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Autore: lote27    07/10/2012    0 recensioni
Mai sottovalutare i giochi di potere soprattutto se questi hanno luogo all'interno della Rosemberg School !
Amori Nuovi,Impossibili o Proibiti ;Amicizie ,Alleanze; Intrighi ,Conflitti ...
Tutto questo nelle vite degli adolescenti di Rock Hill!
Lasciatevi coinvolgere dalla Cricca
***
[Dal Capitolo 3]

_Grazie_ un piccolo sorriso sincero increspò le labbra della ragazza.
_Non ho fatto nulla_ replicò lui sporgendosi ulteriormente verso di lei regalandole l’ennesimo sorriso seducente .
_Hai fatto di più di chiunque altro_ sentenziò la ragazza con tono sicuro.
L’atmosfera sembrava divenuta elettrica ,palpabile.
Il volto di Christopher sembrava essere sempre più vicino ,Danielle riusciva a percepire persino il fresco profumo del ragazzo.
Stavano quasi per chiudere quella distanza,erano talmente vicini che l’unico spazio che sembrava intercorrere era quello di un sospiro.
Danielle si ritrovò ad assaporare mentalmente quello che sarebbe stato il sapore delizioso di quelle labbra ancora incurvate in un sorrisetto,il tipico sorrisetto di Christopher,fin troppo invitante.
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Nota Autrice: Come sempre ecco qui un aggiornamento! Inizialmente pensavo che non ce l'avrei fatta a pubblicare con tutti gli impegni della settimana ,ma perfortuna mi ero sbagliata. Torno ad esortarvi a commentare,se passate
di qui e leggete perfavore commentate con tutto quello che vi passa leggendo la storia!!! 




