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Autore: Laletterarossa    06/10/2012    2 recensioni
E se Kagome dopo aver assistito al bacio di Kikyo avesse deciso di tornare radicalmente nel proprio mondo per lasciarsi tutto alle spalle e riprendere la propria vita di studentessa alle scuole medie?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se avevo promesso che avrei scritto immediatamente e poi non l'ho fatto e sono sparita (anche se è pur vero che nessuno me l'ha chiesto :P ). Ma ora torno con un nuovo capitolo, vi premetto che non sarà l'ultimo, probabilmente lo sarà il prossimo, ma a questo punto non me la sento di fare supposizioni visto che in ogni capitolo mi dilungo così tanto che non arrivo alla fine (arriverà state tranquilli e ben presto, questa tortura avrà termine prima o poi :D) E'  tanto che non vedo puntate di Inuyasha e perciò non so se i personaggi sono ancora in riga con quelli dell'anime ditelo voi e correggerò subito. Fatemi sapere se vi piace o meno.

Sicura di quello che doveva fare, prese i soliti vestiti dall’armadio e se li infilò in tutta fretta, ma, mentre si infilava la gonna si ricordò che ormai non aveva più il frammento della sfera e senza quello attraversare il pozzo era impossibile.
Sconsolata Kagome si sedette sul letto con la testa in mezzo alle mani. “Perché sono stata così stupida? Perché l’ho mandato via senza ascoltare le sue parole? Avrei dovuto sentire cosa aveva da dire, se è vero che dopo quello…”  si lasciò per un attimo cadere con la testa all’indietro sul letto e  lasciò che la memoria ricordasse tutto, quel bacio che Kikyo aveva dato ad Inuyasha, il loro ultimo addio e poi…si accorse di aver stretto così tanto il lenzuolo da aver sbiancato le nocche, Kagome si rialzò di scatto con il cuore che le martellava nel petto lo sguardo perso nel vuoto “…lui mi ha dimenticata e ha scelto Kikyo”. Mentre questi pensieri le passavano per la mente,  guardò fuori dalla finestra, era una bella giornata:  gli uccelli cinguettavano su un albero accanto, le auto passavano poco lontano dal tempio ma il suono arrivava ovattato come se fosse in un’altra dimensione.
-          Forse..Forse è giusto che io non torni più- non fece in tempo a dire queste parole che un raggio di sole entrò in camera e Kagome notò un qualcosa che brillava sul suo letto; d’istinto si lanciò su quel piccolo bagliore stringendolo fra le mani e portandolo al viso, un’espressione meravigliata comparve all’improvviso sulla sua faccia, era un piccolo pezzo del frammento che aveva dato ad Inuyasha anche se molto, molto piccolo. Ora era certo; poteva andare e doveva andare.
-          Tu non vai da nessuna parte! –
-          Nonno! Tu non capisci devo andare.. – disse Kagome giocherellando nervosa con il fiocco della divisa.
-          E se stessi di nuovo male? Hai avuto la febbre molto alta!Sei stata sul punto di morire, lo capisci o no? – disse alzando la voce l’anziano signore.
-          Ma nonno – disse la ragazza prendendo coraggio – io devo sapere se quello che ho visto era un sogno o no, è importante..io..io sento di dover tornare! Sento che Inuyasha ha bisogno di me! –
-          Ma Kagome..! – iniziò a dire il nonno ma fu interrotto dalla madre della ragazza che gli posò la mano sulla spalla.
-          Lasciala andare.. 
-          Ma… - il vecchio signore sorpreso si voltò verso la donna più giovane – lei..
-          Mi fido Di Kagome – rispose la mamma con tono sicuro - se lei dice che deve tornare e che è tutto passato, so che è vero!
Poi rivolgendosi alla figlia:
-           Vai cara e mi raccomando abbi cura di te!- concluse il discorso con un sorriso rassicurante e affettuoso.
Il nonno guardava prima l’una e poi l’altra con aria preoccupata, molto dubbioso che fosse realmente la cosa giusta da fare.
