra le mani un dannato nuovo cd dei My Chemical Romance, dei Green Day o ogni artista che ascolto, voglio tornare da Alissa, voglio finire gli studi e dedicarmi ad andare a visitare tanti posti con la mia migliore amica, voglio vedere i miei amici sorridere, voglio vedere i Super Junior di nuovo in almeno tredici, voglio finire tutte le fanfiction e i drama coreani o giapponesi che sto seguendo, voglio godermi quelle piccole ma grandi cose che tempestano la mia vita ogni giorno.
Voglio andare avanti per gli altri ma soprattutto per me, perché lo merito.
Perché un giorno smetterò di dipendere da quel mostro chiamato autolesionismo e voglio vivere una vita felice, una felicità che non venga creata da cose così negative. 
Non importa cosa avrò in mente ogni mattina, non importa cosa succeda, io combatterò.
Tutti hanno dei motivi per andare avanti, se tu non ce li hai allora sono qua per riuscire a darteli. 
 

NdA

Non ne vado particolarmente fiera, me la immaginavo molto diversa ma bho, è il massimo che sono riuscita a fare ora cc Comunque, oggi, primo ottobre, si doveva scrivere sui polsi, o altre parti, "keep fighting" e indossare vestiti/mettere smalto blu, per supportare chi soffre di autolesionismo e/o bullismo e ciò è cosa è uscito quando ho deciso di scrivere qualcosa a riguardo. La parte finale è decisamente autobiografica perché tutte quelle cose che ho scritto sono ciò che ogni giorno mi fanno sorridere, mi fanno venir voglia di sognare, andare avanti. Bè, io vado a fare altro u_u Bye, bye, saranghae. 

 

   
 
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