CAPITOLO 5- A BEAUTIFUL LIE
 
 
_Vuoi candidarti come reginetta d’inverno ?!_
_Sei impazzita?!_
Anastasia Belov ed Emily Walker non riuscirono a trattenere dei commenti sorpresi finendo per accavallare le proprie voci.
Danielle rivolse alle due amiche una piccola occhiata critica
_Non ho detto che voglio arruolarmi nell’esercito_ replicò inarcando leggermente un sopracciglio prima di tornare a sistemare alcuni fogli nella propria borsa.
_Sarebbe stata una decisione migliore _ asserì Anastasia lanciando un’occhiata poco amichevole ad un paio di cheerleader che stavano appositamente perdendo tempo per cercare di captare l’argomento messo in discussione dalle tre ragazze.
_Concordo ! Sarei più tranquilla sapendoti vicina a delle bombe e non sotto il tiro d’ira di Maya Harper _ rincarò Emily contorcendo il volto in un’espressione di puro panico mentre nella sua testa l’immagine di una Maya Harper in versione Godzilla iniziava a prendere campo.
_Ah-a_ Danielle non diede il minimo segno di aver seguito i commenti delle amiche .
_Mi hai sentita?_ trillò la bionda rendendosi conto di quanta attenzione Danielle le aveva appena prestato.
_Ragazze credo che dovreste raggiungere la prossima lezione _ Alexander Green lanciò al piccolo gruppetto un’occhiata ammonitrice.
_Ci scusi _ Danielle regalò all’insegnante un mezzo sorriso imbarazzato prima di afferrare per un braccio un’ancora sconvolta Emily .
Continuò a trainarla fino alla porta voltandosi per lanciare un’occhiata interrogativa al punto in cui Anya continuava a sostare
_Tu non vieni?_ chiese fermandosi sull’uscio per occhieggiare l’amica .
Anastasia lanciò un’occhiata veloce alla figura poco attenta di Alexander
_Vi raggiungo subito _ concluse tornando a rivolgersi a Danielle .
_D’accordo _ si limitò a replicare quest’ultima corrugando leggermente la fronte con fare perplesso prima di immettersi nel corridoio affollato della Rosemberg con Emily sotto braccio.
_Vuoi piantarla di guardarmi in quel modo ?_ borbottò con tono lamentoso sollevando lievemente il capo verso il soffitto
_Intendi dire l’occhiata che ti sto lanciando come se fossi un’invasata ?_ replicò lei con tono scettico
_Esattamente_ asserì Danielle inarcando un sopracciglio
_Beh ti stai comportando proprio come un’invasata non so come altro guardarti _ sentenziò tornando ad aggiustarsi gli occhiali che le erano scivolati leggermente sul naso.
Danielle si limitò a roteare gli occhi ,cercare di convincere Emily era una partita persa in partenza tanto valeva lasciarla sfogare fino a quando non si sarebbe stancata.
_Ti rendi conto che nessuno ,dico nessuno,alla Rosemberg ha mai osato sfidare Maya Harper in questo modo ?? Tutte quelle che si sono candidate negli anni avevano avuto molti meno precedenti di quelli che hai avuto tu con lei,eppure ha comunque trovato il modo di sotterrarle_ Emily passò velocemente al vaglio i volti di tutte quelle povere illuse che avevano cercato di concorrere per la corona con Maya,inutile dire che la regina di ghiaccio le aveva fatte pentire amaramente di quell’iniziativa.
_Ti prego ,ripensaci _ si trovò a gracchiare osservando l’amica con sguardo supplichevole.
_Emily,respira _ la esortò Danielle lanciandole un’occhiata neutra.
La ragazza stava quasi per ribattere quando improvvisamente si rese conto che l’amica aveva arrestato la loro camminata.
_Allora fai sul serio _ mormorò sbattendo un paio di volte gli occhi nella vana speranza che il bancone adibito alle iscrizioni risultasse essere solo un orribile miraggio.
_Ehi Emily _
 Danielle si trovò a squadrare con cipiglio critico il piccolo ragazzo che si trovava aldilà della tavolata ,sollevare una mano in aria con fare amichevole.
_Ehi Lucas …_ Emily mostrò un piccolo sorriso cordiale al ragazzo .
Erano ormai tre anni che Lucas Price si offriva volontario per il banco del Ballo d’Inverno e di tutti gli altri balli a venire nel corso degli anni,il che era alquanto strano da parte di un ragazzo che contava meno di zero in quella scuola.
Emily era arrivata alla conclusione che quello fosse il personale ,quanto fallimentare,tentativo del ‘’ragazzo invisibile’’ di essere notato.
_Siete venute per iscrivervi al concorso come reginetta d’inverno ?_ domandò facendo saettare i suoi piccoli occhietti acquosi sulle due ragazze.
Emily incurvò leggermente le labbra mentre Danielle annuiva con aria entusiasta.
_Proprio così_ asserì fingendo di non aver notato il crescente malumore dell’amica
_Bene_ Lucas afferrò la piccola cartelletta porgendola ad una sorridente Danielle.
_Parteciperete entrambe ?_ si trovò a domandare il ragazzo lanciando una piccola occhiata perplessa al volto contrariato di Emily .
_No_ sbottò quest’ultima in maniera poco amichevole,pentendosene nello stesso istante in cui Lucas sussultò .
_Scusala questa mattina non ha messo lo zucchero nel caffè_ si affrettò ad intervenire Danielle tornando a porgere la cartelletta firmata al ragazzo che si limitò ad annuire con aria ancora sconvolta.
_Adesso però dobbiamo proprio andare _ aggiunse dopo aver lanciato un’occhiata alle proprie spalle.
_Andiamo _ insistette spintonando con fare sbrigativo Emily che smise per un istante di mostrarsi contrariata per poter lanciare all’amica un’occhiata confusa a cui Danielle non si diede peso di rispondere.
Lucas osservò le due ragazze allontanarsi con passo spedito pochi secondi prima che un’altra figura si posizionasse davanti al bancone .
_Danielle _ Christopher Harper cercò di richiamare l’ormai lontana figura.
Attese qualche istante nonostante sapesse già che Danielle non si sarebbe voltata per rispondere,lo aveva già intuito dal modo in cui si era precipitosamente allontanata non appena aveva incrociato il suo sguardo.

Sospirò pesantemente ,tutto quello era un bel casino e la colpa non poteva che darla a se stesso. 

