Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Selene Silver    02/10/2012    0 recensioni
Io, che sanguino sul mio banco sperando che nessuno se ne accorga.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sorry           
about the blood in your mouth. I wish it was mine.

[Richard Siken - Crush]

 

Ho sognato stanotte di toccare il mio corpo e ritirare la mano sporca di sangue.
Sono in un pub-discoteca e le luci sono tutte rosa, accecanti, e io sono seduta contro il muro, accasciata, e mi tengo la mano sullo stomaco, e la mano è imbrattata di sangue. Non c'è musica, non c'è chiacchiericcio; solo un brusio assordante che a volte raggiunge frequenze troppo alte, che mi trapassano i timpani come un chiodo. Le persone tutt'attorno a me non sono altro che silhouettes nere, non hanno neanche una faccia, sono sagome di cartone ritagliate da un bambino, mosse da fili di nylon. Li vedo che scintillano nelle luci stroboscopiche.
Ma chi se ne frega del luogo, stai sanguinando! urlate voi, dall'altra parte della pagina, dello schermo. Eppure è proprio il luogo che importa, perché la sensazione di dissanguamento è qualcosa di troppo familiare per soffermarmici su. Ora è solo resa visibile.
Le luci accecanti rendono il mio sangue di un ridicolo color fragola, sembra mi abbiano rovesciato addosso un frappé… oppure non sto solo sanguinando ma mi stanno pure uscendo le budella. Questa sarebbe nuova. Ma c'è troppo rumore per essere sorpresi, per preoccuparsi, e troppe luci per essere sicuri di qualunque cosa.
Improvvisamente le luci diventano faretti da teatro e dal soffitto cala un telone su cui viene proiettato un film muto; il pub è vuoto e silenzioso ed io guardo un uomo in bombetta venir accoltellato a morte, dodici volte nel petto, altre cinque nello stomaco, una in più nel collo.  Il viso dell'uomo è vuoto. Il mio viso è vuoto mentre mi tengo l'intestino crasso e la milza nella pancia. Il cuore non batte neanche nella mia gabbia gabbia toracica. 
C'è un bambino che apre la bocca in una 'O' perfetta, nel film, ma non esce suono, e anch'io apro la bocca e non esce suono, non sto urlando né piangendo, neanche dentro di me. Non ho altri fluidi corporei da sprecare, al momento.
Come sfogliando le pagine di un libro fotografico che mostra solo casi umani, vedo sul telone una ragazza con almeno quindici piercings sulla faccia, una mora anoressica con un tatuaggio sul fianco, una bionda con dei tagli freschi sul braccio sinistro e una forbice insanguinata nella mano destra, l'uomo pugnalato che ora somiglia a mio padre, morto per terra.
Io, che sanguino sul mio banco sperando che nessuno se ne accorga.
Ho sognato di essere in cima a una collina con un cielo troppo azzurro tutt'attorno, stanotte.
Ho la pancia squarciata, e poi lo squarcio si allarga fino al petto, con le costole che biancheggiano fra la pelle rossa di sangue. Il mio cuore ora picchia e picchia ma è perché sta battendo le ali; il mio cuore è un uccello azzurro tutto sporco di sangue che s'infila fra gli spazi della mia gabbia toracica, rompendo ciò che lo intralcia col suo becco per scappare. Ora è una macchia rossa nel cielo, ora non lo vedo neanche più.

Sono accasciata al muro di una discoteca piena di sagome nere e luci rosa e sono ricoperta di frappé alla fragola e sono anch'io una sagoma nera e ho la bocca socchiusa e gli occhi vuoti mentre il brusio assordante diventa una risata e dita puntate e occhi che non vedono che il frappé è sangue, che il frappé è budella.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Selene Silver