-          Grazie mamma -  disse Kagome con un sorriso grato, prima di voltarsi e scappare via.
-          Aspetta! – disse il nonno facendo un paio di passi dietro di lei prima di fermarsi  e lasciarsi cadere affianco al tavolino. – Perché l’hai lasciata andare? Non era ancora guarita del tutto! Era troppo presto!- il vecchio spinse la tazza a lui più vicina in direzione della donna che gli si fece accanto e gli verso dentro del the caldo.
La mamma sorrise benevola al vecchio e disse più a se stessa  che all’anziano parente con tono tranquillo.
-          Secondo te se fosse stata male l’avrei lasciata andare?Ti sembro una madre così snaturata?-
Il nonno che aveva bevuto un sorso del verde liquido posò la tazza sul tavolo e con aria di scuse
-          Non intendevo questo..Io..-
Sorridendogli la madre lo guardò continuando
-          Kagome sta bene! Lo so! E poi per una volta non sarà per una scusa che salterà la scuola, giusto?-
-          Ah! – disse il vecchio schioccando le labbra e prendendo di nuovo la tazza per bere ancora – avrei avuto una bella scusa, stavolta, bella davvero! Spero che Sota torni presto da scuola così potrò raccontargliela.  Si divertirà molto!-
-          Ma certo ne sono sicura!-
 
Intanto Kagome era arrivata al pozzo stringendo quel piccolo pezzo di sfera che l’avrebbe ricondotta verso la verità.
 Si fermò sul bordo a guardare dentro,bloccata da una strana sensazione, voleva andare avanti, ma era come se non riuscisse a controllare il suo corpo, si bloccò senza poter fare un ulteriore passo, tremando. Le sue paure la raggiunsero nuovamente e le artigliarono il cuore e la ormai familiare domanda tornava ad ossessionarle la mente.
“E se il sogno fosse vero?Se lui ti avesse dimenticata?Lui sta con Kikyo ora, non ha più bisogno di te”.
Si accucciò sui talloni , presa dallo sconforto ma trattenne le lacrime, qualcosa non tornava; non era così come la mente le sussurrava, era davvero lei che pensava così negativamente? Aveva preso una decisione, perché differentemente dalle altre volte non riusciva a portarla a termine?Poi c’era questa parte di sé che urlava che non era vero che Inuyasha l’avesse dimenticata, lui nel sogno era venuto a salvarla, quella mattina lui era lì, accanto a lei; era LEI che lo aveva cacciato via per paura. Quella storia non tornava.
“Lui non ti vuole più. Lui vuole solo Kikyo. Kikyo non te. KIKYO”  e d’improvviso una serie di immagini le scoppiarono nella testa, quel bacio, quando Kikyo era tornata in vita, lo sguardo perso di Inuyasha , devoto e innamorato mentre la guardava. Kagome si strinse la testa urlando per il dolore mentre quella frase e quelle immagini continuavano a ripetersi e a ripetersi.
-          Basta…basta…Basta…..Bastaaaa!- urlò ad un certo punto, il frammento iniziò ad splendere e la voce nella sua testa all’improvviso scomparve.
Kagome alzò la testa, e iniziò a guardarsi intorno, non era stata la sua voce a ripetere quella frase era indotto, da qualcuno. Ma dove..?
-          Kagomeeeee!! –
-          Inuyasha!!-
La ragazza riconobbe la voce di Inuyasha, guardò nella direzione dove la voce proveniva e si sentì salire quasi le lacrime agli occhi quando lo vide arrivare, si alzò in piedi e gli corse incontro, abbracciandolo. Il mezzo demone rimase per un attimo sorpreso prima di stringerla a sua volta tra le braccia . Sentiva il corpo della ragazza attaccato al suo ma non riusciva a descrivere la sensazione di benessere che gli provocava, non era solo preoccupazione finalmente scomparsa, si sentiva vivo e capace di ogni inpresa, solo per lei. Ma come al solito non riuscì a dirglielo e si nascose dietro la sua solita aria da burbero e testone.
