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Autore: AngelinaSpring    02/10/2012    13 recensioni
- ZIAM . Dal primo capitolo -
“Ragazzi avete perso, poche storie, lo dovete fare” dice il riccio incrociando le braccia sul petto.
“Ma Harry, cerca di ragionare!” lo supplico.
“No way Liam!” mi risponde, non vuole sentire ragioni.
“Harry ha ragione, non avreste dovuto scommettere, adesso vi tocca” si intromette Niall.
“Ma..” fa per parlare Zayn.
“Niente ma, a partire da oggi, per i prossimi trenta giorni, voi due siete una coppia” afferma Lou sorridendoci. Io e Zayn ci guardiamo senza aprir bocca, consci del fatto che ogni nostro tentativo di lamentela sarebbe inutile.
“Ah, e non dimenticate le condizioni che abbiamo posto..” ricorda Niall allegro e in quel momento penso di odiarlo, speravo nessuno se ne ricordasse.
“Dovete tenervi per mano, non potete negare la vostra relazione, e.. ”
Ecco sta per dirlo, penso.
“Vi dovete baciare in pubblico. Ma baci veri, con la lingua, tanta lingua.”
Tutti e tre ci fanno un sorriso a trentadue denti. Ci godono gli stronzi.
“Possiamo evitare quest’ultima parte?” chiedo esitante all’idea di baciare Zayn.
“No!” risponde Harry oltraggiato dalla mia proposta.
“Che sei scemo? È la parte più divertente della scommessa!”
“Posso immaginare lo sia per voi..”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Entro nell’ascensore, premo il pulsante del pianoterra. Tiro fuori il cellulare dalla tasca, scorro la rubrica fino al nome di mio padre, clicco e apro la modalità messaggio -So proud of you daddy, take care! Love ya- digito veloce ed invio. Alzo lo sguardo verso la porta giusto in tempo per vederla aprirsi.
 
“Buongiorno principessa.”
 
Il riccio è appoggiato, con le braccia incrociate, ad una delle colonne di marmo della Hall, mi saluta e mi sorride dolce. Noto che anche lui ha addosso la tuta sportiva, tiro un sospiro di sollievo, temevo di dover tornare su ad infilarmi un paio di jeans. I suoi capelli sono più scompigliati del solito e le punte leggermente bagnate. Il viso è quello di sempre, magnifico sorriso, dolcissime fossette, è praticamente un pasticcino con i piedi.
 
“Buongiorno.”
 
Lo saluto camminandogli incontro, sorrido leggermente. Mi guarda con un sopracciglio alzato.
 
“Ah.. non dirmelo, Zayn?”
 
Chiede solo passandomi un braccio attorno alle spalle, io mi limito ad annuire e lui sospira.
 
“Cosa vi passa per la testa a voi due zucconi, mi chiedo..”
 
Dice sotto voce e si passa la mano libera tra i ricci, scompigliandoli, se possibile, ancora di più.
 
“Emergenza calo di zuccheri e felicità, qui ci vuole qualcosina da Starbucks.”
 
Esclama pratico e mi trascina verso l’uscita. Lo lascio fare e rido.
 
“Prima di parlare di cose serie, ci tengo a farti sapere che per risponderti al telefono, un attimo fa, mi sono quasi rotto il collo..”
 
Salutiamo il portiere e ci incamminiamo in direzione del noto Caffè americano.
 
“Eh? Che diavolo stavi combinando?”
 
Lo guardo curioso.
 
“Io e Lou.. uhm uhm..”
 
Si interrompe a causa di un colpo di tosse, gli do’ un paio di pacche sulla schiena.
 
“Dicevo.. stavo, da solo, facendo la doccia..”
 
Riprende leggermente rosso in viso. Non posso fare a meno di guardarlo divertito, ha calcato sulle parole ‘da solo’ in un modo divertentissimo, che dolce, crede davvero che io non abbia sentito il ‘Lou’ che ha detto prima di tossire.
 
“E per giunta, per la fretta nonmisononemmenomessolemutande!”
 
Esclama indignato. Ma che si è fumato, penso divertito.
 
“Non si è capita una parola, sai.”
 
Lo prendo in giro.
 
“Lascia perdere, niente che non mi sia già successo..”
 
Liquida la questione con un sorriso e mi rimette il braccio attorno alle spalle.
 
