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Autore: AndersonL    05/10/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!
Cercherò di essere meno prolissa possibile nel raccontare a grandi linee di cosa parlerà il racconto (anche perché c'è un limite prefissato alle parole da utilizzare).
Willy Wonka è il mio personaggio preferito in assoluto, non tanto come aspetto fisico, ma come caratterizzazione: un folle imprenditore dal cuore d'oro; mi è piaciuto così tanto da spingermi a scriverci sopra una piccola storia d'amore fra me e lui. Non si risparmiano colpi di scena!!
Ci saranno tutti quanti i personaggi del film di Tim Burton, con l'aggiunta di due donne: le sorelle Aurora e Laura Valentini -io- (chiamata con lo pseudonimo di Diana Hudson, in onore del grande chitarrista Saul Hudson, meglio noto come Slash).
Ogni capitolo avrà il titolo di una canzone che mi ha ispirato durante la scrittura del racconto (vi consiglio vivamente di leggere ogni capitolo con quella canzone come sottofondo, è una mano santa per l'immaginazione!!), e... Basta così, spero vi piaccia!!
See you soon!
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Era da qualche giorno che Willy Wonka si sentiva poco bene, sin da quando era tornato da Roma con Laura.
Certo, era di nuovo a casa, con Charlie, Aurora, i suoi ragazzi e la sua amata, ma perchè si sentiva così strano?
Ma soprattutto, perchè ora vedeva Laura con occhi diversi?
Era sempre la solita Laura, che giocava e chiacchierava con la sorella, che si ingozzava di erbetta alla menta, che nuotava con i delfini e che fracassava le vetrate a suon di acuti; allora cosa stava succedendo nel suo cervello?
Quando la baciava ci metteva sempre un po' più di violenza, quando la stringeva a sè il sangue gli girava vorticosamente nelle vene, quando dormiva con lei non smetteva un secondo di percorrerle tutto il corpo con la mano, e soprattutto aveva preso il vizio di farsi delle fantasie decisamente poco ortodosse su di lei.
Che fosse stato quel gesto di togliersi l'armatura che aveva scatenato in lui quella tempesta psicologica?

Del resto, Laura non se la passava meglio.
Ogni giorno una parte di lei continuava a chiedersi perchè avesse fatto quel gesto insensato, l'altra parte diceva "lo rifarei, eccome se lo rifarei!!".
Si distraeva facilmente, sognava ad occhi aperti, e soprattutto aveva delle strane reazioni al solo contatto con Willy.
Appena lui la sfiorava un brivido percorreva la sua schiena, un suo bacio bastava a toglierle il fiato, il suo corpo fremeva a ogni suo abbraccio.
Che si fosse presa un'influenza??
La situazione divenne talmente insostenibile che decise di parlarne con l'umpa-lumpa che faceva da psichiatra a Willy.

-Prego, mein frau, zi accomodi zu kvezto lettino!!
"Ah cominciamo bene... Psicanalizzata dal Papa in persona..." pensò Laura.
-Prego, ezponga zuo problema.
-Ehm... A dir la verità è un po'... imbarazzante da dire...
-Non abbia paura, mein frau!! Zono kvi per aiutarla!!
-Ehm...ok. Beh il problema è che...quando sto con lui...il mio corpo mi manda degli strani segnali, come dei brividi. Poi ultimamente sono più distratta del solito....
-Diztratta... Zogna ad occhi aperti??
-Precisamente, e non sono dei sogni molto...innocenti... La prego, mi dica cosa mi sta succedendo e come ne potrò uscire!! Sono stanca e imbarazzata da tutto questo!! Non mi era mai successo prima!!
-Hmm... La kvestione è molto zemplice, mein frau: la zua parte istintifa zta emergendo.
-...Parte istintiva??
-Lei zta avvertendo un desiderio anceztrale.
-N-non capisco... Non ho mai provato nulla del genere per qualcuno...
-Zta zentendo la necessità di un kontatto fisico più profondo con il zuo uomo. Ztia tranquilla, mein frau, è più che normale.
-Ma... Oddio... N-non...- Laura era sempre più imbarazzata: era la prima volta che provava non soltanto amore profondo per qualcuno.
Il desiderio di avere una persona non l'aveva mai sfiorata. Finora.
-Mein frau, il fatto di profare desiderio verzo una persona è un fatto più ke pozitifo: fuol dire ke kondifiderebbe tutto con lui, anke i zuoi azpetti più intimi. 
-Lei dice??
-Azzolutamente, mein frau!
-Cosa dovrei fare secondo lei???
-Zolo una cosa: zi lasci andare, perkè non c'è kosa più bella di kvezta.
-...La ringrazio!!
-Mio dofere è farla ztare meglio, mein frau!!
Laura uscì da quella sala ripresa e piacevolmente divertita dal buffo accento dello psichiatra.
Era pronta ormai ad affrontare la situazione.

Ma Willy come la stava prendendo?
Le sue creazioni erano naturalmente influenzate dal suo stato psichico; non che facessero schifo, anzi erano eccelse, solo che avevano sempre gli stessi ingredienti: non riusciva a capire perchè inventasse in continuazione delle pilloline al cioccolato fondente e peperoncino, caramelle alla cannella, scorzette d'arancia candite ricoperte con il cioccolato; tutti dolcetti con un potere notoriamente afrodisiaco.
Gli venne una bella pensata: tanto per cambiare, si sarebbe fatto una bella chiacchierata con il suo psichiatra.

-Non rieco a capire... Ultimamente sento delle strane pulsioni quando la vedo...
"Zono capitato in una tempezta ormonale in piena rekola!!" pensò il povero Freud di casa Wonka.
-Sono talmente preso dalla situazione che continuo ad inventarmi solo dolcetti afrodisiaci, non capisco perchè.
-E MA ALLORA!!- urlò esasperato il povero psichiatra. -Ma possibile ke kvi non ce ne sia uno zano?? Ekko dof'è il problema: lei e la zua amiketta fi dofete fare una zana... ehm... chiacchierata!!
-Momento, aspetti, che cosa stava per dire??
-Ehm.. herr Wonka, lei desidera frau Laura.
-Desiderarla in che senso, scusa??
-Ze lo faccia spiekare da frau Laura, non zono dizpozto a prosekuire oltre.
-Ma che...! Ok, affronterò la cosa da solo!!
Detto questo, Wonka uscì dalla sala dello psichiatra, parecchio stizzito.
-Ah, ke laforaccio. Non mi pagano abbastanza per sentire le loro perfersioni.

Quello stesso pomeriggio, Laura fece una cosa parecchio inusuale per lei: si mise sotto la vestaglia un corsetto nero di pizzo, prima di andare a riposarsi.
Voleva proprio vedere quale sarebbe stata la reazione di Willy.
Appena lui fece per aprire la porta della camera, lei sciolse il nastro di raso che le chiudeva la vestaglia e si infilò rapidamente sotto le coperte.
Quando le si sdraiò vicino, però, lei notò una cosa parecchio strana: Willy, che di solito si copriva quasi ermeticamente con la maglia del suo pigiama, stava dormendo a torso nudo vicino a lei.

Dal canto suo lui anche, mentre percorreva con la sua mano il corpo di Laura, sentì che c'era qualcosa di insolito: quello che aveva addosso lei non era il solito raso.

Dopo cena, andarono a mettersi subito sotto le coperte, come facevano sempre.
Ma in tutti e due, quella sera, scattò una molla che avrebbe sconvolto la quotidianità delle loro nottate passate insieme.


----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------(Director's cut)


Si dia il via alla one-shot!!! >:D
  
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