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Autore: 0wen    04/10/2012    1 recensioni
Due amiche, una passione in comune. Un libro misterioso e tanti sogni da realizzare.
One dream one soul one prize one goal, one golden glance of what should be...
Genere: Sentimentale, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 - « We'll Be Good Company! »

 

-Ehi leggi qua! Cercano delle cameriere!- Gwen mi mette davanti agli occhi un ritaglio di giornale. -Allora... questo pub del centro città cerca cameriere dai 18 ai 20 anni-.

-Mh, non male.- Commento.

-Dai, andiamoci subito così risolviamo il problema lavoro-.

Io e la mia amica paghiamo la nottata in motel, dopodichè ci incamminiamo verso la fermata di autobus più vicina. Il pub si trova dietro Trafalgar Square. Una volta entrate ci guardiamo intorno. Il posto è carino, non molto grande. L'arredamento è piuttosto ricercato ed elegante. Sulla destra c'è un jukebox e proprio davanti a noi un lungo bancone di legno scuro. Il resto del pub è riempito da tavoli e sedie sparsi un po' ovunque. Mi rivolgo al barista dietro al bancone. -Buon giorno- Dico sorridendo. -Abbiamo letto l'annuncio sul giornale...-

-Salve! Oh, benissimo! Vi chiamo la responsabile, aspettate un attimo-.

Ci voltiamo e vediamo arrivare verso di noi una donna sulla trentina dai capelli rossi e ricci.

-Eccole qui le aspiranti cameriere!- Ci dà la mano e ci invita a sederci ad un tavolo.

-Allora, vorrei parlare un po' con voi...per conoscervi meglio- La donna sorride. -Io sono Roxy-

Gwen si schiarisce la voce. -Io sono Gwen e lei è Rebecca.-

-Avete avuto esperienza come cameriere prima d'ora?-

-Sì, una volta! L'anno scorso!- Gwen mi lancia un'occhiataccia.

-Perfetto. E quanti anni avete?-

-Diciannove- Rispondo io. -Abbiamo entrambe diciannove anni-.

-Capisco. Siete di zona?-

-Certamente, abitiamo proprio nella viuzza qui accanto!- Cerco di sembrare disinvolta mentre invento l'ennesima balla.

-Ah! Beh, per me può bastare. Il pub è aperto dalle 18 alle 3 del mattino. Il turno libero è quello dalle 22 alle 3. Vi va bene, no?-

-Certo!- Esclamo beccandomi un calcio di Gwen da sotto il tavolo. -Va benissimo!-

-Sono molto contenta di aver trovato delle nuove cameriere. L'ultima cosa: mettete due firmette qui- Ci passa un foglio. -E anche qui-.

Mentre firmiamo Gwen continua a schiacchiarmi il piede da sotto il tavolo. La fulmino con lo sguardo.

-Potete venire già da stasera. Vi aspetto alle 21.30. Arrivederci!- La donna ci saluta e torna ai fatti suoi.

Una volta uscite dal locale Gwen allarga le braccia. -Ma sei scema! Sei tutta scema!-

Spalanco gli occhi. -Scusa e perché?!-

-Dalle 22 alle 3! Le 3 del mattino! Non dormiremo un cazzo e saremo stanchissime!- Sbuffa.

-Smettila Gwen. Non è il caso di mettersi a discutere. E' vero, saremo stanche...ma almeno guadagneremo qualcosa e potremo affittarci un appartamento-.

Gwen continua a sbuffare ma io non ci faccio neanche più caso.

Pranziamo con fish&chips e decidiamo di andare un po' all'Hyde Park. Una volta arrivate ci stendiamo sull'erba fresca.

-Dove dormiamo stasera?- Chiede la biondina.

-Al motel! Dove altrimenti? Affitteremo nuovamente una stanza, che ti devo dire...-

-Umpf- Bofonchia lei.