“Allora campione, come butta?”
 
Fa la voce grossa, immagino nel tentativo di imitare quella di un padre che parla al suo bimbo, mi spettina persino i capelli con la mano libera.
 
“Male, papà.. all’asilo c’è un bimbo.. un bimbo che non vuole mai giocare con me, eppoi, eppoi papà lui mi fa mi dispetti e gioca con Channing..”
 
Gli reggo il gioco parlando in falsetto.
 
“Cosa? Ma chi è questo bimbo cattivo? E chi è Channing?”
 
Risponde fintamente indignato. Toglie il braccio dalle mie spalle, si ferma nel bel mezzo del marciapiede e appoggia entrambe le mani sui fianchi, è entrato nel ruolo della mamma. Lo osservo divertito e noto gli sguardi che gli lanciano i passanti.
 
“Andiamo và, prima che qualcuno ci riconosca..”
 
Lo afferro per un braccio e me lo trascino dietro.
 
“Channing è l’ex di Zayn, comunque, il primo che..”
 
Rispondo guardando fisso nel vuoto davanti a me, non riesco nemmeno a finire la frase. Il mio cuore perde un battito nel nominare il suo nome e quello del moro nella stessa frase. Mi chiedo perché debba essere tanto doloroso.
 
“Qualcosa mi ricordo, ma non ne sono certo.. moro, alto, muscoloso, un sorriso bellissimo e dolce..”
 
“Smettila!”
 
Lo interrompo forse con troppa energia.
 
“È lui.. te lo ricordi bene.. del resto, chi se lo dimenticherebbe uno così..”
 
Mi fisso le scarpe sconsolato.
 
“Liam..”
 
Harry mi si ferma di fronte, mi solleva il viso con due dita. Evito il suo sguardo. Si schiarisce la voce, e lo interpreto come un ‘Guardami, cretino!’ Mi volto verso di lui, e a giudicare dalla sua espressione con tanto di sopracciglio alzato comprendo di non esserci andato troppo lontano.
 
“Devi smetterla di buttarti giù in questo modo..”
 
“Lo so, ma Harry lui non mi..”
 
“Oh cielo, ma quanto sei tonto tu, quando ti ci metti?”
 
Sorrido leggermente ed inclino la testa di lato.
 
“Vieni dai, ho un piano!”
 
Esclama felice, mi prende per mano e mi trascina trotterellando oltre l’angolo della strada, dove si trova il Caffè.
 
“Che piano?! Per cosa? Ma di che parli?”
 
Gli chiedo curioso. Mi tiene la porta aperta con una mano, mentre con l’altra mi invita a seguirlo all’interno.
 
“Prendiamoci qualcosa e sediamoci, ti spiego con calma.”
 
Ci fermiamo al bancone. Scorro i cartelloni appesi ai muri alla ricerca di qualcosa di sfizioso. Il mio sguardo ricade sui dolcetti, vedo i muffin ai frutti di bosco. Ecco cosa prenderebbe Zayn, una cioccolata amara e un muffin ai frutti di bosco.
 
“Liam, che prendi?”
 
Mi sento scuotere per la spalla.
 
“Eh?”
 
Chiedo riportando la mia attenzione su Harry. Mi guarda scuotendo la testa da un lato all’altro.
 
“Prende quello che ho preso io, grazie.”
 
Ordina anche per me. Vedo la signorina alla cassa arrossire quando incrocio il suo sguardo, le sorrido.
 
“Fanno quindici e novantacinque.”
 
Harry traffica per tirare il portafogli fuori dalla tasca della tuta, lo fermo con una mano e tiro fuori velocemente il mio. Fa per dire qualcosa.
 
“Lascia che offra io.”
 
Lo interrompo con un sorriso, mi sorride di rimando ed annuisce. Prendo una banconota da venti e la porgo alla signorina. La prende con la mano leggermente tremante.
 
“La ringrazio, ecco il suo resto.”
 
Lascio che mi depositi le monete sul palmo della mano, ed una ad una le infilo nel barattolo al lato della cassa, quello della raccolta di fondi di beneficienza. Prendo lo scontrino e spingo Harry fino al banco dove si aspettano le ordinazioni.
 
“Non avrai dato il tuo vero nome, spero?!”
 
