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Autore: ghfhghoransdsjt    07/10/2012    2 recensioni
Non potevano impedirmi di frequentare la persona che ormai amo più della mia vita, non potevano impedirmi di frequentarla solo perchè non proveniva da un ambiente affidabile, perchè non era ricco o perchè aveva problemi in famiglia.
Io lo amavamo e avrei fatto di tutto pur di continuare a vederlo. Tutto.
...
"Non ti merito, io non ho niente, non posso darti niente."
"Tu hai il mio cuore, tu puoi darmi il tuo amore."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A tutti coloro che continuano a leggere le mie storie, a tutti coloro che mi danno la forza di andare avanti. E anche a chi con la sua voce mi trasmette un temporale di emozioni.


The other night, you wouldn’t believe the dream I just had about you and me
I called you up, but we’d both agree
It’s for the best you didn’t listen
It’s for the best we get our distance… oh…
It’s for the best you didn’t listen
It’s for the best we get our distance… oh…


Ero seduta ancora nell'aula di scienze, aspettando che la prof finisse di parlare nonostante la campanella fosse già suonata.
Sarei potuta uscire da scuola e correre a casa ma non avevo voglia di imbattermi nei corridoi, colmi di studenti che vedevo ormai tutti i giorni, non avevo voglia di incontrare ragazze oche che si avvicinavano solo perchè provenivo da una famiglia benestante, solo perchè avevo una mega villa con tanto di piscina e perchè potevo permettermi tutto quello che volevo.
I miei genitori erano degli avvocati ed erano spesso fuori per lavoro. Io ero sempre sola a casa e quando non riuscivo a sopportare la solitudine, facevo visita a mia nonna che distava qualche isolato.
Era l'unica rimasta ancora in vita e le volevo molto bene, mi capiva, mi raccontava storie del passato e mi preparava sempre i miei biscotti preferiti. Tutto pur di rendermi felice.
Fui costretta ad uscire dalla classe ma per fortuna in giro non c'era più nessuno, quasi nessuno.
"Ehy Sarah!"
"Ehm... ciao Anne!"
Provai a fingere di essere entusiasta, anche se Anne era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.
Era una ragazza davvero bella ma tanto antipatica, mi veniva dietro solo perchè ero amica di Harry Styles - uno dei ragazzi più fighi della scuola - e voleva che le mettessi buona parola.
"Beh, oggi hai per caso incontrato Harry?"
Ecco.
"No, non l'ho proprio visto, aveva gli allenamenti di calcio."
"Ah, okay."
Senza neanche salutarmi se ne andò, lasciandomi sola in quella scuola.
Decisi di percorrere la strada più lunga per tornare a casa, dato che nessuno mi aspettava.
Era pericolosa, lì abitava gente poco raccomandata, poveri che non potevano permettersi neanche di mangiare ma io non avevo paura. 
Mi piaceva guardare quelle persone, dai loro occhi si poteva leggere la loro storia, un libro misterioso e pieno di avventure. E io amavo le avventure.
I miei genitori mi dicevano di stare alla larga da certi luoghi, era poco signorile per una come me ma poco mi importava. Non volevo essere una ragazza perfettina.
Mentre camminavo assorta nei miei pensieri posai lo sguardo su un ragazzo mai visto prima.
Era alto, con la pelle ambrata e i capelli scuri.
Portava sulle spalle delle buste piene, indossava dei pantaloni stracciati e una maglia scura. Si potevano intravedere delle goccioline di sudore sul suo viso, nonostante ci trovassimo nel mese di Novembre.
Un lieve vento fece svolazzare la mia sciarpa blu di cotone e i miei capelli, attirando l'attenzione del ragazzo. 
Abbassai lo sguardo imbarazzata sentendomi il suo addosso e poi lo rialzai. 
Aveva ripreso a camminare verso la direzione opposta alla mia e decisi, allora, di andare anche io.
