C'erano stati i gesti timidi e poi quelli più audaci, ma io non gli avevo mai dato così tanto peso.
E poi, cos'è successo?

Harry mi guardava sempre un pò in modo strano, quando luiabbozzava nervoso strofinandosi le mani. Io lasciavo correre con le sopracciglia appena alzate, sondavo gli occhi verdi di lui fino in fondo e leggevo tutti i suoi dubbi, senza nessuna intenzione di sollevare un vespaio.
Ma, in fondo al cuore, leggevo tra le righe di tutti quegli sguardi.

Per gli abbracci sotto il sole, per il modo in cui la mia testa si incastrava nel suo collo, e braccia forti a stringermi la vita negli infiniti viaggi in treno. Innocenza. Erano puri e candidi i momenti passati a sonnecchiare l'uno stretto all'altra, e non pensavo mai con malizia al modo in cui mi piaceva l'odore di pulito della sua pelle - o forse era solo odore di pelle, punto - e a come avevo voglia di averne sempre un pò di più, di averne anche un pò addosso.

Io non pensavo che saremmo finiti insieme, prima o poi. Sarebbe stato troppo strano, troppo difficile da sopportare; ed Harry? Lui aveva detto mille volte - credendomi addormentata - che c'era qualcosa che lo faceva presumere che-. Quando è successo, lui non c'era, e forse era più semplice pensare a te, te soltanto, e non all'te-con-me-con-Harry, che mi spaventava così tanto.

Col maglione slabbrato, e il pavimento coperto di polvere e macchie d'inchiostro. Assonnati e poi non so, avevo soltanto voglia di strappare via tutti i segreti che potevano sfuggirti dalle tue labbra. Forse hai capito che il momento era quello giusto quando mi sono voltata verso di te, il mento poggiato sulla tua spalla, ed eravamo così vicini. Era come un via libero, l'hai capito, vero? Era come dirti " Non posso più combatterlo, per favore, adesso " e tu hai sospirato, e l'ho sentito sotto la mia mano il tuo petto alzarsi e abbassarsi irregolare, e il tuo cuore sotto le mie dita - ma io credevo, in quell'istante, di averlo stretto in pugno, per quanto forte lo sentivo battere. E ti sei avvicinato, lento e titubante, i dubbi negli occhi e tutto il resto. Io sorridevo, questo me lo ricordo. Sorridevo con le labbra distese e una finta tranquillità e poi avevo le tue labbra sulle mie a sfiorarle piano, ma non come in un bacio vero. Eravamo solo così, labbra sulle labbra, immobili a strofinare pelle e nasi e labbra e basta - tu hai socchiuso gli occhi guardando in basso, e poi li hai aperti, ed era solo blu quello che potevo vedere, i tuoi occhi blu e non c'era nient'altro. Il buio, la dolcezza, il fuoco e il calore. C'eravamo noi due e io tremavo al pensiero di quel che stavo facendo - vivendo? Per una volta senza pensare, ho stretto il tuo maglione e poi mi hai baciata e nell'ardore non ricordo più nulla, dettagli che sfuggono e non posso trattenere.

Quasi. Due. Mesi.
Io non posso dimenticare tante cose, ora che è finita, ma poi adesso ti vedo allontanarti di proposito, e non riuscire a sopportare la mia presenza. Oh, Ron. Perchè non puoi crescere? La tua amicizia, il tuo starmi accanto, tutto ciò di cui avevo bisogno... l'avevo messo in conto, avevo programmato tutto quanto e sapevo sarebbe finita così - con Harry che mi guarda dispiaciuto e gli occhi da abbassare se ci sei tu, perchè in fondo ancora non sopporto che capiti di incontrarci in uno sguardo, se tu sei placido e lontano o soltanto mi guardi un pò con rabbia.

Io non volevo finisse così.
E tu hai deciso. Tu hai voluto che finisse e tu hai voluto ignorarmi. Adesso lasciami essere una bambina, lasciatemi piangere in pace.
In fondo, era solo amore. Il cuore, questo, lo sapeva già - è la ragione che deve capirlo.