-Dai, allora cagali tu i soldi così magari possiamo comprarci una villa a tre piani!- Dico io sarcastica.

Gwen alza gli occhi al cielo.

Passiamo il pomeriggio al parco e alle 21.30, puntualissime, siamo al pub.

-Eccovi qui! Venite con me- La donna dai capelli rossi ci accompagna nel retro del locale.

-Indossate questi-. Ci porge dei grembiuli verdi.

-Occupatevi di prendere le ordinazioni e di servire ai tavoli. Se serve date una mano in cucina. Mi raccomando, siate cortesi e pazienti!- Detto ciò la donna se ne va.

-Ma cosa mangiamo?- Gwen mi guarda preoccupata. E' vero, non abbiamo ancora cenato.

-Mmmh. Beh, spizzicheremo qualcosa in cucina- Sorrido.

Ci mettiamo subito al lavoro, la gente comincia ad arrivare ed il locale si riempie velocemente. Perdo il conto delle ordinazioni che prendo... Ci sono davvero una marea di persone.

-Per me un hot dog!-. -Per me un hamburger con doppio formaggio!-. -Per me una birra e basta!-. -Per me delle patatine fritte!-. E' la prima sera e già sono stanchissima. Devo farmi coraggio. Guardo Gwen da lontano, sembra molto più disinvolta e tranquilla di me. E meno male che si lamentava! Pffft. Faccio avanti e indietro dai tavoli alla cucina per portare le ordinazioni. Due o tre persone mi chiedono dov'è il bagno, gli rispondo distrattamente 'in fondo a destra'. Inizio a non capirci più un bel niente. Passo accanto a Gwen e le tocco una spalla, le faccio cenno di seguirmi. Lei finisce le ordinazioni e mi raggiunge nel retro del locale. Mi siedo per qualche nanosecondo su una sedia e Gwen fa lo stesso.

-Stanca?- Mi chiede lei.

-Eh, parecchio- Le rispondo passandomi una mano sulla fronte.

-E pensare che oggi non abbiamo neanche cercato quegli sgallettati!-

-E' vero... Domani rimedieremo! E li troveremo!- Esclamo trionfante.

-Già... Sarà meglio tornare di là a prendere le ordinazioni-.

Torniamo al nostro dovere e io continuo a pensare che...'i'm going slightly mad'. Non trovo neanche più i vassoi ora! Gwen sparisce in cucina a portare le ordinazioni, io sono accovacciata dietro il bancone alla ricerca di quei dannati cosi che non si trovano. Non è possibile! Qualcuno si avvicina al bancone. -Ehm, scusi. Sa dirmi dov'è il bagno?-

Olè. L'ennesimo cliente cieco che non è in grado di vedere il cartello con scritto in lettere grandi 'TOILETTE'. Uh, ecco qui i vassoi. Li recupero e mi alzo da quella posizione scomoda. Rispondo distrattamente con un cenno della mano, senza neanche alzare gli occhi -In fondo a destra'. Sbuffo. E' mai possibile che nessuno riesca a trovare 'sto bagno?!

-Ehm, grazie- Risponde il cliente. Io alzo gli occhi, stavolta non distrattamente. Questa volta li spalanco e devo farmi forza per non svenire. Mi tremano le gambe e devo appoggiarmi al bancone per non cadere rovinosamente. Cerco di mantenere la lucidità. -S-s-si figuri- Riesco a sibilare. Oh mio Dio. Quello era Brian. QUELLO ERA BRIAN MAY. Era davanti ai miei occhi e... mi ha anche parlato! I miei scleri mentali vengono interrotti dal cuoco che mi chiama dalla cucina. 'Rebecca! La roba del tavolo 9 è pronta!-

Faccio una fatica immane a raggiungere la cucina. Mi reggo a malapena in piedi.

-Stai bene?- Mi chiede Ben, il cuoco.

-S-sì, sto benissimo- Mento. -Ho solo bisogno di prendere una boccata d'aria-.

