Chapter 3
Coming to the senses
...and so the last shreds of the illusion are carried away by the sunlight
Dopo
non so quanti gradini, il cuore in
gola, decisi di fermarmi.
Mi appoggiai alla parete bianca e
fredda, aspettando che il mio respiro tornasse regolare.
Quindi uscii nel corridoio e cercai il
numero del piano: V.
Per
quella volta sentii il bisogno di
prendere l'ascensore. Cosa molto stupida, considerando che mi
mancavano soltanto due piani.
Ma il mio cervello in quel momento
aveva altro a cui pensare.
Aspettai
paziente che le porte
scorrevoli di fronte a me si aprissero, ingannando l'attesa
nell'osservare il contrasto tra i miei stivali neri e la moquette
bordox del corridoio.
Quando l'ascensore arrivò non
era vuoto: dentro c'era una ragazza bionda con un tailleur azzurro
che mi salutò cortese e mi osservò curiosa per
diversi
secondi.
Sbirciai il mio sottile orologio da
polso: in effetti la camicetta rossa piuttosto scollata e la
minigonna scura che indossavo non erano l'abbigliamento più
consono alle 11 del mattino.
Percorso
il corridoio del terzo piano
per tutta la sua lunghezza, arrivai alla stanza 127. Fortunatamente
la chiave magnetica era ancora al suo posto nella borsetta.
Aprii lentamente la porta e prima che
potessi muovere un passo di più fui avvolta in un forte
abbraccio.
La stanza sembrava così piccola: il confronto con quella che avevo appena abbandonato era ridicolo. Prima non ci avevo fatto quasi caso: adesso invece mi stupivo del fatto che oltre al letto matrimoniale, l'armadio e i pochi mobili di legno scuro vi fosse ancora lo spazio per muoversi.
I
rossi riccioli di Arianna mi
solleticavano il viso, mentre in punta di piedi non sembrava
più
voler lasciare la sua presa intorno al mio collo.
“Ti odio” bofonchiò al mio
orecchio, prima di scostarsi.
“Scusa, scusami tanto, io...”
cominciai, ma lei mi fermò con un gesto della mano.
“No che non ti scuso! Non hai idea di quello che mi hai fatto passare!” mi sgridò, fulminandomi con i suoi freddi occhi chiari. “Sei scomparsa! Naturalmente il cellulare è un optional. Ma ti rendi conto! Mi sono svegliata stamattina alle 8! Alle 8! E di te non c'era traccia. Nessuno sapeva nulla e io...”
Non
riuscii a trattenere un sorriso.
“Ed ora cosa c'è?” domandò
frustrata.
“Nulla” mormorai scuotendo la testa
“Solo che a volte sembri proprio la mia mamma.”
Mi
guardò per qualche istante,
fino a che i suoi lineamenti non si addolcirono e si
avvicinò
per stringermi di nuovo fra le sue braccia.
Sapeva bene quanto valessero le parole
che avevo appena pronunciato.
Mia madre, la mia vera madre, era morta
quando avevo solo due anni.
Non ricordavo nulla di lei. Il nulla
più assoluto. E di certo mio padre non era una grande fonte
di
infomazioni.
Arianna era riuscita a coprire anche
questo vuoto con la sua amicizia e il suo affetto.
“Scusami”
ripetei. Questa volta mi
lasciò parlare “Non volevo farti preoccupare. E'
stato...un
incidente”
“Ma dove sei finita?”
Giocherelli
a lungo con la chiusura
della borsetta. Cosa dovevo raccontarle? Non la verità. Ero
sicura di potermi fidare di Arianna, ma quello non era un segreto
soltanto mio. Avevo promesso. Ma quanto era difficile mentirle! Optai
per l'omissione.
“A dire il vero non ricordo
assolutamente nulla dell'altra sera. Devo aver bevuto molto. E
stamattina appena mi sono svegliata sono tornata qui.”
Mi
fissò a lungo, per nulla
soddisfatta di quel resoconto molto dettagliato. Aspettò che
continuassi, ma avendo capito che non ne avevo l'intenzione
domandò
preoccupata: “E dove ti sei svegliata?”
Sospirai, abbassando lo sguardo: “Non
è importante. Quello che conta è che sia tutto a
posto
no?” dipinsi sul mio volto un sorriso radioso.
Arianna
mi quardò contrariata e
affatto convinta.
