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Autore: marphell    02/10/2012    3 recensioni
Post Crimson Hat - Con l'aiuto di Chiara (a.k.a. Lettrice zero)!
Devo essermi persa qualcosa. Non solo Jane mi ha tenuta all'oscuro del suo piano geniale, ma ha anche evitato di dirmi che ha dormito con una complice di Red John!
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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12. Red Memories

 

La mia vita è stata sconvolta in pochi secondi a causa di un solo uomo: Red John.

 

E' passato il pomeriggio, ho chiesto a Van Pelt di cercare degli indizi sull'uomo nel video. Ho provato a chiamare Patrick, ma come previsto non mi risponde. Sono ancora nel mio ufficio, ho ripulito il pavimento dalle scheggie della mia, ormai rotta, tazza. Ho provato anche a chiamare Darcy, ma non mi risponde e l'unico che ha il suo numero di cellulare è Jane. Non so dove sia, ma lo devo trovare e convincere che stare separati non è la cosa giusta da fare.

I miei pensieri vengono interrotti dallo squillo del telefono del mio ufficio.

-Lisbon.- rispondo alzando l'apparecchio.

-Buongiorno agente Lisbon, sono l'agente Schultz dell'FBI.-

Ancora questa! Chissà cosa vuole adesso...

-Buongiorno, cosa posso fare per lei?- chiedo con la voce più gentile che mi riesce.

-Niente. Ritenevo giusto informarla che l'agente Darcy è stata trovata morta un'ora fa.-

Mille domande e pensieri mi vorticano in testa e riesco solo a formulare un "grazie" sussurrato.

-Bene. Ancora due cose. Il modus operandi sembra quello di Red John, ma devo farle sapere che l'FBI indagherà su questo caso e il CBI non potrà avvicinarsi. Sono stata chiara?- mi chiede con fare autoritario. Questa donna non mi piace per niente.

-Certo. Grazie per la telefonata. Arrivederci.- rispondo secca. Bisogna fermare Red John, ora più che mai. Sta facendo una carneficina sotto i nostri occhi e non ci stiamo sforziamo abbastanza.

Esco dal mio ufficio per comunicare la notizia ai miei agenti e poi esco dal CBI: devo assolutamente trovare Patrick.

Prendo il mio SUV e mi dirigo verso il motel in cui alloggia, non credo voglia stare a Malibù in un momento come questo.

Cerco il suo appartamento e, dopo qualche attimo di esitazione, busso alla porta. Non ricevo risposta e non sento nessun rumore provenire dall'interno, ma so che lui è lì dentro.

-Patrick apri, ti devo parlare.- gli dico con voce un po' triste. Ci siamo ridotti a questo: evitarci. Prima eravamo sempre insieme, quasi inseparabili; ora è un giorno intero che non lo vedo e mi manca.

Aspetto, ma ancora non mi apre la porta.

-Patrick, Darcy è morta.- dico a voce un po' più alta, sentendo della rabbia formarsi nel petto. Rabbia che scompare immediatamente quando vedo la porta aprirsi e due occhi azzurri, molto arrossati dal pianto, che mi guardano. Il mio istinto sarebbe quello di abbracciarlo, ma so che se lo facessi mi manderebbe via.

Entro nel suo appartamento e mi siedo sul divano, poco dopo seguita dal mio consulente.

-Cosa è successo?- mi chiede con voce sconfitta.

-E' stata trovata un'ora e mezza fa. Il modus operandi è quello di John.- gli dico mentre la voglia di abbracciarlo è sempre più forte.

-Come mai non sei sulla scena?- mi chiede curioso.

-Se ne occupa l'FBI, noi non possiamo avvicinarci.- rispondo evitando il suo sguardo.

-Ma è ridicolo! Dovreste poter andare anche voi!- dice alzando la voce. La rabbia di prima risale, così gli rispondo.