Gli chiedo ricordandomi all’improvviso la politica dello Starbucks. [Piccola nota d’autore: negli Starbucks che abbiamo a Zurigo, quando ordini qualcosa, ti chiedono il nome, lo scrivono sul bicchiere e quando la tua ordinazione è pronta ti chiamano. Non so se lo facciano in tutti, ma supponiamo di sì. J]
 
“Che sei scemo?”
 
“Latte macchiato con caramello per David.”
 
Dice con voce bassa e calda un ragazzo, con il grembiule verde quasi quanto i suoi occhi, prima di appoggiare la tazza sul bancone.
 
“Grazie.”
 
Lo ringrazia e gli sorride Harry.
 
“E un latte macchiato per Bryan.”
 
Dice guardandomi. Harry mi tira una leggera gomitata nelle costole, al che comprendo di essere Bryan. Mi sporgo per afferrare la mia tazza, nel prenderla sfioro le dita del ragazzo, tremo leggermente.
 
“Ti ringrazio.”
 
“E di che, Bryan?!”
 
Mi risponde facendomi l’occhiolino e calcando sul ‘mio’ nome. Dal ghigno che gli si è stampato in faccia si capisce che ha colto il gioco delle false identità, ci ha ovviamente riconosciuto. Gli sono grato per la sua discrezione. Distolgo lo sguardo da quegli occhi verdi e cerco il riccio all’interno del locale. Lo vedo seduto su una poltroncina di pelle magenta nell’angolo opposto alla cassa. Lo raggiungo e mi siedo sul divanetto alla sua sinistra.
 
“Quello ancora ti sta fissando Lì..”
 
Dice e con un cenno della testa indica il ragazzo che ci ha appena servito.
 
“Penso ci abbia riconosciuto..”
 
Rispondo semplicemente concentrandomi sui passanti che vedo oltre la finestra, alle spalle del moro.
 
“Non credo sia l’unico motivo..”
 
Riporto l’attenzione sul mio amico. Lo guardo con un sopracciglio alzato.
 
“Che fai per dire con quel tono da maniaco, ti conosco..”
 
“Nulla, nulla..”
 
Alza le mani come in segno di resa e mette su la solita faccina da angioletto. Bevo un sorso di latte macchiato, lecco via la schiuma che mi è rimasta sulle labbra e appoggio la tazza sul tavolino che ci separa.
 
“Solo che se anche lui avesse potuto ordinare qualcosa avrebbe sicuramente preso ‘Due Liam caldi, con extra di panna, a portar via.’..”
 
Incrocio le braccia sul petto e lo guardo storto, ma non posso fare a meno di farmi scappare una leggera risata.
 
“Sei un cretino, davvero..”
 
“Sarà..”
 
Lo prendo in giro, lui sorride sereno e liquida la questione con un’alzata di spalle.
 
“Quindi..”
 
Inizia, si interrompe per prendere un sorso di latte.
 
“Cosa è successo tra te e..’’
 
“Ragazzi, i vostri dolci.”
 
Lo interrompe il ragazzo dagli occhi verdi, appoggia due piattini con due fette di torta alla vaniglia sul tavolino.
 
“Oh.. grazie!”
 
Gli sorrido mentre mi porge un tovagliolo. Lui si limita a sghignazzare e torna dietro al banco.
 
“Grazie per aver ordinato questa, è la mia preferita.”
 
“Lo so, e prego.”
 
Risponde semplicemente portando alle labbra un bocconcino del dolce. Appoggio il tovagliolo sulle gambe per evitare di sporcarmi la tuta e noto che sopra c’è scritto qualcosa:
 
Call me Liam
790 574 23
xoxo Bryan
 
Spalanco la bocca e controllo con la coda dell’occhio Harry, sta divorando la sua fetta di torta con un sorriso stampato sulla faccia. Ne approfitto per ripiegare il tovagliolo ed infilarmelo in tasca con nonchalance. Non voglio si metta a prendermi in giro o a gongolare perché ha avuto ragione.
 
“Buona?”
 
Gli chiedo prima di assaggiare la mia.
 
“Buonittima!”
 
Risponde con la bocca piena e non posso fare a meno di ridere di lui e della situazione in generale, di Bryan e del tovagliolo con il suo numero sopra. Mi è chiaro perché prima ha calcato sul mio presunto nome con un ghigno stampato sulla faccia. Mi fa sentire bene l’idea di essere desiderato da qualcuno.. mi volto verso il bancone. Bryan mi sorride, fa l’occhiolino e si porta una mano all’orecchio e alla bocca ad imitare la forma di una cornetta telefonica.
 