Noto che anche Gwen è in cucina e sta lavando una pentola. Dev'essersi accorta che non sto bene, infatti si avvicina e mi chiede cos'ho.

-Una boccata d'aria...ho bisogno di una boccata d'aria- Continuo a ripetere.

-Vieni, ti accompagno. Passiamo dal retro-. Gwen mi prende sotto braccio e usciamo dalla porticina sul retro. L'aria fresca mi fa stare leggermente meglio. Ancora non credo a quello che ho visto.

-Gwen, tu non hai idea...- Comincio.

-Di cosa?- Mi chiede lei preoccupata.

Faccio un respiro profondo. -Di là c'è Brian-.

Gwen strabuzza gli occhi e non dice nulla.

-Ehi, ci sei?- Le faccio un pizzicotto sul braccio.

-Tu stai scherzando, non è vero?- Inizia a ridere di gusto. Lei sa benissimo che non sto scherzando.

-Non sto scherzando. Sul serio! Di là c'è Brian, ci ho anche parlato-. Continuo io gesticolando.

-Ora mi sento male anch'io-. Gwen smette di ridere e si appoggia al muro per qualche secondo. -Okay, va tutto bene. Stiamo calme-.

Mi stringe le mani. -Ragiona. Se c'è lui ci saranno anche gli altri 3!-

-Per forza...- Commento io.

Torniamo in cucina e Gwen di punto in bianco mi chiede. -Mi hai detto che ci hai parlato...ma che vi siete detti?-

-Mi ha chiesto dov'era il bagno e gli ho risposto, tutto qui- Alzo le spalle.

-Uh, bello. Che conversazione interessante!- Scoppiamo a ridere insieme scaricando un po' di tensione. Ben ci riporta all'ordine. -Allora? State qui a giocare?! Prendete questa roba e portatela ai tavoli 4 e 5-.

Uscite dalla cucina cerchiamo con lo sguardo i ragazzi ma non sembrano esserci. Portiamo il cibo ai clienti e Gwen si avvicina al mio orecchio. -Sei sicura di non averlo immaginato?-

-Scherzi?! Sono matta...ma non fino a questo punto-. Rispondo.

Dalla cucina esce Roxy e si avvicina a noi. -Ragazze, stasera abbiamo ospiti speciali...Si tratta di una band molto famosa, i Queen. Li conoscete, spero!-

Gwen mi dà una gomitata. -Certo che sì-. Dico cercando di rimanere calma.

-Bene. Mi raccomando, trattateli con un occhio di riguardo! Non vogliamo mica farci brutta figura! Sono dietro al separè, proprio lì-. La rossa ce lo indica. Ecco perché non li vedevamo! Sono lì dietro! Furboni!

Ecco di nuovo la voce di Ben. -Gwen! C'è altra roba! Vieni!- La mia amica sbuffa.

-Buona fortuna... tocca a te andare a prendere le ordinazioni. Non morirmi, per favore-. Mi dice prima mi allontanarsi verso la cucina.

Training autogeno, training autogeno! Mi dico. Tutto inutile, tremo dalla testa ai piedi ma mi faccio coraggio e raggiungo il separè. Dietro ci sono loro. Dai, Becky. Supera questo fottuto coso e prendi le ordinazioni. Chiudo gli occhi e quando li riapro me li trovo davanti. Tutti e quattro. Eccoli qua. Stanno scherzando fra loro, ridono e si punzecchiano. Faccio un colpo di tosse. -Buona sera. Posso portarvi qualcosa da bere?- Dico con la voce tremante.

Freddie mi guarda con i suoi magnifici occhi ed esclama: 'Per cominciare io vorrei una birra grande'. Fa un gesto plateale con le mani. -Grande così!- E poi inizia a ridacchiare. Prendo appunti sul bloc notes, la mia scrittura, per colpa dell'emozione, sembra quella di una novantenne con l'alzheimer.

