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Autore: Road_sama    01/10/2012    1 recensioni
“Tu…” sollevò la katana e la puntò verso Allen che si irrigidì all’istante. Vi fu qualche istante di silenzio tombale. “Tsk, tu sei troppo mammoletta per fare un tiro del genere.” disse voltandosi a fissare uno ad uno nella stanza.
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda | Coppie: Kanda/Allen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con un nuovo capitolo incredibilmente prima del solito!! E finalmente c’è un po’ di Yullen!!! Avviso che nella prima parte e nell’ultima a parlare è Allen mentre nella parte centrale è Kitty. E’ molto sentimentale questo capitolo quindi, quelli che soffrono di cuore si preparino con la bombola dell’ossigeno e/o il defibrillatore! xD
Dopo questa serie di avvertimenti… Enjoy! :)

 
   
                                           Cos'era quello?

 


Ci recammo alla Hall e solo dopo varcata la soglia dell’albergo Road si  staccò dal mio braccio. Ci ritrovammo alle cinque del pomeriggio davanti all’entrata dell’albergo a fissare le macchine che passavano, in un silenzio imbarazzante.
“Beh io ora torno, la mia parte l’ho…” si voltò e Road era ancora lì a salutarci con la sua adorabile manina.
“Ma non potevi uscire con Kitty o con Lavi o con Lena Lee?!” anche io mi ero fatto quella domanda eppure ancora adesso non trovavo risposta.
“E’ solo una piccola vendetta…” sorrisi poco convinto. Non era una vendetta, era qualcos’altro ma…non sapevo spiegarmi cosa!
“Tsk… non mi va di stare a fare niente per tutto il pomeriggio… tu che conosci la città, dove andiamo?” Kanda si rivolse a me in tono molto più calmo e gentile  rispetto al solito. Rimasi per qualche secondo a fissarlo inebetito. Non avrei mai capito quello che passava per la mente a quel ragazzo…e questo mi incuriosiva parecchio.
“Beh, dipende che si vuole fare...potremo andare al cinema?” idea fantastica no? Io e Kanda come una coppietta allegramente fidanzata. Mi maledissi per quelle idee che ultimamente mi venivano spontanee. Ora si che mi avrebbe fatto a fette dicendo  una risposta della serie – non sono una mammoletta che va al cinema! Poi con uno come te…-
“Ha anche un cinema questa sottospecie di città?”  rispose invece il ragazzo di  fianco a me.
“Però paghi tu!” annuii più stupito dalla sua reazione che arrabbiato perché dovevo pagare io.
Camminammo per circa cinque minuti, fortunatamente l’albergo era vicino al Centro della cittadina e di conseguenza al cinema. Non parlavamo molto, qualche volte lui mi chiedeva cosa avremo fatto dopo o che film avremo visto. E io gli rispondevo che non ne avevo idea o decideremo dopo.
Non appena arrivammo presi la locandina del cinema e la sfogliai alla ricerca di qualcosa di decente. Kanda mi si avvicinò per osservare quello che facevo. La sua spalla era vicinissima al mio rocchio e sentivo le sue ciocche blu strofinarsi sul mio petto. Non so perché ma, arrossii e mi bloccai per un attimo.
“Perché non andiamo a vedere questo?” Kanda indicò un film horror/ sbudellamenti vari. Per poco non vomitai.
“Li odio i film horror! Mi fanno senso!” mi voltai verso di lui di scatto e ci ritrovammo i volti a un dito di distanza. Si raddrizzò di scatto irritato da quella vicinanza.
“O forse hai soltanto paura che il mostro cattivo si nasconda dentro il tuo armadio e di notte venga a farti le feste?” mi provocò.
“Viene da te a farti le feste!!” risposi irritato.
“L’ho sempre saputo che fossi una mammoletta ma mai fino a questo punto!” sospirò.
“Se vuoi andiamo a vedere L’Era Glaciale così sei più tranquillo…” Ora basta quel bastardo stava esagerando,  col cazzo che andavamo a guardare l’Era Glaciale! Gli avrei fatto vedere quello di cui sono capace!
“No andiamo a vedere questo muoviti!” Lo presi per un braccio inconsciamente e lo trascinai alla biglietteria.
 