“Call me!”
 
Interpreto dal movimento delle sue labbra. Sento le guance farsi leggermente rosse e distolgo immediatamente lo sguardo. Perché non può essere Zayn a volermi così, mi chiedo sconsolato.
 
“Liam, mi stavi raccontato quello che è successo tra te e l’altro tonto.”
 
Mi riprende il riccio.
 
“A dire il vero non granché..”
 
Ammetto grattandomi la testa.
 
“Avanti, cosa gli hai detto?”
 
Mi incita.
 
“Ti ringrazio per dare per scontato che la colpa sia mia!”
 
Rispondo offeso.
 
“È colpa sua forse?”
 
“No..”
 
Rispondo piccato abbassando lo sguardo.
 
“Allora?”
 
“Beh.. gli ho detto che dovremmo limitare al minimo le nostre apparizioni insieme, così da evitare i baci, e il tenersi per mano e il resto..”
 
“E sentiamo.. perché avresti fatto una cosa del genere? Credevo volessi le sue attenzioni, i suoi baci e le sue carezze.. credevo lo amassi.”
 
“Ed è così!”
 
Esclamo, forse con troppa enfasi. Mi copro la bocca con la mano, come se servisse a cancellare quello che mi è appena sfuggito. Fisso lo sguardo fuori dalla finestra.
 
“Certo che lo voglio, ma..”
 
“Ma cosa? Vorresti non ci fosse di mezzo la scommessa, giusto? O è forse a causa dei tuoi genitori.. loro non approvano? O e Channing il problema?”
 
“I miei genitori sembrano entusiasti, per non parlare delle mie sorelle. E mi è parso di capire che tra lui è Channing sia finita da un pezzo.. ha detto che era solo buon sesso, si volevano bene certo, ma mai qualcosa di più.. E per quanto riguarda la scommessa.. se solo lo volesse anche lui, se solo mi volesse davvero..”
 
Sospiro.
 
“Voglio che desideri baciarmi, o tenermi per mano e non che lo faccia semplicemente per tener fede ad patto idiota fatto con voi, capisci?!”
 
Il riccio mi ascolta con attenzione senza fiatare.
 
“Harry.. tu non hai idea di quanto faccia male sapere che lui non lo vuole davvero, quando io mi senta morire per ogni cosa che facciamo assieme, e se per un attimo mi dimentico del perché mi tiene per mano o mi accarezza io..”
 
Sospiro e mi passo una mano tra i capelli, frustrato.
 
“Amico.. io ti posso assicurare che ti stai sbagliando.”
 
“Eh?”
 
Chiedo con il sopracciglio alzato.
 
“Io credo che Zayn tenga davvero a te.. quasi nello stesso modo in cui tu tieni a lui..”
 
“Harry.. quando gli ho detto che avremmo dovuto limitare le nostre apparizioni ‘di coppia’ e smetterla con i baci e le altre stronzate non ha battuto ciglio, capisci? Ha solo detto ‘Non voglio la tua vita sia un inferno per il prossimo mese, facciamo come vuoi tu.’ Se gli fosse importato qualcosa in quel senso avrebbe detto qualcosa, avrebbe fatto qualcosa!”
 
“Al contrario amico mio.. si è comportato esattamente nello stesso modo in cui si comporterebbe qualcuno che ci tiene moltissimo..”
 
Afferma convinto e tranquillo.
 
“..per non dire qualcuno che è cotto..”
 
Aggiunge in un sussurro.
 
“Lì, ti ha detto ‘Non voglio che il prossimo mese sia un inferno per te.’ Guarda caso non ha parlato per se stesso, sono convinto non abbia nemmeno pensato a quello che provava in quel momento. Ha pensato a te, esclusivamente a te.”
 
Effettivamente quello che il riccio sta dicendo potrebbe avere un senso, ma non voglio illudermi. Scuoto la testa da destra a sinistra.
 
“O semplicemente per lui non fa alcuna differenza..”
 
“Quante volte hai sentito quello zuccone di Zayn dire ‘Facciamo come vuoi tu.’? Avanti, dimmi quante!”
 
Resto in silenzio a fissare la tazza che tengo tra le mani.
 
