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Autore: _Mio_Smile_    06/10/2012    2 recensioni
Buio. Era tutto buio. Non vedevo assolutamente nulla e non riuscivo a muovermi: ci provavo e riprovavo ma non ci riuscivo. Non c’era alcun tipo di suono, rumore o fruscio intorno a me. Il silenzio era assolutamente perfetto. Innaturalmente perfetto.
Ma dove sono? Dov’è Harry?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prigioniero dei tuoi occhi

 

Salve a tutti! Eccomi di nuovo qui con una one shot Larry. Spero la gradiate e che non ci siano errori nello scritto. Nel caso in cui ci fossero, mi scuso u.u Un ultimo avvertimento: è un po’ introspettiva ed un po’ triste come one shot, quindi nel caso siate sentimentali come me, preparate qualche fazzoletto.

Ora vi lascio.

Buona lettura

Mio :)

 

 

 

Pov Louis 

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You can call me a thief

Because you know your part

I’m only here

Because you stole my heart

One Direction -  Stand up

 

Un minuto prima stavo camminando e scherzando con Harry per le strade di Londra illuminate dalla luce di un raro tramonto. Poi, dei fari troppo vicini ad Hazza e non pensai più. Un minuto dopo, vedevo Harry sopra di me che mi parlava ma io non riuscivo a sentire nulla di ciò che mi diceva, vedevo solo le sue labbra muoversi senza capire nulla. L’unica cosa che riuscivo a distinguere bene erano i suoi occhi verdi, prima preoccupati  e poi colmi di lacrime. Un dolore acuto alla testa mi fece sussultare e gemere. Fissai i miei occhi ancora una volta in quelli di Harry e poi … più nulla. Il buio mi avvolse e tutti i suoni e il mondo intorno a me svanirono.

 

Pov Harry 

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All’improvviso sentii spingermi da due mani e atterrai dall’altro lato della strada, sul marciapiede. Mi girai cercando Louis e lo vidi steso in mezzo alla carreggiata, immobile. Mi alzai di corsa e andai da lui. Lo scossi.

- Louis, alzati – mi fissò negli occhi ma solo per qualche secondo. Poi li chiuse e non li riaprì.

- Boo, apri gli occhi. Non è divertente, Lou, apri gli occhi!! – sentivo le lacrime riempirmi gli occhi e scivolare giù lungo le guance. Mi aveva salvato dalla macchina che stava per investirmi. Se fosse morto per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato. Mai.

Chiamai immediatamente l’ambulanza cercando di spiegare dove mi trovavo con calma ma non ci riuscii. Tuttavia in dieci minuti arrivò. Guardai mentre caricavano Louis sulla barella mentre il dottore mi chiese come fosse successo.

- Lui mi ha spinto per evitare che una macchina nera, di grossa cilindrata, mi investisse ma … ha preso lui, in pieno … - non riuscii a continuare. Stavano per chiudere le porte dell’ambulanza quando salii e i medici tentarono di fermarmi.

- Lasciatemi!! Sono il suo ragazzo, lasciatemi salire!! – mi lasciarono entrare con lui solo dopo aver visto che non l’avrei abbandonato per nessun motivo al mondo e così ci dirigemmo verso l’ospedale.

Una volta li, chiamai la madre di Louis, Johannah, che arrivò subito dopo. Non appena la vidi, le andai incontro e la abbracciai, mentre ricominciavo a piangere come è più di prima.

- E’ tutta colpa mia, è tutta colpa mia … - erano le uniche parole che dicevo: ero ancora scioccato e sconvolto e non potevo crederci. Non volevo crederci. Johannah mi accarezzava la testa.

- Non è colpa tua Harry … stai tranquillo … - ma la voce le tremava. Come darle torto? Uno dei suoi figli era stato investito e lottava tra la vita e la morte. Io mi stavo sentendo malissimo, non osavo immaginare quale fosse il suo stato d’animo.

- Harry, chiama i ragazzi … devono saperlo. – Le sue parole mi arrivarono come un’eco lontana, ma non li avrei chiamati. Mandai un messaggio: non ce l’avrei fatta a raccontare tutto quello che era successo a voce. Dopo neanche cinque minuti erano tutti li, che mi abbracciavano stretti, Niall in primis.

