Crossover
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Autore: katyjolinar    17/04/2007    1 recensioni
Crossover NCIS/X-Men.
Una notizia sconvolgente indurrà Tony DiNozzo a rivelare il suo segreto ai colleghi.
Come reagiranno?
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Telefilm
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Dark Past- L'Oscuro Passato

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Dopo cinque minuti di attesa, il gruppo venne raggiunto da Tempesta, che andò subito ad abbracciare Tony.

Tempesta: "Hermes! Sei tornato?"

Tony: "Ho riaccompagnato Marie, e i miei colleghi sono venuti con me. Erano curiosi di visitare il posto in cui sono vissuto da ragazzo."

Tempesta: "Marie è tornata?"

Tony: "Ma come? Sei la nuova preside della scuola e non sai se i tuoi studenti sono in Istituto?"

Tempesta: "Scusa, è che dopo che siamo tornati da San Francisco non sono ancora riuscita ad organizzarmi bene... avrai saputo quello che è successo..."

Tony: "Vuoi la verità? Non so come, ma io e la Fenice eravamo in contatto telepatico. Ho sofferto per ore di una terribile emicrania... non pensavo che fosse diventata così potente: riuscivo a percepire anche tutte le sue sensazioni, e non solo..." si sbottonò la camicia, mostrando sei piccoli segni rossi all'altezza delle costole, tre a destra e tre a sinistra; sembravano cicatrici di alcune pugnalate "avevo anche perso i sensi per qualche minuto. Credo sia un miracolo che io sia ancora vivo... a proposito: ottimo lavoro, Wolverine!"

Logan: "Di nulla, Sbirro." rispose, con noncuranza, continuando a lanciare sguardi a Ziva.

Gibbs, vedendo che Tony, nonostante avesse fatto i complimenti a Wolverine per il lavoro, lo guardava come un lupo che sta per azzannare un altro lupo, rivale, alla gola, decise di attirare l'attenzione su di sè, facendo un colpo di tosse.

Gibbs: "Scusa, Dinozzo, non ci vuoi presentare la nuova arrivata?"

Tony: "Scusa, Capo. Lei è Ororo Munroe, Tempesta. Ororo, loro sono i miei colleghi dell'NCIS. Gibbs è il nostro capo, poi ci sono McGee e Ziva, e Abby, l'addetta al laboratorio."

Tempesta: "Piacere di conoscervi!" li salutò "Volete entrare a fare un giro nella scuola?"

Gibbs: "Dopo di lei, signorina Munroe."

Tempesta: "Mi chiami pure Ororo, oppure Tempesta!"

Fece loro strada, e gli altri la seguirono, Logan compreso.

Entrarono nell'atrio, con lo scalone in legno che portava al piano superiore, ma continuarono al piano terra, visitando tutte le aule e i laboratori, compresi gli uffici.

Passati davanti all'ufficio di Xavier, vi entrarono. Sulla scrivania era stata messa una sua foto incorniciata: era un uomo sulla sessantina, calvo, con gli occhi chiari, e nella foto era vestito elegante e siedeva su una sedia a rotelle.

Si guardarono intorno; alle pareti erano appese altre foto, e McGee ne notò una in particolare: rappresentava Xavier molto più giovane, assieme a un altrettanto giovane Erik Lehncher, Hank McCoy, che lì doveva avere circa 30 anni, e quattro ragazzi, due maschi e due femmine. Un ragazzo indossava un paio di occhiali da sole con le lenti rosse, e abbracciava una sua coetanea, con i capelli rosso fuoco e gli occhi verdi; l'altra ragazza era Tempesta, che doveva avere circa 18 anni, e abbracciava un giovanissimo Tony Dinozzo.

Tony si avvicinò, guardando anche lui la foto.

Tony: "Questa è la foto della consegna del diploma. Magneto non era ancora passato al Lato Oscuro della Forza..."

McGee non capì cosa volesse dire, e lo guardò di traverso.

Tony: "Oh, andiamo! Star Wars! il Lato Oscuro della Forza! Non dirmi che non te lo ricordi!"

Tempesta: "E tu non dirmi che hai ancora la fissa dei film, Hermes?!"

Abby: "Ancora?"

Tempesta: "Sì: quando stavamo insieme, appena poteva mi portava al drive-in a vedere ogni volta un film diverso."

Tony: "Ma, veramente, le mie intenzioni erano altre..."

Gibbs: "Non avevo dubbi, Dinozzo."

Tony: "Avevamo 16 anni, Capo! Dove potevo andare con la mia ragazza, senza un telepate che ci sorvegliava?"

Abby: "La tua ragazza? Voi due stavate insieme?"

Tony: "Modestamente, 'Ro è stata la mia prima ragazza." le fece un sorriso abbagliante, e lei rispose con un'occhiata "Dai, non puoi dire di non esserti divertita, e poi, se non ricordo male, la tua prima volta è stata con me."

Tempesta: "Anche la tua, mi pare. E, se non ricordo male, non sapevi neanche da che parte cominciare."

Tony si sentì colpito nel segno, e guardò male Ziva, quando scoppiò a ridere, senza riuscire a trattenersi.

Ziva: "Alla faccia del 'grande amatore'! Tony Dinozzo che non sa da che parte cominciare? Questa è nuova!"

Anche gli altri risero, e tony guardò tutti di traverso. Il primo a riprendersi fu Gibbs.

Gibbs: "Ora è meglio se continuiamo il giro."

Tempesta: "In realtà non c'è molto da vedere... a meno che non vogliate visitare le camerate..."

