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Autore: mucholove_oned    02/10/2012    0 recensioni
Una ragazza parla del suo incubo, che per altri ragazzi/e è chiamato scuola..
La protagonista è Vittoria a 15 anni ed è un po' in sovrappeso!! E' presa di mira da compagni più popolari di lei..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai per colpa di quella maledetta sveglia che ogni mattina mi avvertiva che un altro incubo stava per avere inizio! Aprii gli occhi, ma erano pesanti e dopo 5 secondi si richiusero!

Non volevo alzarmi!

Non potevo alzarmi!

Non sarei stata capace di superare un altro giorno o meglio un altro incubo!

Sentii la voce di mia madre urlare:- Vittoria alzati è tardi! Devi andare a scuola! Cosa vuoi per colazione?!?!

A quel punto non avevo altre possibilità dovevo alzarmi , lo dovevo fare! Così presi coraggio e mi alzai. Appena mi tolsi le coperte che mi tenevano al caldo sentii freddo così mi strofinai le mani ed emessi un silenzioso “Brrrr”.

Sentii di nuovo la voce di mia madre scocciata:- Allora Vittoria mi dici cosa vuoi di colazione?

Io le risposi a mia volta scocciata :- Latte e cereali!- la mia voce uscì più debole di quanto pensassi!

Mi trascinai in bagno dove mi sciacquai la faccia. Mi guardai allo specchio.

Dio quanto ero brutta!

Mi odiavo! Odiavo quelle lentiggini che mi coprivano il viso, odiavo quei capelli color carota, odiavo quegli occhi verdi vuoti senza alcuna emozione, odiavo quei denti storti diversamente da quelli delle mie compagne, odiavo il mio corpo, odiavo tutto di me!

Distolsi lo sguardo dallo specchio quando mi accorsi che una lacrima stava scivolando sul mio viso!

Abbassai lo sguardo. Tornai nella mia stanza dove mi vestii. Quel giorno come ,tutti gli altri della settimana, indossai una maglia maniche lughe, una felpa grigia e dei jeans larghi! Tutto doveva essere largo, tanto largo così che non segnasse le miei forme o meglio ciccia! Ah dimenticavo le maniche dovevano essere lunghe così da poter nascondere le garze che ricoprivano i tagli che mi facevo ogni giorno...

 

 

Entrai a scuola come sempre con lo sguardo abbassato cercando di evitare di guardare negli occhi i miei compagni.

Improvvisamente sentii sbattere le porte dell entrata.

Merda.

Sapevo cosa voleva dire quel rumore stava arrivando la squadra di football.

Incomincia a camminare più velocemente!

Doppia merda.

Sentii la risata di quelle oche delle cheerleader.

Improvvisamente mi si fece un nodo alla gola e sentii le gambe come se stessero per cedere.

Stavo tremando.

Girai appena il viso quanto bastava per vedere i miei comagni guardarmi e ridere.

Rigirai la testa di scatto.

Mi veniva da piangere.

Ma non potevo farlo.

Non potevo mostrarmi debole.

Ma io lo ero.

Continuai a camminare mentre mille pensieri mi inondavano la testa!

Sentii le risate avvicinarsi sempre di più fino a quando mi accorsi che una mano si era appena appoggiata sulla mia spalla.

Merda.

Mi voltai lentamente. Vidi i visi perfetti delle cheerleader e quelli dei giocatori di football a loro

 

volta perfetti. Già erano tutti dei bei ragazzi.

I miei pensieri si bloccarono quando sentii le parole del capitano della squadra di football Jonatan. Mi disse:- Ehi sgorbio! Tutto bene? Dormito bene con Nuvola? - (per chi non lo sapesse Nuvola è il mio orso di peluche che mi regalò papà prima di morire) a quel punto tutti scoppiarono in una risata.

Poi aggiunse :- Chi vuole tirare il primo pugno stamattina?

Trevor alzo la mano dicendo :- Inizio io! Vieni qua sgorbio!

In quel momento sentii una fitta allo stomaco. Non pensavo l avesse già fatto. Non pensavo fosse potuto essere così insensibile ma lo era. Sentii un brivido percorrermi la schiena. Mi morsi il labbro e strinsi i pugni per non urlare dal dolore. In quel momento sentii qualcosa scivolarmi sul viso, pregai il signore che non fosse una lacrima. Ma lo era e subito dopo ne scese un' altra e poi un' altra ancora fino a bagnare tutto il mio viso.

Non sentivo niente. Nessun rumore.

Vidi i volti dei miei compagni.

Avevano un' espressione soddisfatta!

Fu l' ultima cosa che vidi.

Chiusi gli occhi e mi lasciai scivolare a terra.

Volevo dormire!

Solo quello!

Dormire!

 

 

Fui svegliata dal suono della campanella. Mi accorsi che erano le 11:00.

Stava per cominciare l' intervallo. Non potevo aver dormito tutto quel tempo.

Appena fui in grado di alzarmi lo feci e mi misi a correre goffamente, un po' per colpa del peso della cartella e un po' per i miei kg in eccesso, verso il bagno delle ragazze!

Mi ci chiusi dentro e mi levai la cartella dalle spalle. Aprii il taschino dello zaino in cerca di quell' oggetto.

Il mio unico sfoco.

L' unica cosa che mi faceva star bene.

Oh merda.

No non poteva essere.

Non potevo averlo dimenticato a casa.

Non potevo aver dimenticato a casa il mio rasoio!

Dio non ci credevo.

Avevo bisogni di tagliarmi.

Ne sentivo la necessità ma con cosa potevo farlo..

A quel punto mi venne in mente che dentro al mio astuccio dovevo pur avere un paio di forbici.

Mi affrettai ad aprire la cartella e a tirare fuori l' astuccio, lo aprii e vidi quella piccola luce provocata dal sole che si rifletteva contro le lame delle forbici.

Le estrassi immediatamente.

Mi sedetti a terra posai le forbici sul coperchio del water ,su cui ero seduta fino a 5 minuti prima, risvoltai le maniche , mi levai frettolosamente le garze dagli avambracci.

Mi faceva impressione non averli coperti ormai ero abbituata a tenerli sotto le maniche e le fascie..

Ipugnai le forbici aperte e le premetti sulla pelle.

Sentii un lieve dolore e una goccia di sangue scivolare sul mio braccio.

Ero esausta da quella giornata così lasciai cadere le forbici a terra e chiusi gli occhi..





Ciao ragazze/i questa è la mia prima storia quindi non so cosa ne pensate!! Spero vi piaccia, davvero....
Se avete dei consigli vi prego scrivetemi una recensione!!! Accetto anche critiche non mi offendo!!
Grazie mille!!!

 

  
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