“Te lo giuro su tutto quello che
vuoi. Non è successo nulla di brutto, te lo direi
altrimenti.
Solo non posso parlarne.”
“Giuralo sulla nostra amicizia”
“Lo giuro.” risposi prontamente.
“Se
non è una cosa grave, mi
incuriosisci terribilmente! Sei sicura di non potermelo
dire?” mi
pregò sbattendo le ciglia.
Le tirai affettuosamente una sberla sul
fondoschiena. “No, non posso” risposi ilare
“E tu sei proprio
un'impicciona”
Mi
gettai quindi sul letto, affondando
la testa in un cuscino.
“Basta” mugugnai “Qualcuno mi
stacchi la testa!”
“Così impari ad ubriacarti”
mi urlò Arianna da bagno.
“Certo, certo, senti chi parla”
borbottai, al cuscino più che ad altri.
Ma lei non so come mi sentì:
“Cosa, cosa, cosa?”
“Niente”
Stranamente non replicò. Rimasi
a godermi quel silenzio inaspettato, fino a quando...
“Nooo!” gemetti, nascondendo la testa sotto il cuscino e premendolo il più possibile sulle orecchie.
On
cold wings she's coming
You
better keep moving
For
warmth, you'll be longing
Come
on just feel it
Don't
you see it?
You
better believe it
Le
note di 'Ice queen' alzata a tutto
volume si diffondevano violente per la camera non troppo vasta.
Non avevo mai avuto particolare
simpatia per gli Within Temptation.
Ma tentavo di sopportare per Arianna,
che invece adorava il gruppo.
Naturalmente lei sapeva benissimo che
non sarei stata altrettanto comprensiva in un momento del genere.
“Sei
un'infame! Spegnilo ti prego!”
protestai.
Ma non ascoltò certo le mie
richieste, anzi le sovrastò cantando a squarciagola.
Fui così costretta ad alzarmi e,
armata di cuscino, mi avventai contro di lei.
Cercò di sfuggirmi ma alla fine
riuscii a raggiungerla e la colpii.
“Hey!
Non è valido! Non è
leale!” si lamentò facendosi scudo con le braccia.
“E per quale motivo di grazia?” mi
fermai, tenendo comunque il cuscino pronto.
“Lei non conosce le regole del codice
della guerra dei cuscini” asserì,
nell'atteggiamento più
serio possibile.
“Cioè?” chiesi impaziente.
“Non si può attaccare un uomo
disarmato!” proclamò, sconvolta dalla mia
ignoranza.
“Un'arma prego”
Sbuffai
e mi voltai verso il letto per
recuperare un altro cuscino, che le lanciai addoso con non troppa
delicatezza.
“Contenta ora?”
“Adesso me la paghi!” gridò
prima di lanciarsi all'attacco.
Continuammo
la nostra battaglia ridendo
come matte, fino a quando, stremate, ci lasciammo cadere per terra,
su un letto di candide piume.
Di certo tutto quel movimento non mi
fece bene, tanto che solo dopo pochi istanti dovetti rifugiarmi in
bagno.
**
Seduta in un tavolino all'aperto di Helsinki giravo svogliatamente il cucchiaino nel mio caffè. Tenevo su la testa, ancora troppo pesante, con il braccio sinistro, mentre osservavo il sole di maggio tramontare troppo presto dietro i tetti delle case.
“Caspita
come siamo allegre” commentò Arianna sarcastica.
La
fulminai con lo sguardo.
“Qualcuno
avrebbe potuto lasciarmi dormire ancora un po'.”
“Come
sei noiosa.” borbottò lei agitando una mano
nell'aria. Diede
un'occhiata all'orologio: “Queste rock star”
sbuffò “Non
c'è mai una volta che siano puntuali”
Alzai
le spalle. Al momento proprio non mi importava.
Il
mio gesto la fece irritare ancora di più: “Uffi!
Ma si può
sapere cosa ti prende? Sei ancora qui sulla Terra?”
Fortunatamente
in quel momento arrivò Luke, seguito da Andrea, il bassista
della sua band, e un'altro ragazzo finlandese con cui avevano stretto
amicizia, di cui in quel momento non ricordavo il nome. Doveva avere
più o meno venticinque anni, la pelle chiara, i capelli
biondi
legati in una coda bassa.
Quasi
fui fulminata dal suo sorriso, mentre prendeva posto accanto a me.