“Ecco appunto, come volevasi dimostrare, anche io mai. Zayn non fa quello che gli altri vogliono, Zayn fa solo quello che vuole lui.”
 
Ha perfettamente ragione, anche su questo punto, Zayn è proprio così, se non gli và, non gli và e basta, non gli importa di essere l’unico a non voler fare qualcosa, resta fedele alla sua idea, anche a costo di rimanere solo.
 
“Se ti ha baciato, ti ha tenuto per mano, ti ha chiamato tesoro.. non credo sia stato solamente per la scommessa.”
 
“Sì, ma Harry..”
 
“Cazzo Liam, lo conosci quanto lo conosco io, sai com’è fatto e sai che ho ragione.”
 
“Va bene.. ma se anche fosse, le cose non cambiano. E credo di aver combinato un mezzo casino..”
 
Mi schiaffo una mano sulla fronte frustrato. Voglio una vita più semplice, voglio non preoccuparmi eccessivamente per tutto, voglio non dovermi fare tutte queste seghe mentali.
 
“Niente che non sia rimediabile grazie al favoloso piano che ho escogitato per te amico mio!”
 
Afferma il riccio con voce orgogliosa, tutto impettito.
 
“Sentiamo la genialata.”
 
 Ribatto poco convinto sprofondando nel divanetto morbido.
 
“Vuoi il mio aiuto o no disgraziato? Dovrai, d’ora in poi essere più rispettoso nei confronti del tuo mentore!”
 
“Chiedo scusa maestro Miyagi, mi illustri la sua meravigliosa pensata.”
 
Lo prendo in giro facendo finta di chinarmi in modo rispettoso.
 
“Mi stavo accingendo ad illustragliela.. ma lei continua ad interrompermi!”
 
Porto una mano alle labbra e faccio finta di chiudermele, come se avessero una serratura, ed ingoiare la chiave. Sorrido.
 
“Perfetto..”
 
Comincia.
 
“Tu ami Zayn, giusto?”
 
Mi chiede. Lo guardo con un sopracciglio alzato.
 
“Ma di cosa cazzo abbiamo parlato secondo te fino ad adesso?!”
 
“Va bene, va bene! Non ti agitare, volevo solo una conferma!”
 
Ghigna facendomi segno con le mani di stare calmo.
 
“Allora, dato che abbiamo appurato quali sono i tuoi sentimenti nei suoi confronti, non resta che fare in modo che lui manifesti in modo chiaro i suoi.”
 
Aspetto in silenzio che continui, mi sporgo solo leggermente per afferrare il piattino con la fetta di torta e gustarmela mentre lo ascolto.
 
“Dobbiamo fare in modo che si renda conto di quanto ti desidera e quanto ti vuole per se.”
 
Strabuzzo leggermente gli occhi, ma non apro bocca.
 
“Sono convinto che questi siano i suoi sentimenti, solo che lui probabilmente non se n’è ancora reso conto fino in fondo. Probabilmente è leggermente confuso. E se consideriamo il detto -Chi si somiglia, si piglia.- a quest’ora si starà facendo una quantità incredibile di seghe mentali.”
 
“Ti ringrazio..”
 
Sussurro, leggermente piccato per la presa in giro neanche troppo velata.
 
“Prego. Dicevo?”
 
Si porta un dito alle labbra e finge di dover far mente locale.
 
“Ah, ecco, sì..”
 
Riprende.
 
“Ti ricordi quella volta che per scherzare Niall ha detto che avrebbe voluto provarci con la sorella maggiore di Zayn? Ti ricordi come ha reagito?”
 
“Sì, se non ci fossimo stati noi due adesso saremmo una Band solamente inglese..”
 
Ricordo con un brivido la reazione di Zayn, si è dimostrato essere incredibilmente protettivo.
 
“Ma questo che cosa c’entra con noi due?”
 
Chiedo confuso.
 
“Secondo te perché si è comportato in quel modo quella volta?”
 
“Ma come perché? Era preoccupato per sua sorella.”
 
“E qui ti volevo. Zayn è forse una delle persone più premurose e possessive che io conosca. Quel che è suo non si tocca, capisci che intendo?”
 
Mi chiede facendomi l’occhiolino. Lo guardo confuso, ho perso il filo del discorso.
 
“A dire la verità no.”
 