Era ormai tardi e avevo fame, freddo e non avevo voglia di stare ancora per molto in strada.
Il fruscio delle foglie ormai secche mi accompagnava come una colonna sonora accompagna un film, e di tanto in tanto incontravo dei sassolini lungo lo via che scalciavo sempre assorta nei miei pensieri.
Arrivai a casa stanca e, dopo avere aperto la porta, mi tuffai sul morbido e grande divano. Mi alzai solo per prendere un panino e riempirlo di prosciutto, formaggio e mi risistemai sul divano.
Accesi il televisore e mi coprii con una coperta di lana rossa che mi fece mia nonna quando ero piccola.
Appoggiai la mia gattina nera sulle gambe e, mentre facevo zapping, mi ritornò in mente il viso del ragazzo incontrato prima di tornare a casa.
Era davvero bello, aveva i segni di chi aveva vissuto la sofferenza sulla propria pelle.
Passai una mano tra i capelli e mi alzai dal divano. Indossai il mio cappotto nero e la mia sciarpa blu, sciolsi i capelli lunghi e lasciai cadere i miei boccoli sulle spalle. Indossai infine un cappello dello stesso colore della sciarpa.
Volevo andare a trovare mia nonna, i compiti li avrei fatti più tardi...
Bussai al campanello e mi venne ad aprire, con uno scialle verde appoggiato sulle spalle e un sorriso sul viso.
Diceva di essere felice quado l'andavo a trovare, la salvavo dalla noia.
"Ehy, cara, come mai qui?"
"Niente, avevo voglia di vederti..."
"Dì la verità, avevi voglia dei miei biscotti?" Mi chiese lei continuando a sorridere.
Abbassai lo sguardo colta in flagrante e lei si diresse in cucina, capendo le mie intenzioni.
Tornò dopo un po' con un vassoio pieno di biscotti e si sedette sulla sua poltrona comoda.
"Oggi ho preso la strada più lunga per tornare a casa..."
"Ti ho detto tante volte di non andare lì, è pericoloso!"
"Lo so, fammi finire di raccontare. Ho visto un ragazzo, povero credo, che portava dei bustoni sulle spalle."
"Quindi?"
Rimasi in silenzio, non sapevo neanche io cosa dirle e perché le stavo parlando di quel ragazzo.
"Era carino?"
"Beh, un po." Le risposi abbassando lo sguardo, probabilmente rossa in viso.
M'imbarazzava parlare di certi argomenti.
Addentai un biscotto e lei iniziò a raccontarmi di quando incontrò per la prima volta mio nonno, quando se ne innamorò.
Mi aveva raccontato quella storia ormai mille volte eppure, ogni volta, m'incantavo come fosse la prima.
"Era un militare e la mia famiglia m'impediva di frequentarlo ma io sentivo di amarlo e lui amava me. Ci incontravamo di nascosto, in un vicoletto buio vicino alla piazza e, nel silenzio della notte, pensavamo ad un modo per poterci frequentare apertamente. Proveniva da una famiglia povera, ma a me non importava, io l'amavo, volevo lui. Ci volette un po' prima che i miei genitori lo capissero."
Era una storia romanticissima, sembrava un film d'amore che avrebbe appassionato chiunque.
Si fece tardi e decisi di tornare a casa per studiare, mi congedai e mi diressi verso la mia villa.
La gattina, Charlie, mi venne incontro facendomi le fusa e accarezzandomi una gamba con la zampetta anteriore.
Le misi del cibo nella ciotola e mi recai in camera a studiare.
Finii e mi diressi in bagno per farmi una calda doccia, dopodichè mi infilai il pigiama e andai dritta sotto le coperte.



HOOOLA CHICAS!
Eccomi con una nuova storia, diversa dalle altre.
Scrivo sempre su Niall, questa volta ho voluto cambiare personaggio c:
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo, spero non v'abbia annoiato, serviva per capire qualcosa su Sarah, la protagonista.
Continuerò ad aggiornare anche le altre due, non preoccupatevi. ^^
Non è che mi lasciate qualche recensione? Giusto per farmi sapere cosa ne pensate  se devo continuare. :D
Un bacio ragazze, Jo xx
   
 
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