“Ce
l'avete nel sangue, eh? Riuscirete mai a non arrivare in
ritardo?”
li sgridò Arianna.
Luke
si grattò la testa, scompigiandosi i capelli:
“Sorry, Ri.
Sai com'è,il tempo vola. Vi ricordate di Gabriel?”
aggiunse
veloce, adottando la lingua inglese per rendere l'amico partecipe
della conversazione.
“Certo”
rispose Arianna solare. Mi limitai a fare un cenno con la testa.
“Come va Gabriel?” domandò lei cortese.
“Tutto
bene, grazie. Sono felice di rivedervi. E' tutto il giorno che
sopporto questi due” ghignò indicando i due
ragazzi alla sua
sinistra “Non so come facciate a resistere . Fortunatamente
ho
conosciuto anche voi, altrimenti mi sarei fatto proprio una brutta
opinione degli italiani.”
Tutti
scoppiarono a ridere di gusto. Beh, tutti tranne me. Non avevo
sentito una parola di quello che aveva detto Gabriel.
“Hey,
ma che cos'ha oggi Liz?” bisbigliò Andrea
all'orecchio di
Arianna.
“Non
ne ho idea. E' tutto il giorno che si comporta in modo
strano” Mi
diede una gomitata nello stomaco.
“Ahia”
mi lamentai.
“Torni
fra noi o no?” risvegliata dai miei pensieri, trovai quattro
paia
di occhi osservarmi curiosi.
Scossi
la testa: “Scusatemi, oggi non ci sto proprio con la
testa”
“Ce
ne siamo accorti” sogghignò Luke.
Mentre
ordinavano dei cocktail, diede una sbirciata alla mia tazza:
“Solo
un caffè? Potresti darci almeno una corretina. Magari ti
tiri
su” suggerì.
“No
grazie.” mormorai disgustata “Non voglio vedere una
goccia
d'alcol.”
“Una
bella sbronza, eh?” domandò Andrea, osservandomi
con i suoi
divertiti occhi nocciola.
“Che
intuito!” risposi, forse un po' acida. “A
proposito, vorrei fare
un po' di luce sull'altra sera”
“Cosa
è successo l'altra sera?” chiese Gabriel alzando
un
sopracciglio.
“E'
proprio quello che vorrei sapere anche io” voltai il mio
sguardo
seccato verso il cantante.
“Non
guardarmi in quel modo.” mise le mani avanti Luke
“Ieri sera sei
sparita. Pensavo fossi tornata in albergo...Kiitos”
ringraziò
poi la cameriera che aveva portato i loro cocktail.
La
ragazza li pose sul tavolino con studiata lentezza e sorrise
sbattendo le ciglia.
“Non
male la biondina” commentò Andrea non appena la
cameriera si
fu allontanata.
“La
mancia gliela lascio io...” ammiccò Luke, che con
la sua
battuta ottenne qualche risata ma soprattutto un bel calcio sotto il
tavolo. Da parte mia naturalmente.
“Ahia!”
gridò, fulminandomi con i suoi occhi grigi.
"Vogliamo
concentrarci per favore! Dobbiamo ancora ricostruire la
serata!”
“Non
c'è bisogno di azzopparmi!”
“Sicuro?”
accorse in mio soccorso Gabriel “Per un paio di belle gambe
perdi
la testa”
Arianna
non si trattenne dal battere le mani: “Wow! Davvero, dove lo
avete
pescato questo ragazzo? E' troppo intelligente!”
“Che
fai? Ti metti a fare il cavaliere?” domandò Luke,
tirandogli
un pugno contro il braccio muscoloso.
“Semplicemente
ha un po' di sale in zucca!” ribattei acida.
“Hey!
La ragazza è proprio sclerata”
Scossi
la testa. Avevano ragione loro. Cosa mi aveva preso? Forse avevo
bisogno di dormire ancora un po'.
“Touchè”
borbottai a mo' di scusa “Okay, cerco di darmi una regolata.
Allora
ripercorriamo ciò che è successo. Siamo usciti
insieme
e siamo andati in un bar, giusto?”
“Lì
c'ero anche io” annuì Arianna.
Andrea
intervenne, sorseggiando il suo aperitivo: “Sì ma
poi tu sei
rimasta con Katriina e gli altri al pub, mentre noi con Liz siamo
andati al Midnight Wish”.