-Io prendo un bicchiere di vino rosso- Dice John battendo una mano sul tavolo.

-Un bicchiere di vino rosso anche per me- Brian mi guarda e sorride.

Scrivo anche questo sul bloc notes. Manca solo l'ordinazione di Roger. Mi soffermo a guardarlo. E' indeciso sul fatto di prendere una birra o direttamente uno scotch. Si gratta la testa. -Non so, credo che prenderò... Ma sì. Uno scotch-. Detto ciò alza gli occhi e io rimango come pietrificata. Sono di un azzurro luminoso e, nonostante la poca illuminazione del locale, riesco a vederli benissimo. Mi faccio forza per non sciogliermi lì sul momento e aggiungo anche la sua ordinazione alle altre. -Passo fra poco per le altre ordinazioni- Dico tutto d'un fiato allontanandomi con la paura di fare una figuraccia...magari di cadere come un salame. Vado al bancone e sistemo su un vassoio lo scotch, i due bicchieri di vino rosso e la birra grande così. Dopo cinque minuti scarsi sono nuovamente al tavolo dei ragazzi.

Non faccio in tempo a passare il bicchiere a Roger che già lo ha bevuto tutto d'un sorso.

-Ehm, potrei averne un altro?-

-Certo. Glielo porto subito!- Mi sembra così assurdo dare del lei a Roger.

Mentre mi allontano sento lui e John che si scambiano due battute.

-Mi sa tanto che stasera a casa ci torni strisciando!-

-Pensa per te!-

Uh, ecco Gwen.

-Bene, sei viva!-

-Sì, più o meno. Roger mi ha chiesto un altro scotch!- Rido sotto i baffi e la mia amica fa lo stesso.

-Senti... le ordinazioni del cibo le prendi tu ma... potrei servire io?- Mi fa gli occhi dolci.

-Ok, ok!-

Porto il bicchiere a Roger e mi ritrovo con altri tre ordini. Freddie vuole della vodka al limone, Brian una birra piccola e John un altro bicchiere di vino. Mh. Il bassista ha detto bene! Ma sinceramente credo che stasera torneranno tutti e 4 a casa strisciando.

Prendo anche le ordinazioni del cibo e cedo il posto a Gwen che serve il tutto.

La vedo arrivare con uno sguardo allucinato.

-Li ho visti- Si limita a dire.

Io scoppio in una risata fragorosa.

-Non hai idea della faccia che ti ritrovi!-

-Molto divertente! Dovevi vederti tu prima!- Mi fa la linguaccia e va a prendere altre ordinazioni ad un tavolo di ragazze.

Guardo l'orologio. E' l'1.15, vorrei buttarmi per terra e dormire. Sono esausta. Alle 2.30 di comincia a chiudere i battenti, mi faccio coraggio. Manca poco. Sbircio dietro il separè senza farmi vedere dai 4 e noto che stanno sbragati sulle sedie, sono piuttosto brilli direi.

All'improvviso appare Roxy.

-Rebecca! Come sta andando?

Quella donna appare sempre dal nulla, è assurda.

-Alla grande!- Sorrido. -Ma da dove spunti?-

La rossa inizia a ridere. -Eh, dai privè!-

Privè? Ci sono dei privè? Non me l'aveva detto.

-Ah! E dove sono?-

-Vieni, te li mostro-

Roxy mi fa un cenno con la mano e io la seguo. Passiamo dalla porta sul retro e ci ritroviamo nel cortile, dopodichè entriamo in un'altra porticina che era sfuggita alla mia vista in precedenza ed eccoci in un lungo corridoio.

-Sono lì in fondo! Spesso la gente viene a prenotarli in giornata e noi gli riserviamo degli speciali buffet-

-Ah. Serve che dia un aiuto anche qui?- Chiedo.

