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Autore: Vashappenin_guys    06/10/2012    0 recensioni
La storia parla di un tradimento. La protagonista racconta la fine della sua storia in seguito alla scoperta di un "tradimento" scrivendo una lettera anonima che però non sarà mai inviata (spero davvero che vi piaccia)
P.S. non so se drammatico è il genere giusto, scusate trolololol
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'avevo visto due volte, perchè avevamo amici in comune; finchè non chiese il mio numero di telefono. Così mi ritrovai a parlare con lui, praticamente tutti i giorni.
Purtroppo vivevamo distanti, molto, forse anche troppo perchè la nostra storia funzionasse.
Mi scrisse che sarebbe venuto a trovarmi, che sarebbe restato solo due giorni purtroppo, ma che avrebbe voluto passarli con me.
Arrivò il grande giorno, non penso di dover scrivere come andò a finire, perchè non è difficile da immaginare; comunque passarono questi due giorni in cui entrambi non ci staccamo, un secondo, l'uno dall'altra.
Stefano (un nome che con il tempo ho imparato ad odiare) tornò nella sua città, ma decidemmo ugualmente di provarci.
Non facevamo altro che litigare, ma lo amavo e lui amava  me (o almeno vivevo nell'illusione che fosse così).
Così, senza nemmeno rendermene conto, iniziai a perdere pian piano la mia libertà;giorno dopo giorno.
Inizialmente mi impedì di vedere ragazzi, in fondo pensavo che avesse ragione, che gli potesse dare fastidio; per cui troncai i rapporti con qualsiasi tipo di amico.
Iniziò a litigare con una mia amica, alla fine mi chiese di scegliere. La decisione fu sofferta, ma ero talmente infatuata che scelsi lui (facendo uno degli errori più gravi della mia vita, che fortunatamente mi venne poi  perdonato).
Le vacanze estive finirono, stefano non si faceva vedere ma ci sentivamo sempre, io riniziai ad andare a scuola e a fare sport, convinta di essere felice e sopratutto che lui accettasse il mio stile di vita, ma a mio malgrado non fu così.
Mi proibì di uscire dalla classe durante l'ora di ricreazione e di fermarmi a parlare con qualsiasi persona; dovevo andare a casa di corsa e non potevo uscire.
In tutto ciò lui parlava con 1000 ragazze, io facevo finta di niente per evitare ulteriori discussioni.
Mi obbligò a cancellarmi da facebook, sempre a causa della sua ossessiva gelosia, io ero stanca di quella situazione, ma continuavo a sopportare , nella convinzione che i suoi modi di fare erano dovuti al suo amore per me, mentre lo faceva solo per la paura di perdermi, di non potermi possedere, come scoprii più avanti (può non sembrare ma è molto diverso amare una persona o avere semplicemente paura che ella non sia tua).
La nostra storia continuava fra scenate di gelosia e momenti di tranquillità; continuavano a scrivergli tantissime ragazze ma lui trovava una spiegazione per tutto, e io gli credevo, accecata dall'amore.
Saltò fuori col tempo che aveva seri problemi al cuore, finiva spesso in ospedale ed io ero molto preoccupata.
Questa storia andò avanti per un po' finchè non saltò fuori che lo sport mi impediva, secondo stefano, di stargli vicino in un momento così difficile. Ancora una volta riuscì a convincermi che aveva ragione e abbandonai la mia passione per parlare con lui.
In definitiva, dopo circa due mesi, la mia vita finì per non avere una ragione oltre a lui. La mattina andavo a scuola, poi a casa fino a sera e il giorno dopo ricominciavo da capo. La cosa buffa è che io pensavo di essere davvero felice con Stefano, ma ben presto mi resi conto che passavo le mie giornate a casa ad aspettare qualcuno che , aimè, non sarebbe mai più tornato.
Un giorno mi rispose al telefono il fratello, e indovinate un po cosa mi disse  quando gli domandai come stava il cuore di Stefano. Esatto mi disse che era tutto apposto; mi venne spontaneo dire "allora è guarito" e lui ovviamente replicò rispondendomi che non era mai stato male.
Mi sembra scontanto dire che tutte le mie certezze in un attimo si trasformarono in dubbi, in domande a cui dovevo dare una risposta, che non fosse una delle bugie che mi aveva raccoontato Stefano.  Inizia a dubitare perfino della sua età; per calmarmi andai a casa di una mia amica.
Il peggio doveva ancora venire, ero ignara del fatto che di lì a poco, mi sarebbe crollato il mondo addosso senza che potessi farci niente.
Arrivai a casa di questa mia amica, inizia a raccontarle quello che era successo. Mi suggerì di contattare il fratello e di farmi spiegare meglio (in relatà le cose erano chiare, non c'era molto da spiegare, mi aveva mentito). Purtroppo non avevo il numero del fratello, così optammo per una via più semplice: facebook. Ci mettemmo a cercare Stefano per poi risalire al fratello (stramaledico il momento in cui mi è venuta in mente quell'idea, anche se mi ha aperto gli occhi).
Insomma per farvela breve trovammo alcune sue conversazioni con una ragazza, ma non erano stupidagini come al solito, no queste fecero più male. Si facevano gli auguri per il loro quarto anniversario.
In un attimo niente ebbe più senso, cancellai ogni traccia di lui dalla mia vita, lasciandolo completamente all'oscuro delle mie scoperte. Quella stessa sera Tornai in palestra per continuare il mio sogno, mi presentai a casa del mio migliore amico piangendo e scusandomi per ciò che avevo fatto.  Mancava solo lei, avevo paura, una paura tremenda di essere riuscita a farmi odiare, e invece mi perdonò, facendomi sentire un essere ancora più inferiore e schifoso.
Mi ripresi in poco tempo la mia libertà e la mia vita, eliminai il suo numero, tentò di chiamarmi per una settimana di seguito e i suoi messaggi mi arrivarono per circa un mese, finchè non si stufò; io nemmeno lessi quello che mi aveva scritto.
Sono passati sei mesi , ancora non sono tornata a sorridere del tutto ma ci sto provando, e pensare che la mia verginità l'ho persa con lui. Fa male non lo nego.
Avrei potuto urlargli di tutto, rovinargli la vita, ma non lo feci. Non lo feci perchè in fondo la vendetta non mi avrebbe aiutato a dimenticare, e inoltre, perchè sono ancora sconvolta. La colpa in fondo è la mia, non mi sono resa conto di niente, come avrei potuto innamorata com'ero? ma prometto che non rifarò  mai più lo stesso sbaglio, PROMETTO CHE NIENTE E NESSUNO SARA' MAI, PIU' IMPORTANTE DELLA MIA LIBERTA' E DEI MIEI SENTIMENTI.
Non mi farò calpestare ancora una volta.

Angolo dell'autore
so che la storia è un po' triste e magari tragica in alcuni punti, ma non sono molto brava.
P.S. mi scuso per eventuali errori di punteggiatura. lol so che ci sono.
  
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