Gibbs fece un sorriso e rispose:

Gibbs: "Andiamo! Non vorrete farci credere che gli X-Men si riuniscono in un'aula della scuola? E poi, dove tenete il vostro jet... come lo chiamate?"

Tony: "Il Blackbird, Capo."

Gibbs: "Sì, il Blackbird."

Logan e Tempesta si lanciarono un'occhiata, poi la donna guardò Tony, il quale fece di sì con la testa.

Tempesta: "Ok, venite con me."

La donna uscì di nuovo nel corridoio, poi si fermò davanti a una parete in legno, che in realtà era una porta scorrevole camuffata. Premette con la mano contro un piccolo pannello in ebano e la porta si aprì, rivelando dietro di essa un ascensore abbastanza grande, dalle pareti metalliche, e vi entrarono tutti; dopodichè Logan, il più vicino al pannello, digitò un codice sulla tastiera. Le porte si chiusero e l'ascensore scese velocemente.

Pochi secondi dopo si aprì nuovamente, rivelando un ambiente completamente diverso da quello della scuola: le pareti erano di colore metallico, e tutte le porte avevano la forma di una X inscritta in un cerchio.

I nuovi arrivati si guardarono intorno: erano in una stanza circolare, con una porta in fondo, e alle pareti, in armadi con le porte in vetro, erano riposte le uniformi degli X-Men. Ne contarono circa una decina, tutte in pelle, e tutte diverse; le uniche apparentemente simili avevano una X in rilievo sul petto, che partiva dalle spalle, incrociavasullo sterno e terminava all'altezza dell'ultima costola. Ziva si avvicinò per osservarle meglio, e notò che una aveva le rifiniture nere, mentre l'altra le aveva dorate.

Ziva: "Dunque... a parte quella" indicò una divisa identica a quella che Tony aveva indossato giorni prima "che sappiamo che è di Tony, le altre di chi sono?"

Tony: "Se non ricordo male... questa" indicò una uniforme femminile molto semplice "è di Jean, questa..." ne indicò una molto simile alla sua, con la differenza di non avere la maglia e avere la giacca a maniche corte "è della Bestia..."

Gibbs: "La Bestia?"

Logan: "La Palla di Pelo." specificò.

Gibbs: "Ahh, McCoy." si lanciarono uno sguardo. Gibbs continuava a esaminarlo, perchè voleva sapere quanto Wolverine fosse cambiato in quegli anni, mentre Logan continuava a chiedersi il motivo di quel senso di deja-vù che aveva da quando lo Sbirro gli aveva presentato il suo Capo.

Tempesta: "Questa..." indicò una divisa intera, con un mantello attaccato sulle sppalle e sui polsi "è la mia, e quella..." indicò l'uniforme con le rifiniture dorate "è di Wolverine. Poi c'è quella di Scott, uguale a quella di Logan perchè quando è entrato nel gruppo, Ciclope gli ha dato la sua di riserva, e infine..." indicò velocemente le altre "Colosso, Iceman, Rogue e Shadowcat."

Gibbs: "Ok" disse, un po' spazientito "Finita la sfilata, si può continuare il giro?"

Si avviarono verso l'altra porta, che dava in un corridoio con altre tre porte, e Tempesta li condusse verso la stanza in fondo. Appena l'entrata fu aperta, entrarono in una stanza sferica, con una passerella che arrivava fino al centro, al fondo della quale c'era una console, con una specie di casco.

Abby: "Wow! Che strana stanza!" disse, sempre più meravigliata.

Tony: "Cerebro." spiegò "E' un amplificatore di onde telepatiche. Con questa macchina il Professore poteva collegarsi telepaticamente a chiunque, nel globo, e scommetto 10 $ che il casino di due mesi fa è stato a causa di questo aggeggio..."

Logan: "Non di questo aggeggio, ma di uno simile, costruito ad Alkali Lake dal Colonnello Striker."

Gibbs: "Un altro motivo per arrestarlo per terrorismo, appena lo troviamo."

Tony: "Ah, Capo, scusa se non te l'ho detto, ma mi era passato di mente: il Colonnello Striker è morto.

Gibbs: "E tu come lo sai?"

Logan: "Probabilmente lo Sbirro l'avrà letto nelle nostre menti, in particolare nella mia, visto che sono stato l'ultimo a vederlo vivo." spiegò, lanciandogli l'ennesima occhiataccia.

Gibbs: "Mh... beh, è un terrorista in meno da cercare."

Il giro continuò, e vennero condotti nella stanza accanto a Cerebro: un enorme camerone rettangolare, con uno stanzino laterale, simile a una sala di controllo. Il gruppo entrò in questa.

Abby sembrò eccitarsi, vedendo tutte quelle apparecchiature elettroniche e quelli che sembravano dei computer all'avanguardia.

Tempesta: "Questa stanza, noi la chiamiamo la 'Stanza del Pericolo'." spiegò "La usiamo per l'allenamento e l'addestramento dei nuovi X-Men."

McGee: "E come funziona?" chiese, estasiato quasi quanto Abby, alla visione di tutti quei computer.

Tony: "Come la camera olografica dell'Enterprise del Comandante Picard."

McGee: "Chi?"

Tony: "Star Trek The Next Generation, Pivello."

Abby: "Wow! Che figata! E come funziona?"

Tempesta: "E' un po' complicato da spiegare..."

Tony: "Infatti credo che una dimostrazione aiuterà a comprendere meglio..."

Logan: "Stavo pensando la stessa cosa, Sbirro."

Si guardarono, sorridendosi con aria di sfida.

Tony: "Allora che ne pensi di farla noi la dimostrazione, Wolverine?"

Logan: "Ottima idea, Hermes!"

CONTINUA...

   
 
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