“Cielo Liam! Cerca di seguirmi, o non ne usciamo più, vuoi?!”
 
“Ci sto provando Harry, ma tu prima parli di me e lui, mi chiedi se lo amo, poi metti in mezzo Niall e la sorella.. io non ci capisco più niente.”
 
“Devi farlo ingelosire!”
 
Strabuzzo gli occhi.
 
“Ah..”
 
“Ti è chiaro ora il concetto?”
 
“Sì ma..”
 
“Si renderà conto di quanto tiene a te, si accorgerà che non gli importa della scommessa, ma che ti vuole per davvero.. capirà di amarti anche lui!”
 
Il mio cuore batte all’impazzata. Non farlo Harry, non darmi una speranza.
 
“Liam, sei come un fratello per me lo sai, non potrei mai farti del male. Devi avere fiducia in me. Io so di avere ragione!”
 
“Ma io mi fido di te, solo che l’idea mi sembra così assurda! Non riuscirò mai a farlo ingelosire..”
 
“Oh.. io credo che già il solo fatto che quel ragazzo non  ha smesso per un attimo di mangiarti con gli occhi potrebbe farlo uscire fuori di testa.”
 
Sghignazza mentre io con la coda dell’occhio noto che Bryan mi guarda con un sorriso stampato sulle labbra e la testa leggermente inclinata di lato.
 
“Se poi sapesse che ti ha anche dato il suo numero, e che tu te lo sei infilato in tasta con tranquillità.. beh ci sarebbero le condizioni ideali per un omicidio.”
 
Conclude facendomi una linguaccia. Lo guardo con gli occhi spalancati. Credevo davvero non se ne fosse accorto, mi sento colto con le mani  nel sacco. Sento le guance arrossarsi, guardo fuori dalla finestra senza fiatare.
 
“Vedi.. anche se sembro tonto noto cose alle quali voi non prestate alcuna attenzione, dovresti saperlo ormai. Ora che sei stato colpito ed affondato ti fidi di me? Mi credi se ti dico che si vede lontano un miglio che Zayn prova qualcosa, che va ben oltre l’amore fraterno, per te?”
 
“Sì, scusami.”
 
Mormoro guardandolo negli occhi. Mi sorride divertito.
 
“Allora passiamo alla parte concreta del piano!”
 
Strofina una mano contro l’altra, pronto all’opera.
 
“Dimmi tutto!”
 
Lo incito. Sono preoccupato, ma allo stesso tempo entusiasta e curioso di come andrà a finire questa storia del piano geniale.
 
“Il nome della nostra missione sarà ‘Non mangiare il mio biscotto.’”
 
“E io sarei il biscotto forse?”
 
Chiedo indignato.
 
“Ma che ti salta in testa, è un nome di fantasia! Liam-centrico che non sei altro!”
 
“Okay, okay, scusami..”
 
Scoppio a ridere per il tono da prima donna che ha usato e per il broncio che ha messo su.
 
“Dai spiegami come dobbiamo procedere per ‘Non mangiare il mio biscotto.’!”
 
“Tu come sai chi è Channing?”
 
Mi chiede. Lo guardo alzando un sopracciglio. Perché dobbiamo parlare del colosso, mi chiedo.
 
“Zayn.”
 
“Si, ma come siete arrivati a parlare di lui?”
 
Insiste.
 
“Lo abbiamo incontrato prima in albergo e..”
 
Lo vedo sghignazzare, strabuzzo gli occhi.
 
“Ho capito! No Harry, no! No way!”
 
“Ma Liam, è perfetto! È destino!”
 
“Ti prego, non con lui..”
 
“Funzionerà ancora meglio se Zayn conosce chi cerca di portarti via da lui.. andrà su tutte le furie..”
 
Dice esaltatissimo.
 
“Cielo, non poteva andare meglio! Non vedo l’ora!”
 
Si alza, mi afferra per un braccio e mi tira su.
 
“Andiamo, prima torniamo in albergo, prima mettiamo in atto il piano!”
 
“Arrivo, arrivo, non mi tirare!”
 
Prima di varcare la soglia della porta d’uscita mi volto nella direzione di Bryan. Mi sorride e mi saluta facendo ondeggiare la mano. È proprio un bel ragazzo, gli sorrido di rimando. Tiro fuori il fazzoletto piegato dalla tasca, lo alzo tra due dita e gli faccio l’occhiolino prima di essere definitivamente trascinato sul marciapiede.
 