***

Anastasia Belov risistemò la propria borsa sulla spalla destra prima di avanzare verso la cattedra in cui Alexander si era già dato al meticoloso lavoro di sistemazione post lezione.
_Anastasia _ farfugliò con tono sorpreso non appena la ragazza picchetto con il pugno sul legno scuro del tavolo richiamando cosi la sua attenzione .
_Alex_ ricambiò lei mostrando un sorrisetto furbo.
Sul volto di Alexander la confusione lasciò posto ad un espressione di vago divertimento
_Ho  detto che avresti potuto chiamarmi così fuori dalla scuola _ le ricordò inarcando entrambe le sopracciglia .
Anya ampliò ulteriormente il proprio sorriso prima di sollevare leggermente le spalle con fare innocente
_La lezione è finita quindi tecnicamente non sei il mio professore in questo momento _ replicò con tono sicuro .
Quella ragazza avrebbe potuto fare l’avvocato del diavolo, Alex ne era sicuro.
_Credo che potremmo aprire un dibattito in merito _ asserì lui ridacchiando davanti a tanta spavalderia .
_Sarebbe una colossale perdita di tempo _ sentenziò Anya
_Ne sono sicuro _ ammise lui occhieggiandola con espressione divertita .
_Posso esserti d’aiuto in qualche modo ?_ si informò dopo qualche minuto di silenzio intercosso da sguardi carichi di significato che in qualche modo lo fecero sentire a disagio ritrovandosi a chiedersi cosa ne avrebbe pensato Clarisse.
’Non essere sciocco’’ si ammonì mentalmente , quella era una normale chiacchierata con una studentessa.
Una studentessa che lo chiamava per nome e che sembrava provocarlo insistentemente con lo sguardo ogni volta che si trovavano insieme.
_A dire la verità ero venuta a portarti questo _ Alex scacciò dalla testa quei pensieri mentre la ragazza iniziava ad armeggiare con qualcosa all’interno della sua borsa.
_Ecco _ aggiunse estraendo con sguardo trionfale quello che a prima impressione poteva sembrare un book fotografico.
_Prendilo_ lo esortò senza smettere di sorridere davanti all’aria confusa dell’uomo che sembrò rendersi conto solo in quel momento di esser rimasto semplicemente imbambolato.
_E’ per me ?_ domandò con tono titubante passando una mano sulla copertina esterna prima di andare ad aprire la prima pagina
_Proprio così! Dato che sembra interessarti l’arte russa ho pensato che ti avrebbe fatto piacere dare un’occhiata a quelle che sono le opere senza dubbio più belle _ spiegò con tono pratico mentre l’uomo scorreva le pagine ricche di magnifiche opere d’arte immortalate .
_E’ …meraviglioso _ si trovò a balbettare realmente sorpreso da quel gesto
_Grazie _ aggiunse poi sollevando il capo per poter puntare il proprio sguardo in quello magnetico di Anastasia.
_Dovere _ scherzò lei .

Alexander per un momento sembrò dimenticarsi del proprio ruolo,del fatto che Anya fosse solo una studentessa e persino di ciò che avrebbe potuto dire Clarisse, mentre i suoi occhi si soffermavano ulteriormente in quelli lucenti di Anastasia Belov. 

