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Autore: mircea    07/10/2012    2 recensioni
Antonin Dolohov, feroce portatore di Morte. Cinque drabble sulla sua vita, una vita cosparsa dal sangue.
Seconda classificata al contest "Morsmordre: parlami di chi lo ha evocato" di RosmaryEFP.
Prima classificata al contest "Harry Potter è bello, ma Mangiamorte è meglio" di Kyra Nott.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Antonin Dolohov
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sangue

 
I.
 
Un bambino avanzava a capo chino, il cappuccio gli oscurava il volto.
Non poteva non sentirli.
I loro sguardi penetravano nella sua carne come affilate schegge di ghiaccio che dilaniavano la sua anima.
“Ehi, abominio!” strillò qualcuno.
Antonin non fece in tempo a voltarsi che una molle polpa rossastra si sfracellò contro la sua guancia sinistra.
Si passò in fretta una mano sulla gota per rimuovere il pomodoro e le sue dita furono costrette a lambire la grottesca cicatrice che gli squarciava il volto.
“Non sono come loro” pensò.
Un giorno, Antonin entrò in un’ampia sala senza soffitto, stringendo in pugno una bacchetta magica.
“No, io sono meglio di loro”.
 
 
 

II.
 
Quel ricordo l’avrebbe tormentato per sempre.
Avrebbe rivisto gli occhi della donna, intenti ad urlare una muta richiesta d’aiuto.
“Ti prego, Antonin” aveva supplicato, la voce rotta dai singhiozzi.
Lui non aveva aperto bocca.
Era stato freddo e distaccato come solo un bravo Mangiamorte può essere.
Le aveva piantato un coltello nel cuore con un unico, secco colpo per vedere quanto sporco fosse il suo sangue.
La luce nei suoi occhi si era affievolita lentamente, finché non erano rimasti solo due spaventosi abissi scuri.
Quando ci pensava, l’immagine della vecchia morente si sovrapponeva con quella della giovane che lo teneva per mano quand’era bambino.
“Perdonami, madre” sussurrava ogni notte.

 
 
 
 
 
III.
 
Fuoco, l’unica cosa che percepiva.
Antonin digrignava i denti, lo sguardo incatenato a quello di Lord Voldemort, ai suoi occhi che parevano aver bevuto ogni goccia di sangue da lui versato.
Aveva fatto tutto per arrivare lì.
Aveva ammazzato, torturato, stuprato anche.
Perfino sua madre era morta sotto il suo sguardo gelido.
Grazie a quegli scempi, ogni minima traccia di quel sudicio sangue Babbano era stata asportata dalle sue vene.
Il fuoco che ardeva nel suo braccio cantava la sua rinascita.
Quella notte, un Mangiamorte sarebbe emerso dalle ceneri di Antonin Dolohov, il Mezzosangue.
Avrebbe ucciso, ucciso e ucciso ancora.
Sarebbe morto adempiendo al suo dovere.
E sarebbe morto contento.
 
 

IV.
 
“Loro sono persone!
“Stai sprecando il fiato, Meadowes”.
 “Sei un mostro!” sputò lei.
Dolohov le prese il mento tra le mani.
Dorcas poté percepire l’acre odore del suo alito.
Io? Io sarei il mostro? – ringhiò lui – La vedi questa bella cicatrice?
I bambini mi chiamavano Mostro Faccia-Squartata, mi fissavano, colmi di disgusto.
Me la fece mio nonno. Avevo sei anni e involontariamente diedi fuoco ad una tenda.
Lui impugnò un coltello e lo conficcò nella mia guancia.
Mi disse che se avessi ancora compiuto qualche magia mi avrebbe tagliato la gola e avrebbe tinto la parete del salotto con il mio sangue.
Dimmi, adesso, chi è il vero mostro?”

 
 
V.
 
Alcuni uomini credono che, negli attimi che precedono l’arrivo della morte, tutta la nostra vita ci scorra davanti agli occhi.
L’unica cosa che Antonin scorgeva era il sangue.
Sembrava che tutto il suo sangue si stesse riversando sulla fredda pietra del pavimento di Hogwarts.
Quella maledetta chiazza cremisi si allargava in fretta, troppo in fretta.
Forse quegli uomini avevano ragione, d’altronde lui non aveva fatto altro che tagliare gole.
L’assassino che viene ucciso.
Se avesse avuto ancora un briciolo di forza nel suo corpo, avrebbe riso.
Lo trovarono lì, gli occhi spalancati, completamente svuotato.
Solo allora il suo corpo fu davvero libero da quel sangue che tanto aveva disprezzato.
 
 
 
NdA: non si sa quasi nulla su Antonin e questo è quello che ha partorito la mia mente contorta sulla sua storia personale.
Il “mio” Antonin ha trascorso la sua infanzia con la madre ed il nonno materno, entrambi Babbani, suo padre, morto quando lui era poco più di un neonato, era un mago.
Suo nonno lo maltrattava, gli altri bambini lo disprezzavano per la sua cicatrice.
Ho immaginato che fosse diventato un Mangiamorte per vendetta, perché lui non era affatto come loro.
L’unica per cui provava un minimo di affetto era la madre, a cui chiede perdono ogni notte.
Nella seconda drabble ho inserito la frase “come solo un bravo Mangiamorte può essere” perché Dolohov, che non è ancora uno di loro, desidera più di ogni altra cosa essere un Mangiamorte e dimostrare che, nonostante il sangue non completamente puro, è allo stesso livello degli altri.


