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Autore: Disneyana    03/10/2012    8 recensioni
E se una ragazza con una vita fin troppo ordinaria si trovasse a vivere una serata straordinaria? Se lei, pienamente convinta che un evento del genere non potrà mai più ripetersi, decidesse di non porre alcun freno ai suoi desideri?
Questo è solo l'inizio di un'avventura che porterà la nostra protagonista a scoprire se stessa, un terribile segreto e il vero significato della parola "passione".
"...Combattevo ogni giorno con un forte impulso: quello di fuggire. Fuggire da tutta quella serenità per trovare la capacità di urlare, impazzire, amare e perchè no? anche soffrire. Avevo la costante impressione di vivere come addormentata, i miei giorni erano così uguali, noiosi, insopportabilmente equilibrati. Ecco perchè amavo il cinema: perchè mi portava altrove..."
Se amate Johnny Depp, se vi piace sognare, se vi piacciono le storie con qualche mistero e molto pepe...allora questa è la fanfiction giusta.
Mi raccomando recensite! :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 A.A.A :  Se avete cliccato su "ultimo capitolo" vi chiedo di andare un capitolo indietro perchè ne ho pubblicati due in una volta.

Se non avete cliccato sul ultimo capitolo...beh allora è il caso che io mi tolga dalle scatole e vi lasci leggere! XD





XVIII. Danze e falò


Comprai degli Amaranti un enorme mazzo e li portai sulla tomba di mia madre, insieme vi misi una lettera:



Ho sempre creduto che i pensieri e le parole possano arrivare ovunque, superare qualsiasi limite e barriera, perfino la distanza creata dalla morte. Mi sentirai, lo so.

Dovrei essere triste per non averti conosciuta..e lo sono mamma. Ma più forte della tristezza è il mio orgoglio.

Sono orgogliosa, orgogliosa di avere il tuo sangue nelle vene, orgogliosa di ciò che sei stata...felice di sapere che anche se a distanza tu mi hai conosciuta, osservata e vegliato su di me. Tutto ciò che riesco a pensare adesso è che di certo ,anche ora , mi stai osservando, attraverso questi fiori...attraverso il vento, attraverso il mio cuore che è il tuo stesso. Ora so dare un nome alla mia voglia di libertà: Amaranta.

Tu hai vissuto libera e sono certa che anche adesso sei libera e presente, come l'aria che respiro, che sei intorno a me e lo sei sempre stata. Ora so da dove viene questa mia voglia di fuggire, questo mio amore per una vita priva di limiti.
Ora capisco, che il mio desiderio di una vita piena e totalmente priva di gabbie, mentali e sociali, non è follia o capriccio ma è la manifestazione della tua essenza, del tuo essere che sta continuando in me, tua figlia.


Ti prometto mamma che sarò libera SEMPRE, non renderò vani i tuoi sforzi e niente corromperà quell'energia che viene da te e esiste in me. Sarò sincera e amerò senza riserva, senza paura, come hai fatto tu. E danzerò e sorriderò e andrò in giro per il mondo con gioia e fiducia portandoti con me ogni momento.

Ti penserò  e ringrazierò per questo tutti i giorni della mia vita...
La tua Fiamma


Lasciai quella lettera e tornai in direzione di Johnny,che era rimasto a pochi metri da me. Nelle ultime ore mi era stato accanto pazientemente, senza chiedere nulla. Lo raggiunsi, aveva un sorriso un pò imbarazzato, probabilmente gli sembrava strano rompere quel silenzio, o forse non  sapeva che parole utilizzare per farlo.

Credeva che fossi ancora scossa, ma io adesso ero serena e avevo intenzione di seguire l'esempio di Amaranta, reagire con gioia e con un pò di follia.


<< Johnny...?>>


Mi guardò interrogativo.


<< Voglio organizzare una festa.>> dissi risoluta  mentre lui mi guardava stupito.


<< Una festa?!>>


<< Lo so ti sembrerò matta,ma ciò che ho scoperto oggi mi fa venir voglia di festeggiare. La persona che ho conosciuto tramite i racconti di Zaira e Azuz è una persona che va festeggiata, non me ne starò a piagnucolare. Allora ci stai? Festeggiamo?>>


Sembrò pensarci sù un attimo, poi scosse la testa divertito, mi afferrò per il mento e con aria buffa rispose

<< Ovvio che ci sto ragazzina!>>       


                                                       ------------------------------



Fu così che nell'ora successiva, dopo aver chiesto ad Azuz il permesso per organizzare la suddetta festicciola, mi ritrovai a far la spesa.