***

Christopher Harper controllò l’orologio un’ennesima volta tornando ad appoggiarsi all’imponente facciata esterna della Rosemberg .
L’ultima campana era suonata ormai da un paio di minuti e l’orda di studenti era già fluita verso l’esterno senza attardassi oltre.
Eppure la fonte dell’interesse di Christopher ancora non era emersa.
Calciò un piccolo sassolino con aria scocciata ma prima che potesse tornare a sbuffare la sua attenzione fu nuovamente richiamata verso gli imponenti battenti ancora aperti della Rosemberg.
_Danielle _ si scostò velocemente dal muro ricoprendo con veloci falcate la distanza che li separava.
La ragazza sussultò leggermente portandosi una mano sul petto prima di voltarsi con aria sorpresa.
_Aspetta _ le intimò lui arrestando la sua veloce fuga trattenendola per un braccio.
_Lasciami _ sibilò lei occhieggiando la mano del ragazzo con espressione truce
_Solo se tu prometti di non scappare nuovamente _ replicò seccamente lui .
_Non vedo perché non dovrei farlo _ sbottò lei tornando a strattonare il proprio braccio con vigore,ma la presa di Christopher non diede segno di cedimento.
_Abbiamo bisogno di parlare _ asserì lui puntando il suo sguardo dritto in quello gelido della ragazza.
Le labbra di Danielle si incurvarono in un piccolo ghigno caustico
_Io non ho nulla da dirti _ sentenziò inarcando un sopracciglio
_Allora ascolta me _ insistette Christopher continuando ad osservarla con insistenza come se volesse imprimergli nella mente quelle parole.
_Quello che è successo…_ provò a spiegare ma Danielle non gliene diede il tempo
_Lasciami andare _ tornò a ripetere cercando di sottrarsi alla presa della sua mano _non sto scherzando Christopher _ aggiunse assestandogli un’occhiata carica d’astio.
Il volto del ragazzo si contrasse in una smorfia dura
_Credi che io invece voglia scherzare ?_ domandò tagliente
_No, credo che tu stia solo perdendo tempo _ fu la pronta replica che Danielle gli offrì occhieggiandolo con aria critica .
Christopher si diede un attimo di tempo per poter scrutare a fondo quei penetranti occhi color dell’oceano; vi era senz’altro rabbia proprio come la ragazza voleva far trapelare,ma ciò che Danielle non riuscì a nascondere in quelle porte dell’anima , ciò che Chris riuscì a leggervi era delusione .
Il ragazzo sospirò pesantemente abbandonando tutta la grinta che lo aveva spinto fino a quel momento
_Ascoltami _ tornò a ripetere senza più il minimo accenno di perentorietà ,solo stanchezza _quel bacio tra me e Victoria non significava nulla ! E’ vero ho sbagliato avrei dovuto…_ la mano di Danielle si sollevò velocemente soffermandosi davanti al suo volto obbligandolo a tacere
_No,tu ascolta me !Ciò che c’è tra te e Victoria non sono affari miei, magari c’è stato un momento in cui ho pensato che lo fossero ma mi sbagliavo !_ i suoi occhi si posarono sicuri sul volto di Christopher senza il minimo segno di ostentazione _ Fra me e te non c’è assolutamente niente Christopher quindi non devi sentirti obbligato a darmi alcuna spiegazione _
_Ma…_ Christopher cercò nuovamente di prendere la parola, avrebbe voluto arrestare quella valanga di affermazioni, avrebbe voluto contestarle ad una ad una convincendo Danielle del contrario ma la ragazza fu irremovibile
_No,niente ma! _ sentenziò scuotendo lievemente il capo con fare risoluto _Tu non devi niente a me come io non devo niente a te _ concluse .
_Non puoi dire che non abbiamo condiviso nulla _ replicò seccamente lui cercando d’inchiodarla con un’occhiata.
Del tutto inaspettatamente dalle labbra della ragazza fuoriuscì una piccola risatina di scherno
_Oddio Chris, era solo un flirt, uno stupidissimo flirt! Non avrai mica pensato che fosse qualcosa di più,non è vero?_ l’espressione carica di scetticismo che marcò il bel volto di Danielle scosse violentemente la sicurezza di Chris.
_Che sciocco eh?!_ replicò con fredda ironia sciogliendo una volta per tutte la presa intorno al braccio della ragazza che si limitò a sorridere con finta affabilità.
_L’importante è che abbiamo chiarito le cose _ asserì con leggerezza _adesso devo andare _ aggiunse dopo qualche secondo di silenzio.
Senza aggiungere neanche una parola Danielle Parker scese gli scalini che la separavano dal cancello della Rosemberg sotto lo sguardo attento di Christopher.
Non era quello che avrebbe definito un chiarimento ,di sicuro non era ciò che si aspettava.
Aveva immaginato che avrebbero discusso,magari Danielle avrebbe potuto tirar fuori delle accuse a cui lui non si sarebbe potuto sottrarre e con buone probabilità gli ci sarebbe voluto più tempo per rimettere le cose apposto.

Ma la fredda indifferenza che Danielle gli riservò cambiava le cose. 

