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Autore: Diemmeci    05/10/2012    3 recensioni
Dean scuote la testa. «Io ti amo» dice baciandole dolcemente la fronte. «Ma come sarebbe la vita del bambino? Non voglio che cresca in questo modo».
Lana fa un sospiro di sollievo: almeno la ama. «Se non vuoi questa vita per lui allora è meglio separarci», dice senza averci pensato due volte.
Questa volta, sono gli occhi di Dean ad inumidirsi. «Cosa? Io non posso vivere senza di te».
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Castiel ha tradito i propri migliori amici per il potere. Se ne è pentito non appena ha stretto il patto con il Re dell'Inferno e tutt'ora se ne pente.
L'unico motivo per il quale ha fatto tutto questo è uno: diventare il nuovo Dio, perché quello vero li ha abbandonati.
«Castiel», dice Crowley, non appena sente un battito d'ali.
L'Angelo resta in silenzio, in attesa che il Demone parli. «Hai saputo del figlio di Dean?», chiede qualche istante dopo.
Figlio? Castiel assottiglia gli occhi e scruta a fondo Crowley, per riuscire a capire se mente. «Un figlio?», chiede.
«Già», sussurra Crowley sedendosi su uno sgabello e bevendo un sorso di birra.
«Non credo che tu stia dicendo la verità. Dean non è mai stato con una donna più di un anno ed aveva già un figlio, ma non suo!», esclama Castiel.
«Vai a casa del caro vecchio Bobby e vedrai che non mento», lo sfida.
«Crowley, anche se fosse vero, perché me ne hai parlato?», chiede confuso l'Angelo.
Crowley sospira. «John, il figlio di Dean, può aprire la porta del Purgatorio», inizia, ma si ferma notando una scintilla negli occhi di Castiel. «L'unico problema è che ci serve il suo sangue, quindi deve morire», termina accennando un sorriso, seguito da una risatina.
«Cosa? No!», esclama Castiel. «Non devi far del male ai Winchester, altrimenti i piani saltano», lo minaccia.
«Per i Winchester intendo Dean e Sam, gli altri non contano», gli ricorda il Demone.
«Ci deve essere un altro modo», pensa ad alta voce l'Angelo.
«Non c'è», ribatte Crowley con un'alzata di spalle.
Seguono dei lunghi istanti pieni di silenzio. Castiel è in preda al panico: non può permette a Crowley di uccidere un bambino innocente per i loro piani, in più se è il figlio di Dean. Ha promesso di non fargli del male, ma è un Demone e se lo sarebbe dovuto aspettare.
Lo guarda con un'espressione schifata e serra i pugni, cercando di trattanere la rabbia. Non permetterà che faccia del male al bambino.
«Non toccare il bambino», dice scaraventandolo al muro e, prima che lo massacri, scompare.

Castiel riappare dopo qualche istante davanti casa di Bobby, non sapendo cosa fare.
E' certo che, se provasse a parlare con Dean, non lo ascolterebbe e lo stesso vale per Sam e Bobby, ma se parlasse con la madre del bambino?
Chiude gli occhi e riappare in casa, dove trova una donna, probabilmente la madre, cucinare. «Chi sei?», esclama spaventata.
Castiel non muove un muscolo. «Castiel», dice assottigliando gli occhi per scrutare la donna.
«Quel Castiel?»
«Se intendi dire quello che ha tradito i Winchester si», risponde con malinconia ed un pizzico di nostalgia.
«Io sono Lana»,sporge la propria mano e, dopo un istante di esitazione, Castiel gliela stringe.
Si siedono intorno al tavolo e Castiel inzia a parlare. «Tuo figlio, John, è in pericolo», dice, ma continua a parlare subito non appena vede che Lana sta per parlare. «Con il suo sangue può aprire la porta del Purgatorio».
«Non capisco», sussurra Lana spaventata.
«Per aprire la porta del Purgatorio si deve fare un simbolo, ma serve il suo sangue», le spiega.
«Ma tu vuoi aprirla, perché allora mi stai dicendo questo?»
Sospira. «Lana, anche se li ho traditi, non voglio che gli venga fatto del male, tanto meno ad un bambino».
«Va bene, ma come facciamo adesso?», chiede mordicchiandosi una pellicina, in preda al panico.
«Devi parlare con gli altri e dirgli tutto, immediatamente!», esclama scomparendo.
Lana si guarda intorno e dopo qualche secondo sente delle voci; le loro.
Si fa forza e si dirige in salotto per spiegargli tutto.

Spazio me:
ciao lettori, questo capitolo è corto, ma è di passaggio.
Spero vi piaccia,
recensite..


Diemmeci.
  
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