 Portai con me Fatima perchè potesse suggerirmi cosa comprare, cosa piaceva agli altri. Ci caricammo di carne da grigliare, panini , salsette varie e stuzzichini di ogni genere. Ovviamente Johnny scelse il vino. Litri e litri di vino!


Tornati al campo Azuz ci presentò il resto del gruppo: Rodrigo, Giosuè, Arianna, Fernanda e Davìd. Davìd, figlio di Arianna e Giosuè, era un bimbo dell' età di cinque anni circa,  Zaira mi spiegò che era una sorta di mascotte per quel gruppetto; infatti i cinque si guadagnavano da vivere animando feste e fiere di paese, con balli , musica e canti. La sera che io e Johnny eravamo arrivati per la prima volta al campo, loro erano appunto impegnati in una di queste feste, motivo per il quale non li avevamo ancora conosciuti.


Dopo le dovute presentazioni cominciammo a sistemare tutto per la nostra festicciola. Era ormai sera e per avere sufficiente luce decidemmo di creare un piccolo falò.


Quando la carne fu sul fuoco ed il vino nei bicchieri, la serata si animò velocemente.


Il piccolo David fece sfoggio delle sue qualità nel ballo, sembrava quasi una molla quel piccoletto, dati i salti e le capriole che riusciva a fare!


Mi sentivo finalmente felice, in pace con me stessa e sopratutto in pace con le persone che amavo, i miei genitori.


Mi sedetti vicino al falò, accanto a me, Zaira e Azuz ,si scambiavano smancerie, che mai mi sarei aspettata da persone della loro età, ed io intanto non facevo che ridere e bere, bere e ridere... Al quinto bicchiere di vino, mi resi conto di avere gli occhi fissi su Johnny...mi accorsi anche che non avevo intenzione di distoglierli.

 Ancora un giorno con lui e poi non avrei più potuto ammirare la sua bellezza se non attraverso lo schermo, quindi volevo stamparmelo in mente esattamente come era in quel momento: rilassato, naturale con il suo inconfondibile modo di muoversi e di scherzare. Mi stava di fronte, toccando le corde della chiatarra che docili emettevano i più bei suoni ed io desideravo essere come quello strumento nelle sue mani.


Si accorse che lo fissavo, ma non distolsi lo sguardo. Era eccitante non cedere, rimanergli incollata, anche se solo con la mente... Passò un tempo infinito, lui abbandonò i miei occhi un millesimo di secondo per guardare le corde,  e poi con prepotenza, invadenza ed un magnifico sorriso tornò a guardare me. Cambiò melodia e lessi nel suo labiale queste parole :


" This is for you..."


Almeno questo mi parve di capire dai movimenti delle sue labbra, perchè lui non aveva emesso suono...eppure continuava a fissarmi in modo strano.

All'inizio non riconobbi il brano, poi mi parve familiare. Johnny non stava cantando, ma solo eseguendo gli accordi...  ( 1 )



Il brano era un classico... You are so beautiful , più andava avanti più mi rendevo conto che era proprio quello. Era vecchissima come canzone, ma io la conoscevo perchè, una volta un ragazzo, un turista, l'aveva dedicata a Stefania e quando era partito lei non aveva fatto altro che ascoltarla per giorni, con la faccia sognante e nostalgica.

Era diventata una droga per lei ed un tormento per me, che avevo finito per impararne a memoria (senza volerlo) le parole, che in effetti non erano molte e si ripetevano sempre uguali. Cominciai a cantarla mentalmente mentre lui suonava. No, non poteva essere... Sicuramente mi ero immaginata la dedica. Perchè? Perchè il testo della canzone faceva più o meno così:


 You are so beautiful to me- Sei così bella per me
you are so beautiful to me- Sei così bella per me
can’t you see?- Non riesci a vederlo?
You’re everything I hope for - Tu sei ogni cosa che desidero
you’re everything I need- tu sei tutto quello di cui ho bisogno (...)


Non ricordavo tutte le parole, ma più o meno il succo era questo! Impossibile che mi stesse dedicando quella canzone, decisamente impossibile...Me lo ero sicuramente immaginata... forse dovevo smetterla di bere.

