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Autore: Shinkocchi_    05/10/2012    3 recensioni
"Era accaduto tutto in un attimo, eppure, era bastato per mandare in frantumi tutte le sue certezze. Il suo capitano a terra, privo di sensi, a fine partita. Quando l’aveva visto, non aveva potuto fare a meno di ricollegare quell’immagine a Yuuichi."
[KyouTaku]
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'KyouTaku .: Rhapsody :.'
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Breathe again

 
Un leggero riflesso ambrato tinteggiava il cielo limpido, al tramonto, assumendo una sfumatura più scura man mano che il Sole calava sempre di più, svanendo silenziosamente dietro l‘orizzonte.
Kyousuke era fermo, poggiato con la schiena al muro, agli angoli della strada. Si era da pochi giorni concluso l’incontro con la Arakumo Gakuen e, a breve, ci sarebbe stata la finale contro la Seidouzan, così, tutta la squadra aveva deciso di andare a trovare il loro capitano, ma lui, solo, con inenarrabile fatica, era riuscito a scampare alla seccante insistenza di Tenma e Shinsuke.
Come facevano quei due ad essere così entusiasti di tutto e tutti? A volte se lo domandava, senza riuscire a darsi una risposta sensata. Il fatto che fossero due persone anomale (soprattutto il primo) ormai era comprovato da tempo, eppure, ancora con parecchia fatica riusciva a capacitarsene.
Sospirò; non che non volesse vedere Shindou, solo, non gli sembrava il caso, ma il perché non lo sapeva nemmeno lui…
Però, se davvero non voleva incontrarlo, c’era un’altra domanda a cui avrebbe dovuto rispondere -Cosa ci faccio, io, qui?- disse con leggero tono interrogativo, fissando la struttura ospedaliera proprio di fronte a lui.
Chinò un poco la testa di lato, tirando un calcio ad un sassolino che gli intralciava la strada, per poi avviarsi verso l’edificio.
Era incredibilmente silenzioso attorno (c’erano solo dei ragazzini che giocavano a palla nel cortile, osservati dallo sguardo vigile di alcuni anziani) e, per di più, sensazioni che credeva cancellate del tutto ripresero a farsi spazio dentro di lui.
Perché Kyousuke odiava gli ospedali, li detestava dal profondo, con tutto il cuore. Erano luogo di ricordi troppo dolorosi per essere davvero ricordati, perciò, li aveva sempre tenuti da parte, in un cassetto.
"Perché fa male, vedere qualcuno che si ama cadere di fronte ai propri occhi, vero?"
Poi, però, era arrivata la Raimon e, ancora non si rendeva conto di come, quei ricordi erano stati tirati fuori.
L’albero, la palla, Yuuichi.
Yuuichi che cade, Yuuichi che non si rialza, Yuuichi steso su un lettino d’ospedale.
Non era stato facile, affatto, ora però l’aveva in qualche modo “superata”.
Ma faceva male, comunque.
La luce del sole riflessa sulle finestre dell’edificio lo abbagliò ed il ragazzo si portò la mano destra agli occhi, per ripararli.
Perché, nel vedere suo fratello in quelle condizioni, aveva sentito il cuore fermarglisi nel petto, ed il respiro mancargli. Aveva creduto veramente di andare in pezzi…di soffocare.
Già, soffocare era forse il termine più adatto.
Entrò nell’edificio, procedendo con le mani accuratamente infilate nelle tasche, verso l’ascensore. Entrò nella cabina, premendo il tasto del piano, che si illuminò di una luce gialla, poi, le porte si chiusero automaticamente.
Non appena si riaprirono, il moro si ritrovò sul pianerottolo del terzo piano, e si diresse, con passo incerto, verso la stanza sulla cui porta spiccava il nome “Shindou Takuto”.
Ed ecco che il respiro gli venne a  mancare, di nuovo.
Si fece coraggio e busso, nell’attesa di quel “si, avanti”, che seguì pochi secondi dopo. Entrò, trovandosi di fronte al ragazzo più grande, seduto sul suo lettino d’ospedale, con la gamba ingessata.
-Tsurugi!- esclamò sorpreso, sfoggiando un sorriso gentile -Che sorpresa vederti! Come mai da queste parti?-
E lui arrossì un poco -Nulla in particolare, solo, mi andava di venire.-
Takuto lo invitò a sedersi sulla sedia di fianco a lui con un cenno ed il kouhai ubbidì, cercando di nascondere, sotto la sua solita apparenza scontrosa, l’imbarazzo che in quel momento lo stava divorando -Oggi sono venuti anche gli altri! Mi sono sembrati molto carichi per la partita di dopo domani!-
-Già.- replicò solamente con il volto abbassato, movendo nervosamente il piede sul pavimento -Sono tutti in ottima forma.-
-E gli allenamenti vanno bene?-
-Si.-
-Ne sono felice!-
-E tu come stai, capitano?-
Ah! Ecco qual’era il punto.
Shindou sussultò, non aspettandosi minimamente una domanda del genere da lui e le sue guance si imporporarono appena. Abbassò leggermente il volto, nella speranza di sparire dietro ai suoi folti capelli castani.
-Non sono più il capitano, Tsurugi.- gli ricordò con una calma quasi disarmante -Ora quel ruolo appartiene a Tenma.-
Il più piccolo alzò di sottecchi lo sguardo verso Takuto, fingendosi impassibile -Ma prima o poi tornerai in squadra, quindi, non vedo cosa c’è di male se lo faccio…-
Kyousuke strinse i pugni sui pantaloni, mordendosi il labbro: anche quelle immagini erano ancora così vivide nella sua memoria…
Shindou che cade, Shindou che non si rialza, Shindou steso su un lettino d’ospedale.
Ed il respiro gli mancò, ancora una volta. Perché era così difficile? Perché non riusciva ad ignorare quel dolore al petto?
Era accaduto tutto in un attimo, eppure, era bastato per mandare in frantumi tutte le sue certezze. Il suo capitano a terra, privo di sensi, a fine partita. Quando l’aveva visto, non aveva potuto fare a meno di ricollegare quell’immagine a Yuuichi.
E non voleva che anche lui passasse quello che aveva passato suo fratello.
Perché davvero gli faceva male, vedere qualcuno che amava cadere di fronte ai propri occhi.
-Tu devi riprenderti, capitano.- continuò con tono più alto, la voce leggermente incrinata -Devi alzarti da quel dannato letto e tornare a calciare il pallone assieme a noi, capito!?-
-Tsurugi…- Takuto lo fissò, senza sapere cosa rispondergli e notando la nota di angoscia nelle sue parole. Poi chinò il capo, abbozzando un sorriso -Ti prometto, che mi impegnerò al massimo per tornare in squadra, ma…voi dovete vincere questa partita a tutti i costi!-
Kyousuke sussultò, alzando il volto verso il suo sempai, per poi far uscire dalle sue labbra una risatina leggera, ma comunque sfacciata –guarda che lo avremmo fatto comunque.-
-Si, lo so- Shindou lo guardò, sollevato, con un tenue rossore a colorargli le guance, pallide -però, Tsurugi, mi fa davvero piacere che tu ti sia preoccupato per me!-
Ed il moro avvampò a quelle parole, andando in iperventilazione –I-io…non..smettila di dire stupidaggini, capitano!-
-Ti ho già detto un centinaio di volte che non sono più il capitano! Mi ascolti o no quando parlo?-
Kyousuke aggrottò le sopracciglia, con fare seccato –Che cavolo!-
Dannato Shindou…
Era sempre così bravo a mettere il dito nella piaga, quel ragazzo…
Però stava bene, e sarebbe tornato sul campo, con loro, con lui.
E quella sensazione di soffocamento che lo attanagliava come una morsa, pian piano, venne a mancare.
E Tsurugi si lasciò sfuggire un sorriso sereno, sotto a quell’aria strafottente che portava sempre, riprendendo a respirare.
-D’accordo, d’accordo, scusa. Prometto che d’ora in poi starò più attento alle tue parole, capitano.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

