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Autore: Marty_Winchester    06/10/2012    2 recensioni
Una ragazza, Jessica, figlia di Peter Bishop e Olivia Dunham, da molti anni scrive racconti su due ragazzi:
Dean e Sam Winchester
Un giorno suo sorella, Henrietta, viene aggredita da un vampiro e portata in ospedale. In questa occasione incontra i fratelli Winchester, i ragazzi che tanto sogna, e scopre che esistono davvero e che quello che scrive non sono storie inventate.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un mese dopo

«Jessy, ripetimi quello che secondo te è successo»
Guardo lo psicologo con rancore, preferirei farmi torturare da Alastair piuttosto che parlare con lui; non vuole capire che permetto a pochi di chiamarmi Jessy, ma sopporto lui e tutta questa buffonata della terapia solo per far stare “tranquilli” i miei genitori.

«Ripeto solo per rispetto verso i deficenti», non devo essere gentile per forza «credevo di essere stata portata da un angelo di nome Castiel dai fratelli Winchester. Cassy è arrabbiato con me, stava per dirmi il motivo, ma è arrivato Zaccaria intenzionato a uccidermi e se non fosse stato per l’angelo del giovedì, sarei morta»

So di non essere pazza, ho toccato con mano e sento con le mie orecchie cose assurde, questo si, ma io non sono come mio nonno.
L’uomo davanti a me non smette di tenere il contatto visivo, è una cosa molto fastidiosa. Scuote la testa, il dottor Cameron sta per rivolgermi un’altra domanda, ma sono stanca di parlare. Scatto in piedi, mi dice che abbiamo ancora dieci minuti, ma sono già uscita fuori dalla porta.

Cammino con passo svelto, anche se non ho una meta. Tira un forte vento, lascio che mi frustri il viso senza opporre resistenza. Non ho l’ipod, ma sono così immersa nei miei pensieri che non sento niente di quello che mi circonda. Guardo il semaforo, è rosso: come il sangue, come l’amore, come il mio viso turbato dall’aria gelida. Attraverso la strada, non guardo nemmeno, lascio semplicemente decidere al fato. Un suv grigio viene molto velocemente verso di me, ben presto sarò morta. Non è colpa mia, è stato il destino. Una volta Castiel ha definito il fato come: “Crudele e capricciosa” Dean ha aggiunto “stronza”. Io in questo momento userei la parola “liberatoria”.
Chiudo gli occhi, involontariamente, e aspetto il dolore.


Punto di vista: Peter

Ho visto di cose a dir poco spaventose nella mia vita, ma la sensazione di star perdendo le mie figlie è qualcosa di agghiacciante. Una delle cose peggiori è dover essere forte, è una mia responsabilità verso mia moglie Lyv. Mi sembra ieri quando ho portato a casa Henrietta, la guardavo e non avevo dubbi: avrei fatto tutto per lei, non le avrei fatto succedere niente di male. Poi, però, i figli crescono e capisci che non puoi difenderli da tutto. In una serata qualunque, poi, il cielo ti affida una sua creatura e quello che avevi imparato, lo dimentichi: ti illudi di poterla difendere da tutto. Tieni una piccola creaturina tra le braccia, guardi i suoi occhi e anche se non vedi i tuoi nei suoi, non hai dubbi sull'amore che vi lega. Ho cercato di proteggere Henrietta e Jessica dal male, ma non puoi tenere i figli in una campana di vetro e non puoi salvarli da loro stessi.
Asciugo di sfuggita una lacrima appena accennata, guardo la strada e intravedo una chioma bionda in prossimità della strada. Trattengo il fiato, ogni cellula del mio corpo le urla di fermarsi, ma non lo fa: si butta sotto a una macchina e la mia lucidità sparisce.


Punto di vista: Castiel
Non ero mai stato così sentimentale, ma è facile affezionarsi a qualcuno di speciale, qualcuno capace di salvare il tuo mondo e risolvere conflitti profondi. Jessica -per me “Salvatrice”- è nata umana, ma per colpa di un angelo è stata privata della sua umanità: Elemiah non voleva semplicemente liberarsi della grazia, ha preferito passare questo “flagello” a un altro e quella persona fu l’attuale Jess. Era spaventata, ma quel potere che aveva dentro le ha fatto realizzare progetti difficili e superare le avversità. In soli dieci anni, per un umano è molto, per un angelo niente, ha messo Raffaele al suo posto e ha creato la Repubblica in cielo.
Quella sera stavo per confessarle il mio affetto, ma il suo discorso mi ha impedito di parlare. Ancora oggi mene pento: questi sedici anni sono stati i più lunghi di sempre. Salvatrice mi ha confessato i suoi timori, credeva di avere troppo influenza sugli altri e questo metteva in secondo piano le idee altrui. Le dissi:“Ti meriti questo, tu hai idee giuste”, ma non voleva sentir ragioni e si strappò la grazia sotto i miei occhi.
Ancora oggi mi domando come ho potuto permetterlo, è stata una perdita enorme. “è troppo pura, non si merita di essere legata a un potere meschino come quello angelico”, ma la verità è che avevo paura ad aprire il mio cuore.


**angolo dell'autrice**
oh no! Jessica si è buttato sotto una macchina! che succederà?
adesso sapete qualcosa sul suo passato, ma il futuro? è un mistero ù.ù
recensite e grazie dell'attenzione :)
 
 
 
 

   
 
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