GIORNO 1: Sera del diploma.

Sinceramente credevo di non riuscire ad arrivare mai a questa meta ma a quanto pare così non è stato, ed eccomi qui, ad aspettare i risultati come ogni semplice maturanda.

Nel frattempo me ne stavo un po’ al mio computer ad ascoltare One direction e Bieber, solita serata che andava avanti da anni ormai.

Dalla cucina si potevano udire le urla di mia madre che mi affrettava a sistemare tavola per cenare e mio padre che l’accompagnava con l’idea della figlia strana che se ne stava ore al computer.

‘’Chissà cosà fa tua figlia ore ed ore a quel computer, mi piacerebbe saperlo.’’

Ascolto musica, cosa mai potrei fare? Di certo non vado a vendere droga online, se è questo che pensavano i miei genitori.

Ma va beh, le ore passarono, io passai, direi che è ora di fare meno la spiritosa.

La mattina dopo andai a controllare i miei risultati, col dito cercai di dirigermi verso il mio nome e vidi un bell’80 stampato.  Sogno o son desto? Era il traguardo migliore che avrei potuto immaginare.

Proposito per il mio futuro:

-Prendermi un anno lontana dagli studi.

-Cercare di realizzare i miei sogni.

-Andare a Londra per una vacanza-lavoro.

-Essere soddisfatta delle mie scelte.

-Migliorare me stessa.

Bene, direi che così andava più che bene.

Con i miei genitori parlai molto dei miei propositi e soprattutto della scelta di andare a vivere a Londra per qualche mese, in quanto non avendo avuto la possibilità in precedenza sia economica che tutto il resto, il mio momento era finalmente arrivato.

Andai a compilare la domanda di ammissione per una vacanza-lavoro al centro di Londra, ora bisognava soltanto attendere con tanta, tanta pazienza.

 

GIORNO 2: Sogno o son desto? #2

Passò una settimana dalla spedizione della lettera ma ancora nessuna risposta, iniziai a perdere la speranza quando, di punto in bianco, sentì suonare il citofono ed era il postino.

‘’E’ lei la signorina Marika?’’

‘’Sì, sono io. Mi dica pure.’’

‘’Ho da consegnarle una lettera, potrebbe scendere a firmare?’’

‘’Arrivo immediatamente.’’

..

‘’Metta una firma qui, per favore.’’

‘’Grazie mille, arrivederci.’’

Non avevo il coraggio di aprire la lettera, la risposta determinava il mio futuro, in modo negativo o positivo.

Mi feci coraggio e iniziai a scartarla, con occhi mezzi socchiusi cercai di intravedere la risposta.

‘’Cara signorina Marika, siamo lieti di annunciare che è stata ammessa alla vacanza-lavoro da lei desiderata.  Potrà alloggiare in un appartamento situato nei pressi di Londra, precisamente Street view. Quest’appartamento possiede ogni comfort e in più lei potrà decidere di aggiungere qualcosa a suo piacere. Lavorerà in un bar, orari e informazioni varie gliele daremo personalmente. Inoltre lei potrà decidere se partecipare o meno a delle lezioni scolastiche serali o pomeridiane presso il nostro Central Greenwich College.

La ringraziamo per la sua attenzione e attendiamo il suo arrivo entro il 2 Luglio.’’

Dire che mi sentivo la ragazza più felice sul pianeta, era poco no? Sì che lo era.

‘’Mamma, sono stata presa. Mamma, sono stata presa.’’

‘’Oddio Marika, che soddisfazione. Siamo orgogliosi di te. Allora, a quando la partenza?’’

‘’E’ la settimana prossima, devo sbrigarmi, ho mille cose da fare.’’

‘’E per quanti mesi dovresti stare lì?’’

‘’Precisamente sono 4 mesi, mamma.’’

‘’Un bel po’, come farò senza di te?’’

‘’Mamma ho 18 anni, dai su.’’

‘’Hai ragione, hai ragione. E poi c’è skype e tutto per vederci, va bene, resisterò.’’

‘’Grazie di avermi permesso di fare quest’esperienza, ti voglio bene mà.’’

‘’Lo sai che la tua felicità è anche la nostra. Dai su, andiamo a comprare qualcosa di pesante, lì farà freddo.’’

‘’Ma mamma è estate.’’

‘’Si ma non ci sono le temperature di qua.’’

‘’Va beh, andiamo!’’