“Hei Lavi!” bussai più volte. Mi aprì il coniglio pervertito in versione notte. Aveva i capelli tutti arruffati, una camicia blu mezza aperta sul petto e dei pantaloni della tuta. In più agli angoli della bocca aveva briciole di patatine. Mi domandavo come  facesse Kanda a convivere con lui!
“Ah, Kitty, sei venuta per stare con me?” disse lui speranzoso.
“Hai visto Allen? L’avevo lasciato con Road ma ora non lo trovo più.” Fece una faccia delusa.
“E’ uscito con Kanda, se vuoi possiamo uscire anche noi!” Allen è uscito con Kanda? Trattenni a stento una risata.
“Oddio ma che gli è preso ad Allen?”
“Cosa è preso a Kanda! Non  è mai uscito con nessuno da quando lo conosco, nemmeno con me!” un‘idea perversa si fece largo tra i miei pensieri.
“Lavi, ti va di uscire?” il rosso non aspettava altro, con la velocità dei Sim si cambiò e in meno di due secondi chiudeva la stanza.
“Dove andiamo?”
“A vedere cosa fanno quei due!” lui fece spallucce e mi seguì.
 
Camminammo per tutta la città ma, di Allen e Kanda nemmeno l’ombra. Entrammo in un bar per bere qualcosa.
“Chissà che fanno quei due da soli…” sorseggiai un tè freddo al limone.
“E’ molto strano come gli opposti si attraggono.” Disse lui con noncuranza bevendo un po’ di Coca Cola. Non mi ero ancora abituata al lato sensato di Lavi. Lo fissai sbalordita, con gli occhi percorsi il profilo del suo corpo. Non che mi dispiacesse Lavi…era solo che, forse… si voltò e vide il mio interesse per lui. Si girò del tutto verso di me e mi passò una mano tra i capelli. Mi abbandonai a quella mano, così calda. Si avvicinò leggermente. Le mie guance erano, sicuramente, del color cremisi. Vidi i suoi occhi così verdi e puri avvicinarsi, mi persi in quegli occhi. Il rumore di voci della gente che c’era nel bar si fece sempre più lontano. Sentivo solamente me e quella mano. Sentii il suo respiro sulla mia guancia. Le nostre labbra arrivarono a un soffio di distanza, mancava pochissimo ad un piacere che mai avrei calcolato di avere con Lavi.
“Ragazzi il conto.” Ci voltammo di scatto più imbarazzati che mai. Bastardo di un barista, se non ci fosse stata la mano di Lavi sulla mia avrei preso quel deficiente e gli avrei sbattuto più volte la testa sul bancone! Addio atmosfera! Ci alzammo e uscimmo dal bar.
 
I primi minuti del film furono solo sbudellamenti e sangue, carne dilaniata, coltelli e tutte quelle robe molto inquietanti.  L’espressione che aveva dipinto Kanda in faccia era –sbudella! Sbudella! Sbudella!!- sospirai e cercai di pensare a cose felici per non vomitare alla vista di tutto quel sangue. Non ce la feci e arrivai a quella che probabilmente era la scena più cruenta del film.
“Adesso arriva!! Lo sento!” Kanda era decisamente assatanato.
“Ok…chiamami quando finisce.” Non volevo fare un indigestione! Lui annuì. Mi coprii qualche secondo gli occhi con la mano e rimasi così finché l’altro ragazzo non mi diede il via libera. Proprio in quel momento una sottospecie di alieno spaventoso apparve sullo schermo con una sega elettrica in mano e fece fuori tutti i protagonisti. Con il 3D presi una paura che, senza nemmeno accorgermi mi aggrappai al braccio di Kanda. Solo dopo qualche secondo realizzai la situazione ed arrossii violentemente. Mi scostai di scatto.
“Brutto bastardo ti avevo detto di farmi girare dopo quella scena!!” urlai per tutto il cinema e tutta la gente mi fissò storto. Se prima ero arrossito ora ero letteralmente color pomodoro.
“Me la paghi” sussurrai piano incrociando le braccia al petto e affondando sul sedile come i bambini. Lui non riuscì a trattenere una risatina. (Da qui ascoltate “Travelling by Ambulance” dei Monarchy)
 