-No, qui non ce n'è bisogno. Preparo tutto io di solito. Se ti chiedono dove sono i privè, basta che tu glielo indichi. Capito?-

Faccio 'sì' con la testa e torno nel locale. Decido di aiutare Ben a lavare un po' di stoviglie dato che il locale si sta pian piano svuotando.

-Manca poco!- Esclama lui mentre è indaffaratissimo a scrostare una padella.

-A...cosa?- Non capisco a cosa si riferisca.

-Intendo che fra poco chiudiamo. Dai, fatti coraggio- Mi fa l'occhiolino. -Si vede che sei cotta!-

-Beh, in effetti ho un sonno terribile!- Sbadiglio.

Gwen sta sgomberando i tavoli, la raggiungo e le do una mano.

-Sono ancora lì... Sembra che non vogliano proprio andarsene!- Alza le spalle.

-Meglio!- Inizio a portare via alcuni bicchieri. Sono le 2.20 e i ragazzi sono ancora dietro quel separè di paglia. Passano dieci minuti e li sentiamo alzarsi dal tavolo. Nel locale ormai sono rimasti solo loro! Riecco Roxy che esce dalla cucina e va verso Freddie. Parlano per qualche minuto e poi si stringono la mano.

-Mi sa che li conosce bene!- Esclama Gwen sottovoce.

-Naaah-

A quel punto la rossa ci fa un cenno con la mano. -Ragazze, venite!-

Mi lego come si deve i capelli e faccio un bel respiro. Gwen si arrotola le maniche della camicetta e si liscia il grembiule verde.

-Loro sono Rebecca e Gwen, le nuove cameriere- Roxy ci presenta ai quattro ragazzi.

-Onorato!- Freddie bacia la mano ad entrambe. Subito arrossisco, un classico. -Io sono Freddie!- Esclama trionfante. -E loro sono Brian, Roger e John-. Indica uno alla volta gli altri componenti della band. Roger ha le guance rosse, sembra uno di quei montanari super fatti che si aggirano con le pelli di mucca sulle spalle. Solo che quelli sembrano yeti...e lui è piuttosto gracile.

-Spero che abbiate passato una bella serata!- Roxy si rivolge ai 4.

-Assolutamente- Risponde Brian. -E poi le cameriere sono state gentilissime!-

-Complimenti per il cibo- Continua John.

Roger sembra muto. Ha le mani in tasca e penso stia guardando me. D'istinto mi tocco il viso, probabilmente sono sporca di qualcosa e lui ora starà pensando che sono un'emerita cretina. Bene, direi!

Noto che nonostante l'alcool bevuto i quattro sono abbastanza coscienti. L'unico che sembra un po' fuori è il biondino.

-Ehi, Rog. Sei con noi?- Freddie gli passa una mano davanti agli occhi.

-Eh? Uh, sì. Scusate. Sono d'accordo con voi. Cibo e bevande perfette, come le cameriere del resto- Eccolo qui il Roger che 'conosco'. Anche questa volta arrossisco e rispondo con un timido 'grazie'. Gwen sembra di pietra, non ha detto una parola da quando siamo qui.

-Grazie molte! A domani sera allora!- Freddie ci saluta con un cenno della mano e si allontana con gli altri tre.

-Torneranno domani sera?- Chiede Gwen a Roxy. Finalmente parla!

-Sì, Freddie mi ha detto così. Si sono trovati molto bene. Vi ringrazio ragazze, siete state perfette!- La rossa ci dà un veloce bacio sulla guancia e ci saluta.

Finiamo di sistemare il locale e lasciamo che chiuda Ben. Prendiamo l'autobus e torniamo al motel. Prenotiamo la stanza e dopo una doccia veloce crolliamo sul letto.

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Salve cari lettori :) Mi fa piacere che siano arrivate nuove recensioni! Ringrazio Lemma & MaryWeasley! Finalmente questo capitolo è arrivato... Finalmente le protagoniste hanno incontrato i Queen u___u Spero che il tutto sia di vostro gradimento. A presto! Els.

 

  
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