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Autore: xrawrrlovato    02/10/2012    0 recensioni
In questa storia parlerò di una ragazza vittima di bullismo che affronta la sua adolescenza con molti problemi da superare, cercando di trovare la sua strada e di costruire la vita che lei vorrebbe avere.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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"Cosa ti è successo?" disse seccamente mia madre. "Niente, assolutamente niente.." "No, non è vero che non è successo niente, altrimenti non saresti qui" intervenne il medico. Mi guardai intorno: ero all'ospedale. "Non posso dirle cosa mi è successo" risposi io. "E perchè no?" "Perchè no." risposi io incalzandolo. "Mi scusi dottore, sono faccende private e se la mia bambina non vuole dire nulla, la lasci stare" disse mia madre con quella vocina da dolce che mi dava fastidio. "Ma io sono il medico, devo assolutamente sapere cosa è successo alla ragazza anche per facilitarmi il compito nel guarirla" "Senta, se vuole proprio saperlo, mandi mia madre fuori" risposi io. "Signora, può aspettare fuori?" "Ma io ho il diritto di stare qui, è mia figlia!" "Non m'importa, vorrei che lei uscisse da qui subito." "Ma solo per dieci minuti! Ciao amore." disse dandomi un bacio sulla fronte, che poi io sfregai con la mano. "Cosa devi dirmi?" "Vede.. io sono vittima di bullismo, mi picchiano tutti i giorni. Sto diventando sempre più stanca e il dolore ogni giorno di più diventa insopportabile. Mi aiuti lei, dottore. Per favore." dissi tutto d'un fiato e con le lacrime che scorrevano sulle mie guance, che non riuscivo più a trattenere. "O santo Dio, mi dispiace tantissimo, farò il possibile pur di non farti più picchiare. Con ciò che è successo oggi, hai rischiato grosso. Starai qui in ospedale per due mesi e quando tornerai a scuola, ti prometto che non ti accadrà più niente. Giuro." Io sorrisi e lo abbracciai lasciandomi andare completamente. Scoppiai a piangere così forte che la signora dell'altra stanza si lamentava per quanto casino stessi facendo. "Shhh, non piangere. Ti prometto che andrà tutto bene. Davvero." mi disse lui, dandomi un bacio sulla fronte. "Tra tre giorni verrà uno psicologo a visitarti, per sapere se hai qualche problema in più che ti turba. Riusciremo a rendere la tua vita migliore appena sarai uscita da qui." "Ok" dissi io con una voce flebile e con un sorriso rivolto al bravo dottore. "Adesso riposati e cerca di non pensarci più, va bene?" io feci un cenno con la testa, lui sorrise e uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle. Io seguendo il consiglio del medico, non ci pensai a quello che era successo e mi misi sul fianco sinistro. Chiusi gli occhi lasciando scorrere le ultime lacrime rimaste e mi addormentai.
  
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