- Harry … di- dimmi che non è vero … - Nialler era distrutto quasi quanto me: aveva  gli occhi arrossati dal pianto e tutte le guance bagnate di lacrime. Io non riuscivo a rispondere, la voce mi si era bloccata in gola e non usciva: scossi solo la testa. Il biondo mi abbracciò ancora più stretto e io affondai il viso nell’incavo del suo collo.

Alzai gli occhi e vidi Liam che piangeva e Zayn, che di solito non mostrava mai le sue emozioni, aveva le lacrime che gli rigavano lentamente le guancie: abbracciava Liam e lo cullava quasi, come se fosse una mamma.

Ci mettemmo seduti sulle sedie del corridoio e  aspettammo che qualcuno venisse a darci qualche notizia sulle condizioni di Louis.

 

Aspettammo per ore interminabili.

Erano le dieci passate quando vedemmo finalmente il medico avvicinarsi a noi. Io smisi finalmente di fare avanti e indietro per il corridoio, dove ormai mi sembrava di vedere il solco dei miei passi sul pavimento.

- Dottore come sta? – chiesi subito stringendo la mano di Johannah che mi era affianco.

- Si è stabilizzato ma ha un trauma cranico. Il problema è che  … - il dottore esitò.

- parli la prego … - la voce di Zayn era così bassa e roca da far paura, sembrava uscire dall’oltretomba e potevo chiaramente percepire la sua preoccupazione.

- Il problema è che ancora non si è svegliato e questo non è un buon segno. – Altre lacrime iniziarono a scendermi giù lungo le guancie e senti la madre di Louis stringermi ancora di più la mano.

- L’unica cosa da fare è aspettare. Mi dispiace. –

- possiamo vederlo? – chiese Johannah.

- Certamente ma solo due per volta … - e detto questo il medico si dileguò.

Lasciai che Johannah entrasse da sola: preferivo lasciare madre e figlio a tu per tu per un po’ anche se non vedevo l’ora di vedere Louis, vedere che respirasse, vedere che fosse vivo.

Non sentii che Niall mi chiamava fin quando non avvertii la sua mano calda sul braccio che mi fece sobbalzare.

- Harry … noi andiamo … -

- Andate? Di già? E Louis? – ero completamente spaesato.

- Siamo appena usciti dalla sua stanza, non te ne sei accorto? –

Scossi la testa. Guardai l’orologio: le 23.35. Quanto tempo avevo passato a pensare?

- Andrà tutto bene Hazza … fidati di me … - mi lasciò un bacio leggero sulla guancia, dolcissimo come era solito fare, prima di aggiungere – ti aspettiamo a casa. – e se ne andò.

Iniziai ad incamminarmi verso la stanza  di Louis e sentii la preoccupazione piombarmi addosso, mi attanagliava lo stomaco, di nuovo. Arrivai davanti alla porta della sua camera e rimasi a fissare la maniglia: non avevo il coraggio di abbassarla, avevo paura di scoprire che Louis fosse peggiorato e che non si sarebbe svegliato più …

Scacciai quel pensiero scuotendo la testa e finalmente poggiai la mano sulla maniglia ed entrai: Johannah era seduta vicino al letto e guardava il figlio con gli occhi lucidi. Li alzò su di me e mi fece cenno di avvicinarmi.

- Harry siediti sul letto … devo ringraziarti, davvero: se non fosse stato per te ora Louis sarebbe … -

- Sarebbe vivo e sveglio accanto a me come ogni mattina! Per colpa mia è in questo letto d’ospedale e non sappiamo neanche se e quando si sveglierà … è tutta colpa mia … tutta mia … - ormai le lacrime accompagnavano ogni mia frase e quello che mi dava fastidio, quello che non potevo sopportare era che mi sentivo impotente: non potevo fare nulla per aiutare Louis e questo mi distruggeva.