-Certo, così poi potrei raccontarti tutto e mi useresti come strumento per arrivare a John, come hai sempre fatto!-

-Non sei mai stata uno strumento Teresa, neanche quando te l'ho detto la prima volta che ci siamo visti.- mi risponde avvicinandosi e abbassando la voce.

-Allora ti ricordi...- dico con voce bassa e flebile riferendomi al primo giorno in cui ci siamo visti. Me lo ricordo come se fosse ieri: era appena uscito dall'ospedale, ma io al tempo non lo sapevo. Dovevo incontrare Minelli a mezzogiorno a proposito di "una grande novità"; questa era appunto l'aggiunta di Jane al nostro team. Appena rimasti soli, mi aveva detto che il suo unico scopo era quello di uccidere con le sue mani Red John e che noi eravamo solo delle pedine utili ad arrivare a tale scopo. Poi, ovviamente, era tornato il solito Jane. Gli avevo chiesto quale scrivania voleva chiamandolo "signor Jane" e lui mi aveva risposto che il divano andava benissimo e potevo chiamarlo semplicemente Jane. Così gli avevo dato la scrivania vicino al divano e accettato di chiamarlo per cognome, ma lui voleva chiamarmi "Teresa", al che ho risposto che Lisbon sarebbe andato più che bene.

-Come potrei dimenticarmi il primo giorno in cui ti ho vista?- mi risponde con un sorriso triste.

-Patrick...- sussurro sentendo le lacrime formarsi agli angoli dei miei occhi.

-E poi ho il mio palazzo della memoria, mi ricordo tutto!- aggiunge allargando leggermente il suo sorriso. Rido piano mentre una lacrima scende sulla mia guancia, non fa in tempo, però, ad arrivare al mento perchè le dita di Patrick si appoggiano sul mio viso asciugandola. Lo abbraccio stretto e subito le sue braccia e il suo profumo mi avvolgono.

-Mi manchi.- gli sussurro in un orecchio.

Sento le sue lacrime calde bagnarmi il collo prima che mi risponda.

-Anche tu. Tanto.-

Rimaniamo abbracciati per minuti e quando ci separiamo gli do un bacio a cui risponde immediatamente. Ci stacchiamo, ma restiamo l'uno nelle braccia dell'altra; mi guardo intorno e non vede tracce di cibo o piatti sporchi.

-Hai mangiato qualcosa?- gli chiedo tornando a guardarlo negli occhi.

-Dipende... Il tè conta?- mi risponde sorridendo.

-Jane...- comincio un po' preoccupata.

-Cos'è adesso siamo tornati a "Jane"?- mi chiede sempre sorridendo.

Roteo gli occhi e sto per rispondere con una battuta sarcastica delle mie, ma le mie labbra sono di nuovo impegnate con le sue.

-Ascoltami un attimo.- dico quando ci siamo un attimo ripresi, tornando seria.

-Mmh...- mi dice avvicinandosi sempre di più e stringendomi la vita.

-Adesso andiamo all'FBI e pretendiamo di avere il caso, stasera mangi da me e poi volevo guardare con te i nuovi indizi che abbiamo su John.- concludo facendogli capire che non abbiamo tempo per essere spensierati.

Non molla la presa sui miei fianchi, però annuisce e il sorriso sul suo viso si rabbuia un po'.

In 40 minuti siamo tornati al CBI chiedendo a Cho e Risgby di venire con noi all'FBI e lasciando Grace da sola, qulacuno deve restare in caso ci fosse qualche caso urgente.

Insieme, quindi, ci rechiamo sulla scena dell'omicidio; i miei sottoposti hanno evitato di fare domande riguardo a me e Jane e gliene sono grata.



Sono tornata! Ho visto 'The Crimson Ticket' e non ho parole per descrivere quanto stupendo questo episodio sia! Ovviamente non vedo l'ora che esca 'The Devil's Cherry'! Sembra essere una puntata davvero interessante!
:)

  
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