 E lui intanto sorrideva e le sue dita si muovevano agili... ed il suo sorriso accennato, muoveva invece   i miei sensi e i miei pensieri, verso luoghi tanto invitanti quanto peccaminosi...


<< Ooohhhii??? EHhy?? Beatrice estai aquì o in un otro mundo?>>


<< Fatima! Oh si sono qui...>>


<< Beh..te sto chiamando da un ora. Eri incantata eh?>> Sorriso ammiccante. L'ultima cosa che mi serviva era che Fatima si mettesse a fare di nuovo discorsi sul mio innamoramento per Johnny e sulla sua mascolinità.

Presi in pugno la situazione:

<< Su dai! Continua a darmi le tue lezioni di ballo!>> Mi alzai dal prato con un mezzo capogiro.

<< No, no...sennò mio fratello se arrabbia...>>


<< Tuo fratello?>>


<< Janus! >> Ah! Quindi Janus era suo fratello!


<< E perchè si dovrebbe arrabbiare?>> Dissi sorridendo presa dall'ebbrezza dell'alcol.


<< Porchè vuole ballare lui con te. Ma non se decide a venirtelo a chiedere. Me sa che ha preso una cotta!>> E rise con quel suo modo strano e roco.

Pensai che era perfetto, ottima soluzione : ballare con un bel ragazzo che si era preso una cotta per me ( secondo sua sorella ovviamente, ma io avevo i miei dubbi...) mi avrebbe distratta da Johnny.  Partii in direzione di Janus tutta allegra:


<< Dai fammi ballare!>> Dissi prendendogli sfacciatamente una mano. All'inizio il ragazzo mi guardò  un pò stordito, forse Fatima mi aveva presa in giro... Poi fece un gran sorriso soddisfatto e disse:


<< Te lo volevo chiedere da un ora!>> No, forse Fatima non mi aveva presa in giro.


Il ragazzo cominciò a farmi volteggiare, a girarmi e rigirarmi. Nel frattempo Johnny aveva smesso di suonare, sostituito da Rodrigo e Giosuè, mentre lui si dedicava al bere. Chiacchierava con quelli del gruppo che parlavano francese ed anche con chi non lo parlava, cercando di farsi capire a gesti. In alcuni momenti era buffissimo!


Io me ne stavo la,  in mezzo agli altri a fare giravolte mezza stordita. Però mi stavo divertendo come una matta. Janus mi prese una mano e mi fece girare finchè il braccio fu steso, poi con uno strattone mi fece nuovamente girare su me stessa, arrotolandomi come una trottola al mio stesso braccio, così mi ritrovai appiccicata a lui di schiena, una mano sulla vita e un'altra che mi avvolgeva trattenendomi in quella posizione. 
Sensuale, parecchio sensuale...Allora perchè non me ne fregava niente accidenti??! Lo guardai ed ebbi l'ennesima conferma di ciò che Fatima sospettava. La sua faccia parlava chiaro, Janus ci stava provando...ci provava di brutto, perchè adesso mi ballava un pò troppo vicino e mi fissava in modo inequivocabile. Se solo anche i comportamenti di Johnny fossero stati tanto trasparenti come quelli di quel ragazzo... invece non lo capivo! Mi stavo ancora chiedendo se mi avesse o no dedicato la canzone!! Ma come si fa a non capire se uno ti ha dedicato o no una canzone? Dubitavo seriamente delle mie capacità intellettive ed ero sempre più convinta che il desiderio di piacergli mi facesse vedere cose che in realtà non esistevano.


"Bea stai di nuovo pensando a lui...non dovevi distrarti?"


 Cercai di schiacciare dalla mente la faccia di Johnny e mi concentrai su quella di Janus:    riccioli ribelli, carnagione scura, labbra carnose,un piccolo neo sulla guancia...Proprio niente male. Mi strinse ancora di più e prima che me ne rendessi conto, mi stampò un bacio sulla bocca. Le mie labbra rimasero serrate. Niente, nessuna, nessunissima emozione. NIENTE! E questo per un solo e semplice motivo: le uniche labbra che volevo, stavano a qualche metro di distanza da me, dietro le mie spalle e sotto due famosi baffi.


Janus si staccò deluso. Io ero fredda e rigida.