_*_Angolo di Shin_*_
 
Konbanwa, minna! Come ho minacciato promesso, sono tornata!
Avrei voluto pubblicare prima la fic, ma la santa istituzione chiamata “Scuola” mi ha un tantinello impegnata…del tipo, sono talmente satura di studio che le ecloghe di Virgilio e le basi pirinidiniche mi escono dalle orecchie come tanti Shinsuke saltellanti (?).
Ok, fine dello sclero.
Allora, fin’ora ho sempre amato la RanTaku e schifato non apprezzato un granché la KyouTaku, ma, dopo aver letto (non so come, né perché) tutte le fic su questa pair del sito, mi si è aperta una nuova via!
Si, in questi giorni sono fissata con questa coppia (e con la Marco*Gianluca ù_ù) ma non ho ancora capito bene con chi scippare Takuto >___<
Ed in questi giorni mi sentivo in vena. Ed avevo voglia di sperimentare.
Così è nata questa “cosa”. La fic è incentrata su Tsurugi che riflette sulla condizione del suo capitano…ho pensato anche di farla con Kirino, ma poi ho pensato che, Kyousuke, data l’esperienza di suo fratello, si adattava meglio! (Ho già un altro "KyouTaku Project" in mente, comunque...-.-")
E spero vi sia piaciuta. E spero anche non faccia schifo. Quindi, recensite in tanti per farmi sapere che ne pensate, please!
Sera^.^ ed alla prossima cag…eh-ehm, fic(?)
 
Shinko_chan
 

 
  
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