Giudizio:
Seconda classificata.
Grammatica: 9.75/10
Tutto perfetto eccetto qualche svista, ecco:
“Ehi abominio”: -0.10; manca la virgola dopo “Ehi”.
“soffitto stringendo”: -0.10; sarebbe preferibile inserire la virgola dopo “soffitto”.
“Stai sprecando il fiato, Meadowes”: -0.05; manca il punto fermo alla chiusura delle virgolette (Meadowes”.).

Lessico e Stile: 10/10
Posso essere sincera? No. Io devo essere sincera, quindi ti dico: bravissima! Detto questo, passo alla vera valutazione e ti spiego il perché del complimento. Parlando del lessico, hai utilizzato un registro ricercato, ma non per questo pomposo e, alle volte capita, eccessivo; hai saputo utilizzare le parole in modo appropriato, posso affermare che ogni parola ha una sua musicalità ed un suo particolare significato, difatti alcuni termini, da soli, sono capaci di evocare più e più immagini nella mente del lettore, tutte aderenti al tema trattato. Lo stile: l’ho trovato perfetto, perché maturo, ragionato ed adatto al tema della tua raccolta. Le cinque drabble sono legate dallo stile più che dal contenuto, poiché il primo si presenta quale filo conduttore. Non narri in prima persona, eppure riesci a rendere vividi, comunque, i tormenti ed i pensieri del tuo protagonista. Ho adorato i pochi discorsi diretti presenti nella tua raccolta, poiché sono efficaci ed appunto “pensati”, servono a rendere ancor più reale il testo e ad avvicinare il lettore ad Antonin. Ho gradito la scelta d’utilizzare poche pause, è una scelta “coraggiosa”, ma tu sei riuscita a gestirla bene.

Caratterizzazione ed IC dei Personaggi: 9/10
Trovo che la caratterizzazione data ad Antonin sia particolarmente calzante con quanto sappiamo di lui. È spietato, arrivista e privo di scrupoli, in più è interessante l’odio che nutre per se stesso, in quanto Mezzosangue, e di conseguenza verso tutti i Babbani. Non ti ho dato il punteggio pieno per quel dettagli relativo alla madre, il chiedere “perdono” implica un modo d’umanità e per quanto sappiamo di Dolohov, in lui c’è tutto eccetto l’umanità. Detto questo, è tutto perfetto, difatti ti ho penalizzata di un solo punto, comunque Antonin uccide la madre, vive di morte e di sangue e nella morte tutto ciò che vede e percepisce è, ancora una volta, sangue. Perfetto, sul serio. Hai saputo giostrare perfettamente un personaggio di cui sappiamo pochissimo.

Titolo: 5/5
Devo ammettere che quando l’ho letto – prima di dedicarmi alla storia – ho immediatamente pensato “è banale”, poi ho dovuto ricredermi, perché è l’unico titolo coerente alla raccolta che hai scritto. Una parola che dice tutto riguardo la trama e la caratterizzazione del protagonista, posso solo dirti “bravissima”, ecco!

Originalità e Trama: 10/10
Sei stata molto, molto originale. Hai costruito un passato a Dolohov, l’hai reso un Mezzosangue perseguitato dai Babbani ed odiato dal nonno e tutto questo è originale. Gli hai costruito una storia, sei riuscita a farci scoprire questo personaggio e l’hai fatto in modo coerente. Nelle cinque drabbles hai narrato singoli episodi della sua vita, ma ogni episodio è un pezzo di mosaico indispensabile alla comprensione del Mangiamorte.
Ho trovato interessante il voler dare una motivazione alla crudeltà di Antonin, per certi versi l’hai umanizzato, l’hai reso schiavo di un passato sofferto. Non ho mai letto nulla si simile, dunque mi sento di darti il 10/10, poiché nonostante tutto, nonostante il background, hai comunque messo in evidenza Dolohov in quanto Mangiamorte, i suoi crimini e il suo malsano arrivismo. Ottimo lavoro, ancora una volta!

Gradimento personale: 4/5
La raccolta mi è piaciuta molto ed i motivi sono spiegati nelle voci precedenti, se non ti ho dato il massimo è perché non ho gradito appieno il dare una motivazione a Dolohov, per quanto i suoi crimini restino abominevoli, l’avere quel trascorso sofferto gli dà una “giustificazione”. Ecco, io immagino Dolohov e pochi altri Mangiamorte spietati e basta, uomini che agiscono solo perché credono in Voldemort e nella sua campagna razzista. Tu hai reso Antonin umano, come ho già detto, e questo è stato l’unico dettaglio che ho gradito meno poiché nel mio immaginario Antonin (al pari di Bellatrix, Evan ed altri) ha un’unica motivazione ed è il credere in Voldemort. Lunghissima spiegazione per motivarti il 4/5, poiché per il resto, mi è piaciuta molto!

Totale: 47.75/50
   
 
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