Un
brivido mi attraversò la schiena: 'Credo di averti
incontrato
al Midnight Wish,e poi temo mi sia lasciato un po' trasportare...'.
Scacciai quei pensieri, riportando la mia attenzione sulle parole di
Andrea: “Dopo qualche altro giro non ti abbiamo
più vista,
ma non ci siamo preuccupati più di tanto. Magari eri tornata
in albergo accompagnata da uno di quei ragazzi che ti stavano dietro.
Forse
ti eri dimenticata di avvertirci.”
“Avreste
dovuto darle un' occhiata in più”
sentenziò Arianna
contrariata.
“No
non è colpa loro” li difesi. “Non sono
mica la mia balia
solo perchè sono la sua piccola”.
Raccolsi
la borsa e tirai fuori i soldi per il mio caffè,che posai
sul
tavolino accanto alla mia tazzina.
“Grazie
di tutto. Ci vediamo ragazzi.”
“Te
ne vai?”chiese Luke stupito.
“Non
sono di gran compagnia. Meglio che ci dorma sopra.”
“Vieni
stasera? Proprio ieri ci hanno chiesto se cantavamo uno o due pezzi al
Midnight”.
Scossi
la testa, istintivamente “Non credo. In bocca al lupo
comunque”.
“Vuoi
che ti accompagni?” si offrì Gabriel, mentre mi
stavo
alzando.
“Non
ti preoccupare” sorrisi ai suoi grandi occhi celesti.
“Non mi
dispiace fare due passi da sola”.
E
così nel chiaro tramonto, stringendomi nella mia giacca di
pelle, ripercorsi le strade di Helsinki verso il mio albergo.
Eccomiiiiii!!
Per la vostra gioia( see..cm no?XD) sono tornata con un nuovo capitolo^^
Ehh,
un capitolo piuttosto di passaggio a dire il vero, ma utile per
iniziare ad inquadrare altri personaggi della storia (io
personalmente adoro LukeXD vedrete poi cosa combina nel prox
capitoloXD)
Va
beh^^ ditemi un po' cosa ne pensate!
AAAhhh..quasi dimenticavo: nessuna offesa per i mitici within! L'autrice nn la pensa come l'elisa (capito CloClo!!! XD)
E poi non so come ringraziarvi per i commenti! Mi rendono felicissima!! Non avete idea di quanto!
@Kadma32: ma graaaaaazie^^ ke bello! Davvero ti ha preso così tanto? Wow! Spero che riusciranno a farlo anche i prox capitoli..ciauuuuuuuuuuuu
@crazyforfrankiero: eheheh..già quel reggiseno..muahahahah..oky mi ripiglioXD eh in effetti villuccio era di passaggio nell'hotel..maa..direi che nonostante la sua assenza in questo chap..ce lo ritroveremo molto presto nella storia...moooooooooolto presto..hihihihi..ciauuu
@linkinpark: hihihi..ho un debole per lindeXD (ville mi osserva cn uno sguardo poco raccomandabile me: maaaa villuccio!!! cosa hai capitooooo??? non quel genere di debole!! ci sei solo tu nel mio cuoricino!!XD) cmq grazieee cara^^ me strafelice che ti sia piaciuto!!
@LadyNumb: uuuh..mi dispiace che il tuo viaggio sia saltato..e so che il mio capitolo non è stato una gran consolazioneXD cmq grazie per aver commentato ancoraa...me sempre più peperoneee..aahhh^^ke billo..uhm..un nterrogatorio..beh..credo che sarai accontentata^^ciauuuu
@Cloclo: la mia sweet mentoraaaaaaaa^^ eheheh..sìì..lo so..povero ville..sempre nei casiniXD hey..mi sa ke di questo capitolo te ne mancava un pezzo (sacrilegioXD) e poi la scena ci sarà preeeeeeesto^^ kiss cara
@grimilde: uuhhh..ke brava che è la mia tata (so ke adori se ti chiamo cosìXD) lo so che prima o poi ti convertirò!! dai intanto sn ruscita a farti venire simpatico lindeXD prima o poi ti convincer che ville è fantastico!! okay ardua impresaXD ma nn mi arrenderò muahahahahha!!!! grashie millissime cmq^^ troppo (TROPPO!) buona^^
Ecco
ho finito di blaterareXD..grashie a tutte ancora!!
Kiss
Kiss
La
vostra
-
FallenAngel -