'CESCA: Tranquilla...anche io sono un tipo
fondamentalmente romantico...!! Però delle volte adoro il tragico...XD!!!
Comunque...grazie ancora x avere recensito!! (le tue recensioni mi fanno morire
dal ridere...XDDD)!!! Per quanto riguarda tuo fratello...ti capisco bene...-_-
FRYTTY: ...sei una veggente!! =) Comunque si...un
po' ribelle lo è...dipende tutto dal mio umore...XD!! Gentilissima anche tu a
commentare!! ;)
OLIVIA_SUMMER: Grazie grazie!! =) Non ci sono
parole....GRAZIE!! ^^ (L'HO LETTA LA TUA FIC!!! ^^)
LADY NUMB: Ammettiamolo...Gee è un BEL traditore...XDD!!!
E comunque si...un comitato anti-Keyra si può sempre organizzare...!! Grazie
anche a te per le recensioni!! =)
NOTA: Non fate caso se Gee è TROPPO dolce...ma ogni tanto ci vuole...^^ buona lettura carucci!! (commentate...=)...)
CAPITOLO 11. "DEPARTURES AND ARRIVES"
Il giorno seguente
arrivò fin troppo velocemente.
Ci riunimmo per una nuova intervista, stavolta l’ultima, per lo meno l'ultima
che riguardasse questo concerto!
Keyra era poggiata in un angolo, con il block-notes in mano, lo sguardo quasi
assente: non ci rivolse nemmeno una domanda, facendo intervenire solamente i
suoi colleghi.
Immaginavo che lei ci stesse davvero male per tutta questa situazione...non
tanto per me, ma per Gerard: sembrava tenerci davvero...
Dopo la chiacchierata della serata precedente, avevo ripreso a parlare con
Gerard, anche se in maniera piuttosto distaccata;
- è già qualcosa... – aveva commentato lui, dopo aver a lungo discusso sul video
che avrei girato a giorni.
Già...il video!
Maya era la più elettrizzata, e cercava di coinvolgere in tutto e per tutto il
resto della band.
Alex era ancora parecchio titubante: il tema della canzone (pensava lui), era
troppo intimo.
Anche la giornata della partenza arrivò, puntuale come non mai.
Alex stava trafficando con la sua valigia, cercando di far entrare tutti i
regalini ricevuti durante quella tournèe.
Maya e Frank erano intenti a pomiciare in un angolo, non badando alle urla
disperate di Bob, che cercava le sue bacchette.
Sembravano tutti allegri: chi rideva, chi scherzava...insomma, si stavano
lasciando tutti con delle promesse.
Immancabile lo scambio di numeri e indirizzi che mai ci eravamo dati in quei
mesi. Tutti felici, si...forse tranne Gerard ed io...
Sapevamo perfettamente che sarebbe stato difficile rivederci: lui in America, io
in Europa...
Qualche ora prima della partenza, ci incontrammo in riva al mare, quasi fosse il
primo appuntamento...o l’ultimo...
- Ciao... – ci salutammo contemporaneamente, mettendoci poi a ridere.
- Bhe...la fine è arrivata, no? – disse lui, sedendosi sulla sabbia, invitandomi
a fare lo stesso;
- Già... - sospirai. Ora che stava accadendo, non volevo che finisse...
- ...ti sembrerà patetico, forse...addirittura stupido, ma devo dirtelo... –
iniziò a dire, creandomi uno scombussolamento psicologico;
- ...ti amo...ti ho conosciuto come una patetica ragazzina, eppure...un’avventura
come questa che finisce...io...non me la sento di guardare questo panorama per
l’ultima volta con te...non me la sento di svegliarmi e pensare che sentirò la
tua voce solo alla televisione...si, anche i nostri litigi mi mancheranno:
buffo...è nato tutto così all’improvviso, sembrava quasi un gioco! –
- Non è stato un gioco... – balbettai;
- No, assolutamente, ma...adesso? –
“Adesso”...non risposi, mi limitai semplicemente ad osservare il
panorama, con un sorriso sulle labbra.
- Zoe, spostati da la! Rifacciamo questa scena, ok? –
Stavamo girando il nuovo video, e ancora dovevamo decidere le scene!
Era passato un mese esatto da quel pomeriggio in spiaggia, e quelle immagini
continuavano a tornarmi in mente...
Non dormivo più la notte, e il fatto che ci sentissimo pochissime volte, mi
faceva stare quasi male.
