Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: FairySweet    06/10/2012    1 recensioni
Un figlio che non vuoi, la consapevolezza di dover scegliere e solo quella dannata paura a mangiarsi viva la razionalità ...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cristina Yang
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
dentro di te 11                                           Hai detto una Bugia




Immobile, lo sguardo perso su di lei, sulla sua mano abbandonata dolcemente accanto al viso, sorrise stirando i muscoli della schiena.

Aveva viaggiato per un giorno intero, fatto una doccia e poi era corso in ospedale incurante della stanchezza, del riposo che avrebbe dovuto concedersi e che invece, veniva cacciato via dalla preoccupazione.
Solo il battito di suo figlio a cullare ogni pensiero “Mi hai fatto prendere davvero un bello spavento” mormorò avvicinando dolcemente le labbra al suo ventre “Stavo per fare un’operazione e poi la voce della mamma è diventata diversa ...”  ... La sua voce diventa sempre diversa quando ha paura non lo sapevi papà? ...  sorrise posandovi una mano  “ ... avevo paura di arrivare troppo tardi sai? Di essere qui quando ormai tu eri nato e invece no” sentì il suo bambino muoversi, ne immaginava il volto e le espressioni “Lo so che hai tanta voglia di venire al mondo amore mio però devi aspettare ancora un po’”  ... Ma adesso ci sei tu, mamma voleva solo che il mio papà fosse qui per mandare via le ombre e ora ci sei. Non sai come si mandano via? ... inspirò a fondo lasciando che l’aria entrasse nei polmoni poi la mano della ragazza a posarsi dolcemente sulla sua “Ehi” “Perché non mi hai svegliata?” sorrise stringendola con forza “Semplicemente perché non volevo. Allora? Come ti senti?” la vide sorridere, strofinarsi gli occhi cercando una posizione più comoda sul letto “Continua ad avere qualche sbalzo ogni tanto ma direi che tutto sommato va bene” “Ho parlato con il dottor Fellon” “Davvero?” ribatté ironica stiracchiandosi “E spero che almeno a te abbia dato un opzione migliore del: va tutto bene!” sorrise abbandonandosi contro lo schienale della poltroncina “Owen è troppo piccolo per nascere adesso” “Lo so” “Non può nascere, sono entrata nel settimo mese due giorni fa e lui è così piccolo” non rispose, si limitò ad annuire appena cercando di sembrare più vivo possibile ma non era facile “Starà bene vedrai” ma lei sbuffò passandosi le mani tra i capelli “Come mai dite tutti la stessa cosa? Starà bene! Non starà bene! È piccolo, troppo piccolo per uno stress del genere e la maggior parte dei bambini nati prematuri hanno ...” “Lo so!” la voce più alta e quella nota di rabbia a colorargli lo sguardo “Scusami io ... è solo che sto cercando di capirci qualcosa tutto qui. Sono stanco e l’ultima cosa che vorrei adesso è dover pensare di perdere mio figlio per uno stupido problema di giorni!”  ... Non mi sono perso mamma, sono qui, dove mi hai chiesto di essere ... ma l’espressione terrorizzata sul viso della ragazza lo bloccarono di colpo “Scusa davvero io non ...” “Oh certo perché invece per me è tutto semplice vero? Hai ragione! È stata colpa mia, mia e del mio lavoro!” “Andiamo non volevo dire questo lo sai” “E allora cosa Owen!” urlava, sapeva di farlo ma non riusciva a bloccare nessuna di quelle stupide reazioni “Sto impazzendo chiusa qui dentro, cerco in tutti i  modi di non farlo nascere ma sono sfinita e presa a calci da queste fottute scariche ormonali!” si passò una mano in viso cercando di riportare i battiti del cuore ad un livello accettabile “Lo so che hai paura, che sei spaventato e stanco ma non è da te che uscirà e non sarai tu a sentirti in colpa se passerà mesi interi dentro un’incubatrice con le flebo attaccate” gli occhi persi sul suo viso e in quell’azzurro che ora, sembrava l’unica cosa viva in quella stanza “Puoi fermarti un secondo e ...” “No!” esclamò stringendo con forza il lenzuolo “Non posso fermarmi, non posso smettere di pensare, di capire come posso tenerlo qui dentro ancora per un po’! Non posso farlo!” lo vide sorridere, scuotere leggermente la testa alzandosi di colpo “Ho bisogno di aria fresca” “Oh certo” ricadde dolcemente sul cuscino nascondendo il volto, allontanandosi dal suo sguardo il più possibile “Vuoi che ti porti qualcosa? Hai fame?” un leggerissimo no a spezzare il silenzio ... Hai detto una bugia mamma ... si abbandonò al silenzio allontanando per l’ennesima volta suo marito da tutto quello che al momento le passava per la testa.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: FairySweet