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Autore: la luna nera    05/10/2012    1 recensioni
A volte le stelle cadenti esaudiscono davvero i dasideri. Non ci credete? Michael cambiò opinione quando la sua vita fu sconvolta da un autentico ciclone di vitalità chiamato Amy......
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO  2
LA NOTTE DELL’ECLISSI
 
 
Amy entrò nell’ampio vano che ospitava il telescopio e tutti i sistemi ad esso connessi.
“Meno male che quell’antipatico non c’è” pensò dentro di sé. Iniziò ad avviare il computer principale. Guardò l’altro monitor… Lui era seduto lì la prima volta che si erano visti. Nonostante il suo fare strafottente e sapientone, aveva avvertito subito un tuffo al cuore. Non capitava spesso di incontrare un ragazzo così affascinante…..
All’improvviso……
 
“Ehilà! Guarda un po’ chi si vede!”
“Ciao.”
“Sei venuta per osservare l’eclissi di Luna?”
“Si.  ….ma tu stasera non studi?”
“No, stasera voglio osservare anch’io l’eclissi. Così posso mostrarti come si lavora in un osservatorio!”
“Senti un po’, solo perché ti chiami Finger pensi di potermi considerare un’idiota?!”
“Ho l’impressione che tu sia ancora troppo giovane per studiare gli astri!”
“Le persone non si giudicano mai dall’età! Prima mettimi alla prova, poi giudicami!”
“Il carattere non ti manca.”
“Puoi scommetterci. Tuo zio non si è mai permesso di sfottermi come stai facendo tu! E lui ne avrebbe anche il diritto visto che è uno scienziato di fama mondiale! E ora scusami, ma voglio preparare la fotocamera prima che la Luna entri nel cono d’ombra!”
“Vuoi anche fare le foto?!”
“Si! E se non la smetti …..”
“Cosa? Non mi fai osservare nulla? Guarda che questa in un certo senso è casa mia!”
“Tuo zio mi ha dato le chiavi quindi posso venirci quando mi pare!”
“ Senti, non so come funziona quando c’è lui, ma adesso qui ci sono io!”
“E allora? Vuoi forse impedirmi di guardare il cielo?!”
“Bah, sei più testarda di un mulo…..”
“Allora coraggio, fammi vedere quello che sai fare, scienziato!”
 
Michael si accomodò nella postazione, inquadrò la Luna con il telescopio…. Meravigliosa!
Si stava levando all’orizzonte e proiettava ogni secondo di più la sua bianca luce sulle campagne circostanti dando a tutto quanto un tocco a dir poco magico. Passò quasi un’ora e finalmente l’eclissi ebbe inizio. Avrebbe raggiunto il culmine dopo esattamente 1h e 52’ dall’ingresso nel cono d’ombra. Man mano che i minuti passavano, essa si tingeva di riflessi rossastri e piuttosto cupi. Michael riusciva a seguire ogni minimo movimento alla perfezione. Aveva impostato i motori del telescopio secondo le velocità di rotazione della Terra e della Luna di modo che questa restasse sempre perfettamente al centro dell’oculare. In quel modo le foto scattate sarebbero state impeccabili.
Amy dovette arrendersi all’evidenza: era davvero in gamba! Che stupida, non poteva certo pretendere di essere migliore….. In fondo lui stava per diventare astronomo a tutti gli effetti e lei era solo una ragazzina appassionata…… Sospirò e si concentrò di nuovo sul fenomeno celeste che si presentava davanti ai loro occhi.
 
“Allora? Che te ne pare?”
“E’ una bella eclissi.”
“Non mi riferivo a quella.”
“Ah no? E allora a che cosa?”
“A me.”
“Eh?!”
“Sono abbastanza bravo?”
“Che tu lo sia è scontato. In fondo sei quasi astronomo. Però vorrei che tu non mi considerassi solo una sciocca ragazzina. A me osservare le stelle piace davvero tanto. Perché credi sia venuta qui stasera?”
“Non avevi altro da fare?”
“Osservare un qualsiasi fenomeno celeste o un qualunque angolo del cielo alla ricerca di oggetti interessanti per me è un motivo più che valido per venire qui.”
“Più di un film da guardare col fidanzato o una serata con le amiche al centro commerciale?”
“Senza ombra di dubbio. E per due motivi: primo il centro commerciale è un luogo troppo caotico e secondo…..il fidanzato non ce l’ho.”
“Lo immaginavo.”
“Ma qualcosa mi dice che neanche tu hai la fidanzata….”
“E cosa te lo fa pensare?”
“Il tuo romanticismo rasenta lo zero assoluto..!”
“Spiritosa…..”
“No, dico sul serio. Se fai sempre così con tutte….”
“Non ho la fidanzata semplicemente perché non ho ancora incontrato una persona adatta a me, se proprio vuoi saperlo.”
Amy restò qualche minuto in silenzio. Michael era libero dunque…. Osservò le stupende immagini dell’eclissi…. Possibile che fosse così insensibile? Persino davanti alla Luna che da secoli affascina chiunque le rivolga lo sguardo?!
 