Maya non ne soffriva tantissimo: lei e Frank, del resto, avevano e continuavano
ad avere un rapporto sicuramente allegro!
Iniziammo a girare la scena...
...mi aggiravo lentamente in un parco buio, dove la sola luce, era quella
della luna...
E in tutte quelle tenebre, iniziava così la canzone, lenta, malinconica,
“mossa” dal suono forte delle chitarre e dal ritmo della batteria.
...stava procedendo bene, ma...
- Successo qualcosa? –
- No...scusate... – mi ero fermata quasi di botto, interrompendo quella bella
atmosfera che si era formata;
- ...sicura di voler continuare? – sussurrò Alex, distogliendo lo sguardo dal
suo basso;
- Certo... –
Ammettilo, Zoe: era una lotta contro te stessa.
Dovevi vedere quanto resistevi, vero? E ora che si accavallavano due ricordi...cantare
sembrava ancora più difficile...
Mi congedai per qualche minuto, uscendo un po’ fuori.
Il ritorno a casa mi era sembrato come la cosa più malinconica che potesse
esistere...
Quelle fitte al petto sembravano non finire mai, e da quando ero tornata,
sembravo essere peggiorata.
Il medico non aveva approvato che avessi fatto l’ultimo concerto, e notava
piccoli peggioramenti che sarebbero potuti diventare deleteri.
Senza pensare al fastidioso bruciore che sentivo al petto, cercai di
concentrarmi sulla scena, su quello che avrei dovuto fare.
Malinconicamente, rientrai dentro.
Tutti quanti si erano presi una pausa: Rob girava per la stanza con il caffè in
mano; Maya era al telefono, evidentemente con Frank...i ragazzi invece stavano
facendo una gara a chi “suonava più veloce”.
Con aria distratta, tornai fuori, guardando il display del cellulare.
Una chiamata senza riposta.
Sospirai nuovamente: non andava affatto bene...
Ricontrollai il cellulare, quasi mi spaventassi a posarlo. Quel numero...
- Gerard... – sussurrai, rileggendo mille volte quei numeri.
In uno dei miei attacchi di crisi isterica (che devo dire, capitavano ormai
spesso...), avevo cancellato il suo numero, quasi volessi liberarmi di quel
ricordo così dolce, ma così amaro allo stesso tempo.
In quell’ultimo mese, avevo quasi iniziato a fumare: davvero una mossa azzardata
per una ragazza nelle mie condizioni! Ma quel maledettissimo buon senso di Alex,
riuscì a fermarmi...
“Non sprecare la tua vita così...pensa che c’è chi l'avrebbe donata per te...”
mi aveva detto qualche pomeriggio fa, dopo l’ennesimo mio pianto.
Nervosismo...insonnia...e quel fottutissimo dolore al petto che mi tormentava
anche durante le ore di relax! E anziché cercare di riposarmi, aumentavo il
lavoro.
Robert non era assolutamente contento di questa situazione, eppure non diceva
nulla...
I miei pensieri furono interrotti dalla voce squillante di Maya;
- Non puoi capire!! Frank mi ha detto una cosa... –
- Cosa, vi sposate? – chiesi sarcastica, un po’ irritata da tutta quella
allegria;
- Ma no! Cioè...magari...no, ma non è questo il punto! Mi ha detto che
passeranno qui, a Londra, nel fine settimana, per incontrare un produttore, non
saprei... –
- E quindi? –
- E quindi sabato sera sono ospiti a casa nostra... –
Ecco: proprio quelle parole potevano distruggermi completamente...
“Lo rivedrai”...
Da giorni interi desideravo il suo ritorno...
E ora che si presentava l’occasione, avevo quasi paura: paura forse di rivederlo
e starci doppiamente male quando sarebbe ripartito?
Se dovevo soffrire, preferivo farlo da sola...
Eppure mi mancava così tanto...
Ancora una volta, Maya mi riportò alla realtà, con una breve risata;
- ...dimenticavo: c’è Gee al telefono... –
Mi attaccò il telefono all’orecchio, mentre io iniziavo a sbiancare...
- Zoe... – la sua voce...
- Gerard...Io... – non riuscivo a dire una parola: era come sentirlo per la
prima volta.
- Non devi dire nulla, solo...ci vediamo sabato... –
...non è mai troppo dolce un incontro se i giorni prima non li si passano in
solitudine...