<< Scusa Beatrice pensavo...>>


<< Tranquillo...non fa niente.>>


Si può reagire con tanta indifferenza ad un bacio?  Io  lo avevo appena fatto, non era stato nè sgradevole nè piacevole... avrei di certo provato più emozioni  mangiando una caramella!


Vidi spuntare una chitarra, la percorsi lentamente con lo sguardo, avevo i riflessi rallentati. La chitarra era sorretta da una mano con diversi anelli ...


<< Che ne dici di suonare un pò tu Janus? E' il mio turno di ballare...>>


CCHE??? CHE COSA?? Chiaramente stavo di nuovo dormendo e sognando, figurarsi se Johnny voleva ballare, l'aveva detto lui che non ballava!


 Invece era lì accanto,  con un sorrisetto sarcastico in viso, stava porgendo la chitarra a Janus , il quale la prese senza fare storie e si andò ad aggregare agli altri due musicisti. Io ero in uno stato pseudo vegetativo e lo guardavo stupita.


<< Ho pensato che volessi essere salvata, ragazzina!>> mi fece l'occhiolino lanciando un'occhiata veloce in direzione di Janus, per poi tornare su me.


<< Salvata?>>


<< Sbaglio o stavi cercando di rifiutare quel ragazzo?>>


<< Veramente era tutto apposto Johnny...>>


Con questo intendevo dire, che Janus non aveva insistito poverino e non mi stava certo forzando,  quello che invece Johnny capì fu tutt'altro, a giudicare dalla sua espressione.


 Fece una faccia assurda, come se dormendo fosse caduto dal letto risvegliandosi col sedere su di un cactus , poi rimase per un pò a bocca aperta e con gli occhi sgranati emmettendo un solo suono:


<< Ah.>>


 Rimasi in attesa fissandolo interrogativa e cercando con tutta me stessa di non ridere. Lui, finalmente chiuse la bocca, e a labbra serrate fece un sorriso che mi sembrò di plastica, uscendosene infine con questa frase: << Bene, allora te lo chiamo subito, così potrete continuare. Credo di avervi interrotti.>>


<< No. Tu ora balli con me!>>  Dissi dispettosa e divertita. Era forse geloso?


Alzò un sopracciglio << E lasci il tuo Romeo là ad aspettare?>>


<< Ma quale Romeo Johnny! Dai, non fare il finto tonto, hai visto che mi ha baciata no? >>


<< Si, giust'appunto!>> Aveva un tono sarcastico e muoveva la testa annuendo.


<< Allora avrai visto anche, che sono rimasta di ghiaccio.>>


<< Non lo so, eri di spalle. Sei rimasta di ghiaccio?>> era un sorriso soddisfatto quello che gli leggevo in volto?  << Ma povero ragazzo!>> Si, lo era.


<< Ma sei geloso?! >> Non ero io a chiederlo, era il vino!!


<< Si gelosissimo!>> Rispose ironico ridendo. Era su di giri pure lui a causa dell'alcol, non lo avevo mai visto così. Era irritante. Terribilmente irritante! << Su ragazzina... se vuoi divertirti con quel ragazzo puoi farlo, non ti vergognare! Cogli le occasioni che la vita ti offre, io di certo non starò qui a biasimarti! >>


<< Ma sentilo!Non ho certo bisogno del tuo permesso!!>> Ecco che mi stavo incavolando sul serio. Per un millesimo di secondo avevo davvero pensato che fosse geloso, ma se uno è geloso di te, non ti spinge certo ad andarti a "divertire" con un altro! Questa però era una serata di festa, una serata tra gitani alla luce di un bel falò e con il suono delle chitarre... non potevo incavolarmi in una serata del genere. Feci un sorrisetto furbo.


<< Stai facendo tutti questi discorsi irritanti ed inutili solo per non ballare.  E' vero o no uomo di mondo,  abilissimo con la chitarra ma incapace di mettere un piede davanti all'altro a ritmo di musica?>>


Rise di nuovo ed alzò le mani in segno di resa << Ebbene mi hai scoperto! >>


<< E invece sai che ti dico? Tu non scappi ed ora la paghi!>>


<< La pago per cosa?>>


<< Ma per avermi separata dal mio Romeo no?!>> Avevo imparato ad imitare il suo sarcasmo, devo dire che era utile e divertente.


<< Ah...ho fatto una cosa davvero grave allora...>> spinse le labbra in fuori e strizzò un pò gli occhi, fingendo di riflettere. << ...in tal caso, se devo scontare la pena, dovrai insegnarmi a ballare e già so che non ci riuscirai ragazzina... >> disse oscillando il dito indice in perfetto stille Willy Wonka.


