Si ha bisogno di andar via, ma prima o poi si ritorna.
Ci sono momenti in cui si ha bisogno di andar via, di scappare da se stessi, di fuggire lontano da un passato che non ti abbandona, che ti si appiccica addosso e che sembra pesare più di un macigno.
Si cerca di andare il più lontano possibile, sperando che le gambe resistano, che il cuore non scoppi.
Si cerca un posto in cui tutto sembri attutito, una stanza in cui il sottofondo sia rilassante, in cui non entri il frastuono dell’esterno.
E si finisce per allontanarsi troppo, da casa, dal mondo, dalla vita, da se stessi.
Ed io mi sono persa.
Sono scappata via velocissima da me, perché mi son fatta paura.
E ho dimenticato di marcare la strada, per poter ritornare, per potermi ritrovare.
Ho nascosto tutto, ho indossato un falso sorriso, ho illuminato gli occhi, ho cercato di accendere la mia vita con una fiamma artificiale.
L’originale era stata spenta (e chissà per quanto ci rimarrà).
E adesso?
Adesso dove posso cercarmi?
Dove DEVO cercarmi?
Non so in che direzione andare. E mi manco, terribilmente e immensamente.
Mi rivoglio e per riavermi dovrei viaggiare a ritroso, tornare sui miei passi, cercarmi, ritrovarmi, prendermi la mano, aiutarmi a rialzarmi e portarmi nel presente.
Perché è questo ciò che conta adesso.
E se non ci riuscissi?
Spazio dell’autrice:
non so fino a che punto abbia senso… ma ho scritto tutto di getto, in dieci minuti, una notte in cui il bisogno di piangere era tantissimo, ma le lacrime non riuscivano ad uscire.
L’ho scritto per spiegare un po’ il motivo della mia assenza. E non so se sia capito, io spero di si.
Altrimenti… altrimenti pazienza. Sono queste le parole che urlava il mio cuore ed io le ho semplicemente messe nero su bianco.
Dopo più di un anno che non ci riuscivo…
Si accettano consigli e anche critiche, se costruttive.
Ma non siate cattivi… non scrivevo da tantissimo e ho la mente (e forse anche un po’ cuore) arrugginita.