Due ottobre
Silenzio,
solo il cuore continua il suo lavorio.
Cuore sanguinante.
Il brusio piacevole della folla s’abbassa
attorno a voi;
attimi di gelido stupore.
Perché non può essere, vero?
Ora ti sorriderà dolcemente,
le labbra sottile incurvate,
gli occhi cerulei aperti.
Vero?
Non ci credi, tu.
E il tuo sguardo supplica veloci spiegazioni,
trasuda d’illusioni incrinate.
E invece è tutto reale.
L’inverno è alle porte, freddo e amaro.
Ed amaro e freddo è anche il suo caffè,
abbandonato,
sulla tazza l’impronta seducente delle tue labbra vermiglie.
Il conto, chiede l’uomo,
il tuo profumo – ciò che rimane - nelle narici.