- Harry … Louis è forte, te ‘ha dimostrato in tante occasioni … non smettere di credere in lui perché non ti deluderà mai. Sei l’unico a cui tenga davvero e credimi se ti dico che questa è la verità … me l’ha detto lui stesso che tu se la persona più importante del mondo per lui … non abbandonarlo Harry, lui non l’ha mai fatto. – mi rispose Johannah accennando un sorriso.

A quelle parole, mi sentii più leggero e al tempo stesso angosciato: io non avevo mai detto a Louis quanto tenessi a lui. Questo lo avrei tenuto a mente, perché non appena Lou si fosse svegliato gliel’avrei detto dieci, cento, mille, un milione di volte che l’amavo. Si, non glielo avevo mai detto e adesso iniziavo a pentirmi di questo fatto.

Vidi Johannah alzarsi e dirigersi verso la porta. Poco prima di varcarla si rivolse a me.

- Te lo affido Harry: so che avrai ogni sorta di cura per lui quindi sono tranquilla. Devo andare a casa e dire a Lottie di rimanere con le gemelle e spiegarle cosa succede … -

- Grazie per la fiducia, Johannah … grazie davvero. –

- Mi sono sempre fidata di te Harry: dal primo momento che ti ho visto ho capito che tu eri la persona giusta per Louis. – e andò via.

Rimasto solo con Louis non sapevo che fare: sentivo le lacrime premere per uscire, ma ne avevo abbastanza di piangere, non serviva a nulla in quel momento. Quello di cui avevo bisogno era di sentire la voce di Louis, sentire il suo corpo addosso al mio, sentire la sua risata cristallina e vedere i suoi meravigliosi occhi, azzurri come acquamarina, che si posavano sul mio viso e le sue labbra che mi sorridevano. Come in trans, gli presi la mano e la strinsi, sperando che lui potesse sentire in qualche modo la mia presenza. Mi addormentai con la testa sul suo letto, sperando in chissà quale miracolo che lo riportasse subito da me.

 

Pov Louis 

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Buio. Era tutto buio. Non vedevo assolutamente nulla e non riuscivo a muovermi: ci provavo e riprovavo ma non ci riuscivo. Non c’era alcun tipo di suono, rumore o fruscio intorno a me. Il silenzio era assolutamente perfetto. Innaturalmente perfetto.

Ma dove sono? Dov’è Harry?

Provai a parlare ma la voce non usciva dalla gola, non riuscivo ad emettere nessun tipo di suono!! Andai nel panico più assoluto! Che cosa mi stava succedendo? Perché non riuscivo a muovermi e a parlare?

Provai anche ad aprire gli occhi ma sentivo le palpebre pesanti come piombo, ci provavo ma era inutile: quelle rimanevano serrate. Mi ritornarono alla mente solo un paio di occhi, verde smeraldo, brillantissimi e 0pieni di vita. Mi aggrappai a quelli con tutte le mie forze: sapevo che erano importanti.

 

Pov Harry 

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Mi svegliai il giorno dopo con una coperta sulle spalle e un dolore molto forte alla schiena: avevo dormito curvo tutta la notte. Notai che la mano di Louis era ancora nella mia. Mi scappò un leggero sorriso. Quando alzai lo sguardo, notai che Johannah era dall’altro lato del letto, addormentata sulla sedia. Mi alzai e le misi sulle spalle la coperta che avevo avuto io fino a pochi minuti prima: probabilmente era tornata questa notte e me l’aveva messa lei addosso per evitare che sentissi freddo.

Ritornai dove ero prima e ripresi la mano di Louis tra le mie. Lo fissai, non mi sarei mai stancato di farlo, e osservai ogni dettaglio del suo viso perfetto: le labbra rosee socchiuse, le ciglia lunghe che proiettavano le ombra sulle guancie e i capelli che ricadevano morbidi sulla fronte.