***

Danielle Parker si lasciò cadere sul morbido materasso con un sospiro sconsolato.
Emily Walker si voltò occhieggiando l’amica con aria confusa
_Cosa ti prende ?_ domandò evidentemente perplessa.
Danielle emise un piccolo lamento portandosi una mano a coprirsi il volto
_Va tutto a rotoli _ borbottò semplicemente .
Una piccola ruga interrogativa andò ad increspare la fronte di Emily
_Non capisco,credevo che fossi passata sopra la storia del video e di tutto il resto _ ammise disponendosi a sua volta sul proprio letto ,occupato quasi per intero dall’amica.
_Non mi riferivo a quello _ asserì smettendo per un attimo di contemplare il soffitto bianco per lanciare un’occhiata eloquente all’amica.
_Oh _ si limitò a boccheggiare lei aggiustandosi gli occhiali sul naso _è per Christopher _ concluse annuendo leggermente con fare consapevole.
Si dette della stupida per non esserci arrivata da sola.
Aveva imparato a conoscere abbastanza affondo quel pozzo complicato che era la mente della sua amica e nonostante avesse cercato di dar a vedere quanto poco le pesasse tutta la situazione fra Victoria e Christopher,Emily aveva da subito intuito quanto invece ne fosse scossa.
_In parte _ cercò di minimizzare ravvivandosi con una mano una ciocca corvina .
Non sarebbe mai riuscita ad ammettere che quello era il punto cruciale dei suoi pensieri,mai,neanche a se stessa.
Danielle aveva già permesso una volta ad una persona di avere il potere di influenzare il suo modo di vivere e le cose non erano andate a finire bene.
Il giorno in cui aveva rivisto Glorya in quel letto d’ospedale aveva giurato a se stessa che nessuno sarebbe più contato così tanto da farle mettere in discussione il suo modo di essere.
Di certo Christopher Harper non avrebbe rappresentato un’eccezione.
_Perchè non provi a parlargli ?_ Emily sembrò averle letto nel pensiero regalandole un sorriso complice a cui Danielle reagì con una smorfia di disgusto
_ Non ho proprio nulla di cui parlare _ sentenziò con tono aspro prima di tornare a distendersi totalmente sul letto dell’amica .
Emily roteò gli occhi ,insistere non avrebbe portato a nulla tanto valeva lasciar perdere.
_Allora, Matt era piuttosto contento la scorsa sera…_
Danielle inclinò lievemente il capo per occhieggiare meglio l’amica .
Soppesò per un istante l’espressione di semplice neutralità che Emily cercò di propinarle
_Davvero?_ domandò rimanendo a sua volta sul vago
_Sai che ha preso sul serio questa cosa del ballo _ il tono di Emily si fece più serio mentre con un’occhiata attenta cercò di interpretare i pensieri che in quel momento stessero vagando per la mente dell’amica
_Mmh_ quel semplice borbottio non sembrò esserle d’aiuto.
Emily emise un piccolo sospiro scocciato
_Lui è davvero interessato a te _ asserì fissando l’amica con aria grave .
_Davvero?_ ripetè nuovamente la ragazza con tono monocorde .
_Dico davvero Danielle _ insistette lei annuendo con vigore .
Danielle intuì che la ragazza stava prendendo la questione seriamente, le premeva farle sapere ciò che già aveva intuito da tempo.

_Lo so _ ammise semplicemente sollevandosi del tutto  per poter ricambiare l’occhiata dell’amica _lo so _ ripetè nuovamente inspirando a fondo.