“Per te cos’è la Luna?”
“L’unico satellite naturale della Terra. Cos’altro dev’essere?”
“Per me è una faccia amica. L’ho sempre ammirata fin da quando ero piccola. Ci parlavo, le confidavo i miei segreti…. E mi ha sempre fatto sognare….”
“Non ci posso credere…. E mi vieni a dire che ami l’astronomia?!”
“Perché dici così?”
“Parli con la Luna!!!?  Magari segui pure le sue fasi per andare dal parrucchiere e seminare i fiori!!!”
“Generazioni di persone hanno subìto il suo fascino! Poeti, musicisti, artisti!!!  Li ritieni tutti idioti solo perché non vedono in lei un corpo celeste fatto di roccia che s’illumina perché riflette la luce del Sole?!”
“Sto solo cercando di farti capire che un tempo l’ignoranza è stata fonte delle più grandi assurdità della storia. E solo con l’avvento della scienza moderna abbiamo capito tante cose che hanno smascherato finti sapienti!!!”
“Ok, la scienza ha spiegato tante cose e tante ne spiegherà in futuro. Ma non potrà mai impedire alle persone di sognare anche solo guardando la Luna ….o di esprimere un desiderio vedendo una stella cadente!”
“Altra sciocchezza.”
“So benissimo cosa sono le stelle cadenti. Ma se mai ne dovessi vedere una, spero ti faccia diventare più umano. Così sei più freddo di una cometa oltre la nube di Oort.”
 
Non ci furono più scambi di parole fra i due per tutto il resto dell’eclissi. Era evidente che i loro punti di vista distavano anni luce. Amy aveva l ‘impressione che Michael non fosse un ragazzo normale…. Tutto stelle,galassie, pianeti e leggi fisiche! Frequentare l’osservatorio mentre lui ancora stava lì, sarebbe stata una tortura! A malincuore, decise di non rimetterci piede almeno fino al ritorno del professor Finger. Con lui poteva ancora fare certi discorsi senza rischiare la pelle. Peccato, perché in fondo Michael era un ragazzo molto affascinante. Se solo fosse stato meno ottuso……
 
Assorti ognuno nei propri pensieri, i due non si erano resi conto che all’orizzonte si stavano affacciando nubi minacciose. I venti stavano cambiando e così il vecchio faccione della Luna, tornato quasi completamente luminoso, iniziò di nuovo ad oscurarsi questa volta  per colpa di un imminente temporale. Michael velocemente cominciò a chiudere la cupola per riparare la sala di osservazione e il telescopio dalla pioggia che stava iniziando a scendere. Fece tutto senza curarsi minimamente della presenza di Amy. La ragazza si preoccupò di togliere la fotocamera dal supporto e fece per riporla, quando fu interrotta dalla mano di Michael…
 
“Non mi ritieni proprio capace di fare niente?”
“Non sei stanca?”
“Sono abituata ad andare a letto tardi. Dovresti saperlo meglio di me, in un osservatorio si lavora principalmente durante la notte. E poi domani non c’è scuola, quindi posso restarmene a letto quanto voglio.”
“Cosa studi?”
“Frequento l’ultimo anno dell’istituto per il turismo e la ristorazione. Sono un’ottima cuoca.”
“Ah però! E quale sarebbe la tua specialità?”
“La pizza.”
“Mi aspettavo qualcosa di più elaborato.”
“Guarda che fare la pizza è un’arte. Ma vedo purtroppo che non mi ritieni capace neanche di questo. Quindi risparmierò il tempo di preparartene una.”
“Non ci tengo proprio! Io sono un cultore della pizza e sono abituato all’alta qualità.”
“Non credo rimarresti deluso. E comunque, visto l’esito della serata, ti lascio con i tuoi astri. Me ne torno a casa. Ho la netta impressione che la mia presenza qui non sia del tutto gradita.”
“Te ne vai?”
“Si. E tornerò solo quando te ne sarai andato tu.”
“Perché?”
“Il tuo modo di fare mi dà ai nervi, perciò per le prossime settimane vedrò di accontentarmi di quello che posso vedere solo con i miei occhi.”
“Sono molto belli, sai?”
“Cosa?!” Questa proprio non se l’aspettava!
“ E comunque credo sia meglio che tu resti.”
“Ah si? E perché dovrei?”
”Sta diluviando. E’ pericoloso mettersi per strada con questa pioggia.”
“Oh, hai ragione. Aspetterò un po’.”
“E poi se davvero ami le stelle come dici, non puoi farti influenzare da quello che dicono gli altri, chiunque essi siano. Devi andare avanti per la tua strada e fare quello che ti pare fregandotene di chi ti circonda. Solo così si possono raggiungere i propri obiettivi.”
“Ma …. Questo vuol dire che anche tu hai dei sogni….”
“Ho degli obiettivi, è diverso.”
“Chiamali come ti pare…. Però una vita senza sogni è una vita senza senso.”
“Sei anche filosofa?”
“Sono solo una persona normale. Sono una persona che in più di un’occasione si è salvata grazie ai sogni. ….Pensaci: se tu non avessi niente a cui puntare, che senso avrebbe la tua vita?”
“E’ vero. Ma questo non significa che debba credere nei sogni, come li chiami tu.”
“Certo, solo che rendono la vita più….più….piacevole, ecco.” 
 
