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Autore: Alex Il Male    06/10/2012    1 recensioni
Harry si svegliò ancora una volta scosso dai sogni.
Non era la prima volta che faceva un sogno del genere. Erano settimane che andava avanti così.
Sognava sempre le stesse cose, solo con persone e posti diversi.
Ovviamente, solo una persona lo aiutava ad andare avanti.
Il suo migliore amico, Louis William Tomlinson.
(Non ci sono accenna ad alcun tipo di relazione omosessuale. )
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con il contenuto non intendo offendere nessuno.
I personaggi non sono frutto della mia fantasia.
 

NON È COLPA MIA.



Ancora una volta mi sveglio gridando, in preda al panico, con il sudore addosso come se fossi appena uscito dalla doccia. Eppure non è così, mi sono appena  svegliato, era solo un brutto sogno. O, almeno, questo è quello che mi dico.
Sogno persone che durante il giorno sono liete e felici e la notte muoiono, sotto i miei stessi occhi... sotto le mie stesse armi...
Già, le mie stesse armi. Perché? Perché sono io ad ucciderle.
O, se non altro, io mi vedo nei panni dell’assassino.
Questa notte, prima di svegliarmi così, di colpo, ho sognato una ragazza. Bionda, occhi chiari e fisico slanciato. Lei correva, qualcuno la inseguiva.
 Io vedevo, dagli occhi di questo qualcuno, la scena.
Sogghignava, e appena la sua vittima ha commesso un passo falso lui l’ha afferrata uccidendola senza pietà.
 Eppure, io non avrei mai fatto una cosa del genere. Sono troppo buono, troppo altruista , per fare queste cose. Fin troppo sciocco per poter commettere una serie di omicidi.
Respiro ancora affannato, non mi è ancora chiaro come io riesca a vedere le cose che succedono agli altri, ma tutti dicono che probabilmente i miei sogni non rispecchiano la realtà.
Mi guardo intorno spaventato, le tende bianche che pendono davanti al grande balcone di camera mia, mostrano le lievi luci che provengono da fuori.
Sospiro e porto una mano al cuore.
Qualcuno apre la porta di camera mia e il mio sguardo, dalle tende, passa più che rapidamente sulla figura che è in piedi vicino alla porta.
« Tutto bene, Har... »
Non gli do il tempo di finire la frase che scuoto la testa facendo muovere rapidamente i miei ricci. Subito le lacrime prendono possesso dei miei occhi e lui, chiudendo la porta della stanzetta, si avvia verso di me.
È sempre stato meraviglioso, il miglior amico che tutti vorrebbero. Alto, con occhi chiari e capelli spettinati biondi. Si siede sul letto, facendo scricchiolare appena il materasso e mi stringe in un abbraccio.
« Louis... è successo ancora »
Gli sussurro stringendolo, mentre provo a rilassarmi e a riprendermi dalle lacrime.
Lui mi accarezza delicatamente i capelli e sciogliendo l’abbraccio mi prende una mano tra le sue.
« Calmati, Harry. Potrebbe essere un incubo come un altro. »
Sussurra lui, calmo.
Beato lui, che non si trova a sognare la morte delle persone.
All’improvviso il mio respiro si blocca.
E se dovessi fare del male a qualche mio compagno, mentre dormo?
Cioè, potrebbe succedere!
Sbarro gli occhi, apro la bocca e non riesco a dire nulla su questo pensiero, però, poi rispondo a Louis.
« Loueh, sai bene che non è così... » gli stringo piano la mano.
Mi sorride debolmente, mentre io provo a riprendermi dal panico.
Sospiro piano e lo guardo.
« Louis, e se dovesse succedere... se dovesse succedere che mi trovo a fare del male a qualcuno di voi? »
Le parole mi muoiono in gola, dove subito dopo si forma un groppo. Il respiro riprende a farsi pesante e le lacrime accarezzano per la seconda volta il mio viso, in una sola serata.
Lui sospira e, portando due dita sotto il mento per potermi guardare bene negli occhi, dice:
« Non accadrà, Harry. Tutto questo finirà presto, te lo prometto. »
Nel momento in qui Louis finisce la frase mi sfugge un singhiozzo, uno di quelli forti che non riesci a reprimere, e lui mi stringe forte in un altro abbraccio.
Come fa a promettermi che tutto questo: ‘ finirà presto ’ ?
Io non lo so, e per adesso non mi interessa, quindi...
Mi sfogo liberamente, piango tutte le lacrime di paura e disperazione che ho e alla fine mi addormento alle luci di una nuova alba, con Louis al mio fianco.
È  questo il mio migliore amico, mi consola sempre, anche quando non sa cosa dire.
È sempre al mio fianco anche quando, oramai, il caso è disperato.
Prova a mantenere la calma pure se di calma non ce n’è quasi più una briciola.
Il mio migliore amico è così, prova ad aiutarmi in qualsiasi circostanza, e ora che i fatti iniziano a farsi difficili, non mi abbandonerà.
 Ne sono certo come sono certo che il mio nome è Harold Edward Styles. 

 

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Spazio Autrice:
Questo è un capitolo che dedico ai miei migliori amici.
Mi piacerebbe potergli dimostrare tutto il bene che gli voglio, ma non sono capace...
Quindi credo che il minimo che possa fare per voi è questo,
dedicarvi una storiella, che molto probabilmente non finirò, e che almeno un po’ schiarisce le mie idee sulla parola ‘sentimenti’.
Ringrazio chiunque abbia letto questa palla mortale e spero che ci sia qualche recensione,
magari, anche negativa.
Spero che almeno si capisca qualcosa di quello che voglio esprimere.
Grazie. 

 

  
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