***

_Signorina Victoria _
la governante di casa Harper occhieggiò la figura della ragazza con aria sorpresa.
Victoria Williams tornò a far tamburellare le proprie dita sull’impalcatura della pesante porta d’ingresso,
_Credi che riuscirai a farmi entrare per tempo?_ domandò con tono supponente lasciando schioccare la propria lingua all’interno della bocca con aria di disappunto.
_Mi scusi signorina _ la donna si affrettò ad indietreggiare aprendo ulteriormente la porta sotto lo sguardo critico della ragazza.
_Era ora _ sospirò scocciata sorpassando la donna senza troppe attenzioni.
_La signorina Maya non è in casa _ si affrettò a chiarire quest’ultima tornando ad osservare quella piccola presuntuosa guardarsi intorno nella tenuta degli Harper .
Victoria non badò minimamente al velato avvertimento .
Con gesti semplici si privò della giacca in pelle lasciandola cadere fra le mani callose di Patricia Corber .
_ E’ un capo firmato maneggiala con cura_
Patricia era fin troppo abituata alle lamentose e del tutto poco garbate richieste dei rampolli di Rock Hill.
Lavorava per la famiglia Harper ormai da anni ed aveva ben presto imparato che non tutta la gente che frequentava quella casa godeva della ricca educazione del signorino Christopher.
Victoria Williams non era un’eccezione
_Certo signorina_ si limitò a convenire mostrando un falso sorriso cordiale.
_Christopher è in casa?_ Victoria cercò di non mostrarsi troppo interessata nonostante avesse già studiato il perimetro circostante alla ricerca del ragazzo.
Patricia inarcò un sopracciglio mentre la ragazza continuava a voltarle le spalle
_E’ di sopra signorina _ ammise con tono vagamente confuso.
Erano mesi ormai che Victoria non le poneva quella domanda .
Non l’aveva più vista passare del tempo fra quelle mura per stare con Christopher e aveva spontaneamente dedotto che finalmente il signorino le avesse dato il ben servito.
Ma a quanto pareva si era solamente illusa.
_Devo andare a chiamarlo?_ aggiunse poi incurvando ulteriormente le sopracciglia con sempre maggiore perplessità.
Victoria si voltò appena per lanciare alla donna un’occhiatina caustica
_Non serve ,andrò io da lui _ sentenziò prima di iniziare a salire l’elegante rampa di scale che conduceva ai piani superiori.
Patricia Corber osservò l’ancheggiante salita della ragazza fino a quando non scomparve oltre il corridoio superiore.
_Che Dio ci aiuti _ borbottò la donna prima di appendere sgraziatamente la stupida giacca che Victoria le aveva raccomandato.
Due semplici colpi alla porta fecero voltare Christopher.
Con un gesto veloce abbassò del tutto il volume delle proprie cuffie inquadrando l’ingresso della propria stanza con un’occhiata sorpresa
_Avanti_
Senza attendere oltre Victoria girò il liscio pomello della porta scostandola del tutto rivelando così la propria figura.
_Ehi _ l’occhiatina maliziosa che lanciò al ragazzo lasciava ben poco all’immaginazione
_Vic_ ripetè quest’ultimo ricambiando l’occhiata lanciatagli dalla ragazza con una basita _che sorpresa_ aggiunse poi cercando di suonare meno ostile.
Victoria però non diede segno di aver soppesato il tono di voce di Christopher.
Con passi calibrati si introdusse nella stanza richiudendosi prontamente la porta alle spalle.
_Però…questo posto non è cambiato per niente _ constatò scrutando per qualche istante quella che un tempo era stata una delle sue mete più frequenti.
Un passaggio obbligatorio se si trovava in casa Harper.
Christopher colse l’allusione della ragazza senza troppo entusiasmo.
Sospirò leggermente portando due dita a massaggiare le tempie pulsanti nel vano tentativo di placare quel malditesta che non sembrava volergli dare scampo.
_Stai male?_ Victoria colse all’istante il gesto del ragazzo soppesandolo con un’occhiata attenta.
_Ho malditesta _ si limitò a confermare continuando a premere leggermente i polpastrelli sulle tempie.
Sul bel volto di Victoria Williams si dipinse un piccolo sorrisetto seducente
_Conosco io un modo per farlo passare_ asserì mentre con passi volutamente lenti colmò la distanza che la separava dal ragazzo.