Fra loro scese un imbarazzante silenzio. Michael terminò di spegnere tutti i macchinari e lasciarono i locali. Erano quasi le tre del mattino. Finalmente l’acquazzone cessò e Amy poté far ritorno a casa.
 
Michael entrò nell’appartamento e raggiunse la sua stanza da letto. Non aveva molto sonno. Prese uno dei suoi testi universitari e cominciò a sfogliare alcune pagine. Formule fisiche, leggi gravitazionali, composizioni chimiche più o meno complesse….era tutto ciò che aveva affollato la sua mente negli ultimi anni. Voleva diventare uno scienziato famoso come suo zio e ci sarebbe riuscito a qualsiasi costo. Aveva già terminato da tempo la stesura della sua tesi di laurea: un lavoro di ricerca sul sistema di Giove e sulla possibilità che nei mari gelati di Europa ci potesse essere qualche elementare forma di vita. Ci dette un’occhiata …. Sapeva quasi tutte le frasi a memoria, tanto l’aveva studiata e ristudiata…. Chiuse gli occhi. Non seppe spiegarsi come, ma gli tornarono alla mente le parole di Amy “Una vita senza sogni è una vita senza senso.” Lui li chiamava obiettivi. Certo, usare un termine invece di un altro faceva una bella differenza…. “Sogno” evocava scenari più fantastici, forse pure magici, campati in aria…. “Obiettivo” era senz’altro qualcosa di concreto, reale, tangibile. Qual era la differenza se il punto di arrivo era lo stesso? “Rendono la vita più piacevole!” le aveva risposto Amy con il candore dei suoi vent’anni.
 
Casa Finger, alcuni anni prima…
Michael fresco di diploma di accademia scientifica, si era appena iscritto all’università. Rientrando in casa aveva incontrato  nel corridoio suo fratello maggiore Brandon. Aveva una faccia a dir poco estasiata…
“Non immagini neanche come mi sento felice in questo momento!”
“Che ti è successo?”
“Ho invitato Ambra a bere un caffé con me… E non solo ha accettato, ma siamo rimasti insieme per tutto il giorno.”
“E questa cosa ti fa fluttuare così?”
“Altrochè! E poi c’è dell’altro.”
“No, non dirmelo. Ti ha dato un bacio…”
“Si. Ed ho toccato il cielo con un dito… E’ stato un sogno diventato realtà!”
“Non ci posso credere! Ti sei ridotto così per una ragazza che ti bacia?!”
“Bah, tu non puoi capire. Qualche volta faresti meglio a concentrarti su qualcosa di più terrestre invece di fiondarti solo sulle stelle. Quando succederà anche a te, cambierai idea.”
Michael aveva lasciato suo fratello scuotendo sconsolatamente la testa. Non concepiva l’idea che una persona potesse ridursi così solo per un bacio ricevuto da una ragazza che forse l’avrebbe piantato nel giro di un paio di mesi! L’amore era una cosa totalmente astratta per lui e quindi senza senso. Nella vita avrebbe fatto cose grandi, concentrandosi solo su ciò che veramente contava per lui: seguire le orme dello zio Tony e diventare un astronomo di fama mondiale.
E, esattamente come suo zio (scapolo), senza lasciarsi andare a sciocchi sentimentalismi.
Invece, contro ogni previsione di Michael, Brandon ed Ambra erano convolati a nozze e la loro storia procedeva a gonfie vele.
 
“Accidenti! Perché mi è tornato alla mente quell’episodio?! Io non sono come Brandon! E non cambierò idea…. Forse… “
I suoi pensieri iniziavano forse a vacillare? E tutto per causa di una ragazzina poco più che adolescente capitata chissà come sul suo cammino?! Non sarebbe stata certo lei a distoglierlo dalla sua meta, ora che stava a un soffio da lui. Si, ok, era carina, aveva degli occhi verdi esageratamente belli…. E lui, fesso, glielo aveva pure detto… Ma niente era paragonabile alla soddisfazione che aveva provato nello scorgere la debole luce emessa da corpi celesti distanti milioni di anni luce, ..oppure no? ….. Conosceva altre ragazze, ma nessuna di loro era mai riuscita a scalfire i suoi pensieri in quel modo. Ma no! Era solo una stupida come tante che credeva nelle stelle cadenti, parlava con la Luna e magari fantasticava sugli abitanti di Vulcano che presto sarebbero scesi sulla Terra a bordo di dischi volanti!!!
E se…… 
Scosse prepotentemente la testa, bevve un sorso d’acqua, spense la luce e tentò di dormire. 
 

  
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