“Farai meglio a conservare quel numero, nel caso in cui Channing non bastasse..”
 
Mi soffia Harry all’orecchio, con un braccio mi circonda la vita e con la mano libera mi spettina i capelli. Scoppiamo entrambi a ridere e camminiamo uno stretto all’altro, in modo scoordinato e ridicolo. A pochi metri dall’entrata dell’albergo ci ricomponiamo e cerchiamo di sembrare due ragazzi seri.
 
“Non farmi ridere, coglione!”
 
Mi dice spingendomi dentro alla Hall. Mi volto per guardarlo e rispondergli a tono, ma sbatto contro qualcuno, perdo l’equilibrio e per poco non finisco per l’ennesima volta con il culo per terra.
 
“Mi scusi io..”
 
Mi giro di scatto verso la persona che mi ha afferrato saldamente sotto le ascelle e mi ha impedito di cadere. Spalanco gli occhi e la bocca, non ci posso credere.
 
Liam, ma sei veramente un disastro! Lo scusi..”
 
Sento dire il riccio alle mie spalle, perché l’idiota scandisce in quel modo il mio nome, mi chiedo. Mi rimetto in piedi e passo imbarazzato una mano tra i capelli.
 
“Ah Liam, se ogni nostro incontro si conclude in questo modo finirai per rovinarti completamente il..”
 
Calca sul mio nome facendo il verso al riccio, mi si avvicina e mi parla direttamente nell’orecchio.
 
“..tuo bel culetto.”
 
Arrossisco all’istante e faccio un passo indietro. Anche lui indietreggia leggermente, ha un enorme sorriso stampato sulla faccia.
 
“Piacere io sono Harry.”
 
Si intromette fortunatamente Harry. Porge la mano al colosso e aspetta la stretta.
 
“Piacere mio, sono Channing.”
 
Risponde ammiccante stringendo la mano del mio amico.
 
“Senti.. mi pare di capire che non è la prima volta che cerchi di distruggere questo povero ragazzo..”
 
Afferma poggiandomi una mano sulla spalla ed indicandomi con un cenno del capo, e l’altro annuisce sorridendo.
 
“Beh.. per farti perdonare potresti uscire con noi ed alcuni nostri amici a bere qualcosa questa sera ed offrire da bere a Liam per esempio..”
 
Propone il pazzo. Mi volto di scatto verso di lui scandalizzato.
 
“No, no, davvero, non è neces..”
 
Cerco di dire mentre gesticolo in modo esagerato, ma vengo interrotto.
 
“Vengo volentieri.”
 
Risponde divertito.
 
“Perfetto! Ci vediamo alle 2100 qui Channing, a dopo.”
 
Lo saluta tutto emozionato Harry, mi afferra per un braccio e mi trascina verso il lift.
 
“A dopo.”
 
Mi volto giusto in tempo per vedere la figura statuaria ed elegante di Tatum che esce dall’albergo. Ho una strana sensazione.
 
“Hai visto?! Cielo, meglio di così non poteva andare! Pensavo già dovessimo andare a cercarlo, invece tu ci sbatti contro..”
 
Esclama il moro trascinandomi dentro all’ascensore.
 
“Potevi avvertirmi che il piano consisteva nell’organizzare un’uscita di gruppo con l’ex ragazzo di Zayn!”
“Preferivi uscirci da solo?!”
 
Mi chiede prendendomi in giro. Resto in silenzio e fisso i pulsanti dei piani che si illuminano. L’altro sghignazza. Ho una pessima sensazione, pessima davvero.
 
“Ah.. sarà meraviglioso!”
 
Sospira con un sorrisone stampato in faccia e io spero solo che vada tutto bene.
 
 
 
 
Carissimi lettori, mi scuso infinitamente per questo aggiornamento che sembrava non dover arrivare più! Per cercare di farmi perdonare ho tentato di scrivere un capitolo un po’ più lungo del solito, mi auguro ovviamente che nessuno di voi resti deluso!
 
Vi voglio un gran bene, ringrazio in particolare chi ha lasciato una breve impressione, siete la mia gioia! :D
 
Vi abbraccio tutti forte, e vi rinnovo l’invito a lasciare un pensierino :D <3 <3

PS: Mi scuso anche per eventuali errori! >///<

  
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