Come per un riflesso, gli strinsi la mano e sentii che lui ricambiava quella stretta. Sorpreso, guardai le macchine a cui era collegato: davano dei segni diversi da prima. Ritornai con lo sguardo su Louis e …

 

Pov Louis 

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Mi ero stancato di provare e riprovare e  così alla fine mi ero fermato. Dopo quello che mi sembrava un tempo infinito, decisi di provare di nuovo a muovere il mio corpo, anche se lo sentivo molto distante: percepii una sorta di pressione da qualche parte alla mano e restituii quella stretta. Dopo qualche secondo, qualche minuto, non ne avevo idea, iniziai a vedere una piccola luce in lontananza. Con tutte le mie forze la raggiunsi e trovai un paio di occhi verdi che mi fissavano. Li conoscevo bene …

 

Pov Harry 

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Non riuscivo a crederci. Finalmente Louis aveva aperto gli occhi. Un sorriso mi spuntò in faccia, un sorriso che andava da un orecchio all’altro. Per la felicità alcune lacrime uscirono dai miei occhi.

- Louis!! Oh, Louis sei sveglio!! –di slancio lo baciai: non mi importava che qualcuno potesse vederci, mi importava solo che lui stesse bene, che fosse sveglio e che fosse vivo. Quando mi staccai, mi precipitai su Johannah e la svegliai.

- Johannah!! Johannah svegliati, svegliati!! –

- Che succede? – chiese la donna ancora insonnolita.

- Louis si è svegliato! – la mia voce esprimeva tutta la felicità di quell’evento. Johannah, sentendo le mie parole, fu del tutto sveglia e si precipitò sul figlio, ricoprendolo di baci.

- Louis, meno male stai bene! I medici erano preoccupati perché non ti eri ancora svegliato! – la donna sorrideva, sembrava quasi rinata: quelle ore di agonia sembravano come svanite ora che Lou era di nuovo tra noi.

- Vado a chiamare il medico. – disse Johannah. Mentre faceva un’ultima carezza al figlio.

- E io chiamo i ragazzi. – Presi il cellulare e composi il numero di Niall.

- Harry!! Dove sei?? E’ successo qualcosa? Perché non sei tornato a casa? Ti ho aspettato fino alle tre del mattino!! – il biondino aveva fatto tutte queste domande d’un fiato, a raffica e i mi sentii quasi in colpa per averlo fatto preoccupare.

- Niall, Louis si è svegliato!! Venite qui!! –

- Si è svegliato!! Davvero?? Arriviamo subito Harry! Ma, aspetta sono le sette del mattino, mi ci vorranno secoli per svegliare Zayn! –

- Non mi interessa, fallo alzare e venite qui: Louis ha bisogno di  vedere delle facce amiche … - chiusi la comunicazione e ritornai da Louis che finalmente mi fece un sorriso.

Harry … se non fosse stato per te non ne sarei uscito … se non fosse stato per i tuoi occhi io non mi sarei svegliato … -

- Che  cosa … -

- E’ la verità: mentre ero addormentato, privo di conoscenza, vedi tu come descrivere il mio stato, mi sono apparsi i tuoi occhi, così limpidi, chiari e sinceri … e sapevo che dovevo rivederli, dovevo rivedere la persona a cui appartenevano … grazie Hazza … -

- Sei tutto ciò a cui tengo di più al mondo Boo … ti amo … -dissi sussurrando al suo orecchio.

- Ti amo anche io Hazza … - Mi chinai su di lui e lo baciai piano e con dolcezza. Lo amavo, su questo non c’era alcun tipo di dubbio.


Angolo autrice

Allora, ragazzi, spero che la storia vi sia piaciuta. Forse ci sono un po' tante immagin maaaa... fa nulla vero?? XD

So di tutta la storia che è successa con Louis ma io nella Larry ci credo come amore … per me quei due vogliono stare insieme ma c’è chi li ostacola e sono costretti a dire cose non vere … se poi così non fosse, pazienza, io li amo lo stesso, sono i miei idoli e di certo non li lascerò solo perché sono o non sono etero, gay o quello che volete voi!! Ora non insultatemi, ognuno può esprimere la propria opinione e io lo sto semplicemente facendo u.u

Perfetto, ora spero solo di ricevere qualche recensione per sapere quel che ne pensate perché altrimenti non ho motivo di continuare a scrivere.

Alla prossima

Mio :)

 

 

  
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