_Oh andiamo Vic _ con un gesto brusco Christopher abbandonò la sedia su cui giaceva proprio mentre la ragazza cercava di accomodarsi fra le sue gambe.
L’espressione d’incredulità che andò ad increspare la fronte della ragazza durò solo un istante.
_Andiamo un bel niente _ berciò marcando con una vena d’acidità le parole del ragazzo che si limitò a squadrarla con aria ammonitrice _ Pensi ancora a quella piccola puttanella …_
_Frena la lingua _ il tono di Christopher vibrò minacciosamente .
Victoria si trovò ad arrestarsi intimorita dallo sguardo di fuoco che lesse negli occhi del ragazzo.
Non era abituata a vederlo così…teso!
Pronto a scattare per difendere l’onore di qualcuno che non fosse se stesso,figurarsi una mocciosetta appena arrivata in città.
Un repentino moto di gelosia sembrò scuoterla da quello stato di choc causato dalla reazione di Christopher.
_ Sai che lei sta molto meglio di te in questo momento?Hmm_ tornò ad esortarlo cercando di toccare i tasti giusti.
La piccola scintilla che lesse nei suoi occhi le confermò che quella era la strada giusta.
_Non si sta minimamente prendendo la pena di preoccuparsi per te _ proseguì tornando a muovere qualche passo verso di lui .
Christopher si ritrovò ad ascoltare quelle parole ridicolmente ipnotizzato.
Avrebbe voluto riderle in faccia ,accusarla di essere solo malsanamente gelosa e scacciarla dalla propria stanza.
Se solo l’insidioso verme del dubbio non si fosse fatto breccia fra i suoi pensieri emergendo dalle parole di Victoria e alimentandosi dal ricordo dello sguardo di totale indifferenza regalatogli da Danielle.
_Ti stai struggendo per una ragazza a cui non interessi Chris_ Victoria aveva ormai capito che sarebbero bastata solo qualche altra parola per convincerlo del tutto.
Ovviamente non si illudeva minimamente che il merito fosse esclusivamente suo.
No,Christopher era un tipo risoluto non si sarebbe mai lasciato abbindolare da qualche stupida frasetta provocatrice .
Doveva essere un’altra la ragione di quell’improvviso cedimento.
Era ormai a pochi centimetri da lui,sentiva il suo corpo vibrare carico di tensione e comprese che era arrivato il momento del colpo di grazia.
Lasciò vagare uno sguardo languido su tutto il suo corpo fino a giungere a quegli impenetrabili occhi di ghiaccio
_Andrà al ballo con quel ragazzo, Matt Drake_ concluse.
Lo sguardo del ragazzo vacillò leggermente mentre quel nome tornava a rimbombare all’interno delle sue orecchie
_Non ti credo _ provò a replicare asciutto.
Le labbra di Victoria si incresparono in un sorrisetto divertito
_Oddio Chris,credi che ti mentirei su una cosa di cui potresti accertarti anche subito?_ domandò retoricamente occhieggiandolo con aria scettica.
Diceva la verità.
Christopher non aveva bisogno di accertarsene,sapeva che quella era solo la dura verità.
Le dita della ragazza corsero sul colletto della sua camicia
_Non ti abbattere Chris, Danielle Parker non fa per te _ mormorò con tono quasi cantilenante prima di tornare a mostrare un sorrisetto compiaciuto _ Sai che noi due abbiamo una grande intesa, sarebbe da stupidi buttare tutto al vento ,abbiamo già perso troppo tempo _ sentenziò inclinando leggermente il capo per poter incatenare i loro sguardi.
_Vieni da me Chris_ sussurrò infine.
Christopher soppesò per un istante lo sguardo invitante riservatogli dalla ragazza.
Si concesse un solo istante per soppesare le ragioni che avrebbero dovuto indurlo a respingere quell’esplicito invito.
Ma quando il nome di Matt Drake tornò ad emergere nella sua mente Christopher non ebbe più remore.
Con uno scatto si avventò su quelle labbra carnose che si dischiusero in un attimo a contatto con la sua lingua mentre le sue mani corsero fino al bottone di quei pantaloni fin troppo attillati.
Victoria emise un piccolo gemito di piacere mentre tornava a prendere familiarità con quei caldi gesti contribuendo a sua volta.
Victoria Williams non sapeva cosa le avesse agevolato quel compito.
Non lo sapeva e non le importava .