<< Mi sottovaluti Johnny...non hai idea di quante cose potrei riuscire a farti fare... >> Ma che cavolo stavamo facendo? Stavamo flirtando?? Ero troppo ubriaca per pensarci... anche lui era troppo ubriaco. Al diavolo tutte le mie paranoiche riflessioni!


<< Ah si? E cos'è che riusciresti a farmi fare?>> Lui aveva una faccia maliziosa ora e non me la stavo di certo immaginando!


<< Innanzitutto... tanto per cominciare, posso farti ballare. >>


<< E cosa aspetti?>>


<< Aspetto che ti avvicini. Te ne stai ad un metro da me...non mordo mica sai?>>


 << Non ne sono sicuro...>> disse facendo un passò avanti e rimanendo a pochi centimetri da me con quella sua faccia da schiaffi, che ora ricordava tanto il capitan Sparrow quando si confrontava con Elizabeth.


<< Ora dovresti stringermi.>>


Non se lo fece ripetere due volte...


<< Ah...questo lo so fare! >>


Si lo sapeva fare e pure bene. Mi passò una mano dietro alla vita e mi attirò a se in maniera decisa, molto decisa. Sentii tutto il suo corpo contro il mio. Stavo giocando con il fuoco e mi piaceva terribilmente il calore di quel fuoco... Cominciarono le danze.


In realtà non stavamo davvero ballando, quello che Johnny stava facendo era oscillare in modo piuttosto aritmico e un pò troppo lento per la musica che c'era in quel momento, ma che dire? Era comunque da brividi, per alcuni semplici motivi:


Uno: eravamo faccia a faccia, vicinissimi, così vicini da sentire il suo respiro sfiorarmi, così vicini che potevo letteralmente annegare nell'abisso del suo sguardo. Due:  le sue mani  su di me, erano tutt'altro che timide e mi attirava sempre di più. Tre: Potevo rimanere abbracciata a lui pur non essendo in lacrime o sconvolta ( evento eccezionale!) e abbracciarlo era una cosa che mandava i miei sensi all'ospedale. Motivo numero quattro: il modo in cui mi guardava mi ricordò il sogno che avevo fatto la mattina prima. Infine, motivo numero cinque: stando nella posizione sopra illustrata, ad un certo punto mi rivolse queste parole con una voce sussurrata e a dir poco  elettrizzante :


<< Noi non stiamo certo ballando ragazzina...perchè se ballare fosse sempre stato così, lo avrei fatto ogni giorno...>>


" Baciami ti prego baciami...baciami! Perchè non mi baci?Oddio! Devo parlare o finirò per baciarlo io... e che il cielo mi fulmini se lo faccio...se lo faccio e lui si ferma di nuovo come ha fatto a Venezia,o come ha fatto a mare, mi lancio dentro il falò per la vergogna!! Lo giuro!! Parla Beatrice parla..."
Parlai, pronunciando frasi del tutto inutili. << In effetti non stai proprio ballando...stai dondolando e...>> sentii qualcosa di strano, uno strano movimento che proveniva dai suoi pantaloni... << ...e... stai vibrando?... stai vibrando Johnny?!>>

<< Vibrando?!>> Strabuzzò gli occhi e il momento magico finì mentre io mentalmente mi prendevo a pugni da sola, con violenza con molta violenza!


 Tempismo a dir poco perfetto... Non credo di aver mai odiato tanto la tecnologia! Johnny si mise una mano in tasca e tirò fuori il cellulare, lo schermo era illuminato,  lo guardò, aggrottò la fronte e poi rise << Eh si, stavo proprio vibrando!>> Poi mi rivolse un'occhiata dispiaciuta << E' mia sorella Christie, è strano che mi chiami a quest'ora... Credo proprio che dovrò rispondere.>>

Si staccò da me e mentre si voltava disse a voce alta con tono insolente: << Se vuoi... puoi tornare a ballare con il tuo "Romeo" , ma non credo che possa equiparare la mia immensa maestria nella danza!>> e si allontanò.


Ma non potevo stare zitta? Maledetti cellulari. MALEDETTI, MALEDETTISSIMI, STRABIMALEDETTI CELLULARIIIIIIIIIII!!!!!!!





  
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