“Mi hai fatto fare una figura da schifo! E poi te l’avevo detto che non mi piacevano gli horror no?” lui ridacchiò.
“Piccola vendetta per avermi trascinato fuori…e tutto solo perché non vuoi parlare chiaro a quella ragazzina!” rise ancora, posando la mano sulla katana. Camminavamo fianco a fianco per  le stradine del centro, mentre ormai una brezza estiva ci scompigliava i capelli. Strano a dirsi ma, non siamo mai stati così vicini senza menarci a vicenda. Questo era decisamente strano…
“Ho provato più di una volta a dirle di lasciarmi in pace ma, penso che sia lei fatta così…forse tu non puoi capire ma, non voglio farle del male per una cosa di così poca importanza.” Sorrisi tristemente e lui mi osservò, poi perse lo sguardo all’orizzonte, dove il sole tramontava e lasciava spazio alla notte.
“Fa come ti pare…” il ragazzo si fermò di fronte ad una pizzeria.
“Andiamo a mangiare fuori?” annuii, ormai in quel giorno niente avrebbe potuto stupirmi.
“Ehi, ragazzi!!” mi voltai e subito dietro di noi c’erano Kitty e Lavi, incredibile ma vero camminavano per mano!
“Possiamo venire anche noi a fare uno spuntino con voi??” propose Lavi. Sia io che Kanda annuimmo e tutti e quattro entrammo nella pizzeria.
La serata proseguì tranquillamente, non mi ero ancora abituato a quel mite Kanda ma, non mi sarebbe dispiaciuto. Ritornammo in albergo verso le undici di sera così Lavi andò diretto in camera.
“Allen, io vado dal capo a farci dare i turni per la prossima settimana voi andate intanto.” Annuii e Kanda si offrì ad accompagnarmi in camera visto che la stanza era al primo piano.
Arrivati di fronte alla porta in legno, mi ritrovai di fronte allo spadaccino in un silenzio imbarazzante. Sfilai le chiavi della camera dalla tasca ma, senza accorgermene mi scivolarono di mano. Mi abbassai per raccoglierle però, non mi posai sul metallo freddo dell’oggetto bensì, su dita estremamente lunghe e affusolate. Arrossii involontariamente mentre, le mie dita tra le sue, ci sollevammo. Fissai attentamente quegli occhi neri come la pece e mi persi. Alla luce del neon li trovai irresistibili. Lo osservai e lui fece altrettanto, non so che stava succedendo ma, improvvisamente sentivo qualcosa all’altezza del petto nel guardare dentro a quegli occhi. Involontariamente, quasi guidato dall’istinto mi avvicinai piano in modo da studiare la reazione di lui. Al posto di allontanarsi lui si abbassò in modo da permettere alle mie labbra di arrivare alla meta. Senza nemmeno accorgermene arrivammo ad un soffio di distanza.
“Alleeeeeeeeeeen!! Finalmente sei tornato!!!!” a quella voce mi abbassai per raccogliere le chiavi ancora sul pavimento mentre Kanda si passò una mano dietro la nuca cercando di fare l’aria da gnorri.
“Ah Road! Non mi avrai aspettato…?” lei annuì osservando il ragazzo di fronte a me, in quel momento molto vicino a me. Lei mi si avvicinò non smettendo di studiarlo.
“Tsk, io vado a letto moyashi…” Kanda parve irritato. Si voltò ma, non mi guardò in volto. Questo mi provocò una fitta al petto.
“Mi fa piacere che tu mi abbia aspettato ma, ora sono molto stanco, ci vediamo domani ok?” lei distolse lo sguardo dalla figura che si allontanava del moro, per poi annuire e spiaccicarmi il bacio della buona notte.
Prima di entrare rimasi ancora in quell’angolo di corridoio in cui qualcosa  era successo. Che quello che ho sentito in quel momento fosse… amore?

 

Hai capito il vecchio metodo delle chiavi?! E bravo Allen! xD
Alla fine “l’amore” a trionfato (della serie non fate la guerra ma fate l’amore) e un capitolo smarmelottoso così non lo vedrete più xD (scherzo ovviamente u.u)
To Be Continued…
Che quella cosa che sente Allen sia amore (si spera) o un’attacco di cuore? E Kanda prova la stessa identica cosa che ha realizzato di provare Allen? Tra Kitty e Lavi che succederà? Tutto questo nella prossima puntata di Beautiful! xD
  
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