Ma mentre Christopher la conduceva nel proprio letto si trovò a ringraziare qualunque cosa fosse stata. 

***

_Ecco a voi_ la giovane cameriera del Rock Hill Grill posò i due bicchieri sul tavolino facendo attenzione a non versarne neanche un goccio.
Maya Harper occhieggiò con espressione disinteressata le mosse della cameriera
_Tieni _ Markus allungò alla ragazza una scintillante carta argentata come se nulla fosse.
A quel gesto Maya roteò vistosamente gli occhi, non vi era alcune necessità impellente di utilizzare una carta di credito per una cifra che senza dubbio andava al disotto dei dieci dollari.
Da quando il signor McAdams gli aveva riservato il diritto di utilizzarla Mark non faceva che trovare occasioni.
_Allora,mi sembrava che mi avessi detto che volevi parlarmi _Mark occhieggiò la propria ragazza mentre la cameriera si allontanava dal loro tavolo borbottando qualcosa a proposito della scomodità delle carte di credito.
_Esattamente _ rispose taglientemente la ragazza .
Prese fra le dita il freddo bicchiere in vetro portandoselo alla bocca per sorseggiarne il contenuto.
Se la stava prendendo comoda ,questo Mark lo aveva intuito.
Non sembrava aver dimenticato il piccolo screzio avvenuto solo il giorno prima tra loro ed era chiaro che sembrava voler fargliela pagare in tutti i modi possibili.
La osservò far roteare leggermente i cubetti di ghiaccio all’interno del bicchiere prima di tornare a bere con aria tranquilla.
_Allora?!_ insistette digrignando leggermente i denti per l’irritazione.
Odiava quando qualcuno gli faceva perdere tempo.
La ragazza si apprestò a tamponare le labbra con un piccolo fazzolettino assicurandosi di non intaccare troppo il lucida labbra.
Stava apprezzando infinitamente l’espressione infastidita che si era dipinta sul volto del ragazzo.
Oh si, stava godendo del modo in cui sembrava riuscire ad indispettirlo.
Un piccolo sorrisetto le increspò le labbra per una frazione di secondo,giusto il tempo da non renderlo evidente agli occhi di Mark.
Nulla avrebbe dovuto scalfire la perfetta freddezza con cui stava gestendo quella situazione.
_Il Ballo_ esordì finalmente dopo qualche ulteriore attimo di metodico silenzio .
Il ragazzo inarcò un sopracciglio con aria interrogativa
_Cos’ha che non va ?!_.
Sul volto di Maya comparve un’espressione di puro scetticismo mentre continuava ad osservare il proprio ragazzo come fosse l’essere più stupido che potesse trovarsi davanti
_Non ha nulla che non va, dobbiamo organizzare i dettagli _ spiegò con tono di estrema ovvietà .
Un sospiro frustrato fuoriuscì dalle labbra di Mark.
Tutto ad un tratto si rese conto di quale stupido pretesto aveva adottato Maya.
_Tutto qui?_ chiese con tono lamentevole _non avremmo potuto farlo per telefono ?!_
_Oh mi dispiace averti imposto la mia presenza _ berciò la ragazza punta sul vivo.
Aveva sempre sospettato che da un po’ di tempo a quella parte Mark non trovasse particolarmente piacevoli le loro uscite.
Eppure il ragazzo non si era mai spinto fino al punto di ammetterlo ad alta voce.
Il periodo di tempo passato a Washington non gli aveva fatto bene.
_Non capisco di cosa ti preoccupi!_ borbottò lui evitando d’incontrare lo sguardo glaciale della ragazza
_vinceremo,come ogni anno _ concluse prima di giocherellare con il bicchiere ancora pieno.
_Non si tratta solo di questo, è l’ultimo anno che tu passi alla Rosemberg e…_ il metallico squillo del cellulare interruppe quelle osservazioni.
Senza nascondere tutta la stizza provata per quell’inattesa intromissione estrasse con un gesto secco l’oggetto in questione dalla piccola borsetta Gucci.
_Cosa vuole?!_ sbottò infervorata mentre dal piccolo monitor continuava ad emergere il nome di Melody Sharp.
_Cosa c’è?_ chiese bruscamente portandosi l’apparecchio all’orecchio
_Sei già entrata sulla home page dell’Observer?_ la voce della ragazza giunse tremula facendo insospettire oltremodo Maya
_No_ asserì semplicemente corrugando lievemente la fronte senza capire cosa potesse essere tanto importante da convincere Melody a chiamarla .
_Beh …credo che dovresti _ balbettò quest’ultima
_Al momento mi è impossibile ,quindi tocca a te aggiornarmi _ replicò la ragazza velenosamente.
Odiava essere messa sulle spine e in quel momento il tono allarmato di Melody la stava mettendo a dura prova.
_Veramente io…_ provò a sottrarsi ma Maya non gliene diede modo
_Parla!_ sibilò con tono imperioso .
All’altro capo del telefono soggiunse un attimo di silenzio seguito da un sospiro teso
_Beh ecco…secondo l’Observer _ Melody si trovò a deglutire pesantemente _Danielle Parker si è candidata come reginetta d’Inverno_
Per qualche minuto neanche una parola venne aggiunta dopo quella rapida ammissione.
Mark inarcò un sopracciglio mentre osservava il volto improvvisamente ammutolito della propria ragazza.
Non aveva potuto seguire l’intera conversazione ma una semplice occhiata all’espressione improvvisamente raggelata di Maya gli fece intuire che qualunque cosa le avessero appena detto non era nulla di buono .
Per una frazione di secondo il ragazzo pensò di esser costretto a scuoterla per farla riprendere .
Stava quasi per allungarsi verso di lei quando dalle labbra della ragazza fuoriuscì un sibilo acutissimo molto simile ad un ringhio
_CHE COSA?_ l’urlo furioso di Maya Harper riecheggiò fra le pareti del Rock Hill Grill.
 

  
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