-          Kagome, accidenti ! Stai bene? – chiese preoccupato
-          Inuyasha! – disse lei staccandosi dal suo abbraccio e guardandolo negli occhi – ti ricordi di me?
Lui la guardò stranito.
-          Ma sei stupida? – chiese lui col viso arrabbiato – Perché mai avrei dovuto dimenticarti? Ci hai fatto preoccupare sai? Tu piuttosto ti sei dimenticata che abbiamo una missione da compiere? che dobbiamo cercare i frammenti della sfera? Perché sei andata via così sapendo che ci servi tu per questo compito?
Lei  si stacco da lui diventando improvvisamente fredda e voltandogli le spalle.
-          E domandi anche il perché? -  chiese lei in tono piatto, come poteva non capire? Come faceva a essere così stupido da continuare a dire quelle parole? Se davvero gli importava, perché continuare a ferirla in quel modo, davvero non capiva? – davvero vuoi saperlo? -chiese - Come mi posso essere sentita dopo averti visto con Kikyo? Quante donne potrebbero mai sopportare questo? Tu mi vuoi solo per raccogliere i frammenti della sfera, io ti resto accanto in silenzio, non ti importa realmente di me..- disse voltandosi furente a guardarlo non sapeva quando aveva iniziato ad urlare .
-          Ma cosa stai dicendo?Come puoi dire che non mi importi nulla di te? Per chi sarei qui se no? – disse Inuyasha adirato facendo un passo in avanti.
-          Ti ho visto con Kikyo!  Cosa dovrei pensare?!- chiese la ragazza esasperata.
Inuyasha impallidì al ricordo, aveva dimenticato che Kagome era lì e aveva visto tutto; come poteva giustificarsi?
-          Io..io Kagome…hai..hai ragione ad essere arrabbiata, ma ecco vedi.. – iniziò a balbettare
-          Lascia stare Inuyasha..immagino che fino alla fine ciò che credevo .. non fosse così sbagliato dopo tutto!- e voltò le spalle per tornare indietro, verso casa, verso un ragazzo normale, una vita normale, senza drammi.
-          Aspetta Kagome!- disse lui allungando il braccio per fermarla, senza riuscirci.
Kagome si fermò sospirando e girandosi a guardarlo con un sorriso triste.
-          Va bene così Inuyasha! Non puoi darmi più di questo e non credo che mi basti, io merito una vita normale, una storia senza drammi e possibilmente senza rischiare di morire ad ogni passo, c’è un ragazzo nella mia scuola con cui potrei uscire- poi senza guardarlo sorrise tra sé e sé – almeno lui guarderebbe solo me. Addio Inuyasha- .
Inuyasha non disse una parola aveva l’aria abbattuta e depressa, persino le orecchie erano abbassate,Kagome dopo un cenno si mosse di nuovo per andarsene, alla fine non era stato necessario ritornare nell’epoca Sengoku dopo tutto, sarebbe stato penoso dire addio a Miroku, Kaede e il piccolo Shippo, ripensando a loro sentì di nuovo il cuore stringersi, non li avrebbe visti mai più, ma ancora peggio era sapere che ciò che temeva si stava avverando, forse non quel giorno in quell’occasione, ma prima o poi Kikyo sarebbe tornata e Inuyasha avrebbe preferito lei. Non sarebbe stata in grado di sopportarlo ne in quel momento, né mai. Era più facile finirla lì.
Ad un tratto le si mozzò il fiato in petto, si sentì acchiappare dalle spalle: era Inuyasha,l’aveva fermata e ora la teneva stretta, e aveva poggiato la testa contro la sua spalla in un abbraccio.
- Non...non andare via..-

Bene bene ragazzi...piccolo quiz :) secondo voi perché Kagome ha avuto una reazione così strana davanti